Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009


cubano

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14 Febbraio 2009
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FRA
Mi piace pensare che fosse semplicemente di rientro da una vacanza a Copacabana e che il destino si sia vendicato contro di lui....ma purtroppo hanno perso la vita altri 230 persone innocenti...
Personalmente spero che non abbia nessun collegamento, che sia fantasia di qualche giornalista. comunque la notizia è stata data dalla Radio, sto cercando su Internet, ma non trovo ancora niente

Comuqnue han detto che c'erano 7 passeggeri libanesi
 

rick@BCN

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19 Giugno 2007
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Da un post su airliners.net

Breaking news: Brazilian Air Force spots oil leak and debris 720km off Fernando de Noronha. It is now confirmed by Brazilian media and headlines in Brazilian news agencies.

The position is near the archipelago of São Paulo e São Pedro and coincides with the report of TAM pilot as the place where he has seen something "orange"
 

billypaul

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Personalmente spero che non abbia nessun collegamento, che sia fantasia di qualche giornalista. comunque la notizia è stata data dalla Radio, sto cercando su Internet, ma non trovo ancora niente
Anche se fosse....le cabine di pilotaggio non sono protette da attacchi terroristici (porte blindate che si possono aprire solo dall'interno con apposito pin)?

Io comunque propendo per il maltempo e relativo cortocircuito...il tempo di trovare i relitti abissati. Ricordo che quando si cerca un reperto archeologico a grandi profondità si utilizzano sistemi sonar (ecoscandaglio ma molto più potenti di quelli che utilizziamo quando andiamo a pesca) che rilevano la presenza di oggetti di grandi dimensioni...ma occorre mooolto tempo.
 

depste

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7 Agosto 2008
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Tombola che ?
Ma cos'e un gioco ?

Old Crow
No, non è un gioco. Ma,purtroppo, una traccia che indica una via diversa di vedere le cose.
E che ci sia qualcosa di strano in questa vicenda, lo dicono anche i tempi ed alcune circostanze.
Si parla del Brasile, ma si ipotizza il disastro a 100 km dal Senegal. Non è propriamente la stessa cosa.
Poi, è decollato a mezzanotte, ed i contatti si sono persi dopo le 4. é normale che le prime notizie siano filtrate dopo 5 ore? In aereonatica, sono un' eternità.
Mi rendo conto dell'esigenza di fornire notizie verificate, ma in questa storia c'è una reticenza che non mi convince
 

rdvsnc

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14 Agosto 2008
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Verona/kudowa
Sono veramente affidibali e sicuri i controlli sugli oggetti nel bagaglio non ha mano ?
Ce ne di roba esplosiva che passerebe tranquillamente e che si compra dal ferramenta!
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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.
Comuqnue han detto che c'erano 7 passeggeri libanesi
Anche il numero degli italiani non torna. Secondo la lista di Air France sono 9, secondo la Farnesina 10.
Le difficoltà in queste ore sono molteplici, dover incrociare e verificare dati provenienti da più fonti, verificare numero e nominativi dei pax prenotati e poi di quelli effettivamente imbarcati, e magari anche controllare eventuali doppie nazionalità di alcuni passeggeri.
 

maxlanz

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16 Giugno 2007
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VRN
Cerco di leggere tutto e non escludere alcuna ipotesi, ma concordo con coloro i quali vedono nel volo AF447 un obiettivo non sensibile.

Che comunque non si sappia proprio nulla è abbastanza strano.

Ciao
Massimo
 

I-VALE

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27 Settembre 2006
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Cavoli Però mi sembra sempre più impossibile che non si siano ancora trovati i resti!!! Le tecnologie del giorno d'oggi dovrebbere rendere tutto più facile!!
Ti consiglio di rileggerti il mio post precedente...il fatto che la tecnologia abbia reso tutto più facile non vuol dire che esista un satellite al quale poter dire "trovami un pezzo di fusoliera in mezzo all'oceano"!

Poi com'è il meteo oggi nell'aerea del disastro e come lo è stato nelle ore successive al disastro stesso? E' una variabile non da poco.

Teniamo conto che sono caduti in mare. A distanza di 24 ore le correnti potrebbero aver trasportato i relitti ovunque.

Credo che si debba accettare il fatto che l'uomo, nonostante i progressi degli ultimi 100 anni, sia un essere limitato e che ci siano buone possibilità che non si scopriranno mai le cause di questo disastro.

Un pensiero per le vittime.
 
Ultima modifica:

Old Crow

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7 Giugno 2006
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Tempi..

Sai quanto potrebbe essere vasta l'area dei detriti se fosse esploso a 35000 ft ?
Hai idea di quanto e' vasto l'altantico , aggiungici le correnti .
Aspettano di trovare qualche detrito prima di farsi un'idea sulle cause , e' cosi strano ?

Old Crow
 

billypaul

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Anche il numero degli italiani non torna. Secondo la lista di Air France sono 9, secondo la Farnesina 10.
Le difficoltà in queste ore sono molteplici, dover incrociare e verificare dati provenienti da più fonti, verificare numero e nominativi dei pax prenotati e poi di quelli effettivamente imbarcati, e magari anche controllare eventuali doppie nazionalità di alcuni passeggeri.
Dai primi articoli di ieri risulta questo invece:

In totale, tra i passeggeri dell'Airbus figurano 126 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Un portavoce dell'Air France a Rio De Janeiro ha reso note le nazionalità: 80 brasiliani, 73 francesi, 18 tedeschi, sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera. Fra i passeggeri c'erano anche alcuni vertici della ThyssenKrupp e della Michelin. Secondo fonti del gruppo tedesco, infatti, era in viaggio verso Parigi il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine. Il gruppo francese Michelin invece fa sapere che erano a bordo dell'Airbus il presidente della filiale del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il direttore esecutivo, Antonio Gueiros, e uno dei direttori del gruppo in Francia Christine Pieraerts.

Di Libanesi non c'è traccia a meno che non abbiano tutti doppio passaporto...che sia una bufala?
 

Alitalia Fan

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Abu Dhabi
Dai primi articoli di ieri risulta questo invece:

In totale, tra i passeggeri dell'Airbus figurano 126 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Un portavoce dell'Air France a Rio De Janeiro ha reso note le nazionalità: 80 brasiliani, 73 francesi, 18 tedeschi, sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera. Fra i passeggeri c'erano anche alcuni vertici della ThyssenKrupp e della Michelin. Secondo fonti del gruppo tedesco, infatti, era in viaggio verso Parigi il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine. Il gruppo francese Michelin invece fa sapere che erano a bordo dell'Airbus il presidente della filiale del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il direttore esecutivo, Antonio Gueiros, e uno dei direttori del gruppo in Francia Christine Pieraerts.

Di Libanesi non c'è traccia a meno che non abbiano tutti doppio passaporto...che sia una bufala?
Oh mamma mia, una tragedia che ha colpito praticamente mezzo mondo! Povera gente, che riposino in pace :(
 

james84

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11 Marzo 2007
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Roma, Lazio.
Dal sito ANSA

Rottura del finestrino in cabina possibile causa
ROMA - Soltanto un evento "improvviso e dirompente" che abbia messo fuori combattimento nello stesso istante i due piloti - come la rottura di un finestrino in cabina - può spiegare la sciagura dell'Airbus Air France AF447 partito da Rio de Janeiro e diretto a Parigi. E' quanto ha detto all'ANSA un esperto aeronautico italiano residente in Turchia che ha chiesto l'anonimato. Secondo l'esperto - un ex controllore di volo - "é impossibile che l'aereo dalla quota di crociera di 35.000 piedi (12.000 metri) sia precipitato in mare senza che i due piloti abbiano avuto la possibilità di intervenire per risolvere una qualsivoglia avaria.

Da 35.000 piedi fino all'impatto con l'acqua, infatti, considerando una caduta in picchiata ad una media di 5.000 piedi (1.500 metri) al minuto, occorrono almeno sette minuti in caduta libera per arrivare a terra". "In sette minuti - sostiene l'esperto - i piloti avrebbero avuto tutto il tempo di comunicare la propria posizione agli enti di controllo del traffico aereo. In questi casi, infatti, i piloti sanno benissimo che la notifica della posizione è la prima e più importante cosa da fare per dare la possibilità ai soccorritori di individuare il relitto specialmente lungo le rotte oceaniche dal Sud America che non sono seguite da stazioni radar. Inoltre, l'ipotesi di un mancato invio via radio di un mayday (richiesta di soccorso) a causa di un'avaria radio è da escludere data la tecnologia moderna che prevede sistemi ridondanti".

"Deve essere successo quindi qualcosadi dirompente ed improvviso - prosegue l'ex controllore di volo- che abbia messo fuori uso i due piloti contemporaneamente. Escludendo altre ipotesi, ed escludendo il fatto che entrambiabbiano potuto avere contemporaneamente un malore, possiamo avvalorare l'ipotesi che i due piloti siano svenuti a causadell'improvvisa mancanza di ossigeno causata dalla rottura di unfinestrino in cabina di pilotaggio che ha provocato unadepressurizzazione immediata ed esplosiva. Le maschere adossigeno sono scese automaticamente ma i piloti avevano ormaiperso conoscenza".

"L'aereo, obiettano alcuni esperti, avrebbe potutocontinuare a volare con il pilota automatico, ma a mio parere -sostiene l'ex controllore di volo -, nel momento della rotturadel finestrino, il pilota automatico era disinserito perchéstavano volando manualmente, sia perché stavano cercando dievitare una forte perturbazione sia perché spesso in turbolenzesevere si ricorre al pilotaggio manuale per gestire evenienzeinattese. L'aereo, quindi - conclude l'esperto italiano -,sarebbe precipitato immediatamente proprio perché era inpilotaggio manuale ed i piloti erano svenuti".


In più, uno degli italiani che figurerebbe sulla lista dei passeggeri sembra che non si sia imbarcato

Ingegnere marchigiano perde volo e si salva
ANCONA - Un ingegnere marchigiano di 54 anni, Claudio Freddi, che lavora nel settore petrolifero, è scampato per caso al disastro dell'Airbus dell'Air France Rio de Janeiro-Parigi, disperso nell'Atlantico con 228 passeggeri a bordo. Aveva prenotato un posto su quel volo per tornare in Italia, ma all'ultimo momento un contrattempo sul lavoro l'ha costretto a rimanere in Brasile, salvandogli la vita. Lo ha raccontato la moglie, Nerina Bianchetti, ad alcuni quotidiani locali. Freddi e la sua famiglia (é padre di due figli, Giacomo e Andrea) vivono a Osimo (Ancona), ma l'uomo si sposta spesso all'estero per conto di grandi compagnie petrolifere straniere. Ieri mattina, con le prime notizie dei telegiornali, in casa Freddi è calata l'angoscia. Ma un quarto d'ora dopo il professionista ha telefonato alla moglie: "Mi hanno chiamato i colleghi dall'Italia che sapevano che avrei preso quel volo, ma stai tranquilla, non sono potuto salire a bordo per problemi qui al lavoro. Dì ai ragazzi che sto bene". Freddi dovrebbe rientrare domani, con la stessa compagnia aerea, via Parigi. "Il suo nome era nella lista passeggeri - ripete la signora Nerina - ma non è mai salito su quell'aereo".
 

cubano

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Dai primi articoli di ieri risulta questo invece:

In totale, tra i passeggeri dell'Airbus figurano 126 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Un portavoce dell'Air France a Rio De Janeiro ha reso note le nazionalità: 80 brasiliani, 73 francesi, 18 tedeschi, sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera. Fra i passeggeri c'erano anche alcuni vertici della ThyssenKrupp e della Michelin. Secondo fonti del gruppo tedesco, infatti, era in viaggio verso Parigi il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine. Il gruppo francese Michelin invece fa sapere che erano a bordo dell'Airbus il presidente della filiale del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il direttore esecutivo, Antonio Gueiros, e uno dei direttori del gruppo in Francia Christine Pieraerts.

Di Libanesi non c'è traccia a meno che non abbiano tutti doppio passaporto...che sia una bufala?
http://www.stern.de/news/hintergrund_-passagiere-aus-32-laendern-vermisst-21415420.html

Hintergrund: Passagiere aus 32 Ländern vermisst

Passagiere aus 32 Ländern waren an Bord der Air-France-Maschine, die am Montag zwischen Rio und Paris vermutlich abstürzte. Air France veröffentlichte folgende Passagierliste:

58 Brasilianer
61 Franzosen
26 Deutsche
9 Chinesen
9 Italiener
6 Schweizer
5 Briten
5 Libanesen
4 Ungarn
3 Iren
3 Slowaken
3 Norweger
2 Spanier
2 Marokkaner
2 Amerikaner
2 Polen

Je ein Passagier aus Südafrika, Argentinien, Österreich, Belgien, Kanada, Kroatien, Dänemark, Estland, Gambia, Island, den Niederlanden, den Philippinen, Rumänien, Schweden, der Türkei und Russland.

Zudem waren zwölf Besatzungsmitglieder - 11 aus Frankreich und 1 aus Brasilien - an Bord.
 

DusCgn

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Dai primi articoli di ieri risulta questo invece:

In totale, tra i passeggeri dell'Airbus figurano 126 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Un portavoce dell'Air France a Rio De Janeiro ha reso note le nazionalità: 80 brasiliani, 73 francesi, 18 tedeschi, sei statunitensi, cinque cinesi, quattro ungheresi, due spagnoli, due britannici, due marocchini e due irlandesi. I rimanenti passeggeri appartengono, uno per paese, alle seguenti nazioni: Angola, Argentina, Belgio, Islanda, Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Svezia, Turchia, Filippine e Svizzera. Fra i passeggeri c'erano anche alcuni vertici della ThyssenKrupp e della Michelin. Secondo fonti del gruppo tedesco, infatti, era in viaggio verso Parigi il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine. Il gruppo francese Michelin invece fa sapere che erano a bordo dell'Airbus il presidente della filiale del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il direttore esecutivo, Antonio Gueiros, e uno dei direttori del gruppo in Francia Christine Pieraerts.

Di Libanesi non c'è traccia a meno che non abbiano tutti doppio passaporto...che sia una bufala?
Secondo quella lista non ci sarebbero stati neanche italiani a bordo, sappiamo tutti che non è vero.
Comunque nel corso delle ore ha subito diversi aggiornamenti e anche stravolgimenti com'è abbastanza prevedibile.
Per esempio il numero dei tedeschi o degli svizzeri è salito, mentre è sceso quello dei brasiliani e francesi.
 

Massi/430SC

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13 Dicembre 2005
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Povera gente..
Comunque all'inizio avevo pensato anche io ad una rottura di un finestrino in cabina quando avete parlato di cattiva pressurizzazione in cabina. Prima che riescano a ricostruire il tutto ce ne vorrà, ma anzitutto dovrebbero ritrovare il relitto..
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
No, non è un gioco. Ma,purtroppo, una traccia che indica una via diversa di vedere le cose.
Quindi, secondo questo ragionamento, con dieci italiani a bordo è plausibile pensare anche alla mafia.

Brutta bestia il cospirazionismo!