Re: Malaysia Airlines loses contact with MH370
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IPOTESI TERRORISMO: 4 SOSPETTI, DUE CON PASSAPORTI RUBATI: UNO ITALIANO - Le autorità malesi stanno indagando su quattro passeggeri con documenti di identità sospetti, che potrebbero essersi imbarcati sull’aereo Malaysia Airlines scomparso ieri dai radar mentre viaggiava tra Malesia e Vietnam. Ieri i ministeri degli Esteri di Italia e Austria hanno confermato che i nomi di un cittadino di ciascuno dei due Paesi erano nell’elenco dei passeggeri ma non erano mai saliti a bordo, e che i loro passaporti erano stati rubati in Thailandia. Il ministro dei Trasporti malese, Hishammuddin Hussein, fa sapere che ci sono altri due casi di identità sospette. Le agenzie di intelligence malesi sono in contatto con le controparti internazionali, ha detto senza precisare.
“Ho tutti i quattro nomi, che sono stati dati alle nostre agenzie di intelligence. Stiamo valutando tutte le possibilità”, ha dichiarato. La rivelazione aggiunge incertezza su quanto sia accaduto al volo MH370. Sinora una massiccia flotta internazionale non ha trovato tracia del relitto. L’aereo è scomparso mentre le condizioni meteo era buone, quando era già in quota e i piloti non hanno mandato alcun messaggio per segnalare difficoltà. Gli esperti temono che all’origine della scomparsa non sia un incidente, perché le circostanze sono coerenti con una possibile esplosione a bordo
Il possibile utilizzo di documenti falsi o rubati sosterrebbe questa ipotesi, anche perché in passato al-Qaeda ha usato tattiche simili per nascondere l’identità dei suoi militanti. Per gli esperti di aviazione e terrorismo le notizie dei passaporti rubati rafforzano la possibilità di un attentato, senza escludere però altri scenari, come l’improvviso guasto dei motori o della struttura dell’aereo, una turbolenza estrema, un errore del pilota o il suo suicidio.
UN PASSAPORTO FALSO - Uno dei passeggeri si è imbarcato con un passaporto con lo stesso numero - ma con nome diverso - del documento di un cittadino cinese che vive nel Fujian (nell’est della Cina) dove si trova tuttora. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Il legittimo intestatario di quel numero di passaporto sostiene di non averlo mai perso: del resto, aggiunge l’agenzia, non ha mai denunciato il furto né lo smarrimento del suo documento.
CHI HA RUBATO I PASSAPORTI ERA DIRETTO IN EUROPA - Un operatore telefonico della compagnia aerea Klm ha confermato che Luigi Maraldi e Christian Kozel erano prenotati su voli di ieri da Pechino ad Amsterdam, per volare poi rispettivamente lo stesso giorno a Copenhagen e Francoforte. L’italiano e l’austriaco sono registrati nella lista passeggeri del volo Malaysia Airlines scomparso mentre volava sulle acque tra Malesia e Vietnam, con 239 persone a bordo. I due non erano sull’aereo e hanno confermato che i loro passaporti erano stati rubati. Questo è ritenuto da alcuni un elemento a sostegno dell’ipotesi di un attentato terroristico. L’operatore di Klm ha precisato che i biglietti aerei, con numerazione consecutiva, dei due sono stati prenotati attraverso China Southern Airlines, ma di non avere informazioni sul luogo dell’acquisto. Avere una successiva prenotazione da Pechino, dove il volo Malaysia Airlines sarebbe dovuto arrivare da Kuala Lumpur, in quanto possessori di passaporti Ue avrebbe evitato la necessità di visti per volare verso la Cina. Giunti a Pechino i due avrebbero sostato 10 ore prima di imbarcarsi su un volo per Amsterdam. Dalla capitale olandese avrebbero poi proseguito uno per Francoforte e l’altro per Copenaghen.
IL GIALLO DEL PASSAPORTO ITALIANO - Quando il nome di Maraldi è apparso sulla lista passeggeri, la Farnesina ha allertato il commissariato di polizia di Cesena. Personale di polizia si è recato a casa dei familiari di Maraldi, ma sono stati gli stessi genitori a tranquillizzare i poliziotti, dal momento che il figlio li aveva chiamati, poco prima, dalla Thailandia, dopo aver visto alla tivù che tra i dispersi figurava un italiano. E poco dopo Maraldi ha di nuovo chiamato casa e parlato con gli stessi agenti intervenuti per il controllo.
http://qn.quotidiano.net/esteri/2014/03/09/1036399-aereo-malesia-terrorismo-rotta.shtml#1
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IPOTESI TERRORISMO: 4 SOSPETTI, DUE CON PASSAPORTI RUBATI: UNO ITALIANO - Le autorità malesi stanno indagando su quattro passeggeri con documenti di identità sospetti, che potrebbero essersi imbarcati sull’aereo Malaysia Airlines scomparso ieri dai radar mentre viaggiava tra Malesia e Vietnam. Ieri i ministeri degli Esteri di Italia e Austria hanno confermato che i nomi di un cittadino di ciascuno dei due Paesi erano nell’elenco dei passeggeri ma non erano mai saliti a bordo, e che i loro passaporti erano stati rubati in Thailandia. Il ministro dei Trasporti malese, Hishammuddin Hussein, fa sapere che ci sono altri due casi di identità sospette. Le agenzie di intelligence malesi sono in contatto con le controparti internazionali, ha detto senza precisare.
“Ho tutti i quattro nomi, che sono stati dati alle nostre agenzie di intelligence. Stiamo valutando tutte le possibilità”, ha dichiarato. La rivelazione aggiunge incertezza su quanto sia accaduto al volo MH370. Sinora una massiccia flotta internazionale non ha trovato tracia del relitto. L’aereo è scomparso mentre le condizioni meteo era buone, quando era già in quota e i piloti non hanno mandato alcun messaggio per segnalare difficoltà. Gli esperti temono che all’origine della scomparsa non sia un incidente, perché le circostanze sono coerenti con una possibile esplosione a bordo
Il possibile utilizzo di documenti falsi o rubati sosterrebbe questa ipotesi, anche perché in passato al-Qaeda ha usato tattiche simili per nascondere l’identità dei suoi militanti. Per gli esperti di aviazione e terrorismo le notizie dei passaporti rubati rafforzano la possibilità di un attentato, senza escludere però altri scenari, come l’improvviso guasto dei motori o della struttura dell’aereo, una turbolenza estrema, un errore del pilota o il suo suicidio.
UN PASSAPORTO FALSO - Uno dei passeggeri si è imbarcato con un passaporto con lo stesso numero - ma con nome diverso - del documento di un cittadino cinese che vive nel Fujian (nell’est della Cina) dove si trova tuttora. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina. Il legittimo intestatario di quel numero di passaporto sostiene di non averlo mai perso: del resto, aggiunge l’agenzia, non ha mai denunciato il furto né lo smarrimento del suo documento.
CHI HA RUBATO I PASSAPORTI ERA DIRETTO IN EUROPA - Un operatore telefonico della compagnia aerea Klm ha confermato che Luigi Maraldi e Christian Kozel erano prenotati su voli di ieri da Pechino ad Amsterdam, per volare poi rispettivamente lo stesso giorno a Copenhagen e Francoforte. L’italiano e l’austriaco sono registrati nella lista passeggeri del volo Malaysia Airlines scomparso mentre volava sulle acque tra Malesia e Vietnam, con 239 persone a bordo. I due non erano sull’aereo e hanno confermato che i loro passaporti erano stati rubati. Questo è ritenuto da alcuni un elemento a sostegno dell’ipotesi di un attentato terroristico. L’operatore di Klm ha precisato che i biglietti aerei, con numerazione consecutiva, dei due sono stati prenotati attraverso China Southern Airlines, ma di non avere informazioni sul luogo dell’acquisto. Avere una successiva prenotazione da Pechino, dove il volo Malaysia Airlines sarebbe dovuto arrivare da Kuala Lumpur, in quanto possessori di passaporti Ue avrebbe evitato la necessità di visti per volare verso la Cina. Giunti a Pechino i due avrebbero sostato 10 ore prima di imbarcarsi su un volo per Amsterdam. Dalla capitale olandese avrebbero poi proseguito uno per Francoforte e l’altro per Copenaghen.
IL GIALLO DEL PASSAPORTO ITALIANO - Quando il nome di Maraldi è apparso sulla lista passeggeri, la Farnesina ha allertato il commissariato di polizia di Cesena. Personale di polizia si è recato a casa dei familiari di Maraldi, ma sono stati gli stessi genitori a tranquillizzare i poliziotti, dal momento che il figlio li aveva chiamati, poco prima, dalla Thailandia, dopo aver visto alla tivù che tra i dispersi figurava un italiano. E poco dopo Maraldi ha di nuovo chiamato casa e parlato con gli stessi agenti intervenuti per il controllo.
http://qn.quotidiano.net/esteri/2014/03/09/1036399-aereo-malesia-terrorismo-rotta.shtml#1