Novità in arrivo per Crotone


Stato
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Antonella di Crotone non eletta ma vice presidente parla ma non si capisce perchè per Reggio e Lamezia i soldi ci sono per Crotone no!!!....Intanto e debiti del Sant'Anna ammontano a 5 MILIONI !!!!!!....ieri sera assemblea sarà fallimento?????
 
Aeroporto Crotone, Dg Maggiori: ricapitalizzazione risulta ora più urgente che mai

"Nella giornata di mercoledì 19 febbraio, si è svolto pressoUnioncamere un interessante incontro sull’importanza strategica degli aeroporti minori, alla presenza del Presidente di Enac, prof. Vito Riggio. Unioncamere sostiene che la presenza degli aeroporti minori e il loro inserimento nella rete nazionale eviti di aumentare il gap, già esistente, tra le diverse regioni dello “Stivale”.

In particolare - sottolinea Marcella Maggiori, Direttore Generaledella società aeroportuale Sant'Anna -Unioncamere sostiene che “se venissero meno gli aeroporti italiani con traffico inferiore a 2 milioni di passeggeri ci sarebbe uno spostamento di ricchezza dalle aree meno sviluppate a quelle più ricche, accentuando il divario economico e sociale già fortemente esistente nel nostro Paese. Considerando l'attrattività turistica, la chiusura di questi aeroporti metterebbe a rischio almeno parte dell'ammontare di entrate pari ad oltre 1 miliardo e 450 milioni di euro”.

Ma la posizione di Unioncamere non è stata, però condivisa dal presidente Riggio, che tra gli aeroporti minori, in realtà, salva solo poche eccezioni: gli scali sulle isole, come Linosa e Lampedusa, e lo scalo di Crotone, che si trova in un'area particolarmente sensibile, periferica e svantaggiata.

"Per il resto – dichiara Riggio - guardando alla pianta reale degli aeroporti non vedo rischi di eventuali effetti sul territorio dovuti alla chiusura di un aeroporto piccolo. Non si può pensare che ognuno possa avere un aeroporto sotto casa. Il mercato è libero, se la Regione o l'ente locale vuole tenere aperto il suo aeroporto ben venga. Ma non si possono continuare a chiedere sussidi allo Stato".

Il Presidente dell’Autority evidenzia, quindi, l’importanza dello scalo di Crotone che è inserito nel Piano Nazionale degli Aeroporti e riveste un ruolo strategico per lo sviluppo economico e sociale dell’intera costa ionica.

La Società Aeroporto S.Anna SpA ha attraversato un anno difficile, caratterizzato da un scarsa attività volativa e da una grave situazione economica finanziaria, con conseguente crisi di liquidità che di fatto ha comportato una perdita di credibilità dello scalo nei confronti dei passeggeri, degli utenti e degli operatori aerei.

L’unico bene della Società è la certificazione aeroportuale che qualifica lo scalo come aeroporto aperto al traffico civile, certificazione tenuta in piedi con enormi sforzi e sacrifici da tutti i dipendenti del S.Anna. Nell’ambito dell’attività di certificazione l’aeroporto ha dato seguito a tutte quelle prescrizioni normative il cui rispetto è fondamentale per garantire sempre e comunque l’apertura e l’operatività dello scalo. Sono stati elaborati, tra l’altro, il Piano di Emergenza Aeroportuale e il Piano di Sicurezza Aeroportuale, entrambi necessari per rispondere alle esigenze di certificazione ed alle normative Enac.

Per quanto riguarda la pubblicazione del bando degli oneri, la Commissione Europea ha chiesto dei chiarimenti alla Regione, che, con il supporto della struttura aeroportuale, sta rispondendo ai quesiti posti. Il trattamento riservato all’Italia ed in particolare a Crotone stride con la notizia che in Francia la compagnia Air France opera circa quaranta tratte in regime di oneri di servizio.

La Compagnia Ryanair è oramai alle porte: i contatti con il Vettore sono continui e settimanalmente la società invia informazioni ed aggiornamenti. Nella speranza che la convenzione tra Enav e Aeroporto S.Anna venga sottoscritta nel minor tempo possibile, cosa impossibile fino ad oggi viste le note vicende finanziare in cui versa la società aeroportuale, rimaniamo in attesa di conoscere quando Enav attiverà il servizio ATC, in modo tale da consentire alla Compagnia di programmare l’operativo sullo scalo crotonese e dare così avvio all’attività aerea.

L’aeroporto ha oggi una grande opportunità, ha la possibilità di riprendersi, con un lavoro almeno di dodici mesi, quella credibilità acquisita con grande sforzo negli ultimi anni, ecco perché la ricapitalizzazione della società risulta ora più urgente che mai."


http://www.cn24tv.it/news/83858/aer...zzazione-risulta-ora-piu-urgente-che-mai.html
 
Aeroporto, Villirillo (Marco Polo): scalo con utenza minima non ha motivo di esistere

“Nei giorni scorsi, abbiamo appreso dalla stampa - scrive in una notaRosario Villirillo, dell'Associazione Marco Polo di Crotone - che il sindaco Peppino Vallone ed i sindaci degli altri comuni costieri percettori delle Royalties, in una riunione tenutasi presso la provincia di Crotone, alla presenza della Vice-Presidente della Regione Calabria, avevano convenuto di firmare un protocollo d’intesa, con il quale chiedere alla Regione Calabria di erogare almeno tre delle cinque annualità spettanti delle Royalties da impegnare nel risanamento del bilancio della società aeroportuale “Sant’Anna S.p.a”.

Successivamente, dal quartiere generale del Pd (via Panella) è partito l’ordine, alle amministrazioni comunali a guida centrosinistra, di non versare per l’aeroporto Sant’Anna neppure un euro della propria quota delle spettanti Royalties. Ma, se la presa di posizione del Pd, evidentemente strumentale, non è altro che uno sgambetto al centrodestra che detiene la guida della società che gestisce lo scalo crotonese, la nostra opinione in merito esula, invece, da qualsiasi considerazione di natura politica e da ordini di scuderia e parte dalla constatazione di fatto che la stessa società “Sant’Anna S.p.a”, a parte il periodo brillante della gestione “Romeo Fauci”, naviga in brutte acque, tant’è che i propri soci sono costretti, troppo spesso, all’aumento del capitale per ripianare le continue perdite.

Riteniamo, pertanto, - Continua Villirillo - che uno scalo che ha un’utenza minima non abbia alcun motivo di esistere, a meno che non serva alla nostra deputazione, nazionale e regionale, ed agli amministratori locali per raggiungere la capitale, evitando così il disagio di recarsi allo scalo lametino in automobile che comporta la percorrenza della superstrada Crotone- Catanzaro (S.S.106), diventata una strada urbana, piena di insidie ed oltremodo lenta e pericolosa a causa degli edifici ad uso abitativo, alberghiero e commerciale insediatisi ai cigli della stessa per lunghissimi tratti.

Ma il problema si potrebbe risolvere con la realizzazione di una metropolitana leggera “Sibari-Crotone-Lamezia Terme”, peraltro già segnalato sulla stampa da noi e da altri.

Stiamo a significare, pertanto, la nostra netta contrarietà all’utilizzo sbagliato delle Royalties, anche di una loro minima parte, per un eventuale rilancio dell’aeroporto di Sant’Anna in quanto le stesse devono essere categoricamente impegnate nella realizzazione di un programma di sviluppo economico ed occupazionale e di politiche ambientali da attuare nell’area del Crotonese, come prevede il comma 1 dell’art. 20 della legge regionale n. 13 del 17/08/2005 (“A decorrere dall’esercizio finanziario 2005 il valore dell’aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle aree marine prospicienti lo stesso territorio, corrisposto alla Regione Calabria per le annualità 2004 e seguenti, ai sensi degli articoli 20 e 22 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625 e successive modifiche e integrazioni, è destinato alla realizzazione di un Accordo di programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa.

L’Accordo, disciplinato dall’art. 11 e seguenti della legge regionale 4 settembre 2001, n. 19, è diretto allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei territori afferenti i Comuni indicati”).Certamente, ci viene spontaneo domandare se l’erogazione delle stesse Royalties all’aeroporto Sant’Anna costituisca un aiuto di stato in forma camuffata, forse violando le regole della libera concorrenza!

Infine, chiediamo pubblicamente al sindaco Vallone di destinare le Royalties spettanti al comune di Crotone per altre finalità di pubblica utilità, quali: la realizzazione di un polo universitario, sottraendo così il nostro territorio all’isolamento culturale; il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico ed archeologico, come volano di sviluppo per il territorio; la realizzazione dei tanti servizi, delle infrastrutture e delle opere civili di cui sono sprovviste e private, da decenni, le contrade di Crotone, in particolare Capo Colonna (sostituzione dell’intera rete idrica, illuminazione pubblica, rete di metanizzazione, rifacimento del manto stradale, una più regolare erogazione dell’acqua, sostituzione delle condutture in eternit con quelle a norma di legge, installazione di una nuova segnaletica stradale, centro sportivo, centro ricreativo, ecc.).

Le Royalties sono un indennizzo ai territori ed alle aree marine prospicienti agli stessi interessati dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi e, in quest’ottica, la contrada di Capo Colonna deve essere risarcita dei tanti danni subiti dalle continue e prolungate trivellazioni (erosione della costa, profonde crepe e lesioni sulle pareti sia interne sia esterne delle abitazioni, smottamenti del terreno, ecc.). Riteniamo doveroso far rilevare che, in più occasioni, abbiamo espresso alle istituzioni preposte la nostra preoccupazione per i danni connessi alle stesse trivellazioni, temendo che Capo Colonna possa, quanto prima, sprofondare!”

http://www.cn24tv.it/news/83850/aer...-utenza-minima-non-ha-motivo-di-esistere.html
 
I comuni costieri del crotonese firmano intesa per royalties all’aeroporto S. Anna

Nel pomeriggio di ieri, al termine di una riunione tenutasi presso la sala Giunta della Provincia di Crotone, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa attraverso il quale l’8% del totale delle “royalties”, spettanti per le 5 annualità già maturate a 8 comuni del crotonese, verranno destinate alla Società Aeroportuale S.Anna S.p.a. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Provincia Stano Zurlo, Antonella Stasi vicepresidente della Giunta regionale, i sindaci di Crotone (Peppino Vallone), Isola di Capo Rizzuto (Gianluca Bruno), Cutro (Salvatore Migale), Cirò Marina (Robero Siciliani), Strongoli (Michele Laurenzano), Melissa (Gino Murgi), Crucoli (Antonio Sicilia), il commissario prefettizio del Comune di Cirò (Umberto Campini), il presidente di Confindustria Michele Lucente.

L’intesa, della durata di 3 anni, si realizza per mettere in atto tutta una serie di interessi istituzionali degli Enti partecipanti e delle comunità da loro amministrate per contribuire allo sviluppo dell’aeroporto che costituisce l’infrastruttura più importante per accrescere la competitività del territorio nell’ambito turistico ed anche per garantire ai cittadini il diritto alla mobilità. Tutti hanno sostenuto l’importanza dell’infrastruttura aeroportuale per il crotonese, ed hanno manifestato l’impegno a sostenere e rilanciare una regolare funzionalità dello scalo.

“E’ un passo in avanti importante –ha sostenuto il vicepresidente della Società Sant’Anna Spa e sindaco di Isola di Capo Rizzuto Gianluca Bruno- che ci consentirà di avere un supporto concreto per la continuità dell’attività messa in campo in questi anni”.

http://www.cn24tv.it/news/84164/i-c...ntesa-per-royalties-all-aeroporto-s-anna.html
 
Importante notizia '' LA UE SBLOCCA E PUBBLICA IL BANDO SUGLI ONERI DI SERVIZIO QUESTA MATTINA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA COMUNITA' EUROPEA E' STATO PUBBLICATO IL BANDO SUGLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO DA E PER CROTONE

Fonte sito http://www.aeroporto.kr.it/index.php?mod=news&nid=150


Non scaldiamoci troppo. Io ricevo la gazzetta ufficiale della EU tutti i giorni (in Inglese). La sezione in cui e' pubblicato implica che il bando e' conforme alle norme EU e proprio secondo le norme EU deve essere pubblicato dove e' accessibile a tutti. Adesso bisogna vedere chi partecipa.
 
Pubblicati i bandi per la CT CRV-LIN e CRV-FCO. Da notare l'obbligo di utilizzare aerei con almeno 80 posti. Scelta che esclude gli economici ATR-72 e spiana la strada con ogni probabilità agli E175 AZ. Ma è sicuramente un caso.

http://www.enac.gov.it/La_Regolazio..._pubblico/Regione_Calabria/Crotone/index.html

Segnalo anche l'annullamento della CT tra RRG e PSA/MXP/TRN.

http://www.enac.gov.it/La_Regolazio...o/Regione_Calabria/Reggio_Calabria/index.html
Thanks. Staremo a vedere gli sviluppi. Tralaltro sulla REG-TRN quindi non è finita la telenovela SAGAT vs AZ
 
Novità? Si sa niente della ryr? Ancora sul sito non si vede alcun volo per Crotone.... Mi interessa visto che da giugno dovrei essere a lavorare proprio li :)
 
Nulla di ufficiale ancora..ma se ti può interessare dal 9 giugno con trawelfly puoi volara da e per Milano Bergamo e Torino per Crotone
 
OK grazie continuo a tener d'occhio il sito di ryr, speravoci fosse qualche news locale che desse qualche anticipazione in merito. Grazie :)
 
Da Crotone continuano ad arrivare perle...

Crotone, Confartigianato: ''Crotone provincia a statuto autonomo: una battaglia contro l’inerzia e l’immobilismo regionale e nazionale''


Di seguito nota di Confartigianato: Prendendo spunto da un articolo pubblicato pochi giorni orsono da un giornale crotonese, Confartigianato Crotone vuole dire la sua circa l’idea di attribuire alla nostra provincia il riconoscimento di “provincia a statuto autonomo”, al fine di dotare il territorio degli strumenti idonei per poter progettare politiche che sostengano uno sviluppo economico stabile e di lungo periodo, senza essere vincolati alle decisioni e ai voleri dello Stato Centrale o della Regione.


In particolare, nella sua nota, Confartigianato Crotone descrive dapprima i problemi che attanagliano il territorio: disoccupazione, criminalità diffusa, reddito bassissimo e potere di acquisto irrisorio, assenza o carenza di infrastrutture e di collegamenti verso l’esterno (strade, ferrovie, porto, aeroporto), difficoltà di accesso al credito (e a condizioni comunque peggiorative rispetto al resto d’Italia), situazione ambientale e sanitaria disastrosa.

In secondo luogo, nella medesima nota, Confartigianato elenca ciò che la provincia di Crotone offre al resto delle Penisola, pur con i problemi già descritti, senza ricevere nulla in cambio, se non indifferenza e immobilismo: centro di accoglienza e di gestione migranti più grande d’Europa, una riserva marina di ingenti proporzioni, uno dei giacimenti metaniferi più importanti del continente (ad uso e consumo dell’Eni e di nessun altro), una centrale idroelettrica che produce più del 5% dell’energia nazionale, lo stoccaggio (che dura ormai da anni) dei rifiuti anche per territori al di fuori del crotonese, una storia e delle tradizioni millenarie di non poco conto (di cui il progetto Antica Kroton ne è una prova). Ma soprattutto il cadavere di un ex polo industriale che (ancora in vita) è stato con le sue produzioni al servizio della collettività nazionale e ora (ormai defunto) lascia la sua pesante eredità al solo territorio di Crotone: zinco, nichel, piombo, cadmio, uranio, lembi di terra e tratti di costa resi alla pari della terra dei fuochi, una incidenza di tumori e malattie che supera del 15-20% la media italiana, un impatto di immagine catastrofico per settori quali il turismo e l’agroalimentare con cui il nostro territorio dovrebbe prosperare e crescere.

Alla stregua dei problemi presenti nel crotonese e di ciò che spetterebbe di diritto al nostro territorio, se non altro come risarcimento ai sacrifici sostenuti finora a favore dell’intero territorio nazionale, la nota della Confartigianato continua descrivendo ciò che finora si è fatto (o meglio, “non si è fatto”) per risanare le sorti della provincia: nessun piano sulle infrastrutture, nessun piano di sviluppo per il lavoro e per un accesso al credito che favorisca le imprese, nessun piano per avere dei legittimi ritorni economici data l’ingente mole di gas ed energia generosamente offerta a tutt’Italia, nessuna bonifica in atto per risanare il territorio, nessuna struttura sanitaria adeguata per affrontare l’emergenza causata dalla bomba ambientale.

Le causa di questo immobilismo, secondo Confartigianato, è da attribuire sicuramente ad una classe politica locale poco attenta alle istanze del territorio, ma ancor di più ad una Regione e ad un Governo Centrale che al territorio Crotonese sembrano essere poco interessate. Basti pensare, cosi come già riportato nel succitato articolo che ha aperto tale dibattito, che la provincia di Crotone, in Calabria, è quella certamente più penalizzata e su cui non esiste un piano di sviluppo di medio lungo periodo. Difatti, mentre il crotonese è sempre più abbandonato a se stesso e alle littorine a diesel che ogni tanto “sfrecciano” sul binario unico della ionica, le altre provincie si evolvono: Catanzaro oltre ad ospitare gli Uffici Regionali e l’Università Magna Grecia, è ben collegata all’Aeroporto di Lamezia e alla direttrice autostradale e ferroviaria tirrenica mediante la superstrada DueMari. La provincia di Vibo gode dell’usufrutto del medesimo Aeroporto e dei medesimi collegamenti su gomma e su rotaia, che ben supportano il settore del turismo, dell’agroalimentare e delle imprese che vi operano. La provincia di Cosenza ospita l’Unical e l’indotto da essa generato, ed è inoltre ben servita dalla stessa struttura logistica succitata. Reggio Calabria ormai si avvia a divenire Città Metropolitana, con i benefici che ne derivano.

Ed è proprio da questa poca attenzione dedicata al nostro territorio da parte degli enti preposti che, anche secondo Confartigianato Crotone, l’idea della provincia autonoma potrebbe essere un’ottima modalità con cui combattere l’immobilismo e l’inerzia cui Crotone e provincia sono succubi. La provincia a statuto autonomo porterebbe infatti, in primis, un incremento nelle entrate e nella capacità di spesa (basti pensare ad esempio ai ritorni economici cui si potrebbe beneficiare grazie ad una migliore gestione degli accordi e delle royalties per metano ed energia elettrica); in secondo luogo ed in virtù di tutta una serie di peculiarità e di caratteristiche specifiche del nostro territorio, la provincia a statuto autonomo permetterebbe una gestione oculata e precisa degli interventi sul territorio da parte di chi, il territorio, lo conosce realmente e ne comprende le vere esigenze. Il tutto senza più dipendere ne essere vincolati alle decisioni e ai voleri dello Stato Centrale o della Regione che, finora, non sono stati in grado di riconoscere a Crotone ciò che gli spettava: in primis un risarcimento (in termini di bonifica, infrastrutture ed investimenti) per la situazione ambientale in cui versa.

Il prossimo 5 aprile, giorno in cui si terrà l’assemblea Confartigianato per il rinnovo dei propri organismi, conclude la nota, la Segreteria Provinciale presenterà alla nuova Assise associativa un documento programmatico contenente una serie di proposte reali e concrete a favore dello sviluppo economico e sociale del crotonese, da sottoporre subito dopo alla condivisione di tutti gli attori sociali, politici e naturalmente a tutti i concittadini.

http://www.strill.it/index.php?opti...ionale-e-nazionale&catid=46:crotone&Itemid=98
 
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