Novità in arrivo per Crotone


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ALITALIA TORNA A VOLARE SU CROTONE

DURANTE IL PERIODO NATALIZIO RIPARTONO I VOLI PER ROMA FIUMICINO
(DAL 20 DICEMBRE) E PER MILANO LINATE (DAL 22 DICEMBRE).

IN VENDITA I BIGLIETTI SU ALITALIA.COM, CHIAMANDO IL CALL CENTER AL NUMERO 89.20.10 O NELLE AGENZIE DI VIAGGIO.

Roma, 4 dicembre 2013 – Alitalia torna a volare sull’aeroporto Sant’Anna di Crotone nel periodo natalizio, con l’obiettivo di soddisfare la forte richiesta di collegamenti aerei su questo territorio in un periodo particolare dell’anno.

Sono in vendita - sul sito Alitalia.com, chiamando il call center al numero 89.20.10 o nelle agenzie di viaggio - i biglietti per i nuovi voli Alitalia da Crotone per Roma e Milano.

I collegamenti Crotone - Roma Fiumicino saranno attivi dal 20 dicembre al 7 gennaio 2014, per 3 giorni alla settimana, il Martedì, il Venerdì e la Domenica.

Dal 22 dicembre, fino al 5 gennaio 2014, saranno attivi anche i collegamenti Crotone - Milano Linate che avranno frequenza bisettimanale e verranno effettuati nei giorni di Giovedì e Domenica.

Su tutti i voli per Roma e per Milano Alitalia utilizzerà moderni aerei Embraer E-175 da 88 posti.

Grazie ai nuovi voli Alitalia, da Crotone sono raggiungibili nel periodo natalizio, facendo scalo a Roma Fiumicino o a Milano Linate, le 83 destinazioni nazionali, internazionali e intercontinentali del network della Compagnia.

Questi nuovi collegamenti da Crotone nel periodo festivo rappresentano un’ importante iniziativa di Alitalia sul territorio per dare risposta alle esigenze di mobilità della zona ionica della Calabria.
 
Ecco i voli Alitalia: da Milano per Crotone a 460 euro

Domenica 22 dicembre i primi voli da
Milano per Crotone: tariffa "promo" inesistente o riservata?
Annunciato con clamore, atteso dalla popolazione: è arrivato l'accordo con la Compagnia di Bandiera, che è tornata, anzi tornerà dal 20 dicembre a volare da e per Crotone.Si tornerà a volare, ma torneranno a volare solo ben pochi.. Allertati da un nostro lettore, che 48 ore fa tramite una e-mail ci ha segnalato l'impossibilità di prenotare ed acquistare i biglietti per la trattaMilano - Crotone sul portale web della Compagnia aerea e il contestuale esaurimento dei ticket a tariffa agevolata ( acquistati non si sà come...), anche noi abbiamo provato prima a simulare l'acquisto sul portale web e successivamente contattato il numero cliente Alitalia.

I Fatti -
Martedì 3 dicembre intorno alle 17 il portale web Alitalia non consentiva la visualizzazione degli orari e quindi dei voli da Milano Linate per Crotone, il servizio assistenza clienti contattato al numero (a pagamento) 892010 invitava a ricontattare la Compagnia tra una settimana perchè orari e voli non erano ancora disponibili.

Nella serata di ieri 4 dicembre e fino alle ore 2.00 circa di giovedì 5 dicembre voli ancora non disponibili sul portale web, mentre questa mattina 5 dicembre alle ore 6.30 la sorpresa: voli e orari disponibili, ma ticket solo a 468,47 euro tariffa "comoda".
Ebbene, riprendendo un noto adagio giornalistico, "la domanda sorge spontanea":
I biglietti a tariffa agevolata, le promozioni Alitalia, non sono previsti per Crotone, o piuttosto, come amaramente sottolineato da nostro lettore, a Crotone volano sempre i soliti furbetti?

Perchè mantenere "attaccata la spina" di una struttura ( l'Aeroporto S.Anna) che nono fa gli interessi della popolazione, chi sceglie di volare a Crotone lo fa perchè non ha alternative: collegamenti ferroviari inesistenti, rete stradale da terzo mondo, e a questo si deve ora aggiungere la beffa di vedere il trasporto aereo, tra l'altro ridotto a due voli settimanali da e per Milano e tre voli da e per Roma per un periodo limitato(poco meno di un mese ),riservato o a chi ha la possibilità economica di spendere circa 400 euro per un solo biglietto, o a chi ha la "possibilità" di agguantare "al volo" i biglietti promo".

Perchè dunque scegliere Crotone, se a pochi chilometro di distanza Lamezia Terme offre la possibilità di volare da e per Milano e Roma con tariffe competitive e aperte a tutti?
http://www.crotone24news.it/territo...litalia-da-milano-per-crotone-a-460-euro.html
 
Ecco i voli Alitalia: da Milano per Crotone a 460 euro

Domenica 22 dicembre i primi voli da
Milano per Crotone: tariffa "promo" inesistente o riservata?
Annunciato con clamore, atteso dalla popolazione: è arrivato l'accordo con la Compagnia di Bandiera, che è tornata, anzi tornerà dal 20 dicembre a volare da e per Crotone.Si tornerà a volare, ma torneranno a volare solo ben pochi.. Allertati da un nostro lettore, che 48 ore fa tramite una e-mail ci ha segnalato l'impossibilità di prenotare ed acquistare i biglietti per la trattaMilano - Crotone sul portale web della Compagnia aerea e il contestuale esaurimento dei ticket a tariffa agevolata ( acquistati non si sà come...), anche noi abbiamo provato prima a simulare l'acquisto sul portale web e successivamente contattato il numero cliente Alitalia.

I Fatti -
Martedì 3 dicembre intorno alle 17 il portale web Alitalia non consentiva la visualizzazione degli orari e quindi dei voli da Milano Linate per Crotone, il servizio assistenza clienti contattato al numero (a pagamento) 892010 invitava a ricontattare la Compagnia tra una settimana perchè orari e voli non erano ancora disponibili.

Nella serata di ieri 4 dicembre e fino alle ore 2.00 circa di giovedì 5 dicembre voli ancora non disponibili sul portale web, mentre questa mattina 5 dicembre alle ore 6.30 la sorpresa: voli e orari disponibili, ma ticket solo a 468,47 euro tariffa "comoda".
Ebbene, riprendendo un noto adagio giornalistico, "la domanda sorge spontanea":
I biglietti a tariffa agevolata, le promozioni Alitalia, non sono previsti per Crotone, o piuttosto, come amaramente sottolineato da nostro lettore, a Crotone volano sempre i soliti furbetti?

Perchè mantenere "attaccata la spina" di una struttura ( l'Aeroporto S.Anna) che nono fa gli interessi della popolazione, chi sceglie di volare a Crotone lo fa perchè non ha alternative: collegamenti ferroviari inesistenti, rete stradale da terzo mondo, e a questo si deve ora aggiungere la beffa di vedere il trasporto aereo, tra l'altro ridotto a due voli settimanali da e per Milano e tre voli da e per Roma per un periodo limitato(poco meno di un mese ),riservato o a chi ha la possibilità economica di spendere circa 400 euro per un solo biglietto, o a chi ha la "possibilità" di agguantare "al volo" i biglietti promo".

Perchè dunque scegliere Crotone, se a pochi chilometro di distanza Lamezia Terme offre la possibilità di volare da e per Milano e Roma con tariffe competitive e aperte a tutti?
http://www.crotone24news.it/territo...litalia-da-milano-per-crotone-a-460-euro.html

E vai a Lamezia visto che è a pochi chilometri no? Che articolo pieno di controsensi

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Crotone: Compagnia dei Democratici “senza provincia e aeroporto” territorio distrutto
di redazione - 23 dicembre 2013

Natale 2013 è periodo importantissimo per la nostra Provincia e l’Aeroporto Sant’Anna. Partendo dalla paventata soppressione delle Province, la Compagnia dei Democratici continua a ribadire con grande forza che l’operazione ha tutto il sapore di un piccolo pseudo regalo per le feste agli italiani sul delicatissimo fronte dei costi della politica.

Per noi in realtà è tutto sbagliato e incostituzionale e questo decreto scellerato darà inizio ad un caos istituzionale dai risvolti imprevedibili.

L’idiozia è mettere mano alle province senza rivedere nel suo complesso tutto l’ordinamento delle autonomie locali, discussione che imporrebbe un dibattito pubblico che oggi, malgrado le tante chiacchiere, non c’è. Quali funzioni delle province potrebbero essere trasferite a un comune di 200/300 oppure di 3.000/5.000 abitanti? Anche unendosi in nuovi enti territoriali (le unioni dei comuni), questi piccoli comuni non avrebbero mai le strutture tecniche e amministrative per farsi carico di funzioni abbastanza complesse.

Le conseguenze potrebbero essere disastrose perché la provincia risponde alla logica di collegare in una sola entità amministrativa decine o centinaia di comuni minori con una città media o grande che ne è il capoluogo. Peraltro, il disegno di legge costituzionale del governo Letta prevede che “entro sei mesi dalla data della sua entrata in vigore, le province sono soppresse e sulla base di criteri e requisiti generali fissati con legge ordinaria sono individuate dallo Stato e dalle Regioni, nell’ambito delle rispettive competenze, le forme e le modalità di esercizio delle relative funzioni”. Quindi, di nuovo l’individuazione di un ente di area vasta! Un vero paradosso! Abolire le province con i loro costi risicati e poi creare ex-novo l’ente che le sostituisce per mano delle regioni, col rischio che la regione Calabria, come al solito, non faccia nulla e possa essere commissariata, in via sostitutiva, dallo Stato! Certamente non è un’operazione di risparmio pubblico, anzi secondo noi come al solito i costi nel complesso aumenteranno.

L’Italia non è il paese delle metropoli ma delle piccole città e dei micro comuni, che senza province resterebbero abbandonati a se stessi. Il territorio crotonese, a causa della sua fragilità demografica e dell’assenza di uomini politici di vera rappresentanza a livello nazionale, pagherebbe il prezzo maggiore nel caso questa scelta scellerata venisse portata a compimento.

Soprattutto vorremmo ricordare a tutti i nostri concittadini, a chi ha cariche istituzionali, che dopo l’eliminazione della provincia di Crotone, potrebbero andare via, una dopo l’altra, la Prefettura, la Questura, il Comando provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello stato, dell’Inps, dellInail, della Camera di Commercio e via via tutti gli uffici periferici statali che ancora operano nel nostro territorio con un’autonoma dirigenza. Un danno irreversibile per il nostro territorio martoriato da disoccupazione e criminalità.

Appurato che i risparmi sono irrisori o nulli, auspichiamo che niente venga fatto perché in questo momento di attanagliante crisi, la Provincia assume maggiore importanza come unico e vero baluardo democratico di tutto il Crotonese.

Volendo trattare ancora argomenti negativi molto collegati con la questione della Provincia, continuiamo a ribadire che non vogliamo più assistere alla lenta agonia dell’Aeroporto Sant’Anna. Infatti da poco è stato preannunciato in pompa magna che si tornerà a volare e nello specifico, vogliamo sottolineare, forse per pochi eletti con tariffa agevolata di circa 400 euro per un solo biglietto per Crotone – Milano: prezzi da rata di mutuo.

E’ ora di finirla con questa farsa, bisogna creare al più presto una società unica regionale per la gestione dei nostri scali o perlomeno dare la gestione totale a società tipo RyanAir, Lametia ormai è uno scalo internazionale e potrebbe tranquillamente garantirci i voli quotidiani per Roma e Milano, senza vivere ogni giorno nell’incertezza, garantendo inoltre anche un futuro sereno ai dipendenti del Sant’Anna.

Bisogna realmente stare con i piedi per terra in questa situazione e smetterla di continuare con queste soluzioni tampone che continuano a rivelarsi fallimentari e che rendono il nostro scalo un Aeroporto stagionale, si vola forse solo in estate o a Natale, con prezzi vergognosi.

Purtroppo la voglia di apparire di alcuni nostri rappresentanti regionali e un campanilismo senza ne capo e né coda, sta decretando la fine del nostro scalo.

Vogliamo chiamare in causa, sulla questione provincia e aeroporto, i nostri parlamentari nazionali e regionali, che qui da noi manifestano contro la soppressione delle province e quant’altro e nelle sedi istituzionali sono al servizio di chi li ha nominati senza alcun pudore. La Compagnia dei Democratici, per quello che può, continuerà a combattere per la difesa di questi due baluardi che rappresentano il nostro futuro.

Si parla in questi giorni di una grande manifestazione a Roma, nel caso in cui le Province venissero abolite, noi certamente ci saremo ma ovviamente, considerati i prezzi del S. Anna, partiremo senza alcun dubbio da Lametia Terme.


http://www.cmnews.it/notizie/calabr...a-provincia-e-aeroporto-territorio-distrutto/
 
Il bello è che questi qui non sanno, o fanno finta di non sapere, che un biglietto Ryanair può costare fino a 250€ a tratta, 300€ aggiungendo i servizi extra. Teoricamente, quindi, per un a/r CRV-BGY-CRV è possibile spendere circa 600€ se si prenotano gli ultimissimi posti su entrambi i voli, ma la cosa non porta lor signori ad urlare "gombloddo, gombloddo!!!" per chissà quale motivo. EasyJet e Volotea poi arrivano a 300€ a tratta senza servizi aggiuntivi, perfettamente giustificabile dal fatto che suddette compagnie non godono di finanziamenti illiberali, ma tali tariffe dimostrano che le low cost non sono sempre tali.

Le uniche tariffe scandalose però sono quelle di AZ perché... boh, e quando AZ mette biglietti a meno di 50€ a tratta (una volta ho acquistato un a/r con appena 60€) non ringraziano e si dimenticano subito dell'offerta. Certo, sicuramente CAI qualche "colpa" ce l'ha e se io fossi in AZ rivoluzionerei la politica tariffaria: chi prenota mesi prima paga poco per avere biglietti non rimborsabili e non modificabili (eppure i piani possono cambiare complicando le cose), chi compra il biglietto all'ultimo momento nei periodi di traffico intenso paga una tariffa super alta con modificabilità e rimborsabilità al top che risultano essere praticamente inutili (se mi presento in aeroporto alle 15:00 per comprare un biglietto con urgenza e partire alle 16:00, di modificabilità e rimborsabilità non so che farmene ma pago comunque 350 e passa euro). Io renderei modificabilità e rimborsabilità opzionali, abbassando i prezzi delle tariffe più elevate, il che porterebbe la concorrenza con le low cost a livelli più interessanti. Inoltre, credo che facendo così AZ potrebbe comunque guadagnarci migliorando i LF e puntando sui servizi extra di chi prenota in anticipo.

Questa, ovviamente, è fanta-Alitalia. Tornando a CRV, credo che una forma di continuità territoriale, con prezzi fissi a circa 60-70€, sarebbe stata molto più utile.
 
Ultima modifica:
Perle in liberta':

Aeroporti, Nucera (Federturismo Calabria): ‘’’Tavolo tecnico per individuare i criteri di selezione del management della società unica di gestione’’


«Occorre avviare in tempi brevi un tavolo tecnico di confronto che veda protagonisti gli operatori del comparto turistico, gli attori del settore trasporti e le parti sociali, per individuare i criteri di selezione più idonei del management che dovrà guidare la futura società di gestione unica degli aeroporti calabresi».

E’ questa la proposta di Giuseppe Nucera, referente calabrese di Federturismo Confindustria, volta a imprimere una rapida accelerazione in senso operativo ad una ipotesi su cui proprio il settore Turismo di Confindustria sta lavorando ormai da diverso tempo.

«Siamo molto contenti - prosegue Nucera – che si stia rafforzando anche fra gli esponenti del governo nazionale, come il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, la bontà di una indicazione su cui noi avevamo avviato, già nei mesi scorsi, un preciso lavoro di dialogo e proposta con tutti i soggetti coinvolti. Gli ulteriori passi in avanti che stiamo registrando in questi giorni – evidenzia il massimo rappresentante di Federturismo Calabria - consolidano, dunque, il nostro convincimento che un unico soggetto incaricato di gestire gli aeroporti calabresi, rappresenti una soluzione di fondamentale importanza per lo sviluppo e il rilancio degli scali della nostra regione».

Per arrivare a questo risultato, osserva ancora Nucera, «occorre però tenere ben presenti due aspetti essenziali. La società di gestione unica dovrà operare nel pieno rispetto di quelle che sono le peculiarità degli aeroporti calabresi che devono essere valorizzate e messe a sistema. Nello specifico Crotone dovrà essere quello dedicato in modo particolare alla charteristica, Reggio Calabria riteniamo debba crescere come infrastruttura in grado di abbracciare un contesto strategico come l’area dello Stretto e, infine, Lamezia Terme come mini-hub e quindi principale scalo di riferimento per la regione.

Il secondo aspetto da considerare - aggiunge il presidente di Federturismo - riguarda la definizione dei criteri di selezione del management. Non è sufficiente, infatti, pensare di creare una società unica con il solo obiettivo di perseguire il necessario contenimento dei costi che deriverà dalla chiusura delle altre società di gestione, finora dispensatrici di prebende a quanti sedevano nei cda. Il processo di formazione della classe dirigente che si occuperà di questa nuova e importante realtà dovrà condurre all’individuazione di quelle professionalità, esperte del settore, in grado di gestire la società in modo innovativo con competenza, serietà e trasparenza. Chi non è in grado di svolgere il proprio lavoro – conclude Nucera - seguendo le dinamiche e le logiche di mercato, non può pensare poi di sottrarsi alle responsabilità che derivano dall’applicazione della legge»
http://www.strill.it/index.php?opti...a-unica-di-gestione&catid=1:ultime&Itemid=291
 
Crotone e il suo aeroporto senza aerei...ma con i fondi...

di Domenico Grillone - Si arriva ad aspettare tre, anche quattro minuti quando si chiama l’aeroporto Sant’Anna di Crotone. “Le linee sono occupate,
si prega di attendere per non perdere la priorità acquisita”. Quando poi qualcuno risponde si scopre che si, le linee sono occupate, ma di traffico, quello vero con aerei in arrivo e partenza, neanche l’ombra: per l’aeroporto “Pitagora” non sono previsti, infatti, voli almeno fino ad aprile prossimo.

Ma c’è chi giura che se ne parlerà a giugno, così come si legge nel sito web dell’aeroporto in cui già sono presenti i voli stagionali, dal 16 giugno al 12 settembre, per Bergamo e Torino effettuati dalla compagnia Trawel Fly. Insomma, uno scalo stagionale, confermato dai dati del traffico del Sant’Anna (fonte Assaeroporti) che indicano in 25.028 il numero dei passeggeri transitati al Pitagora nel 2013 (68,5 al giorno...). E con un balzo dell’83 per cento rispetto al 2012, anno in cui si presume, quindi, che di aerei se ne sono visti al Pitagora al massimo quanto le dita di una mano. Zero voli internazionali, solo 152 passeggeri riguardo l’aviazione generale (charter ed altri) ed un totale di 260 movimenti (decollo ed atterraggio).

Ma, dopo questi pochi desolanti dati, si scopre che in ogni caso l’aeroporto di Crotone ha un senso, cioè quello di garantire la continuità territoriale servendo la provincia di Crotone, la fascia ionica del basso Ionio cosentino e parte della provincia di Catanzaro. Ma si tratta sempre di una strana continuità territoriale, dal momento che la stessa viene garantita solo per qualche mese, costringendo il bacino di popolazione interessato a raggiungere l’aeroporto di Lamezia.

Ma le stranezze non finiscono qui. Perché il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, nell’ambito del nuovo piano nazionale degli aeroporti, ha inserito Crotone nell’elenco dei 26 aeroporti di interesse nazionale. Siamo andati a leggere i requisiti per poter far parte di questo elenco. E sono due le condizioni per le quali gli aeroporti nazionali possono far parte di questo speciale elenco: la prima è che l’aeroporto deve essere in grado di «esercitare un ruolo ben definito all’interno del bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo e una riconoscibile vocazione dello stesso, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano vuole incentivare (es. aeroporto focalizzato sul traffico leasure, aeroporto prevalentemente destinato al traffico merci, city airport, ecc.)».

Questa specializzazione dovrà essere dimostrata da un piano industriale da presentare entro tre mesi dall’approvazione del piano aeroportuale. La seconda condizione posta prevede che «l’aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche a tendere, purché in un arco temporale ragionevole». E’ evidente, quindi, la scelta politica del ministro, dal momento che Crotone non soddisfa neanche lontanamente le due condizioni richieste. E’ chiaro anche l’obiettivo della Regione Calabria, cioè quello di fare del Sant’Anna un vero e proprio scalo aereo che si rispetti.

Ma sarà veramente dura, dal momento che sarà difficile per la società di gestione (a capitale pubblico i cui soci sono la Camera di Commercio di Crotone, Comune e Provincia di Crotone e Regione Calabria), mantenere un equilibrio finanziario per un aeroporto, al momento, fantasma e che registra la presenza di 32 dipendenti, alcuni dei quali in cassa integrazione. A questo si aggiunge il fatto che si sta ancora aspettando il decreto interministeriale per attivare il servizio Ats (Air traffic service), cioè i controllori di volo che dipendono direttamente dall’Enav. Nei mesi scorsi la compagnia Ryan air ha manifestato un certo interesse per lo scalo Pitagora, ma è costretta a restare al palo proprio perché ancora non è stata definito il problema dell’Ats. Alla fine di novembre scorso la vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, crotonese doc, ha informato che il Ministero delle Infrastrutture ha completato l’iter istruttorio ed inviato il bando per gli oneri di servizio e tra qualche giorno sarà pubblicato su gazzetta europea.

Questo, secondo la vicepresidente, consentirà ad Alitalia o ad altre compagnie che parteciperanno, di poter usufruire di risorse importanti (quasi 5 milioni di euro) per garantire continuità territoriale per i cittadini crotonesi e di tutta la fascia ionica, con la presenza quotidiana di voli stabili. Altri 3 milioni e 200mila euro saranno utilizzati, conferenza stampa del Governatore Scopelliti del 22 ottobre 2013, per le strutture aeroportuali nell’ambito degli investimenti della Regione per gli aeroporti calabresi. Ma intanto l’aeroporto Pitagora continua a rimanere una cattedrale nel deserto. Buono solo per qualche esercitazione, come quella tenutasi il 28 Gennaio di quest’anno per verificare l'efficacia della macchina del piano di Emergenza. Insomma, la strada è veramente in salita per un aeroporto che continua a restare chiuso e con piani operativi che ancora non ‘decollano’.

Per la verità un buon motivo per credere in un suo sviluppo ci sarebbe, dal momento che Crotone registra un numero elevatissimo di posti letto, superiori di gran lunga a quelli di Reggio, e di numerosi insediamenti turistici. Tutto ciò potrebbe innestare un percorso virtuoso, così come si augura la politica calabrese, che potrebbe aggiungersi al normale traffico, sia pure modesto, che l’aeroporto ha registrato nel 2011. Ma al momento, il Sant’Anna, nonostante i buoni propositi, continua a restare l’aeroporto fantasma per eccellenza.
http://www.strill.it/index.php?option=com_content&task=view&id=188278
 
avanti un altro...

Aeroporto di Crotone. On. Nicodemo Oliverio: Gravissima l’assenza e la colpevole indifferenza della Regione Calabria!

Ognuno addossa all’altro la colpa del fermo dell’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Il centrodestra accusa il centrosinistra di mancata collaborazione, il centrosinistra che colpevolizza la Regione di indifferenza nei confronti dello scalo aeroportuale. I Comuni interessati alla ricapitalizzazione dell’azionariato dichiarano di avere fatto quanto gli è stato chiesto. La Confindustria e gli imprenditori promuovono iniziative per sollecitare la ripresa dell’aeroporto, tutto si dice e tutto si muove tranne gli aerei che continuano a non decollare dallo scalo. Ultima polemica all’indirizzo del centrodestra arriva dall’on. del Pd Nicodemo Oliverio che dichiara:

“La Regione Calabria e gli assessori regionali del Centro destra Crotonese hanno preso in giro i cittadini e gli imprenditori di una vasta area della Calabria e in particolare della provincia di Crotone. Dal 21 ottobre scorso, da quando abbiamo incontrato, grazie all’iniziativa del Presidente della Confindustria dott. Lucente, la vicepresidente Stasi e l’assessore ai Trasporti Fedele, che tra l’altro ci avevano chiesto – e così abbiamo fatto per il bene comune – di soprassedere a polemiche e a iniziative politiche sull’aeroporto, non si è mosso nulla, nonostante gli impegni assunti e le garanzie date per la ripresa dei voli da e per Crotone.

La situazione dell’aeroporto Pitagora si va facendo sempre più grave e insostenibile: la regione non ha inteso, in nessun modo, ripianare le perdite societarie, che nel frattempo continuano a crescere, cosa che faciliterebbe anche la partecipazione attiva dei comuni, la Società aeroportuale non riesce da ormai sette mesi a pagare gli stipendi dei dipendenti, non si vede nessuna speranza per il futuro dello stesso aeroporto e non ci sono notizie di possibili e realistiche intese con compagnie private che potrebbero essere interessate a volare da e per Crotone.

Per il momento, e il momento è particolarmente lungo, solo parole, parole, soltanto parole.
Una situazione gravissima che sta mettendo in ginocchio l’economia di una vasta area, con colpi durissimi per il turismo e l’agricoltura.

Dalla Regione, stante la situazione debitoria della società e la sua probabile e imminente messa in liquidazione, nessuna risposta, nemmeno sulla possibilità di mettere in piedi una sola Società di Gestione degli aeroporti calabresi, mentre il Governo nazionale ha inserito lo scalo di Crotone nel piano strategico degli aeroporti di interesse nazionale.

E, conseguentemente, la Società di gestione, a cui compete la strategia commerciale e il varo di un credibile piano industriale, deve mostrare nei prossimi tre anni la sua credibilità e attitudine a svolgere il suo compito.

Chiediamo alla Regione di decidere subito che cosa intenda fare per rilanciare l’aeroporto di Crotone, ben sapendo che altre piccole province italiane sono riuscite a garantire i loro aeroporti grazie all’intervento delle regioni interessate. E il caso della Regione Piemonte per lo scalo di Cuneo e della Regione Umbria che ultimamente assieme alla Camera di Commercio e ai comuni di Perugia, Assisi e Bastia hanno ripianato i debiti societari e creato le condizioni per far decollare da quello scalo gli aerei e rilanciare l’economia di quel territorio.

La nostra Regione continua invece ad essere latitante!”

http://www.laprimapagina.it/2014/02...olpevole-indifferenza-della-regione-calabria/
 
Con tutto il rispetto per i poveri lavoratori, che la politica ha prima illuso e poi abbandonato, quali sono i colpi durissimi inferti all’agricoltura???
 
Raderlo al suolo e farci una piantagione di eucalipti( quelli che non so se poi hanno abbattuto),no eh...! ?
 
A lamezia se sono arrivati tutti i soldi che dovevano arrivare non si sa dove sn andati a finire o forse si nelle tasche di fr... era stato meglio usarne un po per fare qlk lavoretto di ammodernamento allapt che in estate è un casino...

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Ryanair a Crotone: le casse vuote mettono a rischio l'arrivo della compagnia

Antonella Stasi denuncia: rischiamo di non vedere RYANAIR neanche per questa estate,perché in cassa in aeroporto non c'è un euro!

L'anno scorso abbiamo assistito ad un evento storico: la firma del contratto tra la Società Sant'Anna e RYANAIR che nel giro di pochi mesi doveva portare all'avvio dei voli. Si sono conseguite una serie di critiche, boicottaggi, intromissioni e ostacoli, tutti peraltro superati, con eventi e situazioni vissuti in prima persona, veramente paradossali. Oggi il Ministero ha dato il suo ok, Enav é pronta ad avviare la messa in funzione della Torre di Controllo (che durerà 4/6mesi), i dirigenti dell'aeroporto sono riusciti ad ottenere la Fidejussione, ma é tutto fermo da oltre un mese con il rischio di non vedere RYANAIR neanche per questa estate.

Questo perché in cassa in aeroporto non c'è un euro ed oltre a non poter pagare gli stipendi dei dipendenti mancano anche i soldi necessari per attivare la Fidejussione (25mila ero). Tutto questo é sconcertante, dopo il tanto lavoro fatto e nessun ente riesce a versare risorse e neanche la Camera di Commercio. É incomprensibile il silenzio dei sindacati e di Confindustria su tutto quello che succede.

Il progetto RYANAIR può rappresentare una svolta per l'aeroporto di Crotone, ma anche per il turismo di tutta la fascia ionica, e insieme con i voli che dovranno partire con gli oneri di servizio che garantirebbero la mobilità dei cittadini: ma nessuno si attiva per portare avanti la convenzione e consentire ad Enav di avviare i lavori. Sembra tutto immobile. In merito al bando oneri di servizio la Regione Calabria ha già risposto alle osservazioni inviandole al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che a sua volta li invierà alla Corte dei conti Europea.

Il controllo coinvolge in Italia 5 aeroporti ed i quesiti rivolti riguardano investimenti effettuati presso gli aeroporti nell’ambito della politica di coesione e si chiedono se erano necessari, ben pianificati, ben gestiti e efficaci in rapporto ai costi. Gli aeroporti interessati, oltre Crotone, sono Comiso, Catania, Alghero e Napolii. A breve conosceremo l'esito con l'auspicio che il bando possa presto riprendere l'iter e dunque essere pubblicato su Gazzetta Europea. Mi auguro domani l'assemblea possa individuare una decisione saggia che vada verso una soluzione che abbia l'obiettivo il "vero" salvataggio dell'aeroporto, ma senza se, senza ma è, soprattutto senza finzioni, con un programma serio da rispettare.


http://www.crotone24news.it/territo...ttono-a-rischio-l-arrivo-della-compagnia.html
 
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