IAG compra il 4% di Norwegian: pronti all’OPA per il 100%


OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,194
3,659
Paris
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Se non avessero una strategia, non sarebbero stati tra quelli che vorrebbero acquisire parte di Air Berlin e non avrebbero fatto un'offerta per Alitalia. U2 vuol diventare una compagnia pan europea, rimanendo il più possibile attraente sia per la clientela business che per quella leisure. Ti ricordo che gli arancioni sono in molti aeroporti importanti i numeri 1 o numeri 2, laddove sono secondi è perchè vi è una compagnia di bandiera forte con un business diverso. E questo è il loro business. Sulle rotte marginali ci provano e se va bene (nonostante altra concorrenza) rimangono. Ma se i margini si assottigliano per sovraccapacità, preferiscono incrementare dove sanno che va bene. Quindi non una strategia "l'importante è creare dei city pairings e fare volare gli aerei", ma farli volare dove si generano guadagni e affezionare i clienti col proprio prodotto.
Ora se mi spieghi tu la chiara strategia di lungo periodo di RYR (oltre all'aver menzionato gli aerei al prato l'inverno) ti leggerò volentieri.
 

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,452
2,660
Londra
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Un aspetto da non trascurare è il fatto che la crescita dimensionale, almeno nel breve periodo, implica più o meno necessariamente l’abbassamento della redditività media, con la conseguente impossibilità di massimizzare gli yields.
Infatti, quando una compagnia deve impiegare 280 (Easyjet) o 400 aerei (Ryanair) su un mercato, per di più, fortemente competitivo e geograficamente limitato non può che, nel processo di crescita dimensionale, andare su rotte progressivamente più marginali.
Gli utili, in termini assoluti, si possono benissimo continuare a macinare, ma la legge dei rendimenti marginali decrescenti è implacabile (salvo innovazioni importanti) e certamente funziona anche nel mercato del trasporto aereo.
Ryanair prova a contrastare questa tendenza all’abbassamento della profittabilità media tenendo ferma una parte degli aerei nella stagione invernale, ma – cosa più importante – sta modificando in parte il proprio modello di business, entrando sugli aeroporti principali e rivolgendosi a fasce di clientela (business oriented) finora sostanzialmente trascurate.
Mi sfugge, invece (mia carenza), cosa faccia Easyjet. Londonfog dice “Se una rotta non rende la rotta la si chiude”. Benissimo; ma è il seguito che mi lascia perplesso: “se si pensa che l'aereo possa portare passeggeri che rendono di più basato su un'altro aeroporto lo si sposta ed eventualmente si chiudono rotte. Mi sembra anche che quando c'è un dubbio se la concorrenza su una rotta o su un aeroporto possa portare ad un abbattimento delle tariffe oltre un certo livello, se ne vanno”.
La domanda che mi faccio è: dove vanno? La marginalizzazione delle rotte è un fenomeno che temo sia pressoché generale. Qual è la strategia di Easyjet (posto che – modesta opinione personale – un’idea di lungo periodo Ryanair sembra averla)?
Ti faccio un esempio. A Londra stanno riducendo Stanstead ma Gatwick rimane un baluardo e lo rafforzano. Luton continua (LTN e GTW hanno catchment areas diverse) e hanno una piccola presenza su London Southend. Dovendo scegliere presidiano Gatwick e Luton e riducono Stanstead (sempre guardando dall'esterno). Questo gli consente di fare concorrenza a FR su Luton e Gatwick. In Italia l'equivalente potrebbe essere presidiare MXP e VCE (e forse NAP) a scapito di FCO.
 

Planner

Utente Registrato
28 Settembre 2008
395
150
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Se non avessero una strategia, non sarebbero stati tra quelli che vorrebbero acquisire parte di Air Berlin e non avrebbero fatto un'offerta per Alitalia. U2 vuol diventare una compagnia pan europea, rimanendo il più possibile attraente sia per la clientela business che per quella leisure. Ti ricordo che gli arancioni sono in molti aeroporti importanti i numeri 1 o numeri 2, laddove sono secondi è perchè vi è una compagnia di bandiera forte con un business diverso. E questo è il loro business. Sulle rotte marginali ci provano e se va bene (nonostante altra concorrenza) rimangono. Ma se i margini si assottigliano per sovraccapacità, preferiscono incrementare dove sanno che va bene. Quindi non una strategia "l'importante è creare dei city pairings e fare volare gli aerei", ma farli volare dove si generano guadagni e affezionare i clienti col proprio prodotto.
Ora se mi spieghi tu la chiara strategia di lungo periodo di RYR (oltre all'aver menzionato gli aerei al prato l'inverno) ti leggerò volentieri.
Va bene, ma restiamo sulle parole, che per me hanno un rilievo.
Non ho scritto che Easyjet non abbia una strategia, ma che (io) non capisco quale possa essere se ci proiettiamo nel lungo periodo. Sul passato e sul presente, nulla da dire: ha funzionato e onore al merito. Ma mi interessa il futuro, posto che sia vero - sempre che non venga motivatamente smentito, cosa più che possibile - che una strategia di crescita meramente dimensionale ha fatalmente un limite, ovvero che si arriverà ad un certo punto dove le rotte sostitutive non avranno più margini più elevati delle rotte che si abbandonano.
La mia non è una critica a Easyjet, non ho la posizione né gli strumenti per criticare chi ha fatto più che egregiamente il proprio lavoro fino ad ora. Vuole essere, piuttosto, una sottolineatura ad un problema che probabilmente c'è e che riguarda il mercato in generale: qualsiasi compagnia - incluse le low cost - non può basare la propria strategia di sviluppo sui soli elementi della crescita dimensionale e della compressione dei costi, né tanto meno sulla ricerca di rotte di volta in volta più profittevoli. Aspetti, per così dire, qualitativi e relativi all'efficacia del modello di business, ad un certo punto, diventano essenziali anche per chi ha manovrato finora le leve del prezzo (ovvero dei riempimenti) e del costo.
Quando parlo del fatto che Ryanair sembra avere un'idea del lungo periodo (che è espressione diversa da quella che hai usato tu parlando di "chiara strategia di lungo periodo", termini che io non ho volutamente usato) mi riferisco soprattutto al fatto che la compagnia irlandese sta modificando il proprio modello di business, affacciandosi su fasce di mercato che prima non la vedevano presente. In altre parole, Ryanair sa che deve trovare nuove strade oltre quelle battute finora.
E - azzardo - se non fosse tecnicamente molto, troppo complesso, sono convinto che è proprio in quest'ottica di cambiamenti che Ryanair sarebbe già entrata nel mercato del LR.
Sono altresì convinto che Easyjet sappia altrettanto bene che gli obiettivi strategici di lungo periodo richiedono cambiamenti strutturali. Solo non ne ho ancora visto i segni. Tutto qui.
 

Planner

Utente Registrato
28 Settembre 2008
395
150
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Ti faccio un esempio. A Londra stanno riducendo Stanstead ma Gatwick rimane un baluardo e lo rafforzano. Luton continua (LTN e GTW hanno catchment areas diverse) e hanno una piccola presenza su London Southend. Dovendo scegliere presidiano Gatwick e Luton e riducono Stanstead (sempre guardando dall'esterno). Questo gli consente di fare concorrenza a FR su Luton e Gatwick. In Italia l'equivalente potrebbe essere presidiare MXP e VCE (e forse NAP) a scapito di FCO.
L'esempio è chiarissimo, ma si tratta di una politica che vale per il breve periodo. La questione che pongo è per il lungo termine: i termini, secondo me, cambiano in modo più che sostanziale.
 
F

flyboy

Guest
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

L'esempio è chiarissimo, ma si tratta di una politica che vale per il breve periodo. La questione che pongo è per il lungo termine: i termini, secondo me, cambiano in modo più che sostanziale.
Dipende da cosa intendi per lungo periodo.
Il mercato dell'aviazione si sta trasformando così tanto ed il tutto sta avvenendo in modo così repentino che francamente il lungo periodo non può che essere costituito da un piano strategico triennale.
Fare piani che vanno oltre al momento è follia.
In ordine sparso:
- Eurowings si sta affacciando sul mercato presidiato da Ryan e Easy;
- Sul LR Norwegian e Level stanno portando avanti la loro scommessa;
- C'è l'incognita Brexit che qualche danno (o fortuna a seconda dei casi) farà.

In un contesto di questo tipo, con la tentata irruzione delle M3, con il petrolio che risale, con un mercato italiano che potrebbe almeno in parte mutare l'attuale assetto, non ritengo sia possibile più di tanto spingersi in avanti.
Piuttosto: bisogna essere pronti e più veloci della luce a sfruttare ogni singola opportunità al mutare di ogni piccola situazione.
Per farlo devi aver studiato molto i mercati e devi avere una struttura snella che ti consenta di spostare persone e aeromobili. Questo a mio avviso sta facendo Easyjet.
 

OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,194
3,659
Paris
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Quando parlo del fatto che Ryanair sembra avere un'idea del lungo periodo (che è espressione diversa da quella che hai usato tu parlando di "chiara strategia di lungo periodo", termini che io non ho volutamente usato) mi riferisco soprattutto al fatto che la compagnia irlandese sta modificando il proprio modello di business, affacciandosi su fasce di mercato che prima non la vedevano presente. In altre parole, Ryanair sa che deve trovare nuove strade oltre quelle battute finora.
E - azzardo - se non fosse tecnicamente molto, troppo complesso, sono convinto che è proprio in quest'ottica di cambiamenti che Ryanair sarebbe già entrata nel mercato del LR.
Quindi il piano di lungo termine dy RYR (chiamarla strategia fa così schifo?) sarebbe quello di ingrziarsi il passeggero che fino a ieri trattava a pesci in faccia, forte dello 0,99€ spesi per il biglietto, ovvero rendersi più indulgente, chiudere un occhio, secondo bagaglio ecc ecc?
Sul lungo raggio stendiamo un velo pietoso: dichiarazioni decennali di MOL, mai avveratesi, neanche ora che col 737 max potrebbe farcela su alcuni mercati senza stravolgere la flotta. Credo che se avesse fatto quello che ha fatto Norwegian in UK col 787 cinque anni fa, adesso staremmo raccontando un'altra storia.
Di contro U2 si ben guarda dal buttarsi sul LR, ma non ne parla proprio se è per questo; cerca di mantenere una flotta che gli permetta flessibilità (il piano al 2019 era: attuale fleet size se i mercati andavano male, sulle 300 macchine se si fosse continuato con un trend positivo, 330 aerei se si fosse tornati al trend del 2014/15). Secondo obiettivo è l'IT: una piattaforma tecnologica rivolta a tutti (anziani compresi) che possa far si che dallo smartphone si possa fare tutto: dal prenotarsi il panino preferito da mangiare a bordo, al ricevere info dettagliate sul proprio volo, bagaglio e soprattutto da guida in aeroporto. Il programma di fidelizzazione tramite membership card esiste già da anni e prosegue con successo (Ryr ha recentemente introdotto qualcosa di simile, credo...che fa, copia?).
Per ovviare alla saturazione degli hub dove la crescita ci potrebbe essere, ma gli slot no, ha ordinato i 321 (saranno a 235 posti e per non sacrificare spazio avranno 2 coppie di main doors aft e fwd, 4 overwing e due afterwing exits tipiche del 321, ti sto dando un'anteprima!!), in consegna per giugno 2018, cioè tra dieci mesi. Per ora mi fermo qui...

Dipende da cosa intendi per lungo periodo.
Il mercato dell'aviazione si sta trasformando così tanto ed il tutto sta avvenendo in modo così repentino che francamente il lungo periodo non può che essere costituito da un piano strategico triennale.
Fare piani che vanno oltre al momento è follia.
In ordine sparso:
- Eurowings si sta affacciando sul mercato presidiato da Ryan e Easy;
- Sul LR Norwegian e Level stanno portando avanti la loro scommessa;
- C'è l'incognita Brexit che qualche danno (o fortuna a seconda dei casi) farà.

In un contesto di questo tipo, con la tentata irruzione delle M3, con il petrolio che risale, con un mercato italiano che potrebbe almeno in parte mutare l'attuale assetto, non ritengo sia possibile più di tanto spingersi in avanti.
Piuttosto: bisogna essere pronti e più veloci della luce a sfruttare ogni singola opportunità al mutare di ogni piccola situazione.
Per farlo devi aver studiato molto i mercati e devi avere una struttura snella che ti consenta di spostare persone e aeromobili. Questo a mio avviso sta facendo Easyjet.
Come non quotarti.
 

Planner

Utente Registrato
28 Settembre 2008
395
150
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Dipende da cosa intendi per lungo periodo.
Il mercato dell'aviazione si sta trasformando così tanto ed il tutto sta avvenendo in modo così repentino che francamente il lungo periodo non può che essere costituito da un piano strategico triennale.
Fare piani che vanno oltre al momento è follia.
In ordine sparso:
- Eurowings si sta affacciando sul mercato presidiato da Ryan e Easy;
- Sul LR Norwegian e Level stanno portando avanti la loro scommessa;
- C'è l'incognita Brexit che qualche danno (o fortuna a seconda dei casi) farà.

In un contesto di questo tipo, con la tentata irruzione delle M3, con il petrolio che risale, con un mercato italiano che potrebbe almeno in parte mutare l'attuale assetto, non ritengo sia possibile più di tanto spingersi in avanti.
Piuttosto: bisogna essere pronti e più veloci della luce a sfruttare ogni singola opportunità al mutare di ogni piccola situazione.
Per farlo devi aver studiato molto i mercati e devi avere una struttura snella che ti consenta di spostare persone e aeromobili. Questo a mio avviso sta facendo Easyjet.
Questa è sicuramente un’opzione valida. Tuttavia, sono meno d’accordo sul dare al lungo periodo una misura così limitata.
All’espressione “lungo periodo”, infatti, non do una dimensione esclusivamente temporale: una strategia di lungo termine non è solo, o non tanto, la strategia che si intende seguire per un certo numero di anni, ma, soprattutto, quella che definisce l’identità specifica della compagnia (o di qualsivoglia azienda in qualsivoglia settore) e la sua posizione nel mercato; in altre parole, la sua stessa struttura e il suo modello di business.
Se Easyjet sceglie come elemento caratterizzante della propria strategia la flessibilità operativa, farà senz’altro bene, ma è anche vero che sta scegliendo di non modificare in modo sostanziale struttura e modello. Il che potrebbe portarla a confrontarsi presto o tardi con un’erosione dei margini.
Non è detto che accada davvero, ma potrebbe: una scelta strategica è sempre una sorta di scommessa rispetto a scenari futuri che si ritengono probabili e mai certi.
Altre compagnie vanno verso processi di cambiamento. Credo sia interessante, in una fase di trasformazione come questa – come giustamente dici – leggere le strategie delle diverse compagnie rispetto ai modi e all’intensità dei cambiamenti introdotti e/o pianificati, evidenziando così differenze e peculiarità: così, per esempio, appaiono compagnie più dinamiche rispetto alle prospettive di cambiamento, compagnie che privilegiano il consolidamento al cambiamento o altre che hanno percorsi meno definiti.
Sono possibili differenze, non certo una classificazione in buoni e cattivi. Ma questo approccio può offrire una chiave di lettura su come le diverse compagnie affrontano il futuro, perché – di questo sono convinto – non tutti fanno né possono fare una scelta di flessibilità.
 

Planner

Utente Registrato
28 Settembre 2008
395
150
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Quindi il piano di lungo termine dy RYR (chiamarla strategia fa così schifo?) sarebbe quello di ingrziarsi il passeggero che fino a ieri trattava a pesci in faccia, forte dello 0,99€ spesi per il biglietto, ovvero rendersi più indulgente, chiudere un occhio, secondo bagaglio ecc ecc?
Perdonami, ma se banalizzi così il mio punto di vista non posso seguirti.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Se effettivamente il settore low cost si sta saturando mentre pare ci sia ancora spazio sul lungo raggio, mi sfugge il motivo per cui MOL non dovrebbe avere le capacità per gestire una compagnia a modello più o meno tradizionale meno peggio degli altri.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,844
1,776
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Se effettivamente il settore low cost si sta saturando mentre pare ci sia ancora spazio sul lungo raggio, mi sfugge il motivo per cui MOL non dovrebbe avere le capacità per gestire una compagnia a modello più o meno tradizionale meno peggio degli altri.
MOL conosce le insidie e per ora non ritiene il rischio accettabile. Per FR vuol dire aggiornare il proprio modello e non ė semplice. MOL vorrebbe farlo a spese di altri, il problema è che deve trovare qualcuno disposto a prendersi tutti i rischi al suo posto con il rischio che una volta oliato il sistema MOL si presenta da Boeing per un mega ordine di 787 e torna a prendersi il mercato ormai maturo.
 

OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,194
3,659
Paris
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Perdonami, ma se banalizzi così il mio punto di vista non posso seguirti.
Perdonami, ma se quoti solo questo e non mi spieghi altro, tralasciando tutto il resto del mio post, non ti seguo neanche io.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

MOL conosce le insidie e per ora non ritiene il rischio accettabile. Per FR vuol dire aggiornare il proprio modello e non ė semplice. MOL vorrebbe farlo a spese di altri, il problema è che deve trovare qualcuno disposto a prendersi tutti i rischi al suo posto con il rischio che una volta oliato il sistema MOL si presenta da Boeing per un mega ordine di 787 e torna a prendersi il mercato ormai maturo.
Quale soluzione di compromesso, potrebbe farlo lui stesso con una società completamente separata. Se va male la manda in procedura senza intaccare la propria creatura.

Con alitalia, si prenderebbe le basi di linate e fiumicino oltre ai voli a lungo raggio dal terzo paese d'Europa. Il tutto, dopo la ristrutturazione, ad un costo tutto sommato ragionevole.

Va anche tenuto conto che se la base di Linate andasse a Lufthansa/Eurowing, per MOL (e U2) sarebbero dolori.

Questo per dire che secondo me l'interesse di MOL per Alitalia è davvero reale. MOL dice che non gli interessano gli Embraer, ma se l'interesse per la compagnia è forte mi sembra un problema superabile.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,699
9,315
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Se effettivamente il settore low cost si sta saturando mentre pare ci sia ancora spazio sul lungo raggio, mi sfugge il motivo per cui MOL non dovrebbe avere le capacità per gestire una compagnia a modello più o meno tradizionale meno peggio degli altri.
Secondo me il mercato low cost non si sta saturando, ma sta diventando piu' combattivo. Il mercato low cost sta diventando l'intero mercato short haul point-to-point in Europa, e anche il mercato in transito - short to mid-haul, e feeder sta iniziando ad aprirsi alle low cost. In questo senso FR ha modo di espandersi ancora, e massicciamente, in due modi: creando nuovo mercato e, soprattutto, fregandolo/sostituendosi/alleandosi a compagnie legacy o altre piccole low cost. Prima che FR debba saltare il fosso e buttarsi nel lungo c'e' ancora molto mercato che FR puo' occupare. Il tutto, oviamente, IMHO.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Secondo me il mercato low cost non si sta saturando, ma sta diventando piu' combattivo. Il mercato low cost sta diventando l'intero mercato short haul point-to-point in Europa, e anche il mercato in transito - short to mid-haul, e feeder sta iniziando ad aprirsi alle low cost. In questo senso FR ha modo di espandersi ancora, e massicciamente, in due modi: creando nuovo mercato e, soprattutto, fregandolo/sostituendosi/alleandosi a compagnie legacy o altre piccole low cost. Prima che FR debba saltare il fosso e buttarsi nel lungo c'e' ancora molto mercato che FR puo' occupare. Il tutto, oviamente, IMHO.
Condivido in pieno, ma per star dietro allo scenario che hai ben rappresentato devi mettere piede negli aeroporti principali che a questo punto per FR diventa non un'opzione bensì una necessità per non retrocedere.
Milano è il secondo mercato per FR. Se qualche altra low cost dovesse prendersi linate la vedo veramente dura per FR non andare indietro su quel mercato.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,699
9,315
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Condivido in pieno, ma per star dietro allo scenario che hai ben rappresentato devi mettere piede negli aeroporti principali che a questo punto per FR diventa non un'opzione bensì una necessità per non retrocedere.
Milano è il secondo mercato per FR. Se qualche altra low cost dovesse prendersi linate la vedo veramente dura per FR non andare indietro su quel mercato.
Ryanair ha un vantaggio principale, che e' quello dell'avere i costi piu' bassi di quelli di qualunque altro. Il che vuol dire che possono offrire il prezzo piu' basso quando devono competere per un contratto, possono offrire i prezzi piu' bassi in una guerra di costi... a scanso di chiusure politiche (tipo Francia) o pura e semplice impossibilita' (vedi LHR) direi che "sky's the limit" per FR. In piu', secondo me, ci sono diverse compagnie aeree che penserebbero a Ryanair per i loro transiti, specie quelle che hanno problemi a finanziare/tenere in vita le loro rotte feeder...
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,239
1,440
N/D
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Ricordiamoci che Ryanair ha già iniziato a fare feederaggio per conto di AirEuropa inviando pax su MAD che poi proseguono sul lungo raggio.
E' una prima compagnia a cui credo ne seguiranno altre, in particolare penso a compagnie di dimensioni medio piccole come AerLingus o Tap che non hanno o non riescono a sviluppare internamente un network di corto raggio capillare.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,844
1,776
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Ryanair ha un vantaggio principale, che e' quello dell'avere i costi piu' bassi di quelli di qualunque altro. Il che vuol dire che possono offrire il prezzo piu' basso quando devono competere per un contratto, possono offrire i prezzi piu' bassi in una guerra di costi... a scanso di chiusure politiche (tipo Francia) o pura e semplice impossibilita' (vedi LHR) direi che "sky's the limit" per FR. In piu', secondo me, ci sono diverse compagnie aeree che penserebbero a Ryanair per i loro transiti, specie quelle che hanno problemi a finanziare/tenere in vita le loro rotte feeder...
Il problema che sta tenendo fermo il passaggio dei voli feed a FR è che poi FR ti tiene in pugno e decide se e quando farti chiudere baracca.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,844
1,776
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Ricordiamoci che Ryanair ha già iniziato a fare feederaggio per conto di AirEuropa inviando pax su MAD che poi proseguono sul lungo raggio.
E' una prima compagnia a cui credo ne seguiranno altre, in particolare penso a compagnie di dimensioni medio piccole come AerLingus o Tap che non hanno o non riescono a sviluppare internamente un network di corto raggio capillare.
FR vende i biglietti Air Europa, ma Air Europa garantisce anche il transito? Mi pare che in questa fase ci sia solo vendita di biglietti Air Europa sul sito FR per transiti fai da te.
 

millenove77

Utente Registrato
20 Maggio 2014
372
0
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Ryanair ha un vantaggio principale, che e' quello dell'avere i costi piu' bassi di quelli di qualunque altro. ..
Quoto per 3,14!!!
In più lo spazio di crescita c'è. Hanno un competitor (Easyjet) che si difende bene, hanno altri piccoli che ci provano, ma Ryan è un passo avanti a tutti per quanto detto da 13900.
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,752
4,960
Milano
Re: L'ultima di O'Leary: "Norwegian non supererà l'inverno"

Potremmo cortesemente tornare all'oggetto del thread, cioè alla dichiarazione di MO'L sul destino a breve termine di Norwegian?
Grazie.