Potete postare articolò per intero perché ho esaurito le letture gratuite disponibili
Air Italy causerebbe confusione con Alitalia, almeno secondo me. E, sinceramente, non so a quanta gente freghi poi tanto come si chiama la compagnia con cui volano. La quantita' di passeggeri cui ho sentito dire British Air, o American Air, o Qatar Airlines e via dicendo... Meridiana almeno non la confondi. E che sia italiana, belga, uzbeca o maliana non credo faccia molta differenza. Qui si e' tra appassionati, ma se uno andasse a chiedere al viaggiatore medio se sa di che paese e' (e dove e' basata) la compagnia con cui vola, ne vedremmo delle belle. Ricordo ancora quella volta che, in lounge, mi e' toccato convincere un passeggero americano che non tutte le compagnie che volano in America sono americane. L'esempio di Air France, per dirne una, non l'ha convinto.
Forse è proprio la "confusione" che cercano per cercare di spillare passeggeri ad Az
Oppure "Italiana" fondendo air italy e meridiana![]()
BELLISSIMO.
Semplice ed elegante.
http://www.lanuovasardegna.it/sassa...re-l-assalto-all-europa-1.16100674?ref=searchDa Meridiana ad Air Italy per dare l'assalto all'Europa
La proposta della società fa però temere che la sede venga spostata dall'isola. Deciderà l'Aga Khan
OLBIA. In fondo, Akbar Al Baker, ceo di Qatar airways, l’aveva già detto un anno fa: «Meridiana diventerà la compagnia di bandiera italiana». E da quel giorno a oggi tutti i movimenti del manager arabo sono andati in quella direzione. Una nuova flotta aerea con il pensionamento definitivo dei vecchi Md-80, un nuovo profilo da network internazionale, adesso il cambio del nome da Meridiana ad Air Italy. Per l’ultimo passaggio, il trasferimento della base operativa lontano da Olbia e dalla Sardegna, l’ultima parola però la dirà il principe Karim Aga Khan. Il fondo Akfed che controlla Alisarda resta il socio di riferimento (51%) della newco Aqa holding, nata con l’ingresso del Qatar nella compagnia.
Tutti gli occhi sono dunque rivolti verso l’Aga Khan. Sarà lui a decidere se la Sardegna resterà al centro della grande partita dei cieli che si disputa da questo momento in poi. Oppure se il suo ruolo diventerà marginale e limitato alla necessarietà di un aereoporto. Sulla centralità della Sardegna sono attestati la Regione, gli amministratori locali e le organizzazioni sindacali. Un fronte che, passato lo choc dell’annuncio via twitter di Al Baker al Capa summit di Singapore, sta ora organizzando le barricate.
Intanto Qatar airways va per la sua strada e continua a fare shopping nei cieli. Al Baker ha ufficializzato l’acquisizione del 10% della Cathay pacific, blasonata compagnia di Hong Kong controllata da Swire pacific (45%) e da Air China (30%). Una presenza strategica che consente a Qatar airways di ampliare il network al mercato cinese, cioè quella parte del mondo che nei prossimi anni registrerà un enorme incremento di passeggeri. A questo punto nel carniere del super manager arabo ci sono il 20% di Iag, il 49% di Meridiana e il 10% della sudamericana Latam. Unico neo il fallito tentativo di ingresso in American Airlines. Insomma, da Doha decolla un colosso che sta spostando gli equilibri tra le grandi compagnie aeree nella grande corsa al primato dei cieli d’Occidente e d’Oriente.
In Italia, la sensazione è che Qatar airways stia ormai sul collo di Alitalia, pronto ad azzannare la preda. Al Capa summit di Singapore Al Baker, dopo l’annuncio della svolta Air Italy, ha anche riferito che «Qatar airways crescerà con Meridiana in questo momento che Alitalia soffre. Tutti gli investimenti che facciamo ci aiutano a diversificare e a diventare un’aerolinea globale». Evidente che la compagnia globale di cui parla Al Baker necessita anche di scelte strategiche e logistiche. Così nel quartier generale di Qatar airways si sta ragionando sull’hub di riferimento. Oggi è quello storico di Olbia, ma le valutazioni sui flussi e sul network internazionale arabo del vettore qatariota evidenziano come la base preferita dovrebbe essere piuttosto Milano Malpensa.
Niente succede per caso e sempre un anno fa, Al Baker lamentava la scarsa connettività di Meridiana. «Come si fa ad avere una compagnia che a livello domestico vola una o due volte a settimana verso certi aeroporti? Il nuovo vettore dovrà guardare di più all’estero, ma in parallelo dovrà anche alimentare il mercato domestico e volare almeno due-tre volte al giorno verso le città principali d’Italia». Insomma, la trasformazione di Meridiana è una storia già scritta che, aldilà degli annunci choc via twitter dall’altro capo del mondo, non dovrebbe sorprendere più di tanto.
ma perche' inventare qualcosa, quando si puo' guardare al passato?
Aermediterranea![]()
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Mi chiedo a che serve fare articoli come questo, prendendo refusi di concetti datati e gia' usciti sulla stampa in precedenza, facendone un collage copia incolla e farci un pezzo. Davvero quando bisogna scrivere per forza...Air Italy e Malpensa
La frenata di Meridiana
Meridiana potrebbe cambiare il proprio nome in Air Italy. Ma i tempi e i modi sono ancora tutti da definire. La dichiarazione di Akbar Al Baker, presidente di Qatar Airways che detiene il 49% del vettore italiano, fatta al Capa Summit di Singapore nei giorni scorsi e ripresa da Twitter, non ha mancato di generare alcuni interrogativi sul mercato.
La compagnia fondata dall’Aga Khan, interpellata da TTG Italia, precisa in una nota ufficiale che “la futura denominazione del brand è una questione ancora oggetto di analisi e in ogni caso la stessa attiene al marchio e non agli assetti societari del Gruppo”.
Meridiana e le sue radici a Olbia
Una puntualizzazione che in pratica significa: nessuna variazione dell’assetto societario attuale, la sede legale e amministrativa di Meridiana rimane invariata a Olbia.
E che mette a tacere eventuali timori di chi poteva immaginarsi uno spostamento della compagnia dalla Sardegna a Malpensa.
Milano Malpensa, così come Roma Fiumicino, rimangono comunque i due aeroporti su cui Meridiana conta di poggiare il proprio sviluppo industriale all’indomani della fusione con Doha.
Le ambizioni internazionali
Ma non vi è nulla di nuovo rispetto alle intenzioni già espresse alcune settimane fa dal presidente Marco Rigotti in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore: “Non abbiamo ancora deciso se puntare sull’aeroporto milanese o su Fiumicino – diceva il presidente in quella circostanza -, di certo posso dire che la compagnia sarà molto più internazionale”.
L’ipotesi, poi, che Meridiana possa ribrandizzarsi in Air Italy deriva dal fatto che questo secondo marchio fa già parte del gruppo dal 2011. E dalla considerazione che, fanno sapere dall’azienda, “per essere più facilmente identificati all’estero come un vettore italiano, il brand Air Italy sia più immediato per un pubblico internazionale”. TTG
Personalmente mai, ma quando ho letto per la prima volta il nome Eva Air avevo pensato di farci un voletto, giusto per vedere se le AV offrivano mele..Quanti di voi hanno mai preso una decisione di viaggio basandosi sul nome/livrea di una compagnia?
Imparare dalle sfilate di moda AZ no, eh?