Non correlato al costo del lavoro va inteso, come esplicato da menti ben più illustri della mia, che il costo del lavoro non era e non è un problema di AZ, pertanto decurtare ulteriormente lo stipendio dei dipendenti era solo una mossa becera per nascondere sotto il tappeto 2 anni di gestione in cui “tutto andava come previsto”, “AZ sarebbe stata la sexy compagnia d’Europa”, una “compagnia a 5 stelle”, salvo poi dire che dopo il no delle maestranze non c’erano soldi per mandare avanti la baracca.
http://corporate.alitalia.it/static...--cda-approva-piano-industriale-2017-2021.pdf
Questo era il piano avanguardista della dirigenza made in EY.
Verrebbe da chiedersi come gente del settore ci abbia messo due anni per arrivare alla consapevolezza che le macchine di medio raggio andavano sfruttate di più e se c’era bisogno di un piano industriale per introdurre il BoB.
Va da sé che se ci sono 20 macchine in uscita ci sono altrettanti equipaggi da lasciare a casa, ma i tagli alle retribuzioni? Il miliardo di risparmi ottenuti come lo avrebbero attuato? E non dirmi che gli advisor erano concordi, gli stessi advisor che decretarono il successo (sulla carta) del piano Fenice e delle sue evoluzioni.
La storia degli sfavillanti privilegi della casta AZ è una boiata, lo sai pure tu, e da utente (non da moderatore) questa strenua propaganda aziendale mi ha francamente sfragiato gli zebedei. Quali sono questi privilegi ottenuti per grazia divina che tanto vai profetizzando?
La si è buttata in caciara, e ben prima del referendum, per scaricare, nella migliore tradizione italica, la responsabilità di scelte sbagliate della dirigenza su terzi, dal rinnovo della livrea alle divise (che dirai essere state abbrustolite da qualche dipendente, perché non sai fare di meglio che fare di tutta l’erba un fascio), passando per la sfavillante lounge di MXP, i corsi di formazione ad Abu Dhabi, quelli di trucco e parrucco e via dicendo.
I dipendenti non hanno scelto di licenziarsi, hanno bensì detto basta a questo circo del ridicolo, che avrebbe posticipato di X mesi un nuovo fallimento.