Chiusura Aeroporto di Bergamo Orio Al Serio BGY 14/05-02/06


airpilot

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3 Maggio 2007
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Prevedo un bel casotto sulla A4/A8 in quel periodo ma almeno in quel periodo Malpensa tornerà a riempirsi. Secondo me l'opzione Brescia Montichiari non era fattibile per un due motivi: grandezza aerostazione e piazzale troppo piccolo.
 

pello

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BGY
Ryanair, la compagnia aerea a tariffe basse preferita in Europa, ha confermato oggi (30 gennaio) che l’Aeroporto di Milano Bergamo (Orio al Serio) chiuderà per 21 giorni (da martedì 13 maggio a lunedì 2 giugno) per essenziali lavori di manutenzione della pista. Nel corso di questi 21 giorni, Ryanair sposterà temporaneamente all’Aeroporto di Milano Malpensa, Terminal 1, tutti i suoi voli da/per Bergamo (Orio al Serio).

Durante questo periodo di 21 giorni, tutti i clienti Ryanair dovranno recarsi e imbarcarsi al Terminal 1 dell’Aeroporto di Milano Malpensa. I passeggeri Ryanair in arrivo a Milano Malpensa potranno usufruire di trasferimenti in autobus per l’Aeroporto di Bergamo (Orio al Serio). Ryanair si scusa sinceramente con tutti i passeggeri colpiti da questa chiusura di 21 giorni dell’Aeroporto di Milano Bergamo. Tutti i clienti saranno informati via email.
 

pello

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BGY
Scalo di Orio, i parcheggi alla Sea
Si paga col Telepass, vendita online


Da sabato 1° febbraio saranno gestiti da Sea e Apcoa Parking Italia Spa in Associazione di Impresa i parcheggi dell’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Le due società si sono infatti aggiudicati la gara, indetta lo scorso luglio da Sacbo, per la gestione del servizio dal 1° febbraio 2014 al 31 gennaio 2020.

Sea, capofila dell’associazione gestirà direttamente i rapporti con Sacbo, sarà quindi responsabile della parte economica e finanziaria con una serie di investimenti che avranno l’obiettivo di migliorarne il servizio soprattutto sotto il profilo dell’innovazione tecnologica e della sicurezza.

Mentre Apcoa, leader europeo nei servizi di parcheggio che collabora da oltre quindici anni con Sea nella gestione operativa dei parcheggi di Milano Malpensa Terminal 1, si occuperà della gestione operativa dei parcheggi e della gestione dei rapporti diretti con la clientela.

Tra le migliorie tecniche a vantaggio della clientela aeroportuale di Bergamo Orio al Serio, ci sarà l’attivazione del servizio Telepass per il pagamento della sosta; questo servizio è già stato sperimentato negli aeroporti Milano Linate e Milano Malpensa poiché permette di pagare il costo della sosta a fine mese, nell’estratto conto Telepass.

Inoltre, in accordo con Sacbo, verrà introdotto un altro servizio che, per primo in Italia tra i gestori aeroportuali, ViaMilanoParking ha lanciato lo scorso anno: l’e-commerce, ossia la vendita on-line dei parcheggi che permette di prenotare e di preac-quistare a un prezzo molto vantaggioso la propria sosta nei parcheggi ufficiali degli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa. Iniziativa molto apprezzata sia dal singolo cliente, sia dalle agenzie di viaggio e tour operator. Infine, si prevedono tutta una serie di azioni per migliorare la sicurezza e la comunicazione col cliente che vanno dalla segnaletica, all’impianto audio per le comunicazioni con il passeggero, fino all’introduzione di telecamere e di sistemi di controllo dei transiti veicolari nei parcheggi.

Da domani quindi inizierà la gestione degli oltre 7.000 posti auto dell’aeroporto di Bergamo. Sea, con oltre 5.000 posti auto a Milano Linate e oltre 10.000 a Milano Malpensa, gestirà così il più grande sistema parcheggi degli aeroporti lombardi
 

pello

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29 Giugno 2013
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BGY
non è molto inerente a questo thread, ma ho notato che non ci sono più collegamenti diretti tra BGY e LIN (prima terravision effettuava il collegamento) :sconfortato:
 

pello

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Passo avanti per l'iter di approvazione del parcheggio che accoglierà le auto dei passeggeri in partenza da Orio al Serio. A dieci mesi dall'approvazione in Consiglio consiglio comunale, il progetto è tornato in Giunta per la valutazione della variante al Piano di governo del territorio, che mercoledì sarà esaminata dalla commissione. C'è ancora molto lavoro da fare. La proposta è all'esame della soprintendenza chiamata a dare il via libera definitivo. Per ora si parla di duemila parcheggi a raso, che diventeranno cinquemila con il secondo lotto. Sacbo da più di due anni spinge per la realizzazione del progetto che garantirebbe profitti immediati da reinvestire nello scalo. Rispetto alle previsioni iniziali relative al Pn16, l'amministrazione ha risparmiato 240 mila metri cubi, cancellati e non più riutilizzabili in altre aree della città.

Il sindaco Franco Tentorio sottolinea il dato totale. “Con questa operazione non stati ridotti un milione e 40 mila metri cubi. Ci tenevamo a formalizzare l'impegno politico. Questa modifica urbanistica comporta un ulteriore risparmio rispetto alle previsioni della precedente amministrazione”. “Abbiamo seguito la linea di non accogliere domande dirette di volumetria – conferma l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta -. Abbiamo tutelato il territorio del Comune di Bergamo”. La realizzazione del parcheggio prevede una serie di prescrizioni. “Inizialmente saranno duemila posti a raso – spiega l'assessore all'Ambiente Massimo Bandera -, con tanto verde nella pavimentazione. Per quanto riguarda il Pgt in generale continueremo a lavorare sulle aree dismesse, per trasferire lì le volumetrie di aree libere”. Difficile rispondere alla fatidica domanda sulle tempistiche di realizzazione. Sacbo ha molta fretta di concludere, la speranza dell'amministrazione è di renderlo operativo prima di Expo 2015.
 

pello

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Il rifacimento della pista dello scalo di Orio al Serio sarà una corsa contro il tempo, sia dal punto di vista cronologico sia da quello meteorologico. Un intervento di assoluto rilievo visto che in Italia nessun aeroporto ha mai effettuato un lavoro del genere in una volta sola, e con questi volumi di traffico.

L’ultimo volo che lascerà Orio prima della chiusura sarà il Ryanair delle 22,35 di lunedì 12 maggio per Barcellona: il primo che battezzerà la pista nuova di zecca è l’Air Dolomiti delle 9,45 per Monaco di Baviera, lunedì 2 giugno.

«I tempi sono molto compressi, ma ce la faremo» spiega Luca Vitali, presidente dell’Associazione temporanea d’imprese che si è aggiudicato l’appalto. La compongono la Vitali di Cisano Bergamasco, la mantovana Vallan Infrastrutture, la bergamasca Artifoni e la milanese Gavazzi. Si cimenteranno in un intervento che comprende il rifacimento complessivo di quasi 3 chilometri di pista e delle vie di rullaggio, l’ammodernamento degli impianti e delle luci.

La parte più delicata è quella della posa del nuovo tappeto per la quale servono 2-3 giorni senza pioggia. Per la posa si utilizzeranno macchine modernissime « dotate di sistemi satellitari Gps a bordo, con quota preimpostata.

Qualche numero per rendere meglio l’idea: 370 chilometri di cavi elettrici, 8 di cavidotti da realizzare, lavorazioni continue 24 ore su 24 organizzate su 3 turni con 100-150 persone a turno, 2 impianti dedicati alle Ghiaie di Ponte San Pietro e Caponago.
 

pello

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Il Tar e i lavori alla pista di Orio
«Sacbo risarcisca la Cavalleri»


Centrotrentadue pagine di sentenza: quella del Tar di Brescia che obbliga Sacbo a risarcire i danni alla Cavalleri di Dalmine e all’Ati (associazione temporanea d’imprese) con la quale aveva partecipato alla gara per il rifacimento della pista dell’aeroporto di Orio.

Lavori poi assegnati al raggruppamento guidato dalla Vitali di Cisano Bergamasco. Sacbo dovrà versare 800 mila euro all’Ati e 250 mila per danno curricolare («Da intendersi come danno all’immagine») alla Cavalleri «che, in ragione della mancata aggiudicazione, ha dovuto aprire la procedura di concordato» si legge nella sentenza. Chiaramente appellabile: «Faremo ricorso al Consiglio di Stato» confermano da Sacbo. Del resto la posizione dei giudici amministrativi bresciani in questa vicenda è a suo modo coerente, considerato che ha sempre accolto i ricorsi della Cavalleri.

Ma entrando nel merito del risarcimento economico, il Tar ha altresì rilevato che a suo dire l’Ati Vitali «avrebbe dovuto comunque essere esclusa per violazione delle disposizioni di gara, per avere essa previsto, nell’offerta tecnica, l’utilizzo di un materiale, per la pavimentazione, non solo difforme dalle previsioni del capitolato speciale, ma da quest’ultimo espressamente vietato». Il che «avrebbe, comunque, dovuto incidere sulla valutazione dell’offerta tecnica, impedendo il raggiungimento, da parte della stessa, della soglia minima del punteggio richiesto».

Ergo, per i giudici bresciani Sacbo «avrebbe dovuto annullare l’intera gara, non potendo aggiudicarla alla Vitali». Chiaramente Sacbo non è di questa idea, né tanto meno la Vitali. Una volta firmato il contratto per la pista, all’Ati guidata da Cavalleri non è rimasto altro che presentare richiesta di risarcimento danni: a fronte dei 2,9 milioni di lucro cessante chiesti, il Tar gliene ha riconosciuti 800 mila.


:sconfortato: :sconfortato: :sconfortato: :sconfortato: :sconfortato: :sconfortato:
 

pello

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Orio, lavori sulla pista
307 dipendenti Sacbo
in Cassa straordinaria


Niente voli e lavori in corso sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio dal 13 maggio al 2 giugno: per tutelare i lavoratori dello scalo orobico durante i giorni di chiusura dell’aerostazione è stato firmato, mercoledì mattina nella sede di Confindustria a Bergamo, un accordo di Cassa integrazione straordinaria per i dipendenti di SACBO. L’intesa coinvolge 307 persone su un organico totale di 450 e prevede l’anticipo della Cassa integrazione da parte dell’azienda e un percorso formativo che riguarderà i lavoratori che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale. Inoltre i lavoratori percepiranno un rimborso spese nei giorni in cui verranno svolti i corsi di riqualificazione.

“Con questo accordo i lavoratori e le organizzazioni sindacali formalizzano il proprio contributo allo sviluppo del territorio bergamasco e dell’aeroporto di Orio al Serio, un’infrastruttura importante per il tessuto produttivo lombardo” scrivono FILT-CGIL, FIT-CISL e UILT-UIL di Bergamo. “In questi giorni i sindacati sono impegnati in tutte le aziende che operano in aeroporto al fine di sottoscrivere accordi aziendali che attenuino le conseguenze e i disagi della chiusura temporanea dell’aeroporto. Quest’intesa dimostra che, di fronte ad un investimento significativo per il futuro di un’azienda importante, i lavoratori e il sindacato confederale sono disponibili a fare responsabilmente la propria parte”.
 

pello

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"Vogliamo meno voli"
3 settimane di festa
per la chiusura di Orio


Tre settimane di “festa dell’aria” a Orio al Serio. Legambiente di Bergamo e della Lombardia stanno preparando un pacchetto di iniziative da sviluppare nel mese di maggio durante la chiusura dell’aeroporto di Orio al Serio per il rifacimento della pista. Lo scalo di Orio al Serio chiuderà per 21 giorni (da martedì 13 maggio a lunedì 2 giugno) per essenziali lavori di manutenzione della pista.

“La prima domenica di chiusura ci “riprenderemo” gli spazi vivibili attorno allo scalo con una biciclettata ed una "festa dell'aria" che durerà tutta la giornata -queste le parole Nicola Cremaschi (Legambiente Bergamo) e Dario Balotta (Legambiente Lombardia) alla conferenza stampa di presentazione – il nostro obiettivo è quello di mostrare la differenza tra quando ci sono 170 voli e quando non ce ne sono”.

Le tre settimane di stop arrivano proprio a cavallo delle elezioni comunali in città, in programma domenica 25 maggio: “Analizzando i programmi iniziali di due su tre delle amministrazioni candidate ci sembra che la questione Orio non sia ancora stata trattata nel modo adeguato. Anche per questo vogliamo alzare la voce affinchè il Comune ci dedichi maggior attenzione”.

Durante la manifestazione si raccoglieranno anche le firme per una riduzione dei voli diurni e la chiusura dello scalo ai voli notturni: “Ci sembra un controsenso organizzativo che Sacbo - insiste Balotta - abbia imposto a Ryanair di spostarsi, durante le tre settimane di chiusura, nel lontano scalo di Malpensa quando a pochi chilometri c’è, vuoto, quello di Montichiari”.

Mentre alcune compagnie charter sposteranno una decina di voli nello scalo monclarense e il grande carrier cargo DHL (di proprietà delle Poste tedesche) ha invece scelto per comodità e operatività di spostarsi a Malpensa. In questo scalo sta realizzando interventi strutturali non solo per la chiusura temporanea della pista ma anche per lasciare alcuni voli a tempo indeterminato.
 

AZ209

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Londra.
Aeroporto di Bergamo chiuso per lavori, l'odissea del personale Ryanair

Spostamento dei voli a Malpensa per alcune settimane. Ma i turni non cambiano. Nonostante i lunghi viaggi per raggiungere casa

L’ultimo volo che lascerà Orio al Serio sarà il Ryanair Fr6367 delle 22,45 di lunedì 12 maggio per Barcellona. Poi l’aeroporto “Caravaggio” di Bergamo verrà chiuso fino al 2 giugno per il rifacimento completo della pista. Nelle tre settimane di stop saranno deviati nella base temporanea di Malpensa 100 voli giornalieri, 7.300 tonnellate di merci e 550mila passeggeri. Di questi, 400 mila fanno capo a Ryanair che ha già provveduto a comunicare lo spostamento ai propri clienti. Tecnicamente, un “transfer temporaneo”. Che si traduce in un disagio se a prendere l’aereo è il passeggero bergamasco o bresciano costretto ad allungare la strada di cento chilometri fino a Varese. Ma che può diventare un incubo per chi lavora a bordo dell’aereo.

Anche gli assistenti di volo dalla compagnia low cost irlandese saranno infatti dirottati. E senza alcun rimborso giornaliero, come prevede il loro contratto di lavoro in caso di trasferimento in una base diversa da quella inizialmente assegnata. Clausola discutibile ma assolutamente legale. Durante la chiusura temporanea di Orio, inoltre, tutto lo staff Ryanair potrà spostarsi fra i due aeroporti con un servizio navetta gratuito (pagato dalla società di gestione dello scalo di Bergamo) e parcheggiare gratis a Malpensa. Il problema, però, è logistico. Perché la giornata di steward e hostess non è scandita come quella di un impiegato. E impone regole rigide per la sicurezza dell’equipaggio e dei passeggeri.

Prima di tutto va considerato il periodo di riposo dopo il lavoro. Il manuale Ryanair parla di un riposo minimo di 12 ore o equivalente alla durata del servizio, da calcolare a partire da mezz'ora dopo la fine del turno. Facciamo un esempio: se l’assistente di volo atterra alle ore 16.35, il suo periodo di riposo comincia dalle 17.05, tenendo conto delle operazioni di disimbarco dei passeggeri, della raccolta dei rifiuti nell’aereo e delle pratiche da sistemare in ufficio.

Certo, la compagnia può contare su delle stanze di appoggio a Malpensa messe a disposizione del personale per le tre settimane di maggio. Ma in questo modo il check in e il check out dall’alloggio – un po’ come timbrare il cartellino - verranno fatti scattare immediatamente prima e dopo il periodo di lavoro, come se i dipendenti vivessero lì. E quindi senza tenere conto del tragitto che separa Malpensa da Orio al Serio. Non solo. Chi lavora per la flotta di Micheal O’Leary deve avere, da contratto, la residenza a non più di un’ora di distanza dall’aeroporto operativo assegnato all’inizio. In questo caso, Orio. Di conseguenza, se per lavorare di mattina a Bergamo una hostess deve svegliarsi alle 4, diventa complicato operare gli stessi voli da Malpensa, alzandosi due ore prima. Inoltre, le due ore di viaggio per raggiungere Malpensa e le altre due per tornare a casa verranno fatte rientrare nel periodo di riposo del personale Ryanair (piloti inclusi). Il riposo effettivo quindi si ridurrà. E gli orari rischiano di diventare pesanti.

Prendiamo una hostess che vive a Bergamo, che deve operare quattro voli, inizia il servizio alle 6.05 e lo finisce alle 16.35. Mettiamo che il giorno dopo abbia altri quattro voli e che sia in servizio dalle 5.45 alle 15,45. In base alle rigide disposizioni di Ryanair, si potrà riposare dalle 17.05 del primo giorno alle 5.05 di quello successivo. Le servirebbe il teletrasporto per spostarsi da casa sua o dintorni a Varese in soli quaranta minuti.

Ci sono alternative? Un problema simile si era verificato sempre a Bergamo, otto anni fa e per lo stesso motivo: rifacimento della pista. Ed è stato risolto spostando tutti i voli all'aeroporto di Brescia pagando a hostess e steward un albergo per il periodo dei lavori. Ma in quel periodo Ryanair aveva solo sessanta membri dell’equipaggio basati a Orio al Serio, oggi sono trecento. Duecentoquaranta camere in più da pagare. Del resto, mica è l’Alitalia che ai tempi d’oro metteva in bilancio 45 milioni per le 300 stanze prenotate tutto l'anno a disposizione degli equipaggi che, anziché essere trasferiti a Malpensa, andavano su e giù da Roma. Un’eresia per mister O’Leary che, da contratto, non consente neppure ai suoi dipendenti di essere iscritti a un sindacato.

http://espresso.repubblica.it/attua...vori-l-odissea-del-personale-ryanair-1.156296
 

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Aeroporto di Bergamo chiuso per lavori, l'odissea del personale Ryanair

Spostamento dei voli a Malpensa per alcune settimane. Ma i turni non cambiano. Nonostante i lunghi viaggi per raggiungere casa

L’ultimo volo che lascerà Orio al Serio sarà il Ryanair Fr6367 delle 22,45 di lunedì 12 maggio per Barcellona. Poi l’aeroporto “Caravaggio” di Bergamo verrà chiuso fino al 2 giugno per il rifacimento completo della pista. Nelle tre settimane di stop saranno deviati nella base temporanea di Malpensa 100 voli giornalieri, 7.300 tonnellate di merci e 550mila passeggeri. Di questi, 400 mila fanno capo a Ryanair che ha già provveduto a comunicare lo spostamento ai propri clienti. Tecnicamente, un “transfer temporaneo”. Che si traduce in un disagio se a prendere l’aereo è il passeggero bergamasco o bresciano costretto ad allungare la strada di cento chilometri fino a Varese. Ma che può diventare un incubo per chi lavora a bordo dell’aereo.

Anche gli assistenti di volo dalla compagnia low cost irlandese saranno infatti dirottati. E senza alcun rimborso giornaliero, come prevede il loro contratto di lavoro in caso di trasferimento in una base diversa da quella inizialmente assegnata. Clausola discutibile ma assolutamente legale. Durante la chiusura temporanea di Orio, inoltre, tutto lo staff Ryanair potrà spostarsi fra i due aeroporti con un servizio navetta gratuito (pagato dalla società di gestione dello scalo di Bergamo) e parcheggiare gratis a Malpensa. Il problema, però, è logistico. Perché la giornata di steward e hostess non è scandita come quella di un impiegato. E impone regole rigide per la sicurezza dell’equipaggio e dei passeggeri.

Prima di tutto va considerato il periodo di riposo dopo il lavoro. Il manuale Ryanair parla di un riposo minimo di 12 ore o equivalente alla durata del servizio, da calcolare a partire da mezz'ora dopo la fine del turno. Facciamo un esempio: se l’assistente di volo atterra alle ore 16.35, il suo periodo di riposo comincia dalle 17.05, tenendo conto delle operazioni di disimbarco dei passeggeri, della raccolta dei rifiuti nell’aereo e delle pratiche da sistemare in ufficio.

Certo, la compagnia può contare su delle stanze di appoggio a Malpensa messe a disposizione del personale per le tre settimane di maggio. Ma in questo modo il check in e il check out dall’alloggio – un po’ come timbrare il cartellino - verranno fatti scattare immediatamente prima e dopo il periodo di lavoro, come se i dipendenti vivessero lì. E quindi senza tenere conto del tragitto che separa Malpensa da Orio al Serio. Non solo. Chi lavora per la flotta di Micheal O’Leary deve avere, da contratto, la residenza a non più di un’ora di distanza dall’aeroporto operativo assegnato all’inizio. In questo caso, Orio. Di conseguenza, se per lavorare di mattina a Bergamo una hostess deve svegliarsi alle 4, diventa complicato operare gli stessi voli da Malpensa, alzandosi due ore prima. Inoltre, le due ore di viaggio per raggiungere Malpensa e le altre due per tornare a casa verranno fatte rientrare nel periodo di riposo del personale Ryanair (piloti inclusi). Il riposo effettivo quindi si ridurrà. E gli orari rischiano di diventare pesanti.

Prendiamo una hostess che vive a Bergamo, che deve operare quattro voli, inizia il servizio alle 6.05 e lo finisce alle 16.35. Mettiamo che il giorno dopo abbia altri quattro voli e che sia in servizio dalle 5.45 alle 15,45. In base alle rigide disposizioni di Ryanair, si potrà riposare dalle 17.05 del primo giorno alle 5.05 di quello successivo. Le servirebbe il teletrasporto per spostarsi da casa sua o dintorni a Varese in soli quaranta minuti.

Ci sono alternative? Un problema simile si era verificato sempre a Bergamo, otto anni fa e per lo stesso motivo: rifacimento della pista. Ed è stato risolto spostando tutti i voli all'aeroporto di Brescia pagando a hostess e steward un albergo per il periodo dei lavori. Ma in quel periodo Ryanair aveva solo sessanta membri dell’equipaggio basati a Orio al Serio, oggi sono trecento. Duecentoquaranta camere in più da pagare. Del resto, mica è l’Alitalia che ai tempi d’oro metteva in bilancio 45 milioni per le 300 stanze prenotate tutto l'anno a disposizione degli equipaggi che, anziché essere trasferiti a Malpensa, andavano su e giù da Roma. Un’eresia per mister O’Leary che, da contratto, non consente neppure ai suoi dipendenti di essere iscritti a un sindacato.

http://espresso.repubblica.it/attua...vori-l-odissea-del-personale-ryanair-1.156296
Povere stelline!
 

cassius

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16 Agosto 2013
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Buongiorno a tutti. Sbaglio o hanno ridotto la pista di un centinaio di metri... Sabato passando sopra il cavalcavia che porta al centro commerciale ho notato camion, scavatori e altri mezzi d'opera che lavoravano a fine pista. Qualcuno ha notizie a riguardo.

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