L’Alitalia di Toninelli - La nazionalizzazione


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Farfallina

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Io spero davvero falliscano sul nascere del loro intento. L'unica soluzione che ritenevo ragionevole era LH. Se così non può essere, che si chiuda tutto. Ci sono IG, EN e le LCC che non farebbero sentire l'assenza. Mi dispiace per AZ e i dipendenti ma così non va
I dipendenti hanno già votato per il fallimento, non devi diapiacerti, è una loro scelta. Il problema è che dopo aver preso calci nel didietro da tutti nazionalizzano e si gioveranno dello scontro con l'UE per arrivare all'uscita dall'UE e al passaggio nella galassia pro-Putin stile Turchia.
 

I-DAVE

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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Bene. Mandati verosimilmente a stendere da americani, tedeschi ed europei in genere, gli arabi off limits per note ragioni, gli statisti del Governo del Cambiamento ora vanno, cappello in mano, dai cinesi. A seguire etiopi, colombiani, uzbeki e magari anche argentini. Di sicuro finirà con un'eroica alleanza del popolo tra Alitalia, Conviasa e Boliviana de Aviacion.
South African e Air India sono i best match sul Meetic delle compagnie aeree.

Comunque è davvero notevole che il governo sovranista dell'Italy First, stanco che le aziende italiane siano svendute all'estero, stia guardando ai super imperialisti cinesi, che a loro volta bramano di mettere due piedi e un braccio dentro l'UE. Chissà se qualcuno degli #honesti ha qualche interesse in Cina... #patrioti.

DaV
 

filippo.c

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I dipendenti hanno già votato per il fallimento, non devi diapiacerti, è una loro scelta. Il problema è che dopo aver preso calci nel didietro da tutti nazionalizzano e si gioveranno dello scontro con l'UE per arrivare all'uscita dall'UE e al passaggio nella galassia pro-Putin stile Turchia.
Che è ciò che temo. Vabbè, qui si entrerebbe in temi politici.
 

FlyKing

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I dipendenti hanno già votato per il fallimento, non devi diapiacerti, è una loro scelta.
Visti gli sfavillanti risultati del primo piano EY, della propensione delle banche a riaprire i cordoni della borsa, le diatribe con i dipendenti intavolate dalla dirigenza, scaricare tutta la colpa sui dipendenti é una visione miope e scarsamente attinentente alla realtà.
 

filippo.c

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Visti gli sfavillanti risultati del primo piano EY, della propensione delle banche a riaprire i cordoni della borsa, le diatribe con i dipendenti intavolate dalla dirigenza, scaricare tutta la colpa sui dipendenti é una visione miope e scarsamente attinentente alla realtà.
Da esterno (e neutrale), non posso non colpevolizzare anche i dipendenti. Non è solo colpa loro, però, e credo che Farfallina non volesse dire ciò. Il suo post è collegato a parte del mio.
 

FlyKing

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Da esterno (e neutrale), non posso non colpevolizzare anche i dipendenti. Non è solo colpa loro, però, e credo che Farfallina non volesse dire ciò. Il suo post è collegato a parte del mio.
Demandare ai lavoratori un referendum in cui si chiedeva loro di autolicenziarsi o di tagliarsi per l’ennesima volta lo stipendio, a fronte di 600 milioni bruciati nel precedente esercizio, non correlati al costo del lavoro, ha un non so che di grottesco, non credi?
 

filippo.c

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Demandare ai lavoratori un referendum in cui si chiedeva loro di autolicenziarsi o di tagliarsi per l’ennesima volta lo stipendio, a fronte di 600 milioni bruciati nel precedente esercizio, non correlati al costo del lavoro, ha un non so che di grottesco, non credi?
Non sono abbastanza dentro (o informato) per sapere come si sia arrivato a quel referendum. Resta il fatto che così avrebbero limitato i danni (credo), mentre adesso... boh.

Ripeto, però, per me la soluzione migliore sarebbe stata LH.
 

Farfallina

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Visti gli sfavillanti risultati del primo piano EY, della propensione delle banche a riaprire i cordoni della borsa, le diatribe con i dipendenti intavolate dalla dirigenza, scaricare tutta la colpa sui dipendenti é una visione miope e scarsamente attinentente alla realtà.
EY, banche e compagnia cantante hanno perso i soldi investiti come è normale quando si fa impresa. Quello che non è stato accettabili da parte di alcuni dipendenti sono stati boicottaggi vecchio stile tipo epidemie dall'altra parte del mondo o terrore di finire il carburante oppure le famose divise che andavano in autocombustione per dirne alcune. L'errore della massa dei dipendenti è stato non isolare le solite mele marce anzi seguirle nell'operazione di nazionalizzazione (così da fare impresa clientelistica per non sopportare i tagli con i soldi di pantalone, altro che non credere nel piano Gubitosi-Ball dove quei balù dei soci ci mettevano un altro miliardino).
In altri paesi, dove le ristrutturazioni hanno funzionato, i soci hanno perso giustamente i loro capitali pagando i loro errori ma non abbiamo assistito a pantomime come in AZ perchè in quei paesi quando si chiude si finisce a casa con se va bene qualche mese di sussidi.
Perfino nell'assistenzialista Germania i dipendenti AB sono perlopiù finiti a casa dovendo rientrare da ultimi arrivati alle condozioni dettate da chi aveva ricevuto dal governo i resti di AB.

Il concetto che vorrei trasmettere è che finchè tutte le parti in causa non hanno ugualemente da perdere difficilmente si potrà risanare AZ perchè il buon senso ed i sacrifici necessari sarannl sempre inaccettabili quando sai che pagherà per te la collettività.
 

Farfallina

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Demandare ai lavoratori un referendum in cui si chiedeva loro di autolicenziarsi o di tagliarsi per l’ennesima volta lo stipendio, a fronte di 600 milioni bruciati nel precedente esercizio, non correlati al costo del lavoro, ha un non so che di grottesco, non credi?
Non correlato al costo del lavoro è un concetto che non funziona altrimenti se fosse come dici tu LH sarebbe venuta con un pacco di soldi a prendersi il gioiellino facendo soldi a palate grazie alle competenze che indiscutibilemente hanno.
Il problema è che LH, il più serio degli interlocutori, dall'alto delle sue competenze ha chiesto solo per mettersi a sedere una dura ristrutturazione (che anche se è bello raccontarlo non è licenziare qualche manager, cosa per altro fatta, o rescindere qualche contratto o leasing).
Poi possiamo raccontarci la favoletta che la dura ristruttutazione chiesta da LH non toccava i dipendenti, ma resta una favoletta.

In ogni caso hanno votato per il licenziamento? Bene, siano accontentati senza privilegi riguardo agli ammortizzatori sociali e si lasci fare al mercato... ah no, la nazionalizzazione fa schifo e non la vuole nessuno e si fa perchè Toninelli vuole giocare ad airlines manager.
 

piccione330

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Visti gli sfavillanti risultati del primo piano EY, della propensione delle banche a riaprire i cordoni della borsa, le diatribe con i dipendenti intavolate dalla dirigenza, scaricare tutta la colpa sui dipendenti é una visione miope e scarsamente attinentente alla realtà.
hai mai visto la dirigenza prendersi colpe e responsabilita? mica siamo in giappone
 

piccione330

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Non sono abbastanza dentro (o informato) per sapere come si sia arrivato a quel referendum. Resta il fatto che così avrebbero limitato i danni (credo), mentre adesso... boh.

Ripeto, però, per me la soluzione migliore sarebbe stata LH.
beh se nazionalizzano tanto male non gli e' andata ....per quanto io ritenga che nazionalizzare non salvera' ne rilancera' az,ma prepariamoci ad assistere a cio'
 

piccione330

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In ogni caso hanno votato per il licenziamento? Bene, siano accontentati senza privilegi riguardo agli ammortizzatori sociali e si lasci fare al mercato..
si lasci fare al mercato? ma ci credi davvero? con az e' sempre tutto oltre le normali norme e regole di mercato,troppi interessi politici, non la chiuderanno mai anzi probabilmente non licenzieranno nessuno
az ha piu' vite dei gatti
 

enrico

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si lasci fare al mercato? ma ci credi davvero? con az e' sempre tutto oltre le normali norme e regole di mercato,troppi interessi politici, non la chiuderanno mai anzi probabilmente non licenzieranno nessuno
az ha piu' vite dei gatti
Vero, lo scrissi il giorno dopo rispetto al referendum, quando tutti qui precognizzavano una chiusura a breve.
 

FlyKing

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Non correlato al costo del lavoro è un concetto che non funziona altrimenti se fosse come dici tu LH sarebbe venuta con un pacco di soldi a prendersi il gioiellino facendo soldi a palate grazie alle competenze che indiscutibilemente hanno.
Il problema è che LH, il più serio degli interlocutori, dall'alto delle sue competenze ha chiesto solo per mettersi a sedere una dura ristrutturazione (che anche se è bello raccontarlo non è licenziare qualche manager, cosa per altro fatta, o rescindere qualche contratto o leasing).
Poi possiamo raccontarci la favoletta che la dura ristruttutazione chiesta da LH non toccava i dipendenti, ma resta una favoletta.

In ogni caso hanno votato per il licenziamento? Bene, siano accontentati senza privilegi riguardo agli ammortizzatori sociali e si lasci fare al mercato... ah no, la nazionalizzazione fa schifo e non la vuole nessuno e si fa perchè Toninelli vuole giocare ad airlines manager.
Non correlato al costo del lavoro va inteso, come esplicato da menti ben più illustri della mia, che il costo del lavoro non era e non è un problema di AZ, pertanto decurtare ulteriormente lo stipendio dei dipendenti era solo una mossa becera per nascondere sotto il tappeto 2 anni di gestione in cui “tutto andava come previsto”, “AZ sarebbe stata la sexy compagnia d’Europa”, una “compagnia a 5 stelle”, salvo poi dire che dopo il no delle maestranze non c’erano soldi per mandare avanti la baracca.

http://corporate.alitalia.it/static...--cda-approva-piano-industriale-2017-2021.pdf

Questo era il piano avanguardista della dirigenza made in EY.
Verrebbe da chiedersi come gente del settore ci abbia messo due anni per arrivare alla consapevolezza che le macchine di medio raggio andavano sfruttate di più e se c’era bisogno di un piano industriale per introdurre il BoB.
Va da sé che se ci sono 20 macchine in uscita ci sono altrettanti equipaggi da lasciare a casa, ma i tagli alle retribuzioni? Il miliardo di risparmi ottenuti come lo avrebbero attuato? E non dirmi che gli advisor erano concordi, gli stessi advisor che decretarono il successo (sulla carta) del piano Fenice e delle sue evoluzioni.
La storia degli sfavillanti privilegi della casta AZ è una boiata, lo sai pure tu, e da utente (non da moderatore) questa strenua propaganda aziendale mi ha francamente sfragiato gli zebedei. Quali sono questi privilegi ottenuti per grazia divina che tanto vai profetizzando?
La si è buttata in caciara, e ben prima del referendum, per scaricare, nella migliore tradizione italica, la responsabilità di scelte sbagliate della dirigenza su terzi, dal rinnovo della livrea alle divise (che dirai essere state abbrustolite da qualche dipendente, perché non sai fare di meglio che fare di tutta l’erba un fascio), passando per la sfavillante lounge di MXP, i corsi di formazione ad Abu Dhabi, quelli di trucco e parrucco e via dicendo.
I dipendenti non hanno scelto di licenziarsi, hanno bensì detto basta a questo circo del ridicolo, che avrebbe posticipato di X mesi un nuovo fallimento.
 

piccione330

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Non correlato al costo del lavoro va inteso, come esplicato da menti ben più illustri della mia, che il costo del lavoro non era e non è un problema di AZ, pertanto decurtare ulteriormente lo stipendio dei dipendenti era solo una mossa becera per nascondere sotto il tappeto 2 anni di gestione in cui “tutto andava come previsto”, “AZ sarebbe stata la sexy compagnia d’Europa”, una “compagnia a 5 stelle”, salvo poi dire che dopo il no delle maestranze non c’erano soldi per mandare avanti la baracca.

http://corporate.alitalia.it/static...--cda-approva-piano-industriale-2017-2021.pdf

Questo era il piano avanguardista della dirigenza made in EY.
Verrebbe da chiedersi come gente del settore ci abbia messo due anni per arrivare alla consapevolezza che le macchine di medio raggio andavano sfruttate di più e se c’era bisogno di un piano industriale per introdurre il BoB.
Va da sé che se ci sono 20 macchine in uscita ci sono altrettanti equipaggi da lasciare a casa, ma i tagli alle retribuzioni? Il miliardo di risparmi ottenuti come lo avrebbero attuato? E non dirmi che gli advisor erano concordi, gli stessi advisor che decretarono il successo (sulla carta) del piano Fenice e delle sue evoluzioni.
La storia degli sfavillanti privilegi della casta AZ è una boiata, lo sai pure tu, e da utente (non da moderatore) questa strenua propaganda aziendale mi ha francamente sfragiato gli zebedei. Quali sono questi privilegi ottenuti per grazia divina che tanto vai profetizzando?
La si è buttata in caciara, e ben prima del referendum, per scaricare, nella migliore tradizione italica, la responsabilità di scelte sbagliate della dirigenza su terzi, dal rinnovo della livrea alle divise (che dirai essere state abbrustolite da qualche dipendente, perché non sai fare di meglio che fare di tutta l’erba un fascio), passando per la sfavillante lounge di MXP, i corsi di formazione ad Abu Dhabi, quelli di trucco e parrucco e via dicendo.
I dipendenti non hanno scelto di licenziarsi, hanno bensì detto basta a questo circo del ridicolo, che avrebbe posticipato di X mesi un nuovo fallimento.
gli advisor sono circa 10 anni che non ne azzeccano una manco per sbaglio
 

Farfallina

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Non correlato al costo del lavoro va inteso, come esplicato da menti ben più illustri della mia, che il costo del lavoro non era e non è un problema di AZ, pertanto decurtare ulteriormente lo stipendio dei dipendenti era solo una mossa becera per nascondere sotto il tappeto 2 anni di gestione in cui “tutto andava come previsto”, “AZ sarebbe stata la sexy compagnia d’Europa”, una “compagnia a 5 stelle”, salvo poi dire che dopo il no delle maestranze non c’erano soldi per mandare avanti la baracca.

http://corporate.alitalia.it/static...--cda-approva-piano-industriale-2017-2021.pdf

Questo era il piano avanguardista della dirigenza made in EY.
Verrebbe da chiedersi come gente del settore ci abbia messo due anni per arrivare alla consapevolezza che le macchine di medio raggio andavano sfruttate di più e se c’era bisogno di un piano industriale per introdurre il BoB.
Va da sé che se ci sono 20 macchine in uscita ci sono altrettanti equipaggi da lasciare a casa, ma i tagli alle retribuzioni? Il miliardo di risparmi ottenuti come lo avrebbero attuato? E non dirmi che gli advisor erano concordi, gli stessi advisor che decretarono il successo (sulla carta) del piano Fenice e delle sue evoluzioni.
La storia degli sfavillanti privilegi della casta AZ è una boiata, lo sai pure tu, e da utente (non da moderatore) questa strenua propaganda aziendale mi ha francamente sfragiato gli zebedei. Quali sono questi privilegi ottenuti per grazia divina che tanto vai profetizzando?
La si è buttata in caciara, e ben prima del referendum, per scaricare, nella migliore tradizione italica, la responsabilità di scelte sbagliate della dirigenza su terzi, dal rinnovo della livrea alle divise (che dirai essere state abbrustolite da qualche dipendente, perché non sai fare di meglio che fare di tutta l’erba un fascio), passando per la sfavillante lounge di MXP, i corsi di formazione ad Abu Dhabi, quelli di trucco e parrucco e via dicendo.
I dipendenti non hanno scelto di licenziarsi, hanno bensì detto basta a questo circo del ridicolo, che avrebbe posticipato di X mesi un nuovo fallimento.
Mi dispiace ma le cose vanno intese per quello che significano e non per quello che tu vorresti fargli significare. Per esempio io ho sempre parlato di costo del lavoro che è cosa diversa dallo stipendio dei naviganti da te e altri difeso. Hai mai avuto la fortuna (in quanto è molto formativo) o sfortuna (perchè è una pietà) di fare una trattativa con i sindacati? Se ti è capitato e fai mente locale capirai l'enorme differenza fra concetto di costo del lavoro e stipendio. Sai che spesso le riduzioni di stipendio sono offerte dai sindacati pur di diminuire i licenziamenti? Salvo poi raccontarlo come richiesta inderogabile di manager cinici e bari (e incapaci... perchè ti sorprenderà ma perfino il buon Marchionne era apostrofato come incapace...).
Fra l'altro il concetto che esprimi non ha senso, gli stipendi (e vale lo stesso per il costo del lavoro) possono essere commisurati, troppo alto o perfino troppo bassi in base al tuo modello di business. Ecco perchè LH sono anni che lavora sul costo del lavoro della branca low cost mentre concede aumenti alla branca mainline. Pensa alla diatriba fra AF e i naviganti sul ruolo di Transavia, pensa a IB Express ecc.
Quello che è ottimo per LH mainline sarebbe da suicidio immediato per MOL. Inoltre non ha nessun senso spacchettare come vorresti fare tu la questione costo del lavoro, specialmente in Italia, dove poter ottimizzare i numeri di personale necessario è una impresa biblica e probabilmente non ci riuscirebbe nemmeno il buon Dio.

Il piano che quoti è sostanzialmente quello che stanno portando avanti i commissari, salvo i tagli invisi a te e ai dipendenti votanti no.
Il vantaggio rispetto allora è che con l'A.S. è stato molto più semplice mettere mano ai contratti (e anche grazie a questo non tutti i tagli sono stati possibili).
Il concetto finale che esprimi è privo di senso in una economia di mercato, così come è stato sbagliato sottoporre ai dipendenti il piano (ma è chiaro che i soci italiani sapendo che nemmeno un esorcista può salvare AZ senza via libera a fare il necessario hanno puntato a svincolarsi), l'opzione di mercato (in paesi diversi dal soviet Italia) è che se si sceglie il fallimento si va tutti a casa con qualche mese di sussidi e non che si brinda al fatto che si ritorna dipendenti statali (magari con un bell'aumento di stipendio tanto i dipendenti LH costano di più e le perdite le paga pantalone).

Concludo con una semplice considerazione. Cosa c'è di comune nella storia gloriosa di AZ?
I manager? No
La proprietà? No
I partner industriali? No
L'hub? No
I fornitori? No
Chissà perchè tutti quelli che si prendono la colpa sono cambiati più volte senza ottenere un cambio di risultato...
Chissà perché i pretendenti chiedono altro solo per mettersi a sedere al tavolo... sarà che non hanno nessuna voglia di metterci i soldini per farsi nominarsi incapaci, approfittatori ecc... ecc...

Almeno salta fuori che qualcuno per la nazionalizzazione c'è, eravamo un po' troppi a ritenerla sbagliata...
 

bluewaves

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Mi dispiace ma le cose vanno intese per quello che significano e non per quello che tu vorresti fargli significare. Per esempio io ho sempre parlato di costo del lavoro che è cosa diversa dallo stipendio dei naviganti da te e altri difeso. Hai mai avuto la fortuna (in quanto è molto formativo) o sfortuna (perchè è una pietà) di fare una trattativa con i sindacati? Se ti è capitato e fai mente locale capirai l'enorme differenza fra concetto di costo del lavoro e stipendio. Sai che spesso le riduzioni di stipendio sono offerte dai sindacati pur di diminuire i licenziamenti? Salvo poi raccontarlo come richiesta inderogabile di manager cinici e bari (e incapaci... perchè ti sorprenderà ma perfino il buon Marchionne era apostrofato come incapace...).
Fra l'altro il concetto che esprimi non ha senso, gli stipendi (e vale lo stesso per il costo del lavoro) possono essere commisurati, troppo alto o perfino troppo bassi in base al tuo modello di business. Ecco perchè LH sono anni che lavora sul costo del lavoro della branca low cost mentre concede aumenti alla branca mainline. Pensa alla diatriba fra AF e i naviganti sul ruolo di Transavia, pensa a IB Express ecc.
Quello che è ottimo per LH mainline sarebbe da suicidio immediato per MOL. Inoltre non ha nessun senso spacchettare come vorresti fare tu la questione costo del lavoro, specialmente in Italia, dove poter ottimizzare i numeri di personale necessario è una impresa biblica e probabilmente non ci riuscirebbe nemmeno il buon Dio.

Il piano che quoti è sostanzialmente quello che stanno portando avanti i commissari, salvo i tagli invisi a te e ai dipendenti votanti no.
Il vantaggio rispetto allora è che con l'A.S. è stato molto più semplice mettere mano ai contratti (e anche grazie a questo non tutti i tagli sono stati possibili).
Il concetto finale che esprimi è privo di senso in una economia di mercato, così come è stato sbagliato sottoporre ai dipendenti il piano (ma è chiaro che i soci italiani sapendo che nemmeno un esorcista può salvare AZ senza via libera a fare il necessario hanno puntato a svincolarsi), l'opzione di mercato (in paesi diversi dal soviet Italia) è che se si sceglie il fallimento si va tutti a casa con qualche mese di sussidi e non che si brinda al fatto che si ritorna dipendenti statali (magari con un bell'aumento di stipendio tanto i dipendenti LH costano di più e le perdite le paga pantalone).

Concludo con una semplice considerazione. Cosa c'è di comune nella storia gloriosa di AZ?
I manager? No
La proprietà? No
I partner industriali? No
L'hub? No
I fornitori? No
Chissà perchè tutti quelli che si prendono la colpa sono cambiati più volte senza ottenere un cambio di risultato...
Chissà perché i pretendenti chiedono altro solo per mettersi a sedere al tavolo... sarà che non hanno nessuna voglia di metterci i soldini per farsi nominarsi incapaci, approfittatori ecc... ecc...

Almeno salta fuori che qualcuno per la nazionalizzazione c'è, eravamo un po' troppi a ritenerla sbagliata...
Farfallina, non è che ripetendo "ad libitum" un determinato concetto, questo automaticamente diventa vero. Sinceramente, il fatto che continui a negare alcuni concetti che ormai sembrano appurati, fa dubitare della tua buona fede.
Il costo del lavoro di AZ è, come già letto più volte su queste pagine e su autorevoli fonti indipendenti, fra i più bassi d'Europa.

Concludo con una semplice considerazione. Cosa c'è di comune nella storia gloriosa di AZ?
1) Scarse idee (e ben confuse) su quale 'missione' intraprendere: low cost, low cost di lusso, compagnia sexy, 5 stelle... Se ne sono sentite di tutti i colori.
2) Dimensioni inadeguate: troppo grande per essere piccola, troppo piccola per essere grande
3) Scarsa capitalizzazione - con la conseguenza di non poter fare gli investimenti "giusti" a lungo respiro
4) Hub in posizione sfortunata per tutto il nord Italia, e per lunghi anni inadeguato e con pochissime sinergie con la società di gestione (questi ultimi punti per fortuna sono migliorati negli ultimi anni)

Se di questi punti vogliamo dare la colpa a chi pilota gli aerei, a chi serve "biscotti o salatini", a chi scarica i bagagli... Direi che non ci siamo.
 

DepArr

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23 Maggio 2013
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...specialmente in Italia, dove poter ottimizzare i numeri di personale necessario è una impresa biblica e probabilmente non ci riuscirebbe nemmeno il buon Dio...
Farfallina, hai espresso questo concetto varie volte in passato e mi spiace ma la realtà è ben diversa. Vorrei farti notare che le compagnie aeree straniere con base in Italia (staff con contratti italiani) non hanno mai avuto alcun insormontabile problema a riorganizzarsi, ristrutturarsi, ridurre il personale ecc. Se in AZ non è stato fatto non è certo colpa di sindacati o personale.
 
Stato
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