Nuove rotte da Perugia


AZ209

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Aeroporto dell'Umbria, il futuro fa un po' meno paura (per fortuna): bilancio, rotte e quel pasticciaccio di Fly Volare

Audizione in Seconda Commissione dei vertici della Sase, la società che gestisce l’aeroporto internazionale dell'Umbria 'San Francesco d'Assisi'

La tanto invocata audizione dei vertici dell'Aeroporto dell'Umbria ha partorito due notizie: una buona, l'altra piena di speranze ma con poche certezze. Partiamo ovviamente da quella buona: il presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, ha snocciolato dei dati incoraggianti: un incremento del 16-20 per cento di passeggeri rispetto al 2016, al momento si è a quota 250 mila presenze. "Possiamo definire un bilancio positivo con un numero di biglietti staccati che sostanzialmente permette il mantenimento e la sussistenza della struttura”. In attesa dei bilanci ufficiali, bisogna prendere per buoni questi dati che consentono una programmazione futura per l'aeroporto dell'Umbria.

L'altra notizia emersa dall'audizione in Consiglio Regionale riguarda la spinosa vicenda di Fly Volare con il quale è stato sottoscritto un accordo per alcune rotte che avrebbero dovuto portare in dote altri 100mila passeggeri. Il progetto di Fly Volare ha chiesto una somma a garanzia, a fronte di investimenti per l'acquisto di alcuni aerei, di 500mila euro come caparra confirmatoria che gli sarebbe stata riconosciuta se avessero rispettato quanto previsto. Dopo alcuni mesi, arrivati giugno, Fly Volare ha presentato un contratto di acquisto degli aerei e a questo punto Sase ha deciso di dare seguito all'accordo. Ma dopo tre mesi, alla luce del non rispetto di quanto stabilito, Sase ha fatto recapitare la lettera di disdetta ed ora i 500mila euro dovrebbero essere restituiti.

"La Fly Volare - hanno spiegato ci ha assicurato la restituzione dei 500mila euro, ma hanno anche prospettato un'altra ipotesi, quella di acquistare un licenza in Italia e rapportarsi con Enac per le necessarie autorizzazioni. Abbiamo speranza che nel prossimo consiglio di amministrazione possiamo decidere se stoppare l'accordo oppure continuare a gestirlo perché siamo convinti che sono a buon punto per disporre delle licenze necessarie e mantenere dunque l'accordo. Con un aereo di base si aprirebbero importanti percorsi per nuovi investimenti. Abbiamo avuto contatti con una società spagnola per aprire un tratta con Barcellona. C'è inoltre l'impegno da parte di Ryanair di aprire la tratta con Francoforte. Per altre soluzioni abbiamo preso contatti anche con Lufthansa”.

Insomma il problema di Fly Volare potrebbe essere risolto in maniera positiva, seppur con forti ritardi. In caso contrario invece la Sase, se non bleffa, si sente sicura dato che avrebbe in tasca delle alternative con alcune importanti compagnie aeree. Insomma l'aerporto dell'Umbria non è ne moribondo, nè finito. Diciamo che però non ha ancora messo le ali definitive per volare lontano...

http://www.perugiatoday.it/economia/aeroporto-umbria-bilancio-fly-volare-rotte-buone-notizie.html
 

Dancrane

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...
Il progetto di Fly Volare ha chiesto una somma a garanzia, a fronte di investimenti per l'acquisto di alcuni aerei, di 500mila euro come caparra confirmatoria ...

...la Sase, se non bleffa, ...
Ditemi che è uno scherzo!
 

sdogato

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Ditemi che è uno scherzo!
Purtroppo no. A Perugia in ambito aeroporto ne abbiamo viste di tutti i colori.
Ora a voi che siete più esperti di me, pongo un interrogativo: ma quanto ci vorrà mai ad ottenere un disciplinare maltese? In Italia le procedure e la burocrazia, oltre che i costi, sono inferiori? Con tutto lo scetticismo del caso attendo le vostre considerazioni, rattristato dalla conoscenza degli attori di questa barzelletta...:mad:
 

mcsl

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4 Luglio 2017
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Carpi
AEROPORTO UMBRIA – RYANAIR: RINNOVATO L’ACCORDO PER I PROSSIMI 5 ANNI

#SASE e #Ryanair sono liete di annunciare la firma del nuovo contratto che consentirà, nell’arco dei prossimi cinque anni, di stabilizzare e potenziare la presenza in Umbria del principale vettore d’Europa per passeggeri trasportati. Il nuovo accordo prevede un progressivo incremento di volumi di traffico e rotte, privilegiando lo sviluppo di collegamenti internazionali, con particolare riferimento ai mercati strategici su cui si stanno concentrando le iniziative di promozione programmate dalla Regione #Umbria.

Alle quattro rotte già operate (#Londra e #Catania annuali, #Bruxelles e #Trapani stagionali) si aggiungerà a partire dal 27 marzo prossimo il nuovo collegamento da/per #Francoforte, operato con due collegamenti settimanali ogni martedì e sabato.

A dicembre si terrà a Francoforte un evento di promozione dell’offerta turistica umbra rivolto al mercato tedesco. L’evento, organizzato da Sviluppumbria con la collaborazione di Ryanair.

http://www.perugiatoday.it/economia/aeroporto-contratto-ryanair-voli-internazionali.html
 

AZ209

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Aeroporto, FlyMarche vuole mezzo milione di danni: è già bufera per l'ipotesi dei nuovi voli FlyVolare

FlyMarche chiede mezzo milione di euro di danni, FlyVolare torna alla ribalta delle cronache con l’ipotesi di nuovi voli dal San Francesco d’Assisi. Galgano: "Serve una nuova gestione dello scalo"

Aeroporto, ma che sta succedendo? FlyMarche chiede mezzo milione di euro di danni "per i voli su Olbia e il mancato sviluppo della tratta Perugia-Milano Linate", FlyVolare torna alla ribalta delle cronache con l’ipotesi di nuovi voli dal San Francesco d’Assisi. “Dopo quanto accaduto la scorsa estate e la diffida di Enac – scrive la deputata umbra di Civici e Innovatori Adriana Galgano - , la Sase sta valutando la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto con la compagnia FlyVolare che, non avendo ancora ottenuto le autorizzazioni e le concessioni per effettuare voli, dovrebbe garantire le rotte appoggiandosi ad un altro vettore. Chiedo ai vertici della Sase per quale motivo serva l’intermediazione di FlyVolare e non possa direttamente fare il contratto con il nuovo vettore evitando di far pagare sovrapprezzi inutili ai viaggiatori”.

Ancora: “Naturalmente ci aspettiamo che, eventualmente, la scelta del nuovo vettore avvenga dopo aver effettuato tutte le più severe verifiche sull'affidabilità e la sicurezza dello stesso e non con la superficialità con cui si sono sottoscritti gli accordi con FlyVolare e Fly Marche. Sarebbe un danno enorme , economico e di immagine, se i viaggiatori che acquistano i biglietti dovessero ritrovarsi nuovamente a terra”. E aggiunge: “tra l'altro, FlyVolare debba ancora restituire i 500mila euro ricevuti a titolo di anticipo e sarebbe ora che lo facesse”.

“Visto lo stato di perdurante crisi in cui versa ancora l'Umbria e le criticità che affliggono le nostre infrastrutture ferroviarie e viarie - conclude - c'è bisogno estremo di un deciso cambio di rotta sulle politiche di gestione del nostro aeroporto. Rilanciarlo significa ampliare rapidamente l'offerta di voli con compagnie che diano ampie garanzie di solidità e rotte che abbiano il requisito della vendibilità”.

http://www.perugiatoday.it/economia/aeroporto-flymarche-flyvolare-galgano-polemiche-gestione.html
 

AZ209

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Aeroporto, a volte ritornano: nuovo accordo con FlyVolare, voli di nuovo possibili

Si riapre il rapporto tra l’aeroporto dell’Umbria e la compagnia maltese Flyvolare: "Contratto valido fino a fine aprile 2018"

L’eterno ritorno dell’uguale. Si riapre il rapporto tra l’aeroporto dell’Umbria e la compagnia maltese Flyvolare. La famosa questione del mezzo milione di euro da restituire si è conclusa, ma solo per metà. La Sase, società che gestisce lo scalo di Perugia, con una nota ufficiale comunica che “nella giornata di ieri, martedì 5 dicembre, a seguito dell’avvenuta restituzione di una prima tranche di 250mila euro, è stato raggiunto un nuovo accordo con Blu Jet/Fly Volare”.

Attenzione: i giochi si riaprono. Ancora la nota ufficiale della Sase: La validità del contratto in essere è stata quindi prorogata al 30 aprile 2018. Se entro tale data la società non effettuerà i voli programmati da/per Perugia, procederà con il versamento dei rimanenti 250mila euro”. Parliamo dei nove voli annunciati in pompa magna e mai partiti, visto che l’autorizzazione e le licenze di volo non c’erano.

Dall’aeroporto di Perugia annunciavano così, mesi fa: “Dalla seconda metà di settembre partiranno 9 nuove rotte, di cui 5 nazionali e 4 internazionali. Fausto Chiparo - Presidente di FlyVolare - ed il management della compagnia hanno ufficializzato per quanto riguarda le rotte domestiche voli da/per Milano, Lamezia Terme, Brindisi, Cagliari e Palermo, mentre per quanto riguarda le rotte internazionali è stata annunciata l’apertura dei voli su Amsterdam, Casablanca, Iasi e Cluj- Napoca”. Poi arrivò l'Enac, le mancate licenze e la bomba del mezzo milione di euro. La seconda volta magari andrà meglio della prima.

http://www.perugiatoday.it/economia/aeroporto-a-volte-ritornano-nuovo-accordo-con-flyvolare.html
 

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Sase, tra concerti e “sfiga” volante | Arrestato Chiparo, dominus di Fly Volare

Sase, tra concerti e “sfiga” volante | Arrestato Chiparo, dominus di Fly Volare
Georges Feydeau il famoso drammaturgo francese, non avrebbe saputo fare di meglio. Autore di gustosissimi feilletoun, avrebbe pagato a peso d’oro per poter scrivere una storia come quella dei rapporti tra Sase, società di gestione dell’aeroporto umbro San Francesco d’Assisi, e la compagnia aerea Fly Volare, condita con il sugo dei 500mila euro pagati a babbo morto e di cui la Sase è riuscita, sull’onda dello sdegno generale per le modalità con cui i denari pubblici erano stati sborsati senza garanzie, a riaverne indietro solo la metà (CLICCA QUI PER LA STORIA RECENTE)

In questa vicenda, tutta provinciale, brilla come sempre lo sparviero volato da lontano a cercar gonzi da spennare, e una colpevole improvvisazione manageriale dei soliti amici degli amici, quelli buoni per tutte le stagioni, messi sulla tolda di comando di una società come la Sase che avrebbe dovuto gestire il denaro pubblico, e in parte privato, per il bene della Regione tutta.

Una improvvisazione talmente evidente che qualche giorno fa ha avuto l’epilogo finale con l’arresto di Fausto Chiparo da parte della Guardia di Finanza di Modena. Quel Chiparo, imprenditore e inventore di Fly Volare (controllata dalla Blu Jet che poi è sempre di Chiparo) che, seduto con i massimi dirigenti Sase al tavolo della conferenza stampa dello scorso 31 luglio al San Francesco d’Assisi, annunciava sfracelli a destra e manca nel settore delle rotte in partenza dallo scalo umbro, il tutto poi con aeroplanoni di lusso (Airbus 319).

Aeroporto Umbria, arriva Fly Volare | Aggiornamento, Enac “Non ha licenza”, Sase “Lo sapevamo”

Le accuse dell’inchiesta modenese

Chiparo, per la cronaca, è accusato di essere la mente di una associazione a delinquere che acquisiva e poi spolpava aziende di vario genere, in un giro illegale da 35 milioni di euro tra riciclaggio e bancarotte fraudolente. Il tutto a quanto riferito dalla GdF, per il mantenimento del suo alto tenore di vita “fatto di agi e lussi” come dice la nota delle fiamme gialle. L’imprenditore non solo aveva la divertente residenza personale in Austria (ah, potere della fantasia…), ma si beava di macchine potenti e viaggi extralusso, proprio come quello che stava per fare con un volo business che lo avrebbe portato da Bologna negli Emirati Arabi, se non fossero arrivati i baschi verdi a notificargli il provvedimento del magistrato, proprio al momento del check- in.

Secondo i dati forniti dalla Guardia di Finanza, in circa due anni di indagini, l’intero filone investigativo ha registrato 19 destinatari di misure cautelari personali, 48 indagati, 67 perquisizioni locali (in Italia e all’estero), distrazioni patrimoniali dalle aziende in dissesto per circa 35 milioni di euro, danno all’Erario per imposte non versate per 30 milioni di euro, 80.280 ore di conversazioni telefoniche captate e oltre 2.500 ore di intercettazioni telematiche.

Prima il consulente finanziario che offriva ai suoi clienti la possibilità di trasferire le aziende in crisi all’estero, dopo averle spogliate di quanto ancora fosse presente nel patrimonio, per sfuggire alle conseguenze penali del fallimento: il reggiano Marco Pasquali, 57 anni, arrestato con l’operazione parallela Barqueirò.

Poi l’imprenditore rampante che acquistava le aziende emiliane in difficoltà finanziarie e le utilizzava per ottenere dalle banche la liquidità necessaria a foraggiare lusso e bella vita, lasciando al loro destino i creditori insoddisfatti: Luigi Predieri, reggiano di 55 anni, preso con l’altra operazione parallel Last Drink.

Infine, il mandante e socio occulto Fausto Chiparo, la “mente” secondo le risultanze investigative della Finanza modenese.

Ovviamente Chiparo risponderà alla magistratura competente e alla Giustizia delle sue responsabilità, se accertate anche dopo il terzo grado di giudizio. Nous sommes tous garants!

Ma la vicenda umbra di Sase e Fly Volare poteva essere sbrogliata in un amen nel momento in cui l’Enac, benedetta e santa, aveva alzato il cartellino rosso dopo neanche poche ore dalla conferenza stampa famigerata ricordando a tutti gli “smemorati di Collegno” che Fly Volare non aveva le licenze di volo. Ecco, lì si sarebbe potuto dire “ci hanno preso in giro”. Il che non avrebbe fatto a meno di lasciare una piccola onta sul CdA Sase.

Ma tutti, se la faccenda si fosse risolta con la rescissione immediata di ogni contratto e accordo, ben presto se ne sarebbero dimenticati. E invece la pervicacia con la quale si è voluto procedere nei rapporti con l’imprenditore parmense, solleva una serie di interrogativi pensosi e curiosi, oltre che necessari a questo punto della storia.

Gli interrogativi sulla vicenda Sase – Fly Volare

Perchè pagare in anticipo, e prima ancora della scadenza della manifestazione di interesse di Sase, 500mila euro di “avviamento” ad una compagnia di cui non si è guardato bene, o affatto, tutte le carte che la riguardano?

Vicenda Fly Volare, Ricci “Segnalazione alla Corte dei Conti per i 500mila euro”

Perchè il Consigliere Sase Umberto Golinelli minaccia le dimissioni per il disaccordo con il CdA sulla gestione della vicenda Fly Volare, successiva alla richiesta giudiziaria di restituzione dei 500mila euro, salvo poi ripensarci nel momento in cui 250mila euro vengono “restituiti” (come afferma Sase nella nota che si può leggere integralmente cliccando nel link che segue ndr) il 5 dicembre e gli altri 250mila vengono tenuti in “ostaggio” per un nuovo accordo su 5 rotte di basso interesse e da operare con un aeromobile “a elastico” come il Dash-Bombardier turboelica al posto del millantato Airbus 319?

Fly Volare, Chianella risponde a Ricci “Partito decreto ingiuntivo” | Consigliere Sase si dimette | Aggiornamento

Esistono rapporti, e nel caso siano confermati di che natura, tra membri del CdA di Sase e Fausto Chiparo?

Come mai nessun consigliere del CdA ha ritenuto di dover procedere alle proprie dimissioni davanti alla presa d’atto del macroscopico errore di valutazione compiuto nei confronti di Fly Volare e che ora diventa anche certificato da un modus operandi sub iudice di chi in quell’accordo era partner fondamentale?

(CLICCA QUI per vedere chi sono i Consiglieri del CdA di Sase)

E si potrebbe andare avanti per qualche giorno con le domande, ma forse sarebbe un inutile spreco di energie, se è vero quello che poche ore fa ha messo nero su bianco l’On. Adriana Galgano, la prima a pigolare sulla vicenda, ma con uno “schema di attacco” tutto particolare:

“La fine dell’anno si chiude con un’ottima notizia per Perugia e per tutta l’Umbria. L’ottenimento del “Certificato di aeroporto” rilasciato da Enac al San Francesco d’Assisi attesta, infatti, il pieno rispetto dei requisiti derivanti della nuova normativa europea e pone il nostro scalo al livello degli altri aeroporti italiani in termini di sicurezza ed organizzazione. Bene, quindi, il lavoro fatto finora che ha portato a questo importante risultato. Tuttavia, viste le vicende giudiziarie che hanno investito il presidente di FlyVolare, Chiparo, noi di Civici e Innovatori Umbria torniamo a chiedere a Sase di passare oltre e di stipulare contratti con interlocutori che diano ampie garanzie di solidità e che siano realmente in grado di contribuire al rilancio del nostro aeroporto”. Così dunque Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori-Energie per l’Italia, commenta le ultime notizie relative allo scalo umbro. “A questo punto – continua – in attesa che la magistratura verifichi le responsabilità di Chiparo, auspichiamo che sia possibile recuperare quanto prima i 250mila euro rimanenti della caparra versata da Sase a FlyVolare per destinarli all’ampliamento dell’offerta di voli del San Francesco d’Assisi con altri vettori. Visto lo stato critico in cui versano le nostre infrastrutture, è fondamentale per l’Umbria disporre di un aeroporto efficiente e di voli certi. Non possiamo permetterci altri passi falsi dopo quanto accaduto la scorsa estate, a maggior ragione alla luce delle vicissitudini che hanno investito il presidente di quella che avrebbe dovuto essere la nuova compagnia del San Francesco d’Assisi, peraltro ancora oggi sprovvista dei certificati e delle autorizzazioni necessarie. Comunque dettagli ormai, alla luce dei nuovi sviluppi giudiziari”.

Esilarante! Come si addice ad una commedia del grande Feydeau. Tottò sulle manine a quel birbante di Chiparo, sdegno per i suoi “dettagli” e andiamo oltre. Che sarà mai se abbiamo 250mila euro di denaro pubblico nelle casse di una compagnia di cazzari volanti senza aeromobili e abbiamo rischiato fortemente di perderne 500mila in totale. Dio solo sa come a Fly Volare gli sia venuto in mente di restituire la metà.

Se il livello della difesa d’ufficio sarà questo, aspettiamoci anche che il CdA di Sase venga tutto promosso. In un prossimo futuro non è escluso che gli si faccia amministrare l’Alitalia, visti i meriti acquisiti sul campo.

L’unico che non ha timore di manifestare la sua “incazzatura solenne” è il consigliere regionale Claudio Ricci, autore nel tempo di due importanti passi verso le autorità competenti come i due esposti presentati rispettivamente alla Procura presso la Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Perugia. Questa la sua ultima, infervorata, nota sulla questione:

“Il Presidente di Blu Jet – Fly Volare, Fausto Chiparo, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Modena, che lo ha individuato come mandante e «socio occulto» di una associazione a delinquere specializzata in bancarotte fraudolente e riciclaggio di denaro sporco (testuale). Questo è quanto si legge in alcune “informative stampa”. Ogni commento mi appare, ora, superfluo (se la notizia sarà confermata).

Dal mese di agosto 2017, come noto, con numerose interrogazioni, richieste di audizioni, interventi stampa e nelle reti televisive, segnalazioni agli organi di controllo (Corte dei Conti e Procura) avevo sostenuto l’inopportunità del contatto fra SASE (gestione aeroporto dell’Umbria) e Blu Jet – Fly Volare in quanto la “compagnia aerea” era senza pregresse esperienze, il contratto era “molto discutibile” e non c’erano le autorizzazioni necessarie per svolgere i servizi aerei (con diffida anche di ENAC Ente Nazionale Aeroporti Civili).

Molte volte avevo criticato il contratto con il quale SASE aveva erogato 500.000 € a Blu Jet – Fly Volare per servizi mai svolti. Come inopportuno è stato “riformulare” (prolungare) un secondo contratto (sino ad aprile 2018) con il quale ancora 250.000 € sono in possesso di Blu Jet – Fly Volare (malgrado nessun servizio sia stato svolto). Ci sono responsabilità enormi. Ora molti dovranno dare molte spiegazioni e, auspico, che gli organi di controllo intervengano subito per “cristallizzare la situazione” e far emergere la verità su questa “grigia” vicenda. Anticipo una immediata richiesta di audizione in Commissione di Controllo della Regione e in II Commissione Consiliare.

Le dimissioni dei responsabili, del contratto (addirittura reiterato), fra SASE (Aeroporto) e Blu Jet – Fly Volare, “non sono ora più necessarie” in quanto la situazione è divenuta “ben più grave” e con profili di difficile valutazione (sui quali non è mio compito entrare, io ho solo svolto il doveroso ruolo di controllo)”.

Povera Sase! E pensare che solo ieri aveva dato il via ad una iniziativa aeronautica di livello. Una serie di concerti per accogliere i passeggeri all’arrivo nello scalo umbro. Un biglietto da visita di tutto rispetto, tanto più che il concertino suggellava l’avvenuta certificazione di Aeroporto Europeo da parte dell’Enac. Quella Enac che deve essersi dimenticata del cartellino rosso emesso solo pochi mesi fa nel momento in cui a Perugia avrebbero fatto volare anche l’aeroplanino di carta, se glielo avessero proposto. Speriamo invece che non ci ripensino sulla recente promozione concessa.

Il “San Francesco d’Assisi” è da oggi Aeroporto Europeo

A questo punto, vista la vorticosa successione degli eventi nefasti, appare probabile che, come suggeriva illuminato un caro amico che non c’è più, “qui c’è qualcuno che porta sfiga”.

Ma non sarebbe un feilletoun serio se non ci fosse anche un finale a sorpresa. E così non ci resta che aspettare il momento in cui il sipario calerà sulla vicenda per vedere chi è il vero colpevole di tutto.

Una idea ce la siamo già fatta e non abbiamo timore di dirla a tutti: secondo noi potrebbe essere proprio il famigerato Dash-Bombardier che altri non è che l’ineffabile Stanislao Moulinski in uno dei suoi più riusciti travestimenti (Nick Carter docet).

E chi vivrà, volerà. O chi vola, vive? Mah, a saperlo!

© Riproduzione riservata – Nella foto una slide promozionale del sito “Aeroporto Internazionale dell’Umbria"
 

AZ209

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Aeroflot con Pobeda potrebbe arrivare all’aeroporto San Francesco

PERUGIA – I manager della prima compagnia area russa, Aeroflot, sono a Perugia. Starebbero, stando a quando riferisce il Corriere dell’Umbria di oggi, cercando uno scalo nel centro del nostro Paese e questo per la propria compagnia low cost, Pobeda. Compagnia nata nel 2014 e dotata di ben 40 velivoli, Boeing 737-800 NG.

Tutti aviogetti di nuova costruzione e con i quali hanno trasportato, lo scorso anno, ben 10 milioni di passeggeri su 45 tratte. Sarebbero interessati a uno slot che ritengono strategico in questa zona anche per la facilità con cui si raggiungono altre località turistiche oltre che in tutta l’Umbria anche in Toscana e sulla costa Adriatica.

La manifestazione di interesse per l’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi sarà al centro di un colloquio con il presidente della Sase, Ernesto Cesaretti, in calendario per il prossimo 19 gennaio.


Anche se la compagnia è low cost, il turismo russo è uno dei più ricercati perché portato con facilità a spendere. Cautela da parte della Sase che si è già scottata con l’incredibile vicenda di FlyVolare.

http://www.umbriajournal.com/econom...e-arrivare-allaeroporto-san-francesco-258640/
 

AZ209

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Umberto Solimeno nuovo direttore dell'aeroporto dell'Umbria

New entry nel management della Sase, la società di gestione dell’aeroporto dell’Umbria. Il consiglio di amministrazione ha infatti nominato alla carica di direttore e accountable manager Umberto Solimeno.

Si tratta di un volto noto del settore, con un lungo trascorso nel trasporto aereo: dopo l’ultima parentesi a Zoomarine, Solimeno infatti ha ricoperto per alcuni anni la carica di direttore generale di Air Canada per l’Italia dopo una precedente esperienza all’aeroporto di Verona. Il manager, inoltre, è stato anche presidente dell’Ibar. TTG



NUOVO DIRETTORE SASE

DOTT. UMBERTO SOLIMENO NUOVO DIRETTORE E ACCOUNTABLE MANAGER SASE

SASE SpA è lieta di comunicare che nella mattinata di oggi, mercoledì 31 gennaio, il Consiglio di Amministrazione della società di gestione dell’aeroporto dell’Umbria ha provveduto alla nomina del nuovo Direttore e Accountable Manager SASE, Dott. Umberto Solimeno.

Il Consiglio di Amministrazione augura buon lavoro al nuovo Direttore, che sarà presentato alla stampa lunedì 5 febbraio pv, alle ore 11.30, presso la sala eventi del terminal aeroportuale.

http://www.airport.umbria.it/ita/comunicati-stampa/193-nuovo-direttore-sase

 

DusCgn

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Aeroporto, il nuovo direttore: «Quello di Perugia è un gioiello. Nuove rotte? Nord Europa e non solo»
Presentato al San Francesco Umberto Solimeno: «Marketing territoriale e lavoro di squadra per far crescere lo scalo»


Solimeno con Cesaretti
5 FEBBRAIO 2018

di Daniele Bovi

«L’aeroporto di Perugia è un vero gioiello, dal punto di vista strutturale e non solo». Il nuovo direttore dello scalo, Umberto Solimeno, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al presidente di Sase Ernesto Cesaretti, e ha definito così il San Francesco dell’Umbria. «Ce ne sono di maggiori con più traffico – spiega – ma messi peggio dal punto di vista strutturale; quindi noi partiamo da un vantaggio competitivo non di poco».

Nuove rotte Solimeno entrerà ufficialmente al lavoro il 15 febbraio ma intanto qualche linea la traccia: «I paesi sui quali puntare? Sicuramente – risponde – quelli del Nord Europa con i quali mi pare di capire ci sono relazioni stabili. Vediamo, potrebbero essere Germania, Inghilterra e non solo. Poi c’è il capitolo a parte dei voli charter, guardando ad esempio alla Russia. Bisogna studiare bene il mercato ed è un impegno che prendo: dopo questo studio metterò mano alla rete di collegamenti e di contatti». Il nuovo direttore si è detto certo anche del fatto che «ci sono margini di crescita anche per il turismo religioso, sfruttando Assisi; si può puntare anche su questo mercato di nicchia, che poi tanto di nicchia non è».
Strategie di sviluppo Solimeno non fissa asticelle in termini di incremento di passeggeri, anche se sicuramente «l’obiettivo è quello di crescere partendo dagli oltre 250 mila passeggeri attuali. Tesseremo rapporti con compagnie aeree e tour operator». L’accento è stato posto in particolare sulla necessità di sinergie tra pubblico e privato: «Bisogna lavorare insieme – dice – e serve un marketing territoriale per far uscire l’aeroporto dai suoi confini. Occorre fare sistema». Tra gli obiettivi che Solimeno si è posto anche quelli legati all’incremento dei servizi e del loro livello qualitativo: «Lavorerò – dice – anche per migliorare igiene e sicurezza e per continuare ad alzare l’asticella della qualità dei servizi».

Nel corso del pomeriggio il servizio completo


http://www.umbria24.it/economia/aer...-un-gioiello-nuove-rotte-nord-europa-non-solo




Aeroporto di Perugia, il futuro dello scalo comincia oggi: "Nuove rotte e più servizi"
Presentazione del nuovo direttore della Sase, Solimeno: "Più collegamenti e qualità dei servizi"



Potrebbe interessarti: http://www.perugiatoday.it/economia/aeroporto-sase-nuovo-direttore-umberto-solimeno.html
 

Perugino

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L'Aeroporto di Perugia e tutta l'Umbria, hanno una potenzialita' di arrivare e superare, per ora, i 500 mila passeggeri l'anno...
 
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Nonno Salt

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L'Aeroporto di Perugia e tutta l'Umbria, hanno una potenzialita' di arrivare e superare, per ora, i 500 mila passeggeri l'anno...
L'intera Regione non arriva a 900.000 abitanti. Considerando gli sfortunati collegamenti stradali nell'asse Est-Ovest, la presenza di Firenze e Pisa a Nord e Roma a Sud, mi sembra improbabile...