Etihad Airways non colpita dalla turbolenza dei dazi, vede opportunità, afferma l'AD
La compagnia aerea Etihad Airways di Abu Dhabi rimane indenne dalle recenti turbolenze causate dalle politiche tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dichiarato lunedì il CEO...
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La compagnia aerea Etihad Airways di Abu Dhabi rimane indenne dalle recenti turbolenze causate dalle politiche tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dichiarato lunedì il CEO Antonoaldo Neves a Reuters, sottolineando che è ancora troppo presto per valutare pienamente gli effetti delle nuove imposte.
L'annuncio di Trump, seguito poi da una sospensione, di dazi generalizzati rivolti a decine di partner commerciali degli Stati Uniti all'inizio di questo mese ha generato grande incertezza sui mercati e alimentato i timori di una recessione economica globale.
Neves ha affermato che la compagnia aerea ha registrato livelli elevati di occupazione dei posti nelle ultime settimane nonostante le tensioni commerciali, aggiungendo che la volatilità globale potrebbe persino creare opportunità in alcune circostanze.
Si aspetta, ad esempio, che un numero crescente di europei approfitti del recente rafforzamento dell'euro rispetto al dollaro e alle valute ancorate al dollaro nella regione.
«Significa che l'euro ora è più forte rispetto alle valute mediorientali... Quindi mi aspetto di vedere più europei arrivare», ha spiegato Neves a margine della fiera Arabian Travel Market di Dubai.
Le osservazioni di Neves si allineano a quelle della compagnia aerea del Golfo Riyadh Air, che sempre lunedì ha dichiarato che l'incertezza economica globale non ha ridotto la domanda di viaggi verso la capitale saudita.
Se la turbolenza indotta dai dazi dovesse infine influire sul numero di passeggeri, Neves ha sottolineato che Etihad, che dispone di una flotta di circa 100 aeromobili, ha un piano di emergenza e può contare sulla propria flessibilità.
«Circa il 60% dei nostri aerei è senza vincoli, quindi sono tutti completamente pagati. Se un giorno dovesse arrivare una crisi, parcheggio gli aerei... e risparmio il 75% dei costi», ha spiegato.
Durante una conferenza stampa tenutasi sempre lunedì, Neves ha annunciato che la compagnia prevede di aggiungere da 20 a 22 nuovi aeromobili quest'anno, puntando a espandere la propria flotta a oltre 170 aerei entro il 2030.
Etihad, controllata dal fondo sovrano di Abu Dhabi ADQ da 225 miliardi di dollari, prevede di volare verso oltre 125 aeroporti entro il 2030, nell'ambito degli sforzi dell'emirato ricco di petrolio per diversificare l'economia e diventare un hub globale per i viaggi.