Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009


Ale380

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Io ho una mia teoria che spero non sia realmente proiettabile nella realtà, ossia che chi di dovere sa dove si trovano i resti, ma le operazioni di recupero sarebbero talmente tanto costose da non giustificarle.
Ribadisco, spero non sia così.
 

Xtxt

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Un esempio di specifiche di ULB (io conosco solo il Dukane serie DK1X0

http://www.dukcorp.com/seacom/Products/Beacons.htm

Operating Frequency: 37.5 kHz ± 1 kHz
Operating Depth: Surface to 20,000 feet
Pulse Length: Not less than 9 milliseconds
Pulse Repetition Rate: Not less than 0.9 pulse per second
Useful Life: Six years
Operating Life: 30 days (minimum)
Acoustic Output, Initial: 1060 dynes/cm2 rms pressure at 1 meter (160.5 dB)
Acoustic Output, After 30 days: 700 dynes/cm2 rms pressure at 1 meter (157.0 dB)
Operating Temperature: 28º F to 100º F
Actuation: Fresh or salt water, surface to 20,000 feet
Radiation Pattern: Rated output over 80 percent of sphere
 

Doctorstein

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Io ho una mia teoria che spero non sia realmente proiettabile nella realtà, ossia che chi di dovere sa dove si trovano i resti, ma le operazioni di recupero sarebbero talmente tanto costose da non giustificarle.
Ribadisco, spero non sia così.
Perchè sempre partire prevenuti.. chi a priori dice che la colpa verrà sicuramente data ai piloti perchè è comodo così per tutti, tu dici che non si vuole trovare i resti perchè costerebbe troppo recuperarli, l'altro che verrà insabbiato tutto perchè Airbus è francese, Air France è francese, e chi indaga è francese,
Vorrei ricordare che non tutto è il mondo è come l'Italia, e comunque a volte le cose vanno male perchè non si può diversamente.
Il trovare per forza complotti o del marcio sembra quasi una spiegazione per attenuare l'angoscia per qualcosa che è finito male soltato per una concatenzazione di cause forse ripercorribili a posteriori, ma apparentemente slegate prima dello svolgersi dei fatti, la teoria del caos insomma.
Probabilmente a molti l'idea di essere governati anche in minima parte dal questo "disordine" fa male, sradica certezze e rende meno serena la vita.

Mi scuso per lo sfogo, e comprendo se gli amministratori se vorranno cancellare il post.

Fabio
 

Cesare.Caldi

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Io ho una mia teoria che spero non sia realmente proiettabile nella realtà, ossia che chi di dovere sa dove si trovano i resti, ma le operazioni di recupero sarebbero talmente tanto costose da non giustificarle.
Ribadisco, spero non sia così.
E che cosa diranno ai famigliari delle vittime che aspettano di sapere perchè sono morti i loro cari? Ci dispiace ma appurare la verità costerebbe troppo...
 

Ale380

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19 Gennaio 2009
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Mogliano Veneto (TV)
Mi sembra che la tua reazione sia leggermente eccessiva. Non si tratta assolutamente di partire prevenuti.
Ho appunto ribadito che è una mia idea che può tranquillamente essere annoverata (soprattutto al momento) tra una delle tante teorie che circolano. Io ovviamente parlo da appassionato, per cui la mia "sete" di sapere è dettata senza dubbio dalla curiosità, ma c'è chi in questo incidente ha perso la vita e chi ha perso i propri cari. Con questo spero che la verità venga a galla soprattutto per queste persone, che hanno tutte le ragioni di questo mondo di sapere cos'è successo.
 

charly

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Livorno !, Serie -A-
Buon pomeriggio, questo è il mio primo post, quindi mi presento....

vi leggo da qualche giorno, sono un appassionato di meteorologia e di aviazione. tuttavia non ho particolari conoscenze in merito alla seconda....sono un semplice appassionato, mi piace viaggiare essendo informato su diverse questioni tecniche riguardo tutto ciò che ha a che fare con l'aereomobile, il vettore, i tempi, i fusi, i vari modelli Boeing ed Airbus. insomma, mi ritengo un viaggiatore informato e particolarmente interessato, anche perchè il volo e la meteorologia hanno più di una connessione tra loro...

dopo questa breve presentazione passiamo ai fatti.

credo, senza presunzione, che si debba fare un pò di chiarezza:

purtroppo è capitata un'immensa sciagura ed il mio primo pensiero va alle vittime. detto ciò, passiamo all'analisi dei vari indizi che abbiamo a disposizione: bisogna dire che sin dal'inizio c'è stato un sovraccarico di informazioni (come naturale), contrastanti ed in qualche caso errate, da parte dei media di diversi paesi. la giornata di oggi ne è la prova, si è infatti aperta con la notizia che i detriti avvistati ed in parte recuperati non sono dello sfortunato AF 447, punto e a capo. le poche speranze di risolvere in parte il dilemma, con supposizioni su esplosioni e dinamiche dell'incidente si sono in parte dissolte.

dobbiamo basarci sulle uniche cose certe:

1) nubi a rapido sviluppo termoconvettivo, cumulonembi per l'esattezza, che possono elevarsi fino a FL 410. Evitabili quindi solamente deviando ad est o ad ovest....

2) il volo iberia che ha evitato il nucleo temporalesco era a sole 80 miglia circa di distanza dall'AF 447, quindi a circa 10-15 minuti di distanza temporale. Più volte è stato ripetuto da diverse fonti di informazione che altri aeromobili vi siano passati indenni. Ciò però passa in secondo piano, in quanto l'AF 447 precedeva il volo iberia di un lasso temporale relativamente breve, ma tutt'altro che sufficiente per far "incattivire il cb". ricordo che l'area perturbata era molto estesa, quindi è probabile che, vista la tempistica degli accadimenti, mentre i piloti iberia hanno avuto tempo a disposizione per giudicare l'area perturbata in questione ed evitarla, quelli air france si siano trovati all'interno del sistema convettivo al suo acme.

3) ovviamente nel caso di un'esplosione dovuta a forte decompressione, causa rottura di qualche finestrino, i detriti sarebbero finiti in mare, ad una certa distanza l'uno dall'altro, e probabilmente in parte affondati o trasportati chissà dove dal forte maltempo e dalle correnti oceaniche.

4) l'errore umano è sempre possibile, e non per forza dovuto a leggerezza, ma anche ad una certa dose di sfortuna ed imponderabilità.


credo che questa rimanga l'ipotesi più accreditata.

scarterei l'ipotesi di una bomba a bordo, quindi di un attentato terroristico per dei semplici motivi:

1) rotta poco sensibile
2) nessuna rivendicazione
3) sarebbe una coincidenza pazzesca se l'esplosione fosse avvenuta proprio in una zona non coperta dai radar, e per giunta proprio in quei minuti di forte maltempo.


credo proprio che il disastro sia avvenuto a causa della miscela tra errore umano e condizioni di forte maltempo. che il tutto sia stato condito da qualche disguido tecnico dell'aeromobile è anche possibile, ma difficile da stabilire. vedremo....
Benvenuto in pista.
Posso solo condividere le tue ipotesi ancge se per il momento non credo che si possa scartare nulla.
 

Old Crow

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7 Giugno 2006
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Egypt Air

Egypt Air 990, 1990, sicuramente l'ultimo contatto radar ha aiutato (il 767 era a solo mezz'ora di volo da jfk da dove era decollato), ma i debris sono stati trovati in 20 ore
Era il 2000 , ed essendosi un dei due piloti suicidatosi ,con tutto l'aereo , e' arrivato in mare praticamente intatto.

Old Crow
 

Xtxt

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2 Giugno 2009
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si, ma a che distanza può essere rilevato? 10, 50, 100 km?
Mi associo alla domanda, visto che non conosco la sensibilita' dei ricevitori di bordo di navi/sommergibili.

Quello che so e' che a quella frequenza (37KHz circa) l'attenuazione e' di circa 40dB/Km

Conoscendo la sensibilita' dei ricevitori si puo' risalire facilmente alla distanza massima di rilevamento, sebbene dipenda pure dalla conformazione del fondo dove si trova.
 

LIPX68

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27 Marzo 2008
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Nella campagna veronese
Nessuna comunicazione radio, nessun segnale dopo impatto, i radar ovviamente non potevano vederlo, gli unici messaggi dall'aero in avaria sono gli ACARS, ma non danno la posizione. Da qualche parte sarà ben finito!

Che portata hanno tali segnalatori?

Altra domanda stupida.. da quello che ho capito il beacon delle BB emettono impulsi sonar, immagino a una frequenza costante e conosciuta, non potrebbero essere rilevati agevolmente da un sonar molto sensibile, ad esempio quello di un sottomarino militare, studiato per percepire rumori molto tenui a distanza non ravvicinate?

Infatti stasera al TG hanno detto che la marina fancese ha inviato nella zona un suo sottomarino nucleare.
 

Gigi22

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5 Giugno 2009
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Benvenuto in pista.
Posso solo condividere le tue ipotesi ancge se per il momento non credo che si possa scartare nulla.
assolutamente, adesso non si può scartare nulla, e non lo si potrà fare fin quando non trovano qualcosa di signficante....vedremo.
 

broussard

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16 Aprile 2009
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Ci fanno una pippa col sottomarino nucleare. Se il relitto,come sembra,è oltre i 2.000 metri di profondità serve un batiscafo non un sottomarino che al massimo raggiunge gli 800 metri...
non hanno mica la pretesa di andarlo a prendere con quello
solo di "localizzare"
comunque anche ci fosse da recuperarlo i francesi non credo sian secondi a nessuno
 

Tiennetti

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Venessia
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Un'altro commento da un pilota Iberia, spero possiate capirlo

Escrito por Pedro Guil
Jueves 04 de Junio de 2009 20:01


En las últimas horas, y como es habitual, estamos asistiendo al lamentable espectáculo de la propagación de toda clase de teorías descabelladas que sigue a cualquier catástrofe aérea. Aunque el asunto se irá centrando con los días, y se impondrá la información seria, los socios del RACT hemos tenido la suerte de recibir directamente de nuestro compañero Pedro Guil la primera opinión que la mayoría de nosotros hemos podido escuchar fundada en el conocimiento, la sensatez y la experiencia directa. Una primicia absoluta para los lectores de nuestra web. Gracias Pedro! [Foto: Air France]

Hola Colegas, tengo una teoría NO maligna con respecto a la posible causa del accidente del Airbus de Air France, y está basada en mi propia experiencia. El fenómeno meteorológico que me ocurrió a mí en esa zona donde se ha estrellado ese avión fue un 9 de mayo de 2001, cuando regresaba de Buenos Aires con un B-747-300 matricula TF-ATH, de Air Atlanta pero que lo volábamos las tripulaciones de Iberia en esa época. Desde el sobrevuelo de Rio de Janeiro, seguimos exactamente la misma ruta que éste avión, y al pasar por la zona aproximada del accidente y cruzando el FIC (frente intertropical) a FL-370, con una turbulencia entre moderada y fuerte, en cuestión de 1 a 2 minutos de vuelo, experimentamos una súbita subida de temperatura exterior desde -48º C a -19 º C. Como consecuencia de ésta subida de temperatura, pasamos de volar con un margen de 10.000 Kgs. a quedarnos con unos 15.000 Kgs. fuera de normas a ese nivel de vuelo, entrando de inmediato el avión un inicio de perdida, con fuertes trepidaciones. Desconecté el Piloto Automático y nos fuimos para abajo, perdiendo 4.000 FT, estábamos en el “coffin corner” o rincón del ataúd, es decir que el avión nos daba “pérdida” por alta velocidad y por baja velocidad, y de no haber desconectado el Piloto Automático e irnos para abajo, posiblemente hoy estaríamos en el fondo del Océano haciéndole compañía a los de Air France, ya que el Piloto Automático, habría intentado mantener altura a base de potencia en los motores…. y eso era imposible, por tanto posiblemente habríamos entrado en una posición anormal muy difícil de recuperar por ser de noche y tener una gran desorientación espacial al estar en nubes.

Últimamente, he estado volando hasta final de febrero de 2009 el A-340 y que por culpa de la “crisis” me ha mandado al “dique seco”, y haciendo entre otras esa misma ruta, Río a Madrid, y no se me ha vuelto a dar esa excepcional circunstancia MET. que os he descrito, es decir que en 40 años trabajando como Piloto de Líneas Aéreas, solo me ha ocurrido una vez. Yo lo describiría como un enorme embudo de una 40 Millas Náuticas de diámetro de aire enormemente calido y que como consecuencia de un Cúmulo-nimbo en periodo de formación o algo similar, ascendía hasta grandes alturas, afectándonos de lleno, y aproximadamente después de 5 minutos volando con el “culo apretado” empezó de nuevo a normalizarse la temperatura volviendo a los -48º C y pudiendo ascender de nuevo a FL-370.

Según el criterio AIRBUS, volando en turbulencia fuerte o severa, NO se debe desconectar el Piloto Automático, pero lo que no hay previsto es que te ocurra éste fenómeno... y si desde luego no lo han desconectado el P/A por no percatarse de éste fenómeno (caso de haberle ocurrido) en mi modesta opinión han entrado en posición anormal y el avión se ha roto, esta teoría la avala el orden de los mensajes ACARS (que son mensajes automáticos que envía el avión vía Satélite sin el conocimiento de los pilotos) y que os “pego” a continuación: ” New information provided by sources within Air France suggests, that the ACARS messages of system failures started to arrive at 02:10Z indicating, that the autopilot had disengaged and the fly by wire system had changed to alternate law. Between 02:11Z and 02:13Z a flurry of messages regarding ADIRU and ISIS faults arrived, at 02:13Z PRIM 1 and SEC 1 faults were indicated, at 02:14Z the last message received was an advisory regarding cabin vertical speed. That sequence of messages could not be independently verified.”

Esto traducido al Roman Paladino, es más o menos lo siguiente: cuando el P/A ya no puede aguantar más, se desconecta, pero el avión ya está descontrolado, a continuación pasa de ley normal a alternativa en los mandos de vuelo, a continuación fallo de los inerciales y ISIS, que es un Horizonte artificial de emergencia, a continuación fallo de los Ordenadores de Vuelo PRIM1 + SEC1 y a continuación aviso de aumento de presión de cabina (en este momento en mi opinión es cuando revienta el avión) y finalmente múltiples fallos eléctricos porque el avión se está desintegrando. Todo esto ocurre entre las 2’10Z y 2’14Z.

El que quiera seguir técnicamente la noticia, puede entrar en la siguiente dirección URL:

http://avherald.com/h?article=41a81ef1/0004&opt=0

Saludos a todos,

Pedro Guil
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
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Un'altro commento da un pilota Iberia, spero possiate capirlo
......
Molto molto interessante. Tra l' altro andando sul link in fondo al post c'è un bel reportage con tanto di cartine. Se quella meteo è corretta, sembra quasi una beffa: praticamente erano già fuori dalla perturbazione.
 

jetboy

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3 Luglio 2008
479
27
Mi stavo chiedendo se una dislocazione del cargo in stiva dovuta alle forti turbolenze abbia potuto verificarsi e se questa possa essere considerata una concausa. La domanda implicita è: può una turbolenza creare uno spostamento di carichi nella zona cargo e conseguentemente cambiare la distribuzione dei pesi nell'aeromobile fino a farne perdere la manovrabilità?