Milano, aeroporto di Linate, quando riaprirà? Spazi ristretti e incognite sui voli: si studia il rivio ai decolli
Il Forlanini chiuso fino al 14 giugno, possibile la proroga allo stop. Gli analisti: pochi movimenti, difficile una ripresa in estate. Regole sul distanziamento, rischio code a check-in e imbarchi
di Leonard Berberi
L’aeroporto di Milano Linate resterà ufficialmente chiuso almeno fino al 14 giugno, ma i primi voli potrebbero riprendere dopo l’estate — settembre, ottobre —, se non viene meno il distanziamento sociale in aerostazione e se le compagnie non ripristinano un numero sufficiente di collegamenti cosa che potrebbe portarlo a tornare operativo da luglio.
Con un decreto di tre pagine nel tardo pomeriggio di ieri il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti — di concerto con il dicastero della Salute — ha deciso di portare a 24 il numero degli scali che possono ripristinare il servizio dopo averne chiusi diversi per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Ma dall’elenco nel comma 2 dell’articolo 1 non compare il city airport del capoluogo lombardo che non potrà ancora riaprire i gate, mentre è autorizzato — come lo è stato anche negli ultimi giorni — a svolgere le attività di aviazione generale, cioè i voli privati. Se a livello governativo ci si muove con decreti di due settimane da prorogare o modificare mano a mano che la pandemia evolve nel nostro Paese e nel resto del mondo, in Sea — la società che gestisce Linate e Malpensa — da tempo ragionano su come utilizzare al meglio gli impianti e senza gravare sui costi di gestione in un momento in cui il traffico aereo è ai minimi storici in tutto il pianeta e nel frattempo la ripresa dei movimenti è vincolata a misure sanitarie come il distanziamento sociale.
Quella di Linate ai tempi del Covid-19 è una storia altalenante. Con un decreto del 12 marzo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha fermato le attività di Linate e altri 22 aeroporti italiani per contenere la diffusione del coronavirus. Il 5 maggio, a sorpresa, il dicastero ha deciso la riapertura di Bergamo-Orio al Serio e Linate. Solo che lo scalo cittadino non ha mai registrato voli: le compagnie non erano state avvertite in tempo. Il 17 maggio un altro decreto — «tenuto conto delle richieste pervenute dai gestori aeroportuali» — ha tolto Linate dall’elenco degli impianti aperti al pubblico almeno fino alle 23.59 del 2 giugno. Il documento di ieri ha prorogato quella misura di altre due settimane. Il «Forlanini» però va verso una chiusura prorogata di altre settimane, tanto che rischia di trascorrere la seconda estate consecutiva senza viaggiatori dopo i tre mesi (fine luglio-fine ottobre) per rifare la pista e aggiornare il sistema di smistamento dei bagagli.
Ci sono diversi elementi che ostacolano la riapertura di Linate. Il traffico nei due aeroporti segna -98%. Al Terminal 2 di Malpensa — l’unico aperto — dal 1° al 27 maggio sono transitati in media 1.325 viaggiatori. Alla fine del mese — ha stimato Armando Brunini, l’amministratore delegato di Sea — quel dato dovrebbe salire a 3.000 cosa che comporterà lo spostamento al Terminal 1, più grande del T2. Ma queste cifre non sono abbastanza per giustificare la riapertura di Linate.
Non solo. L’impianto cittadino presenta alcune difficoltà logistiche. Le norme internazionali per la ripresa dei voli in piena sicurezza sanitaria — da quelle di Icao (l’organizzazione dell’Onu per l’aviazione civile) a quelle dell’Easa (l’agenzia europea per la sicurezza aerea) — prevedono il distanziamento sociale di almeno un metro tra i viaggiatori che si trovano in aerostazione. Il «Forlanini» non gode di spazi immensi e il distanziamento — spiegano i tecnici — rischia di provocare imbottigliamenti nelle aree a maggior rischio contatto: ai banconi del check-in, ai metal detector, agli imbarchi. Non bastasse, a complicare la situazione è la presenza dei cantieri — avviati prima dell’emergenza sanitaria — per il rifacimento del terminal che riducono ancora di più gli spazi a disposizione.
Uno spostamento delle operazioni da Malpensa (che a quel punto chiuderebbe) a Linate — considerati questi volumi — viene poi scartato perché l’aeroporto cittadino ha una pista più corta cosa che rende impossibile effettuare i voli cargo e quelli intercontinentali con velivoli più grandi. Per non parlare dei vincoli imposti sul numero massimo di voli.
Perché Linate possa riaprire a Sea servono la fine del distanziamento, il ritorno a un numero sufficiente di traffico e la sostenibilità economica. Tutti parametri che la società di gestione valuterà nella seconda metà del mese. Sperando che, nel frattempo, le persone siano tornate a prendere un aereo.
Il Forlanini chiuso fino al 14 giugno, possibile la proroga allo stop. Gli analisti: pochi movimenti, difficile una ripresa in estate. Regole sul distanziamento, rischio code a check-in e imbarchi
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