Buon compleanno Malpensa


Stato
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approfittiamo dell'archivio storico del Corriere per festeggiare i dieci anni di Malpensa

24 ottobre 1998: inaugurazione

CERIMONIA CON MARTINI, ALBERTINI E FORMIGONI
Inaugurato il nuovo scalo: Malpensa decolla


----------------------------------------------------------------- CERIMONIA CON MARTINI, ALBERTINI E FORMIGONI Inaugurato il nuovo scalo: Malpensa decolla Domani decolla Malpensa 2000. Ieri invece, alle 17, l'inaugurazione ufficiale. Alla cerimonia hanno partecipato il neoministro dei Lavori pubblici, Enrico Micheli, il cardinale di Milano Carlo Maria Martini, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il sindaco di Milano, Gabriele Albertini. "Con l'apertura di Malpensa 2000, lo sviluppo e' per tutti - ha sottolineato Formigoni -, si tratta di un giorno importante per il nostro Paese, nel rispetto dell'impegno di aprire il 25 ottobre". Dopo una breve conferenza stampa, tutti si sono trasferiti nel grande salone delle partenze, straordinariamente affollato di ospiti tra cui il commissario europeo Mario Monti e l'amministratore delegato di Alitalia Domenico Cempella.

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24 ottobre 1998: Air One si adegua e si sposta... a Orio

Air One trasloca a Orio al Serio

----------------------------------------------------------------- Air One trasloca a Orio al Serio Air One, incassato il via libera del Tar del Lazio a mantenere a Linate i voli per Roma - Fiumicino, ha deciso di spostare il resto dei collegamenti all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio. Gia' da domani saranno operativi, sia in partenza che in arrivo 11 voli per Napoli, Bari e Reggio Calabria e uno per Roma. La compagnia di Carlo Toto ha dunque confermato la volonta' di non accettare il trasferimento obbligato a Malpensa, ritenuto troppo oneroso. Meglio Orio al Serio. I voli di AirOne saranno gia' operativi da domani, ma stanno per sbarcare nello scalo bergamasco altre compagnie come Sabena, Air Dolomiti e Volare.

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23 ottobre 1998: Fiumicino si prepara... alle perdite

MALPENSA 2000 . Domenica apre lo scalo milanese e l' aeroporto romano subisce un drastico ridimensionamento

Fiumicino conta le perdite
Due milioni di passeggeri in meno e solo la meta' dei voli per l' estero. 32 destinazioni non saranno piu' collegate direttamente con Roma


------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ MALPENSA 2000 . Domenica apre lo scalo milanese e l' aeroporto romano subisce un drastico ridimensionamento TITOLO: Fiumicino conta le perdite Due milioni di passeggeri in meno e solo la meta' dei voli per l' estero - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - La rivoluzione Malpensa 2000 sta per partire e l' aeroporto di Fiumicino conta le perdite. L' impatto del trasferimento dei voli internazionali Alitalia e' forte. Il mega aeroporto lombardo avra' 41 destinazioni in piu' rispetto allo scalo romano, mentre resta confermato il trasferimento del 12% dei voli dal Leonardo da Vinci al nuovo impianto milanese: 38 voli partiranno e arriveranno a Malpensa senza toccare Fiumicino. Dalla prossima settimana la compagnia di bandiera spostera' sul nuovo hub numerosi voli per l' estero. Verranno ridotti drasticamente, addirittura di oltre il 50%, i collegameti diretti fra la Capitale e destinazioni internazionali, e le frequenze settimanali scenderanno a 148 dalle attuali 306. Trentadue le destinazioni che con l' orario invernale ' 98 ' 99 non saranno piu' collegate direttamente con Roma: Abu Dhabi, Accra, Amman, Bahrain, Bangkok, Beirut, Bogota' , Bombay, Boston, Caracas, Chicago, Dakar, Damasco, Djerba, Dubai, Hong Kong, Johannesburg, Kuwait, Lagos, Lima, Los Angeles, Manila, Mauritius, Melbourne, Nairobi, Osaka, Pechino, Seul, Sofia, Sydney, Teheran, Seville. Altri voli subiranno un sensibile calo delle frequenze settimanali. Ad esempio, da 5 a 2 per Buenos Aires, da 5 a 3 per Rio de Janeiro, da 21 a 13 per Ginevra, da 5 a 3 per Tokyo, da 14 a 7 per Zurigo, da 26 a 21 per Bruxelles. A Fiumicino resteranno comunque voli esclusivi con altre citta' come Atlanta, Citta' del Messico, San Francisco e Washington. Chi da Roma volesse andare a Melbourne potra' utilizzare il Fiumicino Malpensa e poi proseguire per la citta' australiana. Questo servizio non sara' disponibile per tutte le destinazioni: in alcuni casi il viaggiatore dovra' andare prima a Linate, spostarsi a Malpensa, infine proseguire per la destinazione prescelta. Ma l' Alitalia sottolinea che si tratta solo di un ridimensionamento, nessuno vuole abbandonare Fiumicino che e' un hub di destinazione, mentre Malpensa e' un hub di partenza: in arrivo sullo scalo romano ed in decollo dal nuovo aeroporto lombardo, si conteranno molti voli di adesso. Eppure la perdita di circa due milioni di passeggeri per l' aeroporto capitolino e' secca. In base all' attuale quadro normativo, infatti, le rotte extra Ue trasferite a Malpensa non possono essere sostituite da altri vettori. Intanto una nuvola di incertezza avvolge le prossime tabelle di marcia delle compagnie aeree. Nulla da temere per la navetta Fiumicino Linate, assicura l' Alitalia, che tuttavia saluta l' avvio di Malpensa con alcuni voli non operativi. Il 27, a pieno regime, partiranno 26 aerei giornalieri dal Leonardo da Vinci a Linate (dalle 07.00 alle 22.30) e 29 da Linate per l' aeroporto romano (dalle 06.40 alle 22.30). 12 voli sono previsti da Fiumicino per Malpensa (dalle 07.05 alle 20.55) ed 11 sulla tratta inversa (dalle 07.05 alle 21.40). Tutti gli altri collegamenti nazionali verranno invece trasferiti sul terminal 1 milanese. Meridiana per l' occasione, aggiunge alle tre gia' attive (dalle 07.25 ale 20.05) una partenza, alle 14.55, da Malpensa. Restano invece 4 i voli da Roma per lo scalo lombardo. Le note dolenti sono soprattutto per i clienti di Air One, i quali sapranno solo all' ultimo momento eventuali modifiche degli orari.

Diani Barbara


Pagina 49
(23 ottobre 1998) - Corriere della Sera

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25 ottobre 1998: primi problemi

Malpensa 2000, decollo con brivido
Ore 6. 55 arriva il primo volo. Precettati i lavoratori del Sulta che si ribellano. Fiumicino, mozione in Parlamento per la fine del monopolio Alitalia


----------------------------------------------------------------- Malpensa 2000, decollo con brivido Ore 6.55 arriva il primo volo. Precettati i lavoratori del Sulta che si ribellano DAL NOSTRO INVIATO MALPENSA (Varese) - Per Malpensa, imbarco immediato. L'orario, stavolta, e' definitivo: 6.55 di stamane, quando il volo Lufthansa da Amburgo lascera' un po' di gomma dei suoi pneumatici all'inizio della pista in mezzo alla brughiera prima di fermarsi al nuovo terminal. Neppure 10 minuti e arrivera' il volo Alitalia da Alghero e poi, alle 7.10, un altro Alitalia da Dubai. E cosi' via, fino a sera. Gli arrivi in programma sono 292, parecchi in meno di quelli previsti alla vigilia. Colpa delle cancellazioni dell'ultimo minuto e della possibilita' concessa, a chi e' arrivato stanotte a Linate, di ripartire dal Forlanini, senza trasferire aereo e equipaggio a Malpensa. I decolli sono 260. Il primo alle 7.25 e' quello per Fiumicino. Come per ogni partenza che si rispetti c'e' chi mostra indifferenza, chi attende con impazienza il momento dell'imbarco e chi fatica a tenere a bada il nervosismo. Ostenta calma olimpica Giuseppe Bonomi, il presidente della Sea, la societa' che ha costruito il nuovo terminal e che e' chiamata a gestirlo. Gli restavano due ostacoli da superare: lo sciopero proclamato, per oggi, dai dipendenti aderenti al Sulta - Cub e la manifestazione che ambientalisti e cittadini dei Comuni vicini allo scalo hanno indetto per stamattina. Per superare il primo ha trovato l'aiuto del prefetto di Varese, Gianvalerio Lombardi, che ha disposto la precettazione del personale in servizio nel nuovo terminal. Il Sulta pero' non si e' arreso e ha inviatato i lavoratori di Linate e Malpensa ad aderire allo sciopero. Il sindacato, inoltre, ha protestato per una presunta violazione delle leggi sulla privacy e sulla liberta' di opinione e ha suggerito a quelli che intendono rispettare la precettazione di presentarsi con una fascia scura al braccio. Anche il prefetto di Milano, Roberto Sorge, ha precettato i ferrovieri lombardi prima che lo sciopero regionale dalle 9 alle 17 di domani, potesse mettere a repentaglio i gia' fragili collegamenti. Quanto al fronte ambientalista, Bonomi, toccato dalle parole pronunciate dal cardinale Martini durante la cerimonia inaugurale di venerdi', lancia segnali di pace. "Si limitino al massimo i disagi per le popolazioni dei comuni della zona", aveva raccomandato il prelato. E il presidente della Sea fa sapere per iscritto ai sindaci di Lonate Pozzolo e Ferno e piu' in generale a tutti coloro che guardano a Malpensa come a un mostro, che la valutazione di impatto ambientale si fara'. "Non perche' lo chieda la legge, ma come gesto di buona volonta". Bastera' questo a tranquillizzare gli abitanti della zona? I Comuni che aderiscono al Cuv, il Consorzio urbanistico volontario, e che sono stati i piu' battaglieri controllori di Malpensa, alla marcia di stamane non partecipano in modo ufficiale. Ma fanno sapere, attraverso uno dei responsabili del consorzio, Luigi Mauri, che gia' ora i piloti in decollo non rispettano le rotte stabilite. "E nessuno li sanziona". Piu' nervosi del presidente sono i responsabili operativi, il direttore Vincenzo Esposito e il suo braccio destro Franco Giorgetti. "Ovunque mi cade lo sguardo, li' potrebbe esserci un problema", cerca di sorridere Giorgetti. Esposito elenca, quasi per esorcizzarli, i nemici piu' subdoli: "Per primo l'impianto informatico. Se andasse in tilt, la riparazione potrebbe andare per le lunghe. Nei nuovi aereoporti di Denver e Hong Kong il problema e' venuto da li'. Poi c'e' il sistema di smistamento bagagli. Ma ce la potremmo cavare col nostro personale e compiendo il lavoro a mano. Ritardi certo, ma nessuno stop. Infine ci sono i blackout elettrici. Questa settimana un fulmine ha messo fuori combattimento gli interruttori di sicurezza e abbiamo dovuto riarmarli a mano, uno per uno". Poi ci sono le incognite legate al nuovo tipo di attivita' che le squadre in servizio sul piazzale degli aerei dovranno affrontare. Personale che non si conosce (meta' ariva da Linate), luoghi e attrezzature non familiari per tempi quasi dimezzati: al Forlanini bisognava accudire, al massimo, a 30 aerei all'ora. Oggi ci saranno punte orarie di 45 - 50 aerei. Per non parlare del problema dei trasporti: arrivare a Malpensa non e' facile; andarsene, quando a dare la caccia al taxi o ai bus saranno, come si prevede per oggi, 2.000 persone all'ora diventera' un'impresa. Marco Dal Fior ----------------------------------------------------------------- L'ANNUNCIO DI RUTELLI Fiumicino, mozione in Parlamento per la fine del monopolio Alitalia ROMA - "Prima gli interessi dell'Italia e dopo quelli dell'Alitalia". Il fatto che oggi venga inaugurato lo scalo milanese non deve far pensare che il sindaco di Roma Francesco Rutelli abbia rinunciato a difendere Fiumicino. "Mercoledi' - spiega - avremo un incontro con il ministro dei Trasporti Treu. Spero che avremo modo di capire se la compagnia di bandiera diventera' il collo di bottiglia che strozza il Paese". A rivendicare i diritti di Fiumicino sara' anche il Parlamento. "Verra' presentata - dice il sindaco - una mozione che chiede la fine del monopolio dell'Alitalia". Si potrebbe partire dall'affidamento a piu' gestori del 35 dei voli cancellati. E Rutelli cita, ad esempio, l'accordo "open skyes" tra Italia e Usa che la nostra compagnia di bandiera "cerca di ritardare, mentre l'American Airlines ha manifestato l'intenzione di operare 7 voli settimanali Roma - Chicago, e la Delta intenderebbe stabilire la stessa frequenza sulla rotta Roma - Atlanta". Perche' Roma e' di nuovo sul piede di guerra? " + sbagliato ritenere che Fiumicino sia solo un problema della nostra citta' - spiega il sindaco -: lo scalo e' il punto di riferimento del Sud e il governo, come l'Alitalia, non sembrano interessati ai maggiori costi che, con Malpensa, devono sopportare le imprese del Sud".
 
25 ottobre 1998

Malpensa: il giorno piu' lungo
Un decollo tra proteste e confusione. Precettati anche i ferrovieri . Scalo Forlanini, la ressa non abita piu' qui. E anche l' auto va con lo sconto


----------------------------------------------------------------- Malpensa: il giorno piu' lungo Un decollo tra proteste e confusione. Precettati anche i ferrovieri Oggi a Malpensa, fra i 500 giornalisti accreditati e le migliaia di viaggiatori o di semplici curiosi, il conte Giovanni Giuseppe Caproni di Taliedo non ci sara'. Un po' perche' nessuno gli ha telefonato: "Certo - dice -, se avessero invitato la mia famiglia alla cerimonia d'inaugurazione, avrebbero fatto un gesto cortese. Ci siamo accontentati della tv...". Un po' per paura della folla: "Sto alla larga. L'aeroporto l'ho visto di fretta, l'altro giorno. Ci tornero' quando ci sara' meno confusione". Non sara' un visitatore qualunque: suo padre, Gianni Caproni, antico proprietario della cascina Malpensa, e' il pioniere dell'aeronautica italiana che da qui - pressappoco dove oggi stanno i depositi di carburante - fece decollare (27 maggio 1910) una delle prime macchine volanti. Commosso? "Veda lei... Questi prati sono legati a tanti ricordi di casa mia". Con la sorella Maria Fede e il fratello Massimo, Giovanni s'e' accordato per aprire a Malpensa 2000 un museo che raccolga quei ricordi, simile a quello che gia' c'e' a Trento: "Lo faremo nelle vecchie officine della Caproni, quando l'Agusta le lascera'. Ci vorranno almeno cinque anni, ma sara' un omaggio obbligato: e' qui intorno che sono nati i grandi aerei italiani". Non e' il momento della nostalgia, pero'. Il D - Day e' arrivato e fino all'ultimo si corre. Al numero verde 167.337.337, allacciato dalla Sea per informare su partenze e atterraggi tra nuovo e vecchi scali, la media e' d'una ventina di telefonate al minuto: "Mentre sto parlando con lei - s'affanna un operatore - ho tre cornette sul tavolo...". Molti passeggeri cercano direttamente le compagnie, perche' chi e' giunto ieri sera tardi a Linate, ad esempio, ha chiesto (e talvolta ottenuto) di ripartire direttamente da li'. E societa' come l'Air One, altro caso, hanno deciso di mantenere a Linate la rotta su Roma e per il resto di puntare sul meno congestionato Orio al Serio. Precettati gli scioperanti dai prefetti di Milano e di Varese (anche domani ne era previsto uno, dalle 9 alle 17, dei ferrovieri lombardi), la preoccupazione prima e' che vada subito in tilt l'Autolaghi, nonostante servizi tipo quello delle Ferrovie Nord, che hanno istituito il trasporto in elicottero "collettivo". Le previsioni meteo danno buona visibilita' e, forse, qualche goccia di pioggia: quel che spera il presidente Sea, Giuseppe Bonomi, per evitare la processione dei turisti domenicali e l'intasamento autostradale. Gia', perche' Malpensa oggi sara', soprattutto, un grande luna park da visitare. A passeggio fra i verdini di Sottsass, le luci garbate, i grandi spazi. Attenti a non sbattere il naso sul trompe - l'oeil di Davide D'Agostino, un finto viale in un finto giardino all'italiana, dipinto su bugnato al fast food della zona partenze: "Ci ho lavorato due anni - racconta il pittore milanese -, una macchia di colore in sale che, devo dirlo, fanno pena. Cosi' squallidine, cosi' simili a un centro commerciale di periferia...". Francesco Battistini ----------------------------------------------------------------- GUIDA ALLE NOVITA' * Tredicimila addetti, 58 voli l'ora, 186 banchi di registrazione. Per il via di oggi a Malpensa 2000, sono "saltati" turni di riposo e festivi di molti lavoratori della Sea. * Air One puntera' su Linate (14 decolli Milano - Roma al giorno, voli per Londra e Pescara) e sul piccolo aeroporto Bergamo - Orio al Serio (48 km da Milano), preferito a Malpensa per minore congestione. Da Orio partiranno voli quotidiani anche per Napoli (4), Bari (3), Reggio Calabria (1) e Roma Fiumicino (1). * Gli elicotteri non saranno solo per i vip. Con un giorno d'anticipo, e' possibile prenotare un "collettivo" dell'Avionord (10 posti: prezzo dalle 200 mila al milione, a seconda dei passeggeri) per volare dalla Fiera al terminal 1. Collegamenti sono previsti anche con Brescia e Torino. ----------------------------------------------------------------- E anche l'auto va con lo sconto La Hertz ha aperto l'offensiva ma c'e' da credere che tutte le altre case del noleggio automobilistico la seguiranno. E cosi', prendere dall'aeroporto, soprattutto da Malpensa, un' auto a nolo costera' meno che prendere il taxi. Hertz ha messo in moto il servizio "City Car": una vetture presa e riconsegnata in aeroporto costera' 99 mila lire al giorno, con una percorrenza di 100 chilometri, ma usufruira' gratuitamente (per quattro ore) di uno dei tredici parcheggi affiliati, per esempio a Milano, alla Apa e situati in centro citta'. Il servizio partira' dalle citta' di Milano e Roma. ----------------------------------------------------------------- DA OGGI VOLI RIDOTTI Scalo Forlanini, la ressa non abita piu' qui L'ultimo giorno di Linate. Almeno, l'ultimo giorno cosi'. A pieno ritmo. Con tutti quei voli annunciati dai tabelloni neri: mete nazionali e internazionali. Con tutti quei passeggeri che vanno e vengono. La coda per il check in, la fila per il metal detector, l'attesa anche per lo scontrino del caffe'. D'ora in poi, sara' un tranquillo Linate. Non solo "romano", come era nelle intenzioni di partenza. Ma comunque piu' che dimezzato. Perche', sotto gli occhi dei viaggiatori in attesa di imbarco, parecchi pannelli informano in modo vistoso che "Malpensa e' meglio", "Malpensa is better" visto che l'inglese e' la lingua ufficiale dei cieli. Un giudizio secco che suona umiliazione per lo scalo dedicato all'ingegner Forlanini. Aeroporto fin qui principe per Milano e adesso snodo secondario. "Un po' come se all'improvviso i treni ultraveloci per l'Europa partissero dalla stazione di Lambrate e dalla Centrale prendessero il via solo i locali per Treviglio" sorride amaro uno che da queste parti ha passato meta' della sua vita. Linate con un po' di nostalgia. Zurigo alle 11.50, Parigi e Copenaghen alle 12.10, Bruxelles alle 12.20. E poi Manchester, Barcellona, Helsinki... Sara' meno fitta e meno prestigiosa, la locandina dei decolli. "Il buffo e' che siamo all'ultimo giorno e nemmeno te ne accorgi. C'e' la solita confusione di sempre e nulla lascia pensare a quel che accadra" osserva un piccolo imprenditore che santifica con il lavoro anche il sabato. Con una preoccupazione su tutte: "Per me, andare alla Malpensa sara' un bel viaggio. Anche se da qualche parte ho letto che i collegamenti sono meglio di quanto si immagini...". Recitano infatti i pannelli che quello della lontananza di Malpensa "e' un luogo comune". Con una spiegazione ardita: " + piu' lontana da piazza del Duomo, ma piu' vicina a Novara, Varese, Como". Una signora alza le spalle. Forse perche' lei e' di Milano. "Speriamo che si diano una mossa, con 'sta Malpensa. Va bene la grandeur, ma poi non si puo' cadere sui collegamenti". Gente che va e gente che viene. Gli zaini stracolmi e le "ventiquattrore" indaffarate. I carrelli che non ci sono mai. E poi i "check in" affollati. Dal 34 al 44 e' ingorgo da ora di punta. "Basterebbe questo, a far venire voglia di Malpensa..." e' il commento piu' ricorrente. Tre uomini sfrecciano tra i viaggiatori portando scatoloni "targati" Swissair. Una, due, tre volte. Vanno a caricare un furgone che poi parte per la brughiera che sta dall'altra parte di Milano. Con la benedizione dei vigili, che solo li' riescono a essere severi per davvero. Ora, ci sara' meno lavoro anche per loro. Come ci saranno meno affari per i negozi. In corso, un'agitazione proprio dei dipendenti del duty free. Quelli che andranno a Malpensa, gia' stanno pensando a quanto costera' in piu' raggiungere il posto di lavoro. Mentre a qualcuno viene un dubbio. " + vero che qui a Linate ci saranno meno voli e meno passeggeri, ma ci saranno anche meno servizi. Quindi ci sara' la solita confusione e avremo le perdite di tempo di sempre...". Nei bagni, intanto, dove tutti scrivono di tutto, un pennarello ha lasciato il segno: "Burlando burlone". Nemmeno troppo cattivo. C. Lov.

Battistini Francesco, Lovati Carlo

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26 ottobre 1998: e le valigie?

Il tormento della gente: ridateci le valigie
Tensione agli arrivi, sfiorata la rissa tra passeggeri bloccati nello scalo e il personale. " C' e' un po' di caos, ma e' peggio a Linate " . Ma in gentilezza il voto e' massimo


----------------------------------------------------------------- Il tormento della gente: ridateci le valigie Tensione agli arrivi, sfiorata la rissa tra passeggeri bloccati nello scalo e il personale Qualcuno dimostra anche comprensione "Poverini, non hanno telefonini e computer" DA UNO DEI NOSTRI INVIATI MALPENSA (Varese) - "Benvenuti in - Ferno". I cittadini del paese che ospita sul proprio territorio l'aeroporto di Malpensa Duemila, Ferno appunto, erano gli unici ieri ad avere ancora voglia di scherzare. Per i passeggeri invece, la prima giornata di Malpensa Duemila, e' stata davvero infernale. Lunghi ritardi, bagagli smarriti e una confusione totale su "dove andare", "a chi chiedere", "che cosa fare". E la situazione e' degenerata in nottata quando si e' sfiorata la rissa tra il personale dello scalo e circa 600 passeggeri esasperati dalle attese. Il congestionamento dell'aeroporto ha toccato l'apice nel primissimo pomeriggio: tabelloni muti, hostess abbandonate all'ira di chi pretendeva sia pure minime informazioni, parenti e amici in avvilita attesa. Nello stesso momento e' iniziata una lunga e allegra processione di visitatori, 30 mila secondo la Sea, che non si e' arrestata fino a tarda serata. Intere famiglie, coppie, bande di ragazzini hanno preso d'assalto negozi e posti di ristoro, per la gioia dei negozianti. + andato cosi', un po' come l'ultima festa a bordo del Titanic, il primo giorno di Malpensa Duemila. I passeggeri - ospiti sono arrivati sin dal primo mattino sulle navette, nei taxi, nelle proprie auto. In una bella giornata senza nebbia l'aerostazione di Malpensa e' apparsa loro in tutta la sua innegabile bellezza. Ma l'incanto e' durato poco, come il profumo delle migliaia di rose gialle offerte dalla Sea. Il primo volo previsto in partenza, con destinazione Roma - Fiumicino, e' decollato per secondo con 50 minuti di ritardo. Per non parlare di quelli in arrivo, spesso costretti a lunghi giri sull'aeroporto prima di atterrare. I primi a lamentarsi sono stati i tassisti. Piazzatisi fuori dallo scalo per imbarcare i primi arrivati, hanno dovuto attendere due ore prima di caricarne uno. A mezzogiorno la situazione era ormai compromessa. Allucinati i racconti dei protagonisti. "Siamo partiti da Londra alle 8 - dice Emanuele Maffi, ristoratore - siamo arrivati in orario, ma abbiamo atteso mezz'ora la scaletta e ora non troviamo i bagagli". Anche i parenti di Luigino Re, di Como, arrivano da Londra: "Peccato che li abbiano fatti atterrare al vecchio terminal. Poi li hanno portati a quello nuovo. Senza valigie". Con un volo da Parigi i coniugi Stefano e Laura Malerba sono atterrati con mezz'ora di ritardo. "Poi ci siamo girati la pista non so quante volte prima di attraccare". Natalia Strelcenko, ventenne pianista russa, arrivata da Pavia per andare a Oslo, e' disperata: "Mi hanno detto che il mio volo Alitalia sarebbe partito da Linate. Ci sono andata, ma mi hanno rispedito qui. Non so ancora a che ora partiro' e ho anche finito i soldi...". Il volo da Barcellona ha due ore di ritardo: "Poverini - dice una signora che si e' appena ricongiunta alla propria valigia - quelli del personale sono senza telefonini e i loro computer sono saltati". "Sono qui dalle dieci per aspettare le mie ragazze che arrivano da Hannover - dice ottimista Carmela Brizzi - ne ho approfittato per fare un giro. + tutto bellissimo sembra di stare a New York". Insomma, intorno alle due, Malpensa e' ormai un bivacco. Media dei ritardi: un paio d'ore. Il tabellone ormai non gira piu'. Resta fisso sui vecchi orari. Al blocco A e a quello B degli arrivi la tensione e' altissima. "Aiutatemi, sto cercando mia moglie - urla un signore barbuto - e' stata 40 giorni in ospedale a Brindisi. Sono qui dalle 9 e nessuno sa dove sia". "Mia sorella e' sequestrata in aereo - urla un uomo di mezza eta' dall'accento meridionale - le proibiscono di telefonare". "Avevo un appuntamento con un cliente che veniva da Amburgo. Mi dicono che e' atterrato con un'ora di anticipo. E ora come lo trovo?" protesta un commesso viaggiatore torinese. "Mi faccia entrare a cercare mio marito o l'ammazzo" esagera una distinta signora, rivolta al dipendente che le sta impedendo l'accesso all'area - bagagli. Ma ormai la gente s'infila ovunque, spinge, urla, s'accalca. Una massa indistinta va dal blocco A a quello B senza tregua, come i passeggeri impazziti sul ponte del transatlantico ferito dall'iceberg. Di tanto in tanto le porte scorrevoli si aprono e sputano fuori qualche solitario passeggero, subito preso d'assalto: "Da dove arriva? Da Dusseldorf? Ha visto quelli di Parigi?". Intanto, alle 16, i piazzali intorno all'aeroporto sono ormai invasi dalle macchine dei curiosi che hanno intasato anche l'ultimo tratto di strada verso lo scalo. + il caos totale. Su e giu' per le scale mobili. Giu' e su per gli ascensori. I visitatori provano tutto. + come una grande onda che riempie i bar, invade i negozi, ma soprattutto ingombra. Carrelli e passeggeri passano a stento, a spintoni, a urla. E la situazione e' degenerata in nottata quando si e' piu' volte sfiorata la rissa tra i viaggiatori e il personale dell'aeroporto. Esasperati dai disagi, i viaggiatori se la sono presa anche con i poliziotti. Molti voli la cui partenza era programmata per le 20, cinque ore dopo erano ancora fermi allo scalo e i passeggeri bloccati in aeroporto rischiavano di rimanere accampati a Malpensa senza poter mangiare nemmeno un panino e bere un bicchiere d'acqua, perche' pare che i bar abbiano esaurito le scorte alimentari. Antonella Baccaro ----------------------------------------------------------------- FRA GLI ADDETTI AI LAVORI "C'e' un po' di caos, ma e' peggio a Linate" DA UNO DEI NOSTRI INVIATI MALPENSA (Varese) - "Ingrassiamo sui disagi altrui. L'efficienza per paradosso sarebbe la nostra rovina: chi si fermerebbe a farsi una birra o un panino in piu' se tutto funzionasse? Intendiamoci, non sono cose da scrivere. Puo' sembrare di cattivo gusto in un giorno come questo". E' proprio vero: non tutti i flop vengono per nuocere. C'e' chi non aveva lacrime per piangere, ieri nell'aeroporto del millennio prossimo, e chi piangeva con un occhio solo. Mentre migliaia di persone si aggiravano dentro le architetture avveniristiche domandandosi stralunate "dove andiamo?", e (forse) "da dove veniamo?" e (perche' no) "chi siamo?", qualche decina di manager responsabili della ristorazione si fregava le mani con discrezione. E da dove cominciare un viaggio nel ventre dello scalo piu' moderno d'Europa se non, prosaicamente, da chi provvede a soddisfare i nostri appetiti? Anche perche' sono tra i pochi ad aver trascorso in bianco la notte tra sabato e domenica perche' tutto fosse pronto per il grande evento. Ad esempio Giuseppe Pizzuto, direttore della AirChef, societa' di catering: "Alle 6.15 dovevamo essere "in pista" con cibo e giornali da caricare sugli aerei. Ma fino alle 23 eravamo a Linate. E da Linate siamo partiti verso mezzanotte con un convoglio fantasmagorico di scale e camion dalle luci rosse lampeggianti scortati dalla polizia. Siamo arrivati qui alle 2 e alle 4 abbiamo finito di scaricare". Non ha finito di raccontare la sua notte, Giuseppe Pizzuto, che si sente avanzare una richiesta che lo illumina: "L'Alitalia chiede 150 panini imbottiti al terzo piano". "Li prepariamo subito", interviene Nicola Citarella, area manager della Ristochef, la compagnia che gestisce le due mense della Malpensa. Anche lui e' in piedi dalle 5.30, quando i 46 dipendenti hanno cominciato a preparare le verdure in vista degli oltre 2 mila pasti da servire in quasi 12 ore ai dipendenti. Ai viaggiatori e visitatori hanno pensato i 14 tra bar e ristoranti. Commenta Loris Bellina, amministratore delegato della BuonChef che gestisce alcuni prestigiosi locali di Malpensa 2000: "Non possiamo che essere soddisfatti, l'afflusso dei clienti e' proprio incoraggiante". E manco a dirlo gli giunge la richiesta di 500 rinfreschi per altrettanti passeggeri della Meridiana inguaiata come altre compagnie da ritardi e piacevolezze varie. Aggiunge Bruno Cappocci, della Sodexho, che gestisce il bar caffe' "cinque stelle": "Dal nostro punto di vista non possiamo lamentarci. I miei 35 dipendenti, tutti assunti nella zona (alcuni laureati in lingue con 110 e lode) sono al lavoro dalle 5.30". Le 5.30 sembra in effetti essere stata l'ora della sveglia per buona parte dei 13 mila addetti allo scalo. Anche per Giorgio Vettori, responsabile commerciale della Dufrital (societa' dei tre Duty free shop), che pero' non si frega le mani dalla gioia: "Il caos odierno non ha consentito di fare grandi affari. I passeggeri erano troppo impegnati a cercare l'uscita per il loro volo, a raccapezzarsi in questo colossale mausoleo". Antelucana e' stata invece la sveglia di Elisabetta Fugazza, giovane dipendente del "Giochi preziosi store". Abitando a Lodi, si e' recata prima a Linate, e da li' alla Malpensa dove alle 6.30 ha aperto per la prima volta il negozio. E dove un quarto d'ora dopo ha regalato due macchinine alla prima cliente in assoluto: una mamma che comprava un giocattolo per la figlia. Linate - Malpensa: lo stesso tragitto percorso ieri da ben 900 dipendenti della Sea, trasferiti per dare man forte allo scalo in faticoso, faticosissimo decollo. Come riconosce al check - in dell'Iberia, Antonella Colombo, 29 anni: "Le cose non vanno bene, ma non e' una catastrofe: si' certo ai transiti mancano i microfoni e non si sa che fare di un gruppo di cinesi senza permesso di transito (tanto che la polizia per paura che scappassero ha dovuto custodirli in attesa di farli ripartire), ma ho visto di peggio a Linate... ". Aggiunge il collega Gerardo Triunfo, 30 anni: "Purtroppo c'e' stata un po' di approssimazione. Molti colleghi di Linate vedono questo scalo per la prima volta e tanti non hanno fatto il corso chiamato di familiarizzazione". Scarsa o nulla familiarizzazione anche in altri addetti ai lavori o presunti tali. Ad esempio l'assistente di volo Alitalia Paolo Liani: "Sono le 14.30, dovevo imbarcarmi per Casablanca alle 13. Non ho notizie". E che dire dei due piloti Alitalia giunti da Atlanta, sbarcati per la prima volta nel nuovo terminal, lasciati come salami nella piazzola di sosta e a vagolare in attesa di sapere se e quando sarebbero partiti per Roma? Meno male che c'e' stata la salute, direbbe il dottor Guido Villa, responsabile del Pronto soccorso: "In una giornata da cardiopalmo, solo una decina di interventi. Un miracolo". Costantino Muscau ----------------------------------------------------------------- DIETRO LE QUINTE Ma in gentilezza il voto e' massimo " + il primo giorno. Dateci tempo". Questa sicuramente, ieri alla Malpensa, la frase piu' ripetuta dai dipendenti del grande scalo appena messo in funzione. Non ha funzionato quasi nulla. Speriamo che dopo questo primo giorno arrivino puntualmente i bagagli, non si fermi la scala mobile, funzionino tutti i telefoni, anche quelli della parte ovest del grande terminal, non si incantino le macchinette per timbrare le carte d'imbarco. Ma speriamo anche che rimanga inalterato l'incanto di quella immediata, inusitata per chi normalmente gira per i grandi aeroporti, gentilezza di tutto lo staff di terra del nuovo scalo milanese. E per gentilezza ed educazione speriamo sia sempre il primo giorno. Gli aeroporti internazionali normalmente sono terra di nessuno. Ogni passeggero e' un numero di quella terra straniera. Per il check - in sei la fila J vicino al finestrino, per la polizia, che al controllo bagagli ti guarda con lo sguardo truce, non sei un presunto pirata dell'aria, ma gia' un assassino reo confesso. Per il barman che ti serve un'acqua gassata, uno in piu' che non sa vivere. Per la signorina delle Informazioni, un imbranato che poteva starsene a casa. Ieri sembrava di stare a "Gentilezzaland", un nuovo paese di cui tutti hanno sentito parlare, ma nessuno e' mai riuscito a visitare. Gentili, gentilissimi, anche di piu'. Tutti, dal personale Sea, ai poliziotti, agli inservienti. Un mondo fatto di sorrisi dove tutti i dipendenti non solo volevano ritrovare le valigie ai viaggiatori, ma anche portargliele. Gentilezza oltretutto democratica. Il primo giorno della Malpensa non e' possibile che alcun viaggiatore debba stare in coda e cosi' anche il club Sea, che normalmente guarda in faccia solo gli Importanti, ha aperto i suoi banchi a tutti. Ieri alla Malpensa non hanno funzionato molti attrezzi elettronici e meccanici, ma ha sicuramente funzionato una delle migliori parti umane: l'educazione e la gentilezza. Speriamo che per quei due dettagli che ti cambiano la vita, a Malpensa sia sempre il primo giorno. Lina Sotis

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26 ottobre 1998: e per chi arriva in auto?

LE STRADE VICINO ALLO SCALO
Segnali sbagliati e un corteo: traffico paralizzato


----------------------------------------------------------------- LE STRADE VICINO ALLO SCALO Segnali sbagliati e un corteo: traffico paralizzato MILANO - Benvenuti nel nulla, ospiti del molo naufraghi "Malpensa 2000". Benvenuti a Tornavento, tre case e una chiesa galleggianti sulla brughiera. Meta dello smarrimento stradale di chi sognava le tre corsie della Milano - Torino e si e' ritrovato a sacramentare tra fango e concime della provinciale 52. E dire che ce l'aveva messa tutta l'Anas a issare gli ultimi cartelli venerdi' notte per rendere intelligibili le infernali rotatorie della nuova bretella verso l'hub delle meraviglie. Di qua la Milano - Varese, di la' la Milano - Torino. Peccato manchi un pezzo di strada. Appunto quella in grado di collegare la bretella all'A8. Arrivera' presto quella fettuccia di asfalto, ma per ora non c'e'. E allora eccoli, alle 9.30 del mattino, mentre Giove Pluvio innaffia piste, bretelle e passeggeri, i "forzati" dell'A8 in uscita da Malpensa incanalarsi ligi li' dove i cartelli suggeriscono. Ed eccoli ancora, trenta minuti dopo, incolonnati sotto il campanile di Tornavento dove gli infausti cartelli li hanno spinti. Alla Polstrada di Busto Arsizio hanno realizzato subito il pasticcio. Delle tre pattuglie su strada, una ha fatto la spola, per l'intera giornata, tra i dispersi e la superstrada 336, riportando sulla Autolaghi i dannati di Tornavento per incanalarli verso sud fino alla prima vera intersezione con la Milano - Torino. Le altre due hanno vegliato su un furgoncino dell'Anas che ha dovuto piantare in corsa cartelli stradali aggiuntivi. Per chi arrivera' oggi, occhio alla doppia segnaletica. I nuovi - gia' vecchi cartelli verranno infatti coperti prima possibile, per poi essere restituiti alla luce quando il collegamento diretto dall'aeroporto all'A8 sara' completato. Ad animare il carosello stradale all'acqua - clacson, i pendolari della curiosita'. Famiglie in gita al nuovo scalo. Allegramente in coda non per prendere l'aereo ma per vederlo arrivare in ritardo. E con loro i duemila del popolo (Legambiente, Wwf, comitati locali, sindaci del Ticinese) che "non ci sta" a sfinirsi i timpani sulla verticale del nuovo hub. Hanno chiuso a tappo, per un'ora, il traffico in uscita dall'aeroporto. E dire che a sera, mentre alla barriera Milano nord sono due i chilometri di coda in uscita, qualcuno spiega che poteva andare anche peggio. Che oggi, lunedi', sara' il giorno della "verita" sull'asfalto. Quando al popolo naufrago di Malpensa si sommera' quello poco incline all'umorismo dei travet. Carlo Bonini

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26 ottobre 1998: si conta anche un disperso

Autista Sea sparito lungo il Po: non voleva trasferirsi nello scalo

----------------------------------------------------------------- Autista Sea sparito lungo il Po: non voleva trasferirsi nello scalo SANT'ANGELO LODIGIANO - In casa e con i colleghi l'aveva minacciato: "A Malpensa 2000 non ci vado, se mi mettono in lista di trasferimento mi butto nel fiume". Una Punto grigia parcheggiata lungo il ponte di Spessa sul Po, nel Pavese, e' tutto quel che rimane di Vittorio Ferrandi, 42 anni, autista della Sea all'aeroporto di Linate. Sabato ha saputo di essere stato trasferito al nuovo scalo: per lui raggiungere Malpensa significava un viaggio di almeno due ore. Avrebbe dovuto prendere servizio ieri mattina alle 6, al volante di uno dei giganteschi bus interni che fanno la spola tra i terminal e gli aerei. L'altra sera verso le 20.30 e' uscito da Cascina Vigna Nuova, alla periferia di Sant'Angelo: "Vado al bar di Monteleone", ha detto alla moglie, invece ha tirato dritto fino al ponte di Spessa sul Po. Ha parcheggiato l'auto di fianco alla rampa che porta al greto del fiume ed e' scomparso. + stata la moglie Maria Cristina, 36 anni, a trovare l'auto, chiusa a chiave. Dopo la denuncia della donna, i carabinieri di Stradella e Corteolona e i sub dei vigili del fuoco di Pavia hanno scandagliato le rive fino a buio.

(ps qualcuno sa se è stato ritrovato?)

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27 opttobre 1998: qualche problemino ai pc...

Malpensa 2000, scalo a gestione manuale
" Salta " il sistema informatico: ritardi, voli cancellati e dirottati, blocco degli atterraggi.


----------------------------------------------------------------- Malpensa 2000, scalo a gestione manuale "Salta" il sistema informatico: ritardi, voli cancellati e dirottati, blocco degli atterraggi DA UNO DEI NOSTRI INVIATI MALPENSA (Varese) - Il volo Alitalia 666 potrebbe essere l'emblema di Malpensa 2000. Il jumbo 747 grigio argento, con griffe Bulgari sulla fusoliera, doveva partire ieri mattina alle 10. Attorno a mezzogiorno era ancora attraccato al finger del satellite B, proprio davanti all'enorme vetrata del salone partenze, a calamitare gli sguardi ammirati di passeggeri e curiosi. Sul tabellone una prima variazione lo dava in decollo alle 16. Alle 17 pero' era ancora li'. Allora, quando parte? "Lo stiamo caricando adesso". Alle 18 nuova telefonata: "E' andato, finalmente?". "Non lo sappiamo, mandiamo uno dei nostri a cercarlo". A cercare un bestione da 394 tonnellate disperso nell'aeroporto tecnologico del secolo prossimo venturo? Malpensa 2000 per non alzare bandiera bianca si rituffa nel passato. E affida ai suoi dipendenti piu' navigati il compito di sostituire gli inaffidabili computer. L'aeroporto va avanti a mano, con i vecchi sistemi di una volta: blocchetto degli appunti, lapis e un po' di buon senso. E' la rivincita dei Brambilla venuti su in mezzo al cherosene che, ricacciata in un angolo l'informatica, cercano di garantire allo scalo una soglia minima di operativita'. Come si faceva ai tempi dei primi "Constellation" approdati da queste parti alla fine degli anni '60. Sono tornati a dirigere il personale, a indirizzare uomini e mezzi. Alla faccia di Pegaso, Dbv e Arco, i supersistemi informatici ai quali si imputano ormai tutti i guai del nuovo hub. Anche ieri, infatti, i computer hanno fatto le bizze. La torre di controllo assegnava un aereo alla piazzola 3 e sul monitor del responsabile delle squadre di rifornimento carburante lo stesso aereo risultava essere nella piazzola 7, su quello del carrello portabagagli compariva il numero 15, mentre il bus incaricato di portare a terra i passeggeri riceveva l'ordine telematico di andare alla 11. Un carosello senza senso, del quale, alla fine, a pagare il conto sono stati ancora una volta i passeggeri. Ritardi medi di un'ora e mezzo (attenzione all'aggettivo: "medi" significa che per ogni aereo partito o arrivato in orario, e ce ne sono stati diversi, altri hanno patito ritardi di tre ore), 60 voli cancellati, 6 dirottati a Linate o a Bergamo, attese di almeno 90 minuti prima di poter rivedere la propria valigia una volta atterrati, oltre 3000 bagagli rimasti a terra mentre i proprietari decollavano verso mezzo mondo. Una situazione che a meta' mattinata ha consigliato ai responsabili del traffico aereo di ordinare lo stop agli atterraggi: inutile far scendere aerei che non potevano poi raggiungere le loro aree di sosta perche' risultavano occupate da altri velivoli non ancora partiti. Un aeroporto ingolfato che anche oggi, come gia' domenica, e' stato rimesso in linea solo limitando d'autorita' il traffico. Alle 12 sono stati autorizzati solo 24 movimenti all'ora, passati a 36 alle 15 e saliti a 44 verso le 17, di pari passo con la sostituzione, nelle funzioni vitali per lo scalo, dei computer con i vecchi dipendenti. Che il sistema telematico faccia acqua lo dicono tutti. Un esempio: un computer, riferendosi a domenica, conteggia 388 voli arrivati o partiti, un altro ne ha visti 517. Il fatto e' che a interrogarlo non sono viaggiatori curiosi, ma i responsabili dello scalo per esigenze di pianificazione. Sara' per questo che Civilavia ha cominciato a valutare la possibilita' di dirottare parte dei voli a Linate e il sindaco Albertini, visto che il Comune di Milano e' l'azionista di maggioranza della Sea, ha subito convocato i vertici della societa' a Palazzo Marino. Nessuno pero' se la sente di sparare a zero. Neppure le compagnie che fino all'ultimo avevano cercato di bloccare il trasferimento in brughiera. Anche se per tutti e' difficile resistere alla tentazione del "ve l'avevamo detto". Perfino Alitalia, che per contenere i disagi a Malpensa e' stata costretta a cancellare parecchi voli e ad accorpare gli aerei con uguale destinazione (con ritardi soprattutto su Fiumicino), ammette che nonostante la task force di 300 persone inviata in brughiera, "l'evolversi della situazione mette in forte difficolta' tutto l'andamento dei voli". Il direttore dello scalo, Francesco Federico, spiega: "Problemi ce li aspettavamo. Quali, pero', nessuno poteva dirlo con certezza". E se il ministro dell'Industria Bersani se la cava con una battuta e ricorda il motto dell'Ordine della Giarrettiera, "maledetto sia chi mal... pensa", quello dei Trasporti Treu difende le scelte e le giustifica con la necessita' di lottare con una concorrenza agguerrita. Il sindacato Sulta - Cub chiede che il prefetto di Varese (ieri, non si sa se davvero in visita di cortesia, avvistato nei locali della direzione dello scalo) chiuda l'aeroporto per motivi di sicurezza. Il portavoce delle compagnie straniere, Osvaldo Gammino, non ci sta: "Non andava aperto, ma ora che la frittata e' fatta non possiamo chiuderlo. Facciamo conto che ci sia un nebbione di quelli che paralizzavano Linate. I ritardi sono simili". Certo, ma chi lo spiega ai passeggeri del volo AZ 666 decollati alle 18.30, dopo 8 ore e mezzo passate ad ammirare in lontananza Grigna e Prealpi inondate dal sole? Marco Dal Fior
 
27 ottobre 1998

Imbarcarsi e' quasi una scommessa, bloccato anche il team Ferrari in partenza per il Gran Premio del Giappone
I passeggeri alla lotteria dei bagagli
Tremila valigie sono rimaste a terra, fino a dieci ore di attesa negli arrivi per il ritiro. Molta gente e' stata dirottata a Linate o a Orio al Serio


----------------------------------------------------------------- Imbarcarsi e' quasi una scommessa, bloccato anche il team Ferrari in partenza per il Gran Premio del Giappone I passeggeri alla lotteria dei bagagli Tremila valigie sono rimaste a terra, fino a dieci ore di attesa negli arrivi per il ritiro Molta gente e' stata dirottata a Linate o a Orio al Serio DA UNO DEI NOSTRI INVIATI MALPENSA (Varese) - Partire e arrivare a Malpensa 2000? Come giocare alla lotteria. Tre gli strumenti indispensabili: un biglietto, un numero (di volo) e una ruota, cioe' una rotta nazionale o internazionale. Due i premi in palio: il viaggio e la riconsegna del bagaglio. Uno solo il modo per vincere: avere tanta fortuna. Giocatori involontari ieri, tutti i passeggeri dell'hub. I responsabili dello scalo, dopo il debutto disastroso di domenica, nella seconda giornata hanno deciso di ridurre il traffico. Risultato: meno passeggeri per l'aeroporto, pochi bivacchi, nessuna rissa. Ma solo perche' molti voli sono stati cancellati, altri, in arrivo e in partenza, sono stati dirottati sul vecchio terminal, su Linate o su Bergamo. Centinaia di viaggiatori che avrebbero dovuto sbarcare nel nuovo aeroporto dunque non sono neppure partiti oppure hanno raggiunto gli scali alternativi. Per quelli invece che hanno dovuto decollare da Malpensa 2000, la partenza e' stata affidata a meccanismi incontrollabili. Una lotteria appunto. Nel salone dei check - in la scena cambia poco durante la giornata. C'e' la nazionale di pesca che deve andare a Copenaghen ma che non riesce a riunire i suoi giocatori, rimasti bloccati in tutta Italia. Partira', ma con tre ore di ritardo il team della Ferrari, una cinquantina di persone dirette a Osaka. Di ora in ora aumenta il numero dei passeggeri fermi con il naso all'in su, davanti al grande tabellone della lotteria. + qui che appaiono i numeri "estratti". Ogni giocatore controlla pazientemente il biglietto, verifica la "ruota" (Amsterdam, Zurigo, Marrakesh) e inquadra il numero del volo. Le possibilita' sono diverse. Di volta in volta il proprio aereo puo' essere "cancellato", "atterrato", "dirottato" (con le varianti Linate, Bergamo, terminal 2) oppure "imbarcato" (con la variabile che e' cambiato il gate). Ogni dieci minuti il tabellone rimescola le carte e da' una nuova schermata. Tutte le volte i passeggeri esultano, imprecano, soprattutto cambiano direzione. I fortunati che vincono l'imbarco si avviano veloci al gate, sperando di non essere richiamati dalla vocina che di tanto in tanto declama: "A rettifica di quanto detto in precedenza...". Al piano sottostante, ai controlli del metal detector l'atmosfera e' quasi euforica. I passeggeri sarebbero disposti a spogliarsi pur di passare dall'altra parte senza difficolta'. E di fatti si passa anche senza biglietto... Oltre il controllo c'e' il paradiso o la doccia fredda. Sbucati dai corridoi a grandi passi, i passeggeri s'imbattono in un primo composto bivacco. Tre uomini di affari attendono di partire per Lione, ma non si fanno illusioni. Una squadra coreana di pallavolo giace distesa su una trentina di sedili. Cinque ragazze, provenienti da Stoccarda sperano di tornare a Roma. Insomma c'e' ancora da attendere. Piu' avanti, al gate A1, i passeggeri sono gia' in fila, mancano cinque minuti all'imbarco per Barcellona, dopo un'ora di attesa, quando arriva il contrordine: partenza tra due ore. Nello stesso momento al molo A6 viene imbarcato il volo per Palermo. I passeggeri scompaiono seguiti da sguardi carichi d'invidia. In fondo, al gate A 11 un coro austriaco, in Italia per promuovere le Olimpiadi invernali in Carinzia del 2006, intona un coro "a cappella" strappando un quarto d'ora di applausi. La speranza di tutti e' non ripetere l'esperienza di quei mille che la notte di domenica sono rimasti a dormire in aeroporto, senza cibo, ne' acqua, ne' uno straccio di taxi o navetta che li portasse in un albergo. Ma c'e' un'altra lotteria, piu' disperata, che si gioca agli "inferi" dell'aerostazione, nel grande salone dove girano i nastri dei bagagli. Fino a dieci ore l'attesa di ieri. Tremila i bagagli mai partiti. Qui l'accesso e' vietato a chi non e' passeggero. Ma eludendo la sorveglianza ci si puo' infilare tra le due porte scorrevoli. Dall'altra parte c'e' un'umanita' in rivolta. Al banco dei bagagli smarriti, c'e' quello di Lamezia Terme che ha lasciato le chiavi di casa in valigia. C'e' il giovane pisano che ha attraversato mezzo mondo per perdere il bagaglio a 200 chilometri da casa. C'e' il gruppo che ha gia' dovuto dormire una notte in piu' a Casablanca. It's amazing, e' sorprendente, esclama un californiano. Per tutti la trafila e' uguale: riconoscere il bagaglio su un pieghevole che ne riporta alcuni tipi, compilare una scheda, attendere o andare via. Ma quando il nastro riparte, trascinando valigie appena arrivate, insieme ad altre mai ritirate, la gente torna a "scommettere". E la ruota gira. Antonella Baccaro

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27 ottobre 1998: anche Formigoni soffre

Formigoni in viaggio per New York ripiega su Linate e British Airways

----------------------------------------------------------------- Formigoni in viaggio per New York ripiega su Linate e British Airways MALPENSA (Varese) - "Diciamo solo che avevo pensato di viaggiare di pomeriggio e invece ho dovuto viaggiare nella notte", ha raccontato Roberto Formigoni non appena sbarcato a New York. Formigoni avrebbe dovuto imbarcarsi su un volo Swissair per Zurigo e di li' prendere la coincidenza per New York. Il suo volo, pero', e' stato cancellato. Per non mancare all'appuntamento con Rudolph Giuliani Formigoni non solo ha "tradito" Malpensa con Linate, ma ha anche optato per un volo British Airways (la compagnia che piu' delle altre ha contestato l'apertura del nuovo scalo). Poi, da Heathrow si e' imbarcato sul supersonico e costosissimo Concorde per raggiungere gli States.

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dedicato a chi ha devastato di critiche il terminal 5 di Heathrow nelle prime settimane di vita: 29 ottobre 1998

Ieri circa 500 voli e 35 mila passeggeri, potenziato il personale. La rabbia dei cinquecento turisti in fuga dall' uragano Mitch nel Messico e dirottati a Bergamo
Caos bagagli, Fiumicino " aiuta " Malpensa
Tir portano le valigie a Roma e in Germania, poi lo smistamento. Diminuiscono i ritardi, normalita' piu' vicina


----------------------------------------------------------------- Ieri circa 500 voli e 35 mila passeggeri, potenziato il personale. La rabbia dei cinquecento turisti in fuga dall'uragano Mitch nel Messico e dirottati a Bergamo Caos bagagli, Fiumicino "aiuta" Malpensa Tir portano le valigie a Roma e in Germania, poi lo smistamento. Diminuiscono i ritardi, normalita' piu' vicina DAL NOSTRO INVIATO MALPENSA (Varese) - + difficile spiegarlo ai 28 cinesi che da domenica vanno in pellegrinaggio all'ufficio bagagli smarriti per vedere se c'e' traccia delle loro valigie, scomparse dopo l'arrivo del volo PechinoMalpensa. Eppure il nuovo aeroporto comincia a funzionare. Ieri sono atterrati 250 aerei, i decolli sono stati 248, le cancellazioni non hanno superato quota 60. In totale sono passati circa 35.000 passeggeri. Compreso Romano Prodi, in partenza per Il Cairo, che si e' addirittura offerto come testimonial del nuovo scalo: "Mi piace, a parte il pavimento scuro". Il ritardo medio e' stato contenuto nella mezz'ora, con punte di 3 ore e mezzo (un volo in partenza per Dusseldorf) e record di 4 ore e 35' per un aereo in arrivo da Budapest. Anche la situazione dei bagagli e' migliorata. Delle 5.000 valigie in giacenza martedi', ieri ne erano rimaste meno della meta'. La squadra dei "maghi" delle valigie si e' buttata a testa bassa nella nuova impresa. "Entro domani missione compiuta", assicura Francesco Bertazzoli, il Rambo dei bagagli. Ma una grossa mano ai suoi uomini l'hanno data i Tir che l'Alitalia ha spedito nottetempo in aeroporto a caricare i bagagli in transito per portarli in Germania e a Fiumicino, da dove sono stati avviati alle rispettive destinazioni. Una mano l'hanno data anche i 90 lavoratori di due cooperative di facchinaggio che la Sea ha ingaggiato per rimpolpare il servizio. Il personale e' stato aumentato anche in altre aree dell'aeroporto. In attesa di assumere 100 addetti "part time" in piu', rispetto ai 500 gia' programmati, la Societa' che gestisce Malpensa ha mobilitato anche una trentina di impiegati che hanno lasciato Linate per venire ad assistere i passeggeri. Il grande merito della normalizzazione va ascritto, pero', alla decisione di far marciare l'aeroporto con gestione manuale. Ieri le piazzole di sosta degli aerei sono state presidiate da squadre fisse. Il gran numero di furti nelle valigie dei passeggeri aveva addirittura consigliato alcune compagnie - ad esempio l'Alitalia - di dotare le stive dei loro aerei di telecamere nascoste per cercare di cogliere sul fatto i facchini disonesti. E suggerito alla Sea di affidare al computer la composizione della varie squadre, per evitare combriccole troppo affiatate. Il sistema Pegaso adesso funziona a mezzo servizio. Per colpa di chi, e' un tema che fa litigare Sea, compagnie e sindacati. La Sea scarica le responsabilita' su un dischetto per computer arrivato dal ministero, dove erano contenuti dati e orari sbagliati dei voli. Ma i vettori non ci stanno: il compito di "ripulire" quel floppy disk spettava alla Sea, dicono. E non l'ha fatto perche' ha avuto fretta di far funzionare l'aeroporto. Ieri sera intanto il Boeing 747 in arrivo da Cancun con a bordo i turisti rientrati dal Messico a causa dell'uragano Mitch e' stato dirottato all'aeroporto di Orio al Serio. Molti dei 478 viaggiatori, infuriati, hanno annunciato azioni legali contro i tour operator. Marco Dal Fior
 
Che ironia della sorte... dieci anni dopo è Malpensa ad aiutare una LHR dove succedono gli stessi deliri dell'aeroporto più demonizzato d'Italia...

Mentre nel frattempo FCO affoga nei meandri del BHS anni 60...
 
effettivamente almetano ha ragione su certe cose : mi ricordo che il primo giorno che ha aperto mxp 2000 c'è stato un piccolo grande problema per lo smistamento dei bags , prima della apertura hanno fatto tantissime prove nel inviare bags vuoti sui nastri , ma poi quando si è passati alla realta' ....... il primo giorno di apertura non è stato positivo . oggi il sistema di smistamento bagagli è al TOP.
 
comunque tutto siete invitati domenica 26 ottobre a mxp , sara' un grande evento . non so se gli abitanti di case nuove parteciperanno , forse loro sono ancora inca.....ti
 
E evidente che gli italiani non condividono questo modello Malpensa cetrico.

diciamo che gli italiani, inclusi quelli che vivono nella zona piu'evoluta del paese come infrastrutture, non hanno la piu'pallida idea di cosa sia un sistema di trasporti che funzioni

perche' non l'hanno mai visto, se non quando vanno all'estero.

quindi la tua conclusione non fa altro che evidenziareil nocciolo del problema, che non e'MXP in se.

e' solo una avvilente cartina al tornasole che dice in maniera incontestabile
che in Italia la parte piu'evoluta del paese non ha un sistema trasporti degno di questo nome.

a me pare assurdo e inspiegabile il muro invisibile che separa l'est dall'ovest di Milano.

a me pare assurdo che non esista un collegamento ferroviario ad alta velocita'tra Torino e MXP (per proseguire a Milano C.le)

che non esista un collegamento tra MXP e Milano C.le

che Linate sia collegata alla stazione tramite autobus e che non ci sia la metropolitana!

facendo paragoni con altre realta'... nessun aeroporto al mondo e' situato in un incrocio di un sistema di trasporti di terra perche'un aeroporto difficilmente puo' avere una posizione inevitabilmente vicina a centri abitati popoli etc.

Tutti gli aeroporti sono sempre leggermente decentrati e solitamente stanno su una solo direttiva di trasporti.

MXP e'in questa situzione. e fin qui non cé'nulla di penalizzante.

l'anomalia italica e' l'isolamento assoluto del troncone su cui sta MXP.

FRA e'sulla drettiva che sale ad Colonia. per ovvie ragioni non puo'essere sulla direttiva che va ad Amburgo, e manco su quella che va a sud

come mai FRA e'ragggiungibile da qualsiasi citta' nel raggio di 300 km da Francoforte
o con pulman diretti
o con treno diretto fino in aeroporto o al massimo con un cambio
o con S Bahn (metropolitana) (sempre fino in aeroporto - usa le stesse linee)

e i tempi sono linearmente proporziali alla distanza indipendetenmente da dove uno si trovi.
con Colonia che nonostante sia a 200km dall'aeroporto di FRA stazione Centrale Colonia - FRA alta velocita' 1 ora ) (e tra 4 anni portano l'alta velocitya'ad Hahn! )

mentre
MXP e'sulla direttiva cha va verso Torino, e'vicino a quella per Genova, ed e'vicino (perche' 30 km non sono nulla) ad una grande area urbana, con tutti gli annessi e connessi.

mi spiega qualcuno come mai di tutte le cose che servono a MXP e che andrebbero (o andavano fatte) , l'unica che verra'fatta nei prossimi anni la fanno gli svizzeri
 
v.florio for president...

Ma in realtà bastava fare il mi. centrale - mxp dieci anni fa e già non saremmo qui a piangerci addosso oggi... signori questa è l'Italia.
 
v.florio for president...

Ma in realtà bastava fare il mi. centrale - mxp dieci anni fa e già non saremmo qui a piangerci addosso oggi... signori questa è l'Italia.

tutto cio' pero' ci porta a fare un paio di riflessioni: tutti (quasi tutti) su questo forum (o meglio in questo thread) concordano sulla malfunzionalita' di MXP e sulla mancanza sin dalla fase progettuale di una strategia complessiva, quasi che chi se ne doveva occupare non avesse le competenze necessarie per disegnare un progetto aeroportuale funzionale e, soprattutto, modulabile nel tempo.
ora su questo forum siamo tutti persone normali, raziocinanti, con una capacita' di analisi sia qualitativa che quantitativa, con una capacita' critica e propositiva.
ebbene, come e' possibile che nel passaggio dalla qualita' delle persone del forum, alla qualita' delle persone che poi sono i responsabili di un progetto come MXP (e per responsabili includo tutti, dall'aspetto architettonico/progettuale a quello amministrativo/politico per le varie autorizzazioni/controlli, a quello manageriale/gestionale, ci sia un crollo significativo dell'IQ?
com'e' che chi ha progettato, chi ha autorizzato, che ha gestito non ha rilevato tutte quelle anomalie che sono venute fuori in questo 3d, e che per le quali non ci vuole un MBA o altro master ma semplicemente ... il buon senso?
 
tutto cio' pero' ci porta a fare un paio di riflessioni: tutti (quasi tutti) su questo forum (o meglio in questo thread) concordano sulla malfunzionalita' di MXP e sulla mancanza sin dalla fase progettuale di una strategia complessiva, quasi che chi se ne doveva occupare non avesse le competenze necessarie per disegnare un progetto aeroportuale funzionale e, soprattutto, modulabile nel tempo.
ora su questo forum siamo tutti persone normali, raziocinanti, con una capacita' di analisi sia qualitativa che quantitativa, con una capacita' critica e propositiva.
ebbene, come e' possibile che nel passaggio dalla qualita' delle persone del forum, alla qualita' delle persone che poi sono i responsabili di un progetto come MXP (e per responsabili includo tutti, dall'aspetto architettonico/progettuale a quello amministrativo/politico per le varie autorizzazioni/controlli, a quello manageriale/gestionale, ci sia un crollo significativo dell'IQ?
com'e' che chi ha progettato, chi ha autorizzato, che ha gestito non ha rilevato tutte quelle anomalie che sono venute fuori in questo 3d, e che per le quali non ci vuole un MBA o altro master ma semplicemente ... il buon senso?

sempre parodiando il posticcio Moratti: "ho gia´risposto a questa domanda"

e l´ho fatto un giorno in cui ho scritto un papello su questo forum riguardo le analogie tra due aeroporti a me cari (in quanto li uso)

MXP e TPS e per il quale sono stato paraculeggiato per giorni. ve possino! :)

che hanno in comune MXP e TPS direte voi

di sicuro non il caccement area.
nemmeno l´utilizzo
nemmeno la tipologia di utenza
nemmenole prospettive
niente di niente

hanno in comune la genesi.

cosa non hanno in comune MXP e TPS con.... FRA HHN e NRN

tante cose non hanno in comune. ma quella che la dissaccomuna piu´di altro e´sempre la loro genesi.


da noi gli aeroporti (indipendentemente da dove sono e che dimensioni abbiano) nascono o ci si punta tenendo ben in vista lo sviluppo dei ... trasporti?...

no.

lo sviluppo di altro:
consenso politico,
consenso elettorale...
sono concetti che mi fate passare?

altrove invece l´obiettivo e´lo sviluppo di un sistema che funzioni e fornisca i servizi al meglio.

ecco perche´ in germania fanno FRA spendendo 100 e attorno ci spendono 1000 in infrastrutture anche se ci sono 3 laender nella zona (tra qualche anno appena passa il federalismo italico, gia´ immaggino lo scenario per fare qualche infrastrutture che oltrepassi qualche confine lombardo veneto) per creare un sistema che funzioni.

a Francoforte il nome del politico che ha spinto per fare la stazione all´aeroporto non lo conosce nessuno.

e nemmeno della TAV di Hahn si conosce il referente politico.

o perche´non e´rilevante, o perche´non e´ stata fatta (nel caso di hahn sulla carta) per volonta´politica, ma per questioni di opportunita´ e convenienza a farle (inquadrate in un progetto che non comprendo quell´unica opera).

in Italia conosciamo perfettamente i nomi politici del padre di Malpensa

il nome e cognome del difensore politico di Linate

il nome e il cognome di chi ha fatto risorgere TPS e quello di chi lo vuole affossare.

ancora non conosciamo quelli dei padri delle infrastrutture: ma solo perche´queste non ci sono (ne a MXP, cosi´come a TPS)

non so se mi vi sono spiegato :)




postilla finale a taccio per una settimana

se gli aeroporti che nascono in queste grande famiglia disagiata che e´l´italica peninsula riescono a diventare qualcuno.... state tranquilli che non lo fanno per lungimiranza dei loro padri o di chi ce li ha in affido. e anche questo vale sia per MXP che per TPS

e per tutto quello che cé´ tra MXP e TPS


chiudo.
 
domenica 26 dalle 14 alle 18 la SEA offrira' risotto caldearrosto e vin brule , parcheggio gratuito al cargo city esibizione delle unita' cinofile della polizia e guardia di finanza ,
ps non venite con l'amante perchè la trasmissione quelli che il calcio si colleghera' con il terminal . ah ah ah ah
 
trovato!!!

Volevo dare una mia modestissima opinione su Malpensa (T2)....non volevo scrivere un nuovo messaggio dunque ho cercato e trovato questo...spero vada bene.

Dunque: ho volato recentemente un paio di volte da/per Malpensa....se posso non lo faro' più.

Quell'aeroporto è un disastro....scusatemi ma la vedo proprio scura...check-in disorganizzato, caotico e con personale in maggioranza rude, per non parlare della quasi ora e mezza passata ad attendere il mio turno.
Segnalazioni all'esterno dell'aerostazione carenti...(ho avuto non pochi problemi a riconsegnale un auto a nolo), lunga fila ai controlli sicurezza...l'unica nota positiva è che l'ho trovato pulito...ma per il resto...brrrrr!!!!

Dispiace che sia cosi' ma veramente m'ha impressionato negativamente! Ero contento di finalmente "provare" Malpensa e in parte il volo l'ho scelto proprio per questo...ora, invece, dico: mai più... :-/
 
Non a caso il T2 è dedicato alle low-cost. You get what you pay for (edit: I'm awfully sorry for my mistake! Grazie Nicola...)
 
Ultima modifica:
Non a caso il T2 è dedicato alle low-cost. You get what you pay.

sarà...a me comunque questo "ricevi quel che paghi" proprio non mi va, soprattutto in campo turistico...e come me sono sicuro tantissimi passeggeri (che non sanno che il T2 è dedicato alle Low Cost, e neanche son tenuti a saperlo...) presenti con me ieri avranno avuto ben da ridire sull'organizzazione di un aeroporto che dovrebbe essere il più importante d'Italia...
 
trovato!!!

Volevo dare una mia modestissima opinione su Malpensa (T2)....non volevo scrivere un nuovo messaggio dunque ho cercato e trovato questo...spero vada bene.

Dunque: ho volato recentemente un paio di volte da/per Malpensa....se posso non lo faro' più.

Quell'aeroporto è un disastro....scusatemi ma la vedo proprio scura...check-in disorganizzato, caotico e con personale in maggioranza rude, per non parlare della quasi ora e mezza passata ad attendere il mio turno.
Segnalazioni all'esterno dell'aerostazione carenti...(ho avuto non pochi problemi a riconsegnale un auto a nolo), lunga fila ai controlli sicurezza...l'unica nota positiva è che l'ho trovato pulito...ma per il resto...brrrrr!!!!

Dispiace che sia cosi' ma veramente m'ha impressionato negativamente! Ero contento di finalmente "provare" Malpensa e in parte il volo l'ho scelto proprio per questo...ora, invece, dico: mai più... :-/

è inutile girarci intorno MXP è diventato penosa , e se qualcuno ancora crede che LH risolva da sola i problemi è totally fuori strada
MXP attualmente ,e personalemte , è il più grosso esempio di malgoverno in italia .
Non c'è niente che lo possa battere .Ma quale hub vuole diventare se anche i milanesi lo rifuggono come la peste .
Le infrastrutture ? Lo sgorbio di Castellanza chi lo ha voluto ? Il collegamento con centrale che avverrà solo nel 2009 mentre invece di acclerare il tutto si progettava la metropolitana per LIN .
Figlia di che è questa idea ? chi la ha pensata ?
E si torna al problema della concorrenza interna di LIN ,per di più con la condivisione della stessa lottizzata società di gestione .
Spazzatura di Napoli fai un baffo al disastro Malpensa .
Poi vorrei dire che non centra una emerita fava il fatto che il T2 sia per le LOW COST rispetto al servizio che riesce ad offirre .
Ora come ora MXP è uno strazio per noi cittadini .
Scandalo degli scandali .
Giusto per parla chiaro .
 
I quasi 20 milioni di passeggeri point-to-point sono sicuramente tutti Marocchini.

ma chi vuoi prendere in giro ?

chiedi un poco ai vari milanesi quale è il loro aereporto ,sempre che una domanda cosi si possa fare .
Te lo dico io Linate , rispondono Linate .
E siamo nel 2008 non nel 1998

sto iniziando a pensare che a questo punto di MXP sia meglio fare come abbiamo fatto con AZ .
Pagare per disfarcene totalmente e cambiarne l'uso .
Potrei fare una petizione , in tal senso , d'altronde se la fanno quelli di alpieagles tutto è plausibile .
 
Spazzatura di Napoli fai un baffo al disastro Malpensa .
Poi vorrei dire che non centra una emerita fava il fatto che il T2 sia per le LOW COST rispetto al servizio che riesce ad offirre .
Ora come ora MXP è uno strazio per noi cittadini .
Scandalo degli scandali .
Giusto per parla chiaro .

scusate, ma voi che ci andate a fare negli aeroporti? andate per dormire, per passarci un pomeriggio, per fare shopping o per usare i bagni? allora andate da un'altra parte, andate nei centri commerciali così troverete tutto quello che vi serve e che più vi aggrada! io uso il T2 molto spesso e per quanto spartano non me ne frega una mazza, dico solo che arrivo in quel terminal 10 minuti prima della partenza del mio volo e quando atterro, in venti secondi sono fuori, è tutto quello che richiedo ad un aeroporto: estrema velocità!!! Per coloro che invece vogliono il sushi bar per perdere le giornate consiglio di andare altrove, a me non frega nulla, anzi trovo assurdo che al giorno d'oggi ci siano ancora degli imbecilli che arrivano in aeroporto 3 ore prima dell'imbarco e bivaccano come albanesi
 
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