Condor apre 9 rotte europee da Francoforte: anche Milano e Roma


Cesare.Caldi

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Condor NW25 City Flights Service Expansion

Condor in Northern winter 2025/26 season plans to expand its city flights service, with the addition of 3rd daily flight to Berlin, Hamburg, Munich, Vienna and Zurich. The new flight will operate late-morning hours into Frankfurt, departing Frankfurt at mid-afternoon hours.

Frankfurt – Berlin eff 03NOV25 Increase from 2 to 3 daily, A320neo
DE4087 FRA0830 – 0935BER 32N D
DE4075 FRA1400 – 1505BER 32N D
DE4095 FRA1910 – 2015BER 32N D

DE4086 BER0750 – 0900FRA 32N D
DE4074 BER1120 – 1230FRA 32N D
DE4094 BER1620 – 1730FRA 32N D

Frankfurt – Hamburg
eff 26OCT25 Increase from 2 to 3 daily, A321neo (replacing A321ceo from 26OCT25)
DE4181 FRA0830 – 0935HAM 32Q D
DE4173 FRA1400 – 1505HAM 32Q D
DE4179 FRA1910 – 2015HAM 32Q D

DE4180 HAM0755 – 0900FRA 32Q D
DE4172 HAM1125 – 1230FRA 32Q D
DE4178 HAM1625 – 1730FRA 32Q D

Frankfurt – Munich
eff 03NOV25 Increase from 2 to 3 daily, A321ceo
DE4305 FRA0830 – 0930MUC 32B D
DE4257 FRA1400 – 1500MUC 32B D
DE4427 FRA1910 – 2010MUC 32B D

DE4304 MUC0805 – 0900FRA 32B D
DE4256 MUC1135 – 1230FRA 32B D
DE4426 MUC1635 – 1730FRA 32B D

Frankfurt – Vienna
eff 26OCT25 Increase from 1 to 2 daily, service will now further increase to 3 daily from 03NOV25. A320ceo operating
DE4347 FRA0830 – 0950VIE 320 D
DE4345 FRA1400 – 1520VIE 320 D
DE4349 FRA1910 – 2030VIE 320 D

DE4346 VIE0740 – 0900FRA 320 D
DE4344 VIE1110 – 1230FRA 320 D
DE4348 VIE1610 – 1730FRA 320 D

Frankfurt – Zurich
eff 03NOV25 Increase from 2 to 3 daily, A320ceo
DE4313 FRA0830 – 0920ZRH 320 D
DE4319 FRA1400 – 1450ZRH 320 D
DE4311 FRA1910 – 2000ZRH 320 D

DE4312 ZRH0805 – 0900FRA 320 D
DE4318 ZRH1135 – 1230FRA 320 D
DE4310 ZRH1635 – 1730FRA 320 D

aeroroutes.com
 

Cesare.Caldi

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Cominciano a fare sul serio con i voli europei introducendo il 3x daily su diverse rotte, con frequenze simili oltre che in ottica transiti, i voli diventano interessanti anche per il traffico p2p.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Cominciano a fare sul serio con i voli europei introducendo il 3x daily su diverse rotte, con frequenze simili oltre che in ottica transiti, i voli diventano interessanti anche per il traffico p2p.
considerazione filtrata nei 4' tra primo e secondo post Cesare? Che dire ovvia, perdonami, e' pure poco?
 

herry92

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Condor, la compagnia tedesca con gli aerei a strisce, sbarca a Milano e Roma. E prova a disturbare Ita-Lufthansa

Intervista al ceo Peter Gerber: «Vogliamo collegare l’Italia al resto del mondo offrendo un’alternativa. E la nostra classe Business è migliore di quella di Lufthansa»

Dopo Lufthansa un’altra compagnia aerea tedesca punta buona parte delle sue carte — e dei suoi aerei — sull’Italia. E prova a rovinare i piani del colosso da poco entrato in Ita Airways soprattutto sui collegamenti intercontinentali, quelli dove i vettori fanno utili. La primavera 2025 vede nei cieli del nostro Paese sempre più velivoli di Condor, realtà storica del trasporto turistico, con la livrea che non passa inosservata grazie alle strisce verticali a colori create per ricordare ombrelloni e teli da mare. «La nostra missione è collegare l’Italia al resto del mondo», spiega durante un’intervista con il Corriere Peter Gerber, amministratore delegato di Condor e un’esperienza trentennale nel gruppo Lufthansa, nel quale ha ricoperto anche l’incarico di ceo di Brussels Airlines.

I numeri
«Sappiamo che il vostro Paese ha già una buona connettività, ma adesso anche Condor sta cercando di fare qualcosa in più, offrendo una vera alternativa a ciò che possono offrire Ita, il gruppo Lufthansa o Air France». Nel 2024 l’aviolinea tedesca ha trasportato 8,5 milioni di passeggeri (con un tasso medio di riempimento dei voli dell’89,5%) e registrato più di 2 miliardi di euro di ricavi. Nel 2025, secondo Cirium, ha messo in vendita circa mezzo milioni di sedili tra Italia e Germania. In azienda lavorano 5.500 — «ma saliranno a 6 mila nei prossimi mesi», dice Gerber — e la flotta conta 59 velivoli, «ma supereremo presto i 60». «Nel 2025 puntiamo ai 10 milioni di viaggiatori trasportati», anticipa il ceo. Che non risparmia stoccatine a Lufthansa.

La prima domanda è ovvia: chi ve lo fa fare di investire in Italia, un mercato dominato dalle low cost e dove Lufthansa sta investendo in Ita?
«Vogliamo offrire una possibilità ai nostri clienti. È anche una questione di concorrenza, e noi crediamo che alla fine sia il cliente a decidere: se ha una scelta, lasciamolo scegliere e poi vediamo come va».

Ma non è facile...
«Lo sappiamo. In alcuni casi avremmo voluto fare di più, ma nella situazione attuale, con player dominanti come Ita — e soprattutto Ita collegata al gruppo Lufthansa — non sarà facile per noi. Ma ci proviamo lo stesso».

Perché dovrebbero scegliere voi?
«I nostri aerei sono nuovi. Tra quelli per i voli intercontinentali il più vecchio ha solo 2 anni e mezzo. E il nostro prodotto in classe Business è considerato uno dei migliori sul mercato tedesco — più moderno e più confortevole rispetto, ad esempio, a quello Lufthansa, che è piuttosto datato».

A che punto è la vostra rete di collegamenti?
«Oggi serviamo più di 100 destinazioni nel mondo, con una rete intercontinentale molto estesa, ma anche una rete continentale interessante. Non ci sono solo le classiche rotte turistiche estive, ma sempre più spesso anche voli verso le città, utili sia per i viaggi brevi che per le connessioni con i voli lunghi. Voliamo in Canada, Usa, America Centrale, Africa, Asia (Bangkok e Phuket), e destinazioni classiche come Mauritius».

Dall’Italia però, per andare negli Stati Uniti, bisognerà comunque fare scalo a Francoforte.
«Con il nuovo sistema di ”alimentazione” dei voli via Francoforte — che possiamo ora gestire in autonomia, senza più dipendere dal gruppo Lufthansa —, possiamo garantire connessioni più efficienti».

A Lufthansa l’Antitrust ha imposto di portare passeggeri ai vostri voli intercontinentali. Negli ultimi tempi le cose sono cambiate.
«Non abbiamo più quello che chiamavamo “Special pro-rate agreement”. Ciò che è ancora in vigore è l’accordo di interlinea con bagagli registrati, riprotezione passeggeri e tutto il resto. Ora riceviamo circa il 20% di ciò che ricevevamo prima. Il resto lo copriamo ora con i nostri aerei a corridoio singolo e quelli dei partner come la polacca Lot».

In Italia sbarcate nelle grandi città.
«Oltre alle rotte turistiche già operative, come Olbia e Lamezia Terme, abbiamo aggiunto Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Avremmo voluto fare di più, ma non ci sono stati concessi altri slot. Poi voliamo anche a Palermo via Roma. Anche qui, le limitazioni negli slot ci impediscono ulteriori espansioni, ma siamo soddisfatti della risposta positiva del capoluogo siciliano».

Perché Malpensa e non Linate?
«Perché a Linate non abbiamo ottenuto slot (i diritti di decollo e atterraggio, ndr) dalle nozze Ita-Lufthansa. Se li avessimo ottenuti al city airport milanese avremmo potuto disegnare una rete diversa di collegamenti».

Dove avreste volato da Linate?
«Sarebbe stato interessante ovviamente il collegamento Linate-Francoforte. E poi avremmo potuto pensare ad altre città tedesche come Amburgo, Düsseldorf o Berlino».

Dove guardate nel resto d’Italia?
«A Firenze, ma non abbiamo ottenuto slot, e a Venezia».

I cieli europei sono in movimento: il consolidamento tanto auspicato è entrato nel vivo. Questo riguarderà anche Condor?
«Al momento non c’è niente. Ma tra qualche anno chissà».

Perché il mercato tedesco è così lento a riprendersi e a recuperare i numeri pre-pandemia?
«La prima causa penso siano i costi negli aeroporti tedeschi. Quelli per la sicurezza sono quasi raddoppiati. Quelli per il controllo del traffico aereo anche. La tassa sull’aviazione è salita di oltre il 30%. Il risultato è un mix abbastanza tossico. Il secondo problema è Lufthansa che ha un monopolio in tante parti e ha tolto molta offerta. Con l’aumento dei costi operativi è una cosa che avrei fatto anch’io per fare utili, cosa che loro fanno molto bene».

Tutti gli occhi sono sul mercato transatlantico dopo le prime settimane della seconda amministrazione Trump. Diverse compagnie ora parlano di domanda in calo e c’è un po’ di preoccupazione. Cosa vede nelle prenotazioni?
«Lo dico con cautela, ma non definirei la domanda debole, semmai più morbida rispetto all’anno scorso. Dobbiamo anche ricordarci che il 2024 è stato record per i vettori. Per ora posso dire che non è una catastrofe. E ci sono anche nuovi risvolti».

Per esempio?
«I canadesi che non volano più negli Usa vanno nei Caraibi o in Europa. E vediamo che la domanda verso il Canada è forte in entrambe le direzioni».

Rispetto agli anni passati c’è un focus maggiore sul segmento premium. Come mai?
«Perché sentivamo che c’era ancora spazio per crescere. E per ora, penso che abbiamo avuto ragione».


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East End Ave

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Condor, la compagnia tedesca con gli aerei a strisce, sbarca a Milano e Roma. E prova a disturbare Ita-Lufthansa

Intervista al ceo Peter Gerber: «Vogliamo collegare l’Italia al resto del mondo offrendo un’alternativa. E la nostra classe Business è migliore di quella di Lufthansa»

Dopo Lufthansa un’altra compagnia aerea tedesca punta buona parte delle sue carte — e dei suoi aerei — sull’Italia. E prova a rovinare i piani del colosso da poco entrato in Ita Airways soprattutto sui collegamenti intercontinentali, quelli dove i vettori fanno utili. La primavera 2025 vede nei cieli del nostro Paese sempre più velivoli di Condor, realtà storica del trasporto turistico, con la livrea che non passa inosservata grazie alle strisce verticali a colori create per ricordare ombrelloni e teli da mare. «La nostra missione è collegare l’Italia al resto del mondo», spiega durante un’intervista con il Corriere Peter Gerber, amministratore delegato di Condor e un’esperienza trentennale nel gruppo Lufthansa, nel quale ha ricoperto anche l’incarico di ceo di Brussels Airlines.

I numeri
«Sappiamo che il vostro Paese ha già una buona connettività, ma adesso anche Condor sta cercando di fare qualcosa in più, offrendo una vera alternativa a ciò che possono offrire Ita, il gruppo Lufthansa o Air France». Nel 2024 l’aviolinea tedesca ha trasportato 8,5 milioni di passeggeri (con un tasso medio di riempimento dei voli dell’89,5%) e registrato più di 2 miliardi di euro di ricavi. Nel 2025, secondo Cirium, ha messo in vendita circa mezzo milioni di sedili tra Italia e Germania. In azienda lavorano 5.500 — «ma saliranno a 6 mila nei prossimi mesi», dice Gerber — e la flotta conta 59 velivoli, «ma supereremo presto i 60». «Nel 2025 puntiamo ai 10 milioni di viaggiatori trasportati», anticipa il ceo. Che non risparmia stoccatine a Lufthansa.

La prima domanda è ovvia: chi ve lo fa fare di investire in Italia, un mercato dominato dalle low cost e dove Lufthansa sta investendo in Ita?
«Vogliamo offrire una possibilità ai nostri clienti. È anche una questione di concorrenza, e noi crediamo che alla fine sia il cliente a decidere: se ha una scelta, lasciamolo scegliere e poi vediamo come va».

Ma non è facile...
«Lo sappiamo. In alcuni casi avremmo voluto fare di più, ma nella situazione attuale, con player dominanti come Ita — e soprattutto Ita collegata al gruppo Lufthansa — non sarà facile per noi. Ma ci proviamo lo stesso».

Perché dovrebbero scegliere voi?
«I nostri aerei sono nuovi. Tra quelli per i voli intercontinentali il più vecchio ha solo 2 anni e mezzo. E il nostro prodotto in classe Business è considerato uno dei migliori sul mercato tedesco — più moderno e più confortevole rispetto, ad esempio, a quello Lufthansa, che è piuttosto datato».

A che punto è la vostra rete di collegamenti?
«Oggi serviamo più di 100 destinazioni nel mondo, con una rete intercontinentale molto estesa, ma anche una rete continentale interessante. Non ci sono solo le classiche rotte turistiche estive, ma sempre più spesso anche voli verso le città, utili sia per i viaggi brevi che per le connessioni con i voli lunghi. Voliamo in Canada, Usa, America Centrale, Africa, Asia (Bangkok e Phuket), e destinazioni classiche come Mauritius».

Dall’Italia però, per andare negli Stati Uniti, bisognerà comunque fare scalo a Francoforte.
«Con il nuovo sistema di ”alimentazione” dei voli via Francoforte — che possiamo ora gestire in autonomia, senza più dipendere dal gruppo Lufthansa —, possiamo garantire connessioni più efficienti».

A Lufthansa l’Antitrust ha imposto di portare passeggeri ai vostri voli intercontinentali. Negli ultimi tempi le cose sono cambiate.
«Non abbiamo più quello che chiamavamo “Special pro-rate agreement”. Ciò che è ancora in vigore è l’accordo di interlinea con bagagli registrati, riprotezione passeggeri e tutto il resto. Ora riceviamo circa il 20% di ciò che ricevevamo prima. Il resto lo copriamo ora con i nostri aerei a corridoio singolo e quelli dei partner come la polacca Lot».

In Italia sbarcate nelle grandi città.
«Oltre alle rotte turistiche già operative, come Olbia e Lamezia Terme, abbiamo aggiunto Milano Malpensa e Roma Fiumicino. Avremmo voluto fare di più, ma non ci sono stati concessi altri slot. Poi voliamo anche a Palermo via Roma. Anche qui, le limitazioni negli slot ci impediscono ulteriori espansioni, ma siamo soddisfatti della risposta positiva del capoluogo siciliano».

Perché Malpensa e non Linate?
«Perché a Linate non abbiamo ottenuto slot (i diritti di decollo e atterraggio, ndr) dalle nozze Ita-Lufthansa. Se li avessimo ottenuti al city airport milanese avremmo potuto disegnare una rete diversa di collegamenti».

Dove avreste volato da Linate?
«Sarebbe stato interessante ovviamente il collegamento Linate-Francoforte. E poi avremmo potuto pensare ad altre città tedesche come Amburgo, Düsseldorf o Berlino».

Dove guardate nel resto d’Italia?
«A Firenze, ma non abbiamo ottenuto slot, e a Venezia».

I cieli europei sono in movimento: il consolidamento tanto auspicato è entrato nel vivo. Questo riguarderà anche Condor?
«Al momento non c’è niente. Ma tra qualche anno chissà».

Perché il mercato tedesco è così lento a riprendersi e a recuperare i numeri pre-pandemia?
«La prima causa penso siano i costi negli aeroporti tedeschi. Quelli per la sicurezza sono quasi raddoppiati. Quelli per il controllo del traffico aereo anche. La tassa sull’aviazione è salita di oltre il 30%. Il risultato è un mix abbastanza tossico. Il secondo problema è Lufthansa che ha un monopolio in tante parti e ha tolto molta offerta. Con l’aumento dei costi operativi è una cosa che avrei fatto anch’io per fare utili, cosa che loro fanno molto bene».

Tutti gli occhi sono sul mercato transatlantico dopo le prime settimane della seconda amministrazione Trump. Diverse compagnie ora parlano di domanda in calo e c’è un po’ di preoccupazione. Cosa vede nelle prenotazioni?
«Lo dico con cautela, ma non definirei la domanda debole, semmai più morbida rispetto all’anno scorso. Dobbiamo anche ricordarci che il 2024 è stato record per i vettori. Per ora posso dire che non è una catastrofe. E ci sono anche nuovi risvolti».

Per esempio?
«I canadesi che non volano più negli Usa vanno nei Caraibi o in Europa. E vediamo che la domanda verso il Canada è forte in entrambe le direzioni».

Rispetto agli anni passati c’è un focus maggiore sul segmento premium. Come mai?
«Perché sentivamo che c’era ancora spazio per crescere. E per ora, penso che abbiamo avuto ragione».


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mah...capisco le diverse frecciate a LH dopo gli screzi legali che han dato peraltro ragione a quest'ultima, ma francamente mi sembra un azzardo, my 2 cents.
Potevi pescare in Francia magari, est-Europeo, Scandinavia...ma in una home country LH, fuori da qualsiasi alleanza, comunque dovendo fare via FRA, boh...
Auguri Condor!
 

micheleforchini

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mah...capisco le diverse frecciate a LH dopo gli screzi legali che han dato peraltro ragione a quest'ultima, ma francamente mi sembra un azzardo, my 2 cents.
Potevi pescare in Francia magari, est-Europeo, Scandinavia...ma in una home country LH, fuori da qualsiasi alleanza, comunque dovendo fare via FRA, boh...
Auguri Condor!
Condor ha un prodotto molto interessante, voli per nulla banali ( Anchorage, Calgary, Las Vegas, Los Cabos, Portland per dirne alcune) e partnership con Alaska e Westjet ma è poco conosciuta sul mercato italiano e non mi pare abbia messo in campo una grande operazione di marketing per farsi conoscere al pubblico generalista che poi è quello che magari la usa sul FCO-PMO.

Non mi pare nemmeno di aver visto road show a tappeto per intercettare le agenzie, le prime a cui potrebbe interessare avere voli con un solo scalo su destinazioni come quelle riportate sopra.
 

East End Ave

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Condor ha un prodotto molto interessante, voli per nulla banali ( Anchorage, Calgary, Las Vegas, Los Cabos, Portland per dirne alcune) e partnership con Alaska e Westjet ma è poco conosciuta sul mercato italiano e non mi pare abbia messo in campo una grande operazione di marketing per farsi conoscere al pubblico generalista che poi è quello che magari la usa sul FCO-PMO.

Non mi pare nemmeno di aver visto road show a tappeto per intercettare le agenzie, le prime a cui potrebbe interessare avere voli con un solo scalo su destinazioni come quelle riportate sopra.
amico mio, ti dico solo che per portare gente (Italiana) a Chicago, Washington o Denver si fa fatica, perché la massa pecorareccia locale va e continua ad andare da decenni a NYC, MIA LAX e SFO.
Figurati YYC o ANC o PDX! Quella è roba per tedeschi, scandinavi , olandesi e finanche franzosi…i nostri basta vadano a Disneyland e sono contenti! E lo dico con profonda amarezza perché è una battaglia quotidiana con i tour operators per convincerli ad osare altro; che però fanno fatica a conoscere anche loro…
 

Cesare.Caldi

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Condor offre un buon prodotto paragonabile a una major, con una flotta di WB interamente rinnovata e offrono anche un network interessante specie sugli USA verso destinazioni piu' di nicchia per il grande pubblico e meno servite dalle major direttamente dall' Europa.

Vedo però due problemi il primo che si diceva sopra è che per il grande pubblico italiano le destinazioni che propongono spesso sono troppo di nicchia e secondo che partono con questa attività di feederaggio in un momento molto difficile dove il traffico da Europa a Usa è in calo e con prospettive negative. Vedremo come andranno.
 

micheleforchini

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amico mio, ti dico solo che per portare gente (Italiana) a Chicago, Washington o Denver si fa fatica, perché la massa pecorareccia locale va e continua ad andare da decenni a NYC, MIA LAX e SFO.
Figurati YYC o ANC o PDX! Quella è roba per tedeschi, scandinavi , olandesi e finanche franzosi…i nostri basta vadano a Disneyland e sono contenti! E lo dico con profonda amarezza perché è una battaglia quotidiana con i tour operators per convincerli ad osare altro; che però fanno fatica a conoscere anche loro…
Assolutamente vero.
I t.o. classici sono abbastanza dei "bisonti" a livello di proposta, non è un caso che negli ultimi anni siano nati in Italia T.O. per viaggi organizzati che stanno andando fortissimo ( ne dico due, WeRoad e SiVola ma ce ne sono a decine). WeRoad era invitata alla presentazione del Treno della Dolce Vita, un prodotto completamente fuori target ( 3K a notte a persona...) e Condor, che ha voli su destinazioni MOLTO interessanti e difficili da raggiungere con un solo scalo, non ha manco fatto mezza operazione.
 

herry92

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Condor and Emirates officially activate reciprocal codeshare agreement
By Teodor Stefan 05-05-2025

Condor and Emirates have officially activated their reciprocal codeshare partnership ahead of the 2025 summer travel season.

The agreement expands travel options for customers of both airlines, providing convenient booking options and greater access to some of the most sought-after destinations across the globe. Furthermore, customers will benefit from one baggage policy and combined loyalty benefits.

Condor customers will benefit from enhanced connectivity to 13 destinations served by Emirates via the airline’s Dubai hub. These include attractive holiday spots such as Bali, the Maldives, Sri Lanka, Bangkok, Phuket, Hanoi and Cape Town.

Emirates’ customers can enjoy seamless access to 11 new destinations across Europe and the Caribbean Islands served by Condor via Dusseldorf, Frankfurt and Hamburg. These include popular summer gateways such as Palma de Mallorca, Ibiza, Gran Canaria, Fuerteventura, Tenerife, Cancun, Montego Bay and others.



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