Non abbiamo ancora capito perché l'hostess di terra di Ryanair non ci ha permesso di partire. Ci ha detto che il check in era chiuso, mentre altri passeggeri continuavano a effettuare le procedure per l'imbarco". E' ancora sconvolta Roberta Puglisi, la giornalista siciliana che assieme ad altre due sue amiche ha dovuto affrontare 36 ore di viaggio, tra treno e aereo, da Brema a Trapani perché l'operatrice della compagnia aerea irlandese si è rifiutata di farle partire lo scorso 11 novembre con il volo diretto che collega le due città.
L'hostess avrebbe anche strappato i documenti di volo, dopo averli emessi, e la carta d'identità di una delle passeggere. Le tre siciliane hanno presentato un esposto, assieme al Codacons che ha già diffidato la compagnia e avvertito l'Enac e la Lba, ente dell'aviazione civile tedesca.
"Prima abbiamo dovuto pagare la sovrattassa per l'eccessivo peso delle valige - racconta -. Poi la questione si è spostata sulla grandezza di un bagaglio a mano che però rientrava nelle dimensioni previste. Abbiamo chiesto il risarcimento di mille euro per le spese di viaggio e poi quantificheremo il danno morale".
Fonte: lasicilia.it
L'hostess avrebbe anche strappato i documenti di volo, dopo averli emessi, e la carta d'identità di una delle passeggere. Le tre siciliane hanno presentato un esposto, assieme al Codacons che ha già diffidato la compagnia e avvertito l'Enac e la Lba, ente dell'aviazione civile tedesca.
"Prima abbiamo dovuto pagare la sovrattassa per l'eccessivo peso delle valige - racconta -. Poi la questione si è spostata sulla grandezza di un bagaglio a mano che però rientrava nelle dimensioni previste. Abbiamo chiesto il risarcimento di mille euro per le spese di viaggio e poi quantificheremo il danno morale".
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