Marco Rimini
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Per capirci: per questa tipologia di movimenti mantengono una Cat 1 antincendio? Aspetta, intendi la classificazione ICAO o quella recepita in Italia (che ha scala inversa)?Si ci sono muvimenti di Professione Volare e di Aernova, eventuali arrivi o partenze che rientrano nella cat1 antincendio. Quasi tutto Vfr e qualche IFR istruzionale.
Forlì e' limitato ad operare con velivoli di peso massimo di 5700kg.Per capirci: per questa tipologia di movimenti mantengono una Cat 1 antincendio? Aspetta, intendi la classificazione ICAO o quella recepita in Italia (che ha scala inversa)?
Sintesi opportunamente manipolata da un pseudo comitato.AEROPORTI SOTTO LA LENTE - approfondimenti - (Atlante degli aeroporti italiani - One Works, KPMG, Nomisma)
GLI AEROPORTI SONO CARATTERIZZATI E INFLUENZATI, SOPRATTUTTO NELLE LORO POSSIBILITA' DI ESPANSIONE E ADEGUAMENTO ALLE ESIGENZE FUTURE DEL TRAFFICO, ANCHE DALLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ALL'INTERNO DEL QUALE SI TROVANO.
Mettiamo dunque A CONFRONTO le valutazioni fatte a questo proposito sugli scali di Forlì, Bologna e Rimini, che interessano il nostro bacino di riferimento.
Le informazioni che si riportano in estratto in questa nota, fanno riferimento ad uno studio aggiornato al 2008 svolto da One Works, KPMG e Nomisma per conto di ENAC, con lo scopo di dare profondità alla conoscenza delle caratteristiche degli aeroporti italiani, cercando di evidenziare opportunità e criticità degli stessi in previsione dello sviluppo del traffico aereo fino al 2030.
Questo il link per chi volesse visionare il documento da cui abbiamo tratto i seguenti passaggi virgolettati: http://www.enac.gov.it/repository/contentmanagement/information/p464245000/cap_03_atlante_aeroporti-cn.pdf
Noi prendiamo in esame la parte dedicata agli aereoporti del Centro-Nord, partendo dall'aeroporto di Forlì "Luigi Ridolfi (p.458)
Aeroporto di Forlì Luigi Ridolfi
"CRITICITA' E INDICAZIONI GIA' FORMULATE PER SVILUPPI FUTURI
Dal punto di vista della dotazione infrastrutturale o delle capacità di espansione l'aeroporto di Forlì non presenta criticità di rilievo.
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Critico invece rappresenta il livello di concorrenza con i vicini aeroporti di Bologna e Rimini.
Nel piano di gestione totale di lunga durata dell'Aeroporto, in corso di istruttoria presso i competenti uffici dell'ENAC, sono state valutate le future esigenze dello scalo e sono stati individuati interventi che hanno come obiettivo, da un lato di aumentare la capacità del sistema aeroportuale, in termini di aeromobili, passeggeri e merci e, dall'altro, di eliminare le criticità presenti negli attuali sistemi delle infrastrutture di volo, dell'aerostazione (*), della viabilità di accesso (**) e dei parcheggi auto (...)"
(*) questi lavori sono stati completati già nel 2009, e si sono ampliate l'area Arrivi, Area Schengen e area controllo documentale in arrivo Non Schengen, così come si è provveduto all'aumento della capacità dei parcheggi per le auto in sosta
(**) In merito alla viabilità di accesso al Ridolfi, è fondamentale evidenziare che attualmente lo scalo è direttamente collegato con l'autostrada A14 tramite un'uscita dedicata della Tangenziale Est (riconoscibile in foto) che, scorrendo in parte sotto la pista dell'aeroporto, garantisce un collegamento veloce con il sistema autostradale, non considerato nello studio del 2008.
Ancora a pagina 463:
"LIMITI E VINCOLI
L'estensione del sedime aeroportuale, rapportato all'attuale utilizzo, lascia ancora ampi margini di ampliamento delle infrastrutture al suo interno. Oltre agli ampliamenti interni al sedime sono presenti aree di potenziale sviluppo a sud dell'aeroporto."
Per quanto riguarda il BACINO DI UTENZA, riferito al trasporto su gomma, in base alle fasce isocrone, risulta che ci sono circa 1.800.000 utenti potenziali per il Ridolfi nel raggio di 60 minuti e circa 3.700.000 nel raggio di 90 minuti.
Vediamo ora cosa evidenzia lo studio relativamente all'aeroporto di Rimini:
"LIMITI E VINCOLI
I limiti di svilupo dello scalo, da Nord-ovest a Sud-Est, sono costituiti dall'area fortemente urbanizzata all'intorno.
Unica direttrice di sviluppo è quella in direzione Sud-Ovest, in una zona agricola dove però sono presenti numerosi insediamenti filiformi lungo le strade interpoderali. Una possibilità di estensione del sedime è offerta da alcune aree militari dismesse, presenti a sud della pista."
Per quanto riguarda il BACINO DI UTENZA, come sopra definito, risulta che ci sono circa 1.400.000 utenti potenziali per il Fellini nel raggio di 60 minuti e circa 3.100.00 nel raggio di 90 minuti.
Per ultimo menzioniamo il Marconi di Bologna, vero accentratore del business aeroportuale in Regione:
"CRITICITA'
L'aeroporto è inserito in un contesto urbanizzato, in prossimità di una base Elicotteristi dell'Esercito. Sono pertanto limitate le possibilità di espansione del sedime, se non scavalcando l'area militare (...) L'aeroporto si trova in prossimità di aree urbanizzate ad alta densità (quartieri nord-ovest della città di Bologna, Comune di Calderara di Reno e frazione di Lippo di Calderara) e delle zone industriali e artigianali di Bargellino e Lippo. In adiacenza al perimetro nord è presente una cava attiva.
LIMITI E VINCOLI
Lo sviluppo dell'aeroporto appare fortemente compromesso dalla presenza di aree densamente urbanizzate al suo intorno e limitato da barriere artificiali, come la linea ferroviaria a nord-est e l'Autostrada A14 a sud-est, oltre che da limiti naturali, rappresentati dalla adiacenza del fiume Reno e dalle relative fascie di vincolo paesistico e ambientale. Ampliamenti del sedime appaiono possibili sia a nord, in adiacenza della zona di San Vitale Grande, in aree agricole poco urbanizzate, che a sud, in misura più modesta.
Tali estensioni del sedime non rendono però possibile nè l'allungamento della pista nè la realizzazione di una eventuale seconda pista, ma possono contribuire ad adeguare le necessità di espansione delle strutture landside."
Quindi, mentre si rinvia alla lettura dell'intero studio per i necessari approfondimenti sugli altri aspetti delle tre infrastrutture e del sistema aeroporti italiano, appare evidente che l'impianto aeroportuale di Forlì rappresenta per il territorio Emiliano-Romagnolo una opportunità di sviluppo da non disperdere e che dispone di caratteristiche tecniche che andrebbero pienamente sfruttate e meriterebbe di essere oggetto di attenzioni positive sia da parte del mondo politico che
economico.
Alla NASA non hanno ancora scritto?Hanno scritto alla Boeing, Corporacion America. Incensando Forlì come un opportunità da non perdere....
Achille, nessuno odia FRL. Perchè non ha senso odiare una striscia di asfalto. E tanto meno, nessuno vuol prendere in giro chi rischia il posto di lavoro.Non mi ero mai iscritto ad un forum, avevo abbastanza delle discussioni su FB, l'unico scopo per cui mi sono iscritto, era quello di portare a conoscenza di più persone possibile il bando dell'aeroporto in cui lavoro. Avrete sicuramente dei buoni motivi per nutrire tutto questo odio verso una struttura come quella di Forlì ma sinceramente fatico a capirvi... Contenti voi....prendere ingiro chi ha perso il lavoro o chi forse lo perdera a breve non mi sembra un buon passatempo....comunque buon lavoro
PS: buona idea la NASA![]()
Quoto tutto.Achille, nessuno odia FRL. Perchè non ha senso odiare una striscia di asfalto. E tanto meno, nessuno vuol prendere in giro chi rischia il posto di lavoro.
Premesso doverosamente questo, la situazione vista da fuori può suscitare una certa ilarità perchè la pretesa "validità" a tutti i costi dello scalo romagnolo, è talmente lontana dalla realtà (che ha visto le compagnie andarsene e un bando andato deserto), da lasciare esterrefatti.
L'avere il posto di lavoro a rischio, ed essersi costituiti in comitato, non autorizza a girare la testa dall'altra parte rispetto alla realtà. E cioè che FRL è uno scalo superfluo tra BLQ e RMI. Non lo dico io, lo dicono i fatti recenti.
E smettete di credere a chi vi promette miracoli, perchè vi sta solo prendendo per il cuxo.
Ad ogni modo lancio una piccola provocazione: visto che la gestione di FRL si porta a casa con 4 soldi, perchè non costituite una cooperativa di dipendenti e rilevate voi lo scalo?
Se non ricordo male siete una quarantina, con 25.000€ a testa mettete sul piatto 1M€ e poi ve la giocate.
Se hai ragione tu e lo scalo dimostra grosse potenzialità inespresse, hai fatto l'affare della vita. Se ho ragione io e tu perderai i tuoi soldi, potrai toccare con mano quanti danni economici ha fatto quell'infrastruttura ai conti degli enti locali. Cioè quelli di tutti noi.
In ogni caso, in bocca al lupo a tutti.![]()
avevo letto , se non sbaglio , che nel momento della chiusura hanno dovuto ricollocare 48 vigili del fuocoOgnuno è libero di pensare quello che vuole su utilità o inutilità di una struttura, infrastruttura. Credo che un Forlì ad orario ridotto e gestito meglio potrebbe almeno garantirsi la sopravvivenza in attesa della ripartenza di tutto il settore. Infondo l'unione europea sembra che abbia compreso e punti sullo sviluppo di aeroporti minori... Poi le nostre chiacchiere staranno a zero dopo il 6maggio. Noi Speriamo in qualche privato punto. Ci stiamo guardando attorno e stiamo facendo il possibile per dare massima visibilità a questo bando.
Il problema della perdita del lavoro e' una situazione che non è solamente per chi lavora negli aeroporti direttamente oppure nel suo indotto, ma bensì è generalizzata. Tra l'altro c'è già chi il lavoro dopo averlo perso lo ha ritrovato. 6-7 risorse lavorano a Bologna, unico a farsi carico dei casini creatisi a Forlì, dove politici hanno alla fine lasciato alla deriva chi ci lavorava ed ha subito i danni dei politicanti e di chi aveva quelle ambizioni da megalomania.Non mi ero mai iscritto ad un forum, avevo abbastanza delle discussioni su FB, l'unico scopo per cui mi sono iscritto, era quello di portare a conoscenza di più persone possibile il bando dell'aeroporto in cui lavoro. Avrete sicuramente dei buoni motivi per nutrire tutto questo odio verso una struttura come quella di Forlì ma sinceramente fatico a capirvi... Contenti voi....prendere ingiro chi ha perso il lavoro o chi forse lo perdera a breve non mi sembra un buon passatempo....comunque buon lavoro
PS: buona idea la NASA![]()
Quoto, però non saranno così fessi, aspettano l'uomo o la dama sul cavallo bianco che gli porti la salvezza.Achille, nessuno odia FRL. Perchè non ha senso odiare una striscia di asfalto. E tanto meno, nessuno vuol prendere in giro chi rischia il posto di lavoro.
Premesso doverosamente questo, la situazione vista da fuori può suscitare una certa ilarità perchè la pretesa "validità" a tutti i costi dello scalo romagnolo, è talmente lontana dalla realtà (che ha visto le compagnie andarsene e un bando andato deserto), da lasciare esterrefatti.
L'avere il posto di lavoro a rischio, ed essersi costituiti in comitato, non autorizza a girare la testa dall'altra parte rispetto alla realtà. E cioè che FRL è uno scalo superfluo tra BLQ e RMI. Non lo dico io, lo dicono i fatti recenti.
E smettete di credere a chi vi promette miracoli, perchè vi sta solo prendendo per il cuxo.
Ad ogni modo lancio una piccola provocazione: visto che la gestione di FRL si porta a casa con 4 soldi, perchè non costituite una cooperativa di dipendenti e rilevate voi lo scalo?
Se non ricordo male siete una quarantina, con 25.000€ a testa mettete sul piatto 1M€ e poi ve la giocate.
Se hai ragione tu e lo scalo dimostra grosse potenzialità inespresse, hai fatto l'affare della vita. Se ho ragione io e tu perderai i tuoi soldi, potrai toccare con mano quanti danni economici ha fatto quell'infrastruttura ai conti degli enti locali. Cioè quelli di tutti noi.
In ogni caso, in bocca al lupo a tutti.![]()
QuotoQuoto tutto.
Purtroppo a volte si costruiscono delle infrastrutture inutili. Queste danno lavoro per un po' di tempo e poi ci si accorge che sono inutili (o meglio, in genere, in Italia, a qualche punto i soldi finiscono e ci si ritrova con il cuxo per terra). Detto questo, varie volte si e' discusso se vale la pena mantenere in vita una opera, che l'economia e la domanda reale hanno gia' dimostrato che e' inutile, solo per mantenere i posti di lavoro. Purtroppo (per chi ci lavora) la realta' e' che per la comunita' non ha alcun senso mantenere in vita artificialmente tale struttura solo per dare da lavoro agli sfortunati che si trovano in tale "azienda in cronica perdita".
Detto questo, se arrivano investitori che credono in questo progetto ed investono nel suo rilancio, che ben vengano ed auguro loro in bocca al lupo. Tuttavia l'orizzonte non mi sembra dei piu' rosei, probabilmente perche' l'affarone non e' poi cosi "affarone" per chi ci deve mettere gli sghei.
Scusate ma i pompieri solo a RMI li paga la difesa?avevo letto , se non sbaglio , che nel momento della chiusura hanno dovuto ricollocare 48 vigili del fuoco
detto anche per che per lavorare hanno bisogno di mezzi che già loro hanno un rilevante costo , ma calcola cosa costa tutto ciò di solo stipendi
con tasse e contributi arrivare a 3.000 euro al mese a pompiere è un attimo
moltiplica per i 48 (che sono i pompieri) e per i mesi che sono 13 in quanto è prevista la tredicesima .Si sfiorano i 2.000.000 di euro
e poi dagli da mangiare
la quota antincendio è prevista nel bando ENAC o quella la regala pantalone cmq
anche se chiudesse i battenti l'aeroporto civile rimarrebbe cmq attivo il militare Vassura con i pompieri che servonoScusate ma i pompieri solo a RMI li paga la difesa?
Anche a Rimini esiste un servizio di antincendio operato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con nucleo presente a destra del terminal. Questo da sempre.Scusate ma i pompieri solo a RMI li paga la difesa?
Ok! Non stavo dicendo che a Rimini mancano i pompieri, ma che Aeradria non ha mai dovuto versare un centesimo per mantenere ne loro ne tutte le altre spese riguardanti la pista al contrario degli altri apt.Anche a Rimini esiste un servizio di antincendio operato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con nucleo presente a destra del terminal. Questo da sempre.