Birgi, il Sindaco di Trapani si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto


Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Io invece non investo in Italia (Sicilia inclusa). Nemmeno un copeco. È governata male, le leggi fanno schifo, la classe dirigente è ottusa, la burocrazia è inefficiente, la struttura demografica insostenibile, il debito pubblico fuori controllo. Il paese non è per nulla competitivo. Perché ci dovrei buttare i miei soldi, duramente guadagnati? Quando inizieranno a fare cose intelligenti, ad esempio abbassare la pressione fiscale aeroportuale, potrei rivedere la mia decisione, al momento non ci vado manco in vacanza.

Gli imprenditori turistici del trapanese sapranno cosa decidere di fare, con i loro soldi. Come molti qua sapranno io personalmente gli consiglierei di pretendere dai loro rappresentanti che quei soldi li metta la Regione Siciliana (idealmente non in un accordo di co-marketing, ma in una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale, soprattutto in bassa stagione, per tutti i vettori).
Ora si capisce il tuo pensiero. Ragioni come un politico italiano.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
Ora si capisce il tuo pensiero. Ragioni come un politico italiano.
Quale politico italiano starebbe proponendo una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale in bassa stagione per tutti i vettori?

Quale politico italiano afferma che sarebbe meglio non fare accordi di co-marketing con un unico vettore?

Quale politico italiano si legge veramente la Costituzione, e suggerisce di cercare soluzione rispettandone i dettami?

Perché mai quello mio sarebbe un ragionamento da "politico italiano"?

Rileggendo più volte l'intervento che commenti, posso confermare che, a differenza del tuo, lo trovo non soltanto in tema, ma soprattutto non meritevole della risposta che mi hai scritto.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Quale politico italiano starebbe proponendo una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale in bassa stagione per tutti i vettori?

Quale politico italiano afferma che sarebbe meglio non fare accordi di co-marketing con un unico vettore?

Quale politico italiano si legge veramente la Costituzione, e suggerisce di cercare soluzione rispettandone i dettami?

Perché mai quello mio sarebbe un ragionamento da "politico italiano"?

Rileggendo più volte l'intervento che commenti, posso confermare che, a differenza del tuo, lo trovo non soltanto in tema, ma soprattutto non meritevole della risposta che mi hai scritto.
Prima dici che la Regione Sicilia deve tirare fuori i Milioni per sovvenzionare Ryanair.
Dancrane ti spiega che l'imprenditore vero non aspetta che paga pantalone ma si propone per non perdere il guadagno che ha a fronte di un minimo investimento.
Tu consigli di non investire in Italia e consigli una diminuzione fiscale aeroportuale per tutti i vettori ma perché solo a Trapani? Se fosse la soluzione per il turismo non sarebbe meglio farlo ovunque? Il mio non era un intervento offensivo e mi scuso se lo è parso. Ma se non saranno gli imprenditori ad investire per far arrivare i turisti, a Trapani non c'è un pensiero al futuro.
 

I-DAVE

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6 Novembre 2005
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Io invece non investo in Italia (Sicilia inclusa). Nemmeno un copeco. È governata male, le leggi fanno schifo, la classe dirigente è ottusa, la burocrazia è inefficiente, la struttura demografica insostenibile, il debito pubblico fuori controllo. Il paese non è per nulla competitivo. Perché ci dovrei buttare i miei soldi, duramente guadagnati? Quando inizieranno a fare cose intelligenti, ad esempio abbassare la pressione fiscale aeroportuale, potrei rivedere la mia decisione, al momento non ci vado manco in vacanza.

Gli imprenditori turistici del trapanese sapranno cosa decidere di fare, con i loro soldi. Come molti qua sapranno io personalmente gli consiglierei di pretendere dai loro rappresentanti che quei soldi li metta la Regione Siciliana (idealmente non in un accordo di co-marketing, ma in una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale, soprattutto in bassa stagione, per tutti i vettori).
No no no, Birgi interessa a te e un paio di cadregari trapanesi, quindi i soldi li dovreste tirare fuori voi, altro che la regione (che poi, di fatto, li tirerebbe fuori il resto del paese) e altro che "perché ci dovrei buttare i miei soldi". Perché io dovrei buttarci i miei, a Birgi? Ma schersum minga, va.

Anzi, per aiutare la competitività, meglio una bella riforma che limiti la dispersione delle risorse economiche e crei una bella concentrazione per generare economie di scala: primo passo, la chiusura di Birgi, così Palermo può crescere in maniera indisturbata. Coi soldi risparmiati, la provincia di Trapani potrà istituire un efficiente servizio di pullman da/per PMO e pubblicizzare adeguatamente le eccellenze provinciali nella tube, nella RER e nelle SBahn tedesche.

DaV
 

pello

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con l'attuale pressione fiscale ci sono aeroporti che non hanno comunque bisogno di aiuti per andare avanti, abbassarla non è la soluzione, è il contentino per non chiudere l'aeroclub dietro casa
 

aledeniz

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ale.riolo.co.uk
Prima dici che la Regione Sicilia deve tirare fuori i Milioni per sovvenzionare Ryanair.
No, assolutamente. Io dico che la Regione Siciliana, meglio chi la governa, ha tolto il contributo (la ex Provincia "Regionale" era appunto un ente della Regione Siciliana, finanziato dalla Regione Siciliana, e quando è stata abolita oneri ed onori sono passati in toto alla Regione Siciliana, comprese le azioni dell'Airgest), ma nello stesso tempo non è andata chiaramente a dire agli elettori che questa decisione era stata presa. Il Sig. Crocetta è liberissimo di togliere il contributo, lo ha già fatto, ma una volta che lo fa, a me contribuente siciliano (lo sono ancora, anche se parzialmente) mi deve venire a raccontare se per caso sta spendendo in maniera migliore il budget per il turismo. Cosa che a mio modesto avviso non avviene. E soprattutto che se ne prenda la responsabilità politica. Il titolo di questo thread è "Birgi, il Sindaco di Trapani si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto", e per me il sindaco di Trapani ha ragione da vendere. I sindaci hanno provato a metterci una pezza, ma non era un intervento sistemico, e si sta rivelando troppo fragile. Se chi governa la Regione Siciliana la pensa come I-DAVE, e cioè che Punta Raisi basti alle esigenze della Sicilia Occidentale, basta che ce lo dica chiaramente. E non c'è bisogno di mettere più un copeco. E manco di chiedere voti alle elezioni.

Dancrane ti spiega che l'imprenditore vero non aspetta che paga pantalone ma si propone per non perdere il guadagno che ha a fronte di un minimo investimento.
Tu consigli di non investire in Italia e consigli una diminuzione fiscale aeroportuale per tutti i vettori ma perché solo a Trapani? Se fosse la soluzione per il turismo non sarebbe meglio farlo ovunque? Il mio non era un intervento offensivo e mi scuso se lo è parso. Ma se non saranno gli imprenditori ad investire per far arrivare i turisti, a Trapani non c'è un pensiero al futuro.
Io consiglio una diminuzione della pressione fiscale in tutti gli aeroporti italiani, mai detto che si debba fare solo a Trapani. Faccio ovviamente anche notare che se la diminuzione si facesse per tutti uguale, rimarrebbe, ridotta rispetto a quella attuale, la differenza di competitività tra Trapani Birgi e Palermo Punta Raisi, per cui se c'è chi pensa che i piccoli aeroporti abbiano una loro funzione, potrebbe intervenire diminuendo maggiormente la pressione fiscale appunto per i piccoli aeroporti. Da notare che una ridotta pressione fiscale renderebbe gli aeroporti italiani più competitivi rispetto soprattutto ai concorrenti non italiani. In dettaglio, ce l'ho particolarmente con i €6,50 dell'imposta addizionale sugli imbarchi, la cui principale destinazione, contributi (ed effettivamente: assistenza, il surplus lo usano per pagare gli assegni sociali!), mi sembra chiaramente del tutto incomprensibile.

Una volta che chiuderanno Trapani Birgi, ovviamente gli imprenditori siciliani dovranno fare qualcosa, suppongo verrà potenziato di molto l'offerta di trasporto dei privati (navette, NCC) verso Punta Raisi. A me sembra una soluzione non ottimale, ma comprendo ci sia chi non la pensi come me.
 
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aledeniz

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No no no, Birgi interessa a te e un paio di cadregari trapanesi, quindi i soldi li dovreste tirare fuori voi, altro che la regione (che poi, di fatto, li tirerebbe fuori il resto del paese) e altro che "perché ci dovrei buttare i miei soldi". Perché io dovrei buttarci i miei, a Birgi?
Guarda che soprattutto per quanto riguarda il turismo, 6 ex province siciliane (tra cui Trapani), contribuiscono da sempre al bilancio regionale molto ma molto più di quanto ricevano. Basterebbe riequilibrare il bilancio non dico per renderlo proporzionale alle entrate del settore turistico di ogni ex provincia, ma anche solo alla popolazione residente, per trovare immediatamente le risorse che servono per mantenere una base FR a TPS. La spesa turistica regionale in Sicilia è da sempre assolutamente squilibrata (perché storicamente spendevano decine di milioni in alcune attività che interessavano le 3 città metropolitane, 2 in maniera particolare).

I soldi dei tributi degli imprenditori e lavoratori del settore del turismo del trapanese sono da sempre "buttati" altrove.

P.S.: sul "resto del paese" i conti pubblici territoriali dicono altro, e cioè che tolti i trasferimenti previdenziali (per i quali i Siciliani hanno pagato dei contributi), il trasferimento totale dallo Stato centrale ammonta esattamente a quanto si spende in Sicilia per l'assistenza (e.g. gli assegni sociali dei Siciliani vengono pagati dai contribuenti italiani). E basta. Non certo il budget dell'assessorato al turismo. Qui saremmo ovviamente OT, ma felicissimo di discuterne altrove (dopo che ti leggi i CPT).
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
con l'attuale pressione fiscale ci sono aeroporti che non hanno comunque bisogno di aiuti per andare avanti, abbassarla non è la soluzione, è il contentino per non chiudere l'aeroclub dietro casa
Quindi la pressione fiscale sugli aeroporti non ha un impatto sul traffico degli aeroporti?

Ovviamente ha un impatto maggiore a TPS che a PMO, come a PMO rispetto a FCO, ma l'impatto c'è per tutti.

Una minore pressione fiscale, soprattutto in bassa stagione, contribuirebbe certamente allo sviluppo dell'aviazione civile italiana.

Magari è un argomento per un altro thread (ce n'è già uno sull'addizionale), ma non vedo sinceramente come chi posti su AC possa essere contrario a diminuire la pressione fiscale aeroportuale.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Gli imprenditori turistici del trapanese sapranno cosa decidere di fare, con i loro soldi. Come molti qua sapranno io personalmente gli consiglierei di pretendere dai loro rappresentanti che quei soldi li metta la Regione Siciliana (idealmente non in un accordo di co-marketing, ma in una diminuzione della pressione fiscale aeroportuale, soprattutto in bassa stagione, per tutti i vettori).
Finora - forse da sempre - non sono mai stato molto d'accordo con te, soprattutto quando ti fissavi sull'indipendentismo siciliano e quando non si capiva quale diavolo fosse in sostanza la tua tesi.

Alla 8° pagina dell'ennesimo thread sul tema, invece, pare ci siamo finalmente arrivati. E ti dirò, in linea teorica non sono affatto lontano dalla tua posizione.
Come già detto praticamente sempre, infatti, capisco benissimo il ruolo che possa avere un aeroporto per un territorio come quello di cui stiamo parlando, come benissimo mi ricordo la differenza tra il 1999 (prima delle molte volte che ci sono stato) e il 2013 (l'ultima).

Nel commento che ho quotato, inoltre, avanzi una proposta non assurda e posta molto bene, cioè una sostanziale defiscalizzazione da aprire a tutti i vettori. Cioè l'esatto contrario di quello che è avvenuto finora.


Ci sono però due distinti problemi che per me sono insormontabile il primo, e sostanziale il secondo.


1) la defiscalizzazione chi la paga (o comunque chi la copre)? Lo Stato no, perchè ci tieni tanto a precisare come il turismo sia una materia concorrente. Dunque?
Gli operatori economici come i tuoi parenti, tramite la Camera di Commercio, sono stati quelli che hanno risposto subito all'appello e messo in assoluto più soldi. Che però costituiscono il 25% della cifra che avevano promesso di mettere, che a sua volta è il 13% del totale da versare a FR. Dunque sono paraculi che promettono ma poi non danno (sperando che alla fine paghi qualcun'altro), o dopo essersi guardati in tasca hanno capito che non gli conviene mettere di più?

2) Ryanair ha avuto il grande merito di far comparire per la prima volta dai tempi di Florio il trapanese sulla cartina del turismo mondiale. Ma continuo ad essere profondamente convinto che il raddoppio di un aeroporto importante come quello di Palermo denoti una miopia che non lascia per niente ben sperare. Il fatto stesso che FR abbia di fatto messo in concorrenza i due allocchi per giocare al rialzo la dice tutta.


Dunque, concludendo, quello che dici non è da TSO, ma la realtà dei fatti è lontana anni luce da quello che tu proponi. In comune ci sono solo dei segni + sulle statistiche e qualche storia di successo (alcune zone di Trapani sono state ottimamente riqualificate), ma non parlerei mai di solide politiche di sviluppo basate sul turismo. Se le cose non cambieranno, anzi, mi ci gioco 1 euro che la pacchia finirà presto e si tornerà al deserto di prima.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Mi trovo in disaccordo sul fatto della defiscalizzazione non è la soluzione per il turismo. Mi può aumentare i voli ma (correggetemi se sbaglio ) varrebbe solo per chi parte da es. Trapani.
Ci vuole un impegno di tutti i diretti interessati. Hotel, TO , agenzie viaggi, BeB... si uniscono, chiamano LE compagnie aeree interessate ad operare in quella città e gli dicono che sono disposti a restituire tot € del biglietto a chi adopera quella compagnia. La regione spende dindi per pubblicizzare l'offerta in tutti i posti dove partono gli aerei per mostrare le bellezze sconosciute (vedi post di Pelush in altro 3d) e così attiri turismo.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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Gli operatori economici come i tuoi parenti, tramite la Camera di Commercio, sono stati quelli che hanno risposto subito all'appello e messo in assoluto più soldi. Che però costituiscono il 25% della cifra che avevano promesso di mettere, che a sua volta è il 13% del totale da versare a FR. Dunque sono paraculi che promettono ma poi non danno (sperando che alla fine paghi qualcun'altro), o dopo essersi guardati in tasca hanno capito che non gli conviene mettere di più?
Questa frase mi ha fatto sospettare che la tabella pubblicata dal Sig. Fazio non fosse molto chiara per chi non ha seguito la vicenda con particolare costanza.

Dopo aver letto simili affermazioni anche altrove, ho deciso di rielaborare la tabella, in modo da renderla, se non più chiara, almeno più aderente a quella che è la mia comprensione della vicenda (la fonte primaria dei dati resta comunque l'ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio).

I contributi comunali 2014-2015 per Trapani Birgi secondo Girolamo Fazio
Jeri ho letto il comunicato stampa numero 34 di Girolamo Fazio, disponibile integralmente sulla sua pagina Facebook, ed ho poi anche letto la precisazione successiva in cui il buon ex sindaco di Trapani mostrava una immagine di una tabella con i dati di cui al comunicato stampa.

Dopo aver letto alcuni commenti sulla tabelle che probabilmente erano dovuti ad una conoscenza non particolarmente approfondita dell'argomento, ho rielaborato i dati proposti dal Sig. Fazio in una nuova tabella (basta cliccare sull'immagine per ingrandirla):


Contributi TPS 2014-20151Q by Alessandro Riolo, on Flickr

Caveat: questa è una semplice rielaborazione dei dati forniti dal Sig. Fazio, per facilitarne la comprensione a chi non abbia seguito con particolare costanza la vicenda dei contributi comunali mercatistici per l'aeroporto di Trapani Birgi. La fonte primaria rimane il comunicato stampa numero 34 di Girolamo Fazio precedentemente citato. Personalmente non ho alcuno strumento per verificarne l'attendibilità. Se c'è qualcuno in possesso di dati differenti, sarò felicissimo di visionarli, e nel caso pubblicare una nuova versione di questa tabella.

Caveat: alcune delle ipotesi sono dovute alla mia corrente comprensione degli avvenimenti: ad esempio che nel 2014 le quote da versare fossero ripartite esattamente come nel 2015, oppure che quanto pagato finora dai Comuni nel 2015 si riferisse principalmente alla prima rata del 2015, equivalente ad un quarto del totale annuale: potete notare che 3 Comuni, Alcamo, Custonaci e Paceco, pare si siano addirittura portati avanti con i pagamenti, kudos! Anche in questo caso, se qualcuno volesse segnalarmi delle imprecisioni sulle premesse, sarò felicissimo di leggere le obiezioni, e nel caso pubblicare una nuova versione di questa tabella.

da http://ale.riolo.co.uk/2015/07/i-contributi-comunali-2014-2015-per-TPS-secondo-Fazio.html
 
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Farfallina

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Le distanze kilometriche ci dicono piuttosto che sovvenzionare FR a TPS non ha senso, i turisti vengono spesso mandati a prendere in aeroporto, specialmente gli stranieri. Chi noleggia un auto non avrà grosse problematiche da PMO. Il turista da trasporto pubblico non si addice molto al trapanese costellato di bellezze sul territorio, ma cerca piuttosto posti low cost, dove trovare divertimento e mare, roba tipo il carnaio di Playa Dés Ingles a Gran Canaria (e non cito alcuni paesotti tristissimi nelle vicinanze), non certo alcune chicche de trapanese dove comunque il livello medio del turista è più alto e cerca un mix di mare, storia e cultura che lo porta in giro in auto.
 

aledeniz

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News nel sito del Comune di Trapani:
23 luglio 2015 - Accordo di comarketing
Con riferimento alle dichiarazioni del consigliere Girolamo Fazio, in merito all'accordo di comarketing che intercorre tra i ventiquattro Comuni della provincia e la CCIAA di Trapani, stupisce il tempismo con cui il consigliere Fazio interviene non già con atti, proposte ed azioni concrete a favore della complessa questione, ma solo per criticare, denigrare e attribuire responsabilità ad altri.
Non servono polemiche. Servono fatti.
Al riguardo, si precisa che il Comune di Trapani, ben consapevole che il mantenimento dei flussi turistici in entrata è di vitale importanza per le aziende del territorio che hanno investito nella filiera turistica, ha confermato il proprio impegno nella prosecuzione dell'accordo in essere, dimostrato con i fatti.
E i fatti sono l'aver versato a suo tempo l'intera quota 2014 (€ 300.000), l'avere pubblicamente ribadito l'intendimento di proseguire nell'accordo, attraverso il prossimo pagamento delle quote maturate al 30 giugno 2015 (€ 150.000).
Pertanto, qualsiasi polemica al riguardo risulta inappropriata, sconsiderata e arrogante perché offende il lavoro che "tutti i Sindaci" stanno cercando di poter portare avanti, nonostante le difficoltà esasperate da chi deve remare contro a tutti i costi."
Vito Damiano Sindaco
da http://www.comune.trapani.it/web/index.php/news/2655-23-luglio-2015-accordo-di-comarketing
 

aledeniz

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Nota dell'esponente del PD Antonella Milazzo, deputata membra del Parlamento siciliano:
Fin dal 2013, grazie anche al lavoro svolto dai deputati del PD con l'allora capogruppo Gucciardi in testa, la Regione si è impegnata a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio. L'acquisizione delle quote Airgest di proprietà della ex provincia di Trapani prima, e la ricapitalizzazione della stessa società dopo, hanno consentito di tutelare il futuro dello scalo e dell'intero territorio. Grazie a questo importante lavoro, si sono rafforzate le basi del contratto con Ryanair, presupposto indispensabile per lo sviluppo turistico ed economico. Il mancato rispetto dell'accordo di co-marketing da parte di molti comuni, mette adesso in bilico la permanenza della compagnia Ryanair sullo scalo di Birgi, rischiando di vanificare lo straordinario lavoro fin qui svolto e, soprattutto, di causare un danno incalcolabile all'intera economia trapanese. Le dimissioni del Presidente della Camera di Commercio da coordinatore sono un ulteriore passo verso questa ‘fine annunciata’. Credo sia inaccettabile – aggiunge Milazzo - che la politica rifiuti di assolvere ad un compito così importante, posto che l'impegno per lo sviluppo economico della propria città deve avere il primo posto tra gli obiettivi di ogni sindaco, invece molti primi cittadini sono purtroppo sordi a questo grido di aiuto che arriva dalle loro stesse comunità, assumendosi una responsabilità gravissima. Per questo chiedo al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, sensibile e attento al tema tanto da essere tra i pochi in regola con i versamenti dovuti, di assumere su di sè l'onere di guidare il coordinamento dei sindaci verso il pieno rispetto, da parte di tutti, degli impegni assunti, per il bene dell'intero territorio trapanese. Solo così avrà un senso continuare a lavorare a Palermo per la tutela e il potenziamento del nostro aeroporto".
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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Nota dell'esponente del PD Antonella Milazzo, deputata membra del Parlamento siciliano:
Fin dal 2013, grazie anche al lavoro svolto dai deputati del PD con l'allora capogruppo Gucciardi in testa, la Regione si è impegnata a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio. L'acquisizione delle quote Airgest di proprietà della ex provincia di Trapani prima, e la ricapitalizzazione della stessa società dopo, hanno consentito di tutelare il futuro dello scalo e dell'intero territorio. Grazie a questo importante lavoro, si sono rafforzate le basi del contratto con Ryanair, presupposto indispensabile per lo sviluppo turistico ed economico. Il mancato rispetto dell'accordo di co-marketing da parte di molti comuni, mette adesso in bilico la permanenza della compagnia Ryanair sullo scalo di Birgi, rischiando di vanificare lo straordinario lavoro fin qui svolto e, soprattutto, di causare un danno incalcolabile all'intera economia trapanese. Le dimissioni del Presidente della Camera di Commercio da coordinatore sono un ulteriore passo verso questa ‘fine annunciata’. Credo sia inaccettabile – aggiunge Milazzo - che la politica rifiuti di assolvere ad un compito così importante, posto che l'impegno per lo sviluppo economico della propria città deve avere il primo posto tra gli obiettivi di ogni sindaco, invece molti primi cittadini sono purtroppo sordi a questo grido di aiuto che arriva dalle loro stesse comunità, assumendosi una responsabilità gravissima. Per questo chiedo al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, sensibile e attento al tema tanto da essere tra i pochi in regola con i versamenti dovuti, di assumere su di sè l'onere di guidare il coordinamento dei sindaci verso il pieno rispetto, da parte di tutti, degli impegni assunti, per il bene dell'intero territorio trapanese. Solo così avrà un senso continuare a lavorare a Palermo per la tutela e il potenziamento del nostro aeroporto".
Da cittadino, questo è esattamente quello che mi fa specie della situazione.

La decisione di non finanziare più il co-marketing a Trapani Birgi è una decisione politica del PD.

Il governo del Sig. Crocetta (del PD, e di cui il Sig. Gucciardi, del PD anche lui, citato nel testo è attualmente sia l'Assessore alla Sanità, responsabile del 70% del budget, ed il vice, almeno annunciato) ha deciso di abolire un ente regionale, le province regionali, a cui era demandata la promozione turistica dei vari territori.

Sollecitato dai sindaci e da varie organizzazioni imprenditoriali della Sicilia Occidentale, il Sig. Crocetta ha in passato rimarcato che l'aeroporto avrebbe dovuto fare da solo.

L'acquisizione delle quote è stata fatta incamerandole all'abolizione delle ex province, che le detenevano, e l'unica ratio resa pubblica per questa acquisizione fu la previsione di venderle in una successiva privatizzazione (quote che chiunque sano di mente comprenderà valgono esattamente 0 se viene meno il differenziale di costo con PMO determinato dalla contribuzione pubblica per TPS).

Se il governo del PD ha preso una decisione politica, dovrebbero prendersene la responsabilità di fronte agli elettori.

Ci sono parecchie possibili narrative per provare a mitigare l'effetto negativo che questa decisione politica potrebbe avere nelle intenzioni di voto degli elettori della Sicilia Occidentale (ad esempio i rappresentanti del PD potrebbero affermare di ritenere che per le casse regionali sia più conveniente avere un solo aeroporto in Sicilia Occidentale, a PMO, oppure che a loro modo di vedere l'investimento mercatistico a TPS non valga il ritorno economico, magari portando qualche cifra a supporto).

La narrativa scelta dalla Sig.ra Milazzo, purtroppo, quella di un PD che abbia impegnato la Regione "a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio" lascia perlomeno sconcertati.
 

aledeniz

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Resoconto giornalistico delle riunione odierna della Giunta della Camera di Commercio in cui si è parlato dello stato dei versamenti da parte dei Comuni:

Aeroporto: convocata per il 30 luglio nuova assemblea dei sindaci

Scritto il 23 luglio 2015 alle ore 21:16 da Ornella Fulco

Una nuova assemblea dei sindaci, convocata per il prossimo 30 luglio, dal cui esito dipende non solo il futuro dell’aeroporto “Vincenzo Florio” ma anche la decisione del presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace di riassumere la presidenza del coordinamento dei sindaci per il co-marketing. Questo, in sintesi, quanto emerso oggi pomeriggio dalla riunione della Giunta della Camera di Commercio in cui si è parlato dello stato dei versamenti da parte dei Comuni. Rispetto allo scorso 16 luglio, data delle dimissioni di Pace, gli enti che hanno provveduto ai versamenti sono, oltre alla Camera di Commercio di Trapani (150 mila euro), i Comuni di Marsala (150 mila euro), Alcamo (20 mila euro), Erice (60 mila euro), Paceco (15 mila euro), Partanna (5 mila euro), Salemi (7.500 euro), Calatafimi Segesta (7.500 euro), Custonaci (18.750 euro), San Vito lo Capo (40 mila euro), Favignana (40 mila euro), Buseto Palizzolo (10 mila euro). Per le quote relative al 2015, dunque, mancano all’appello ancora diverse amministrazioni comunali. Otto quelle che non hanno ancora saldato i corrispettivi del 2014. Alla riunione della Giunta camerale hanno partecipato anche il presidente di Confindustria, Gregory Bongiorno, e il sindaco di Erice Giacomo Tranchida, che – nel primo pomeriggio a Palazzo Riccio di Morana – avevano incontrato, assieme ai sindaci di Trapani, Marsala, Castelvetrano, Castellammare del Golfo, Favignana e Salemi, il commissario del Libero Consorzio di Trapani Giuseppe Amato. In particolare, è stata affrontata la ripartizione delle somme erogate dal Governo nazionale a ristoro dei danni dovuti all’utilizzo dell’aeroporto da parte del contingente internazionale durante la crisi libica. Bongiorno e Tranchida, a nome del comitato dei sindaci, hanno invitato Pace a ritirare le dimissioni chiedendo all’ente camerale di continuare a reggere la “cabina di regia” dell’accordo. Il presidente della Camera di Commercio si è “riservato di decidere” e ha posto precise condizioni, a partire dalla reale presenza di tutti i sindaci all’assemblea del prossimo 30 luglio. “Dall’esito della riunione, ed in particolare dagli impegni che i sindaci dei comuni della provincia di Trapani si assumeranno – ha fatto sapere Pace – si trarranno le dovute conclusioni”.
Da http://www.trapanioggi.it/aeroporto-convocata-per-il-30-luglio-nuova-assemblea-dei-sindaci/
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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il Sig. Crocetta, con tanto di intervista (vado a memoria, se non erro con Toni Zermo su La Sicilia), mise il cappello sulla decisione di non continuare le sovvenzioni pubbliche a TPS da parte della Regione Siciliana
Ritrovata:
«Non voglio scendere in particolari. Ma prendiamo il caso di Trapani, che ha bisogno di risorse perché dicono che Ryanair è costosa. Ma a Trapani ci sono tre milioni di passeggeri, basterebbe aumentare di un euro o al massimo di due e già la società di gestione pareggia, anzi ci guadagna. Perché non lo fanno? Nessuno rinuncerebbe al viaggio in Sicilia per un euro in più. La gestione degli aeroporti dev'essere autosufficiente, troppo facile bussare alla Regione, altrimenti si privatizza con un bando di gara internazionale. Questo è bene che si sappia».
Intervista a Rosario Crocetta di Toni Zermo, La Sicilia, Domenica 14 Luglio 2013, I Fatti, pagina 6
Tralascio di riportare il resto dell'intervista per stendere un velo pietoso, minacciava una compagnia di bandiera siciliana ...
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Da cittadino, questo è esattamente quello che mi fa specie della situazione.

La decisione di non finanziare più il co-marketing a Trapani Birgi è una decisione politica del PD.

Il governo del Sig. Crocetta (del PD, e di cui il Sig. Gucciardi, del PD anche lui, citato nel testo è attualmente sia l'Assessore alla Sanità, responsabile del 70% del budget, ed il vice, almeno annunciato) ha deciso di abolire un ente regionale, le province regionali, a cui era demandata la promozione turistica dei vari territori.

Sollecitato dai sindaci e da varie organizzazioni imprenditoriali della Sicilia Occidentale, il Sig. Crocetta ha in passato rimarcato che l'aeroporto avrebbe dovuto fare da solo.

L'acquisizione delle quote è stata fatta incamerandole all'abolizione delle ex province, che le detenevano, e l'unica ratio resa pubblica per questa acquisizione fu la previsione di venderle in una successiva privatizzazione (quote che chiunque sano di mente comprenderà valgono esattamente 0 se viene meno il differenziale di costo con PMO determinato dalla contribuzione pubblica per TPS).

Se il governo del PD ha preso una decisione politica, dovrebbero prendersene la responsabilità di fronte agli elettori.

Ci sono parecchie possibili narrative per provare a mitigare l'effetto negativo che questa decisione politica potrebbe avere nelle intenzioni di voto degli elettori della Sicilia Occidentale (ad esempio i rappresentanti del PD potrebbero affermare di ritenere che per le casse regionali sia più conveniente avere un solo aeroporto in Sicilia Occidentale, a PMO, oppure che a loro modo di vedere l'investimento mercatistico a TPS non valga il ritorno economico, magari portando qualche cifra a supporto).

La narrativa scelta dalla Sig.ra Milazzo, purtroppo, quella di un PD che abbia impegnato la Regione "a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio" lascia perlomeno sconcertati.
Una volta che ne fanno una buona...
 

Dancrane

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Milano
Per come la vedo io, Crocetta ha ragione. Il pubblico che sovvenziona il privato (sia esso FR o chiunque altro) non esiste. Veda il gestore aeroportuale come fare quadrare il bilancio, e pensino i privati a racimolare i quattrini per sovvenzionare l'incoming turistico.
 
F

flyboy

Guest
Da cittadino, questo è esattamente quello che mi fa specie della situazione.

La decisione di non finanziare più il co-marketing a Trapani Birgi è una decisione politica del PD.

Il governo del Sig. Crocetta (del PD, e di cui il Sig. Gucciardi, del PD anche lui, citato nel testo è attualmente sia l'Assessore alla Sanità, responsabile del 70% del budget, ed il vice, almeno annunciato) ha deciso di abolire un ente regionale, le province regionali, a cui era demandata la promozione turistica dei vari territori.

Sollecitato dai sindaci e da varie organizzazioni imprenditoriali della Sicilia Occidentale, il Sig. Crocetta ha in passato rimarcato che l'aeroporto avrebbe dovuto fare da solo.

L'acquisizione delle quote è stata fatta incamerandole all'abolizione delle ex province, che le detenevano, e l'unica ratio resa pubblica per questa acquisizione fu la previsione di venderle in una successiva privatizzazione (quote che chiunque sano di mente comprenderà valgono esattamente 0 se viene meno il differenziale di costo con PMO determinato dalla contribuzione pubblica per TPS).

Se il governo del PD ha preso una decisione politica, dovrebbero prendersene la responsabilità di fronte agli elettori.

Ci sono parecchie possibili narrative per provare a mitigare l'effetto negativo che questa decisione politica potrebbe avere nelle intenzioni di voto degli elettori della Sicilia Occidentale (ad esempio i rappresentanti del PD potrebbero affermare di ritenere che per le casse regionali sia più conveniente avere un solo aeroporto in Sicilia Occidentale, a PMO, oppure che a loro modo di vedere l'investimento mercatistico a TPS non valga il ritorno economico, magari portando qualche cifra a supporto).

La narrativa scelta dalla Sig.ra Milazzo, purtroppo, quella di un PD che abbia impegnato la Regione "a salvare e rafforzare il ruolo strategico dell'aeroporto di Birgi nello sviluppo del territorio" lascia perlomeno sconcertati.
Ottimo.
Il PD ha preso una decisione politica. Fatene una ragione.

Poi vedremo gli effetti reali sulle elezioni, se ci saranno davvero. Per come ragioni tu, dovresti tener conto che l'effetto negativo che questa decisione politica potrebbe avere nelle intenzioni di voto degli elettori della Sicilia Occidentale verrebbe mitigato, se non annullato, dall'effetto positivo che invece avrebbe sugli elettori di Palermo e dintorni, dove si dovrebbe registrare un plebiscito.
Nota bene: lo trovo un discorso senza senso, ma scrivo giusto per venir dietro alle tue considerazioni.