Alitalia = Stato + FS + Delta ??????


Stato
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belumosi

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Vero. Diciamo che ciò che si vociferava in principio, con DL e altri a quote più pesanti sembrava più simile alla situazione di VS, dove Delta ha la minoranza ma, effettivamente, comanda. Secondo me sarà difficile che l'affare vada in porto.
Anch'io ho grossi dubbi.
Se le cifre di Dragoni sono corrette ed AZ ha registrato davvero un EBIT "normalizzato" di -400 M€, siamo probabilmente di fronte ad netto negativo non lontano dal mezzo miliardo. Su un revenue di poco più di 3 MLD€.
Da paura...
 

Kropotkin72

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17 Luglio 2016
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Sempre il solito lavandino senza tappo. E Gubitosi e i Commissari avrebbero fatto un lavoro straordinario. Sarà.
 

SkyNomad

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Un EBIT di -343 M€ in un anno tranquillo (nel 2017 il periodo post referendum ha sicuramente pesato), di crescita generale per il settore e dopo tutte le ottimizzazioni politicamente sostenibili, si può definire con una sola parola: devastante.
Considerati anche interessi e tasse, credo sia presumibile un netto intorno a -400 M€.

@Farfallina:
Faccio mie tutte le risposte che ti sono state date, che condivido pienamente.

Infine aggiungo una dichiarazione di Battisti piuttosto illuminante:


https://cronachedi.it/2019/03/21/fs...8-miliardi-120mila-posti-di-lavoro-in-5-anni/

Avete capito? Bastian investirà in AZ perchè l'opportunità di avere un socio del calibro di FS, era di quelle da non lasciarsi scappare.
Che non abbia notato l'avviso <Carnevale ON> nel mio post -appunto- di Carnevle nel "Thread leggero"?

<Carnevale ON>
Svelato il motivo dell’interesse di Delta, non per Alitalia, bensì per Trenitalia!
(...ecc...)
 
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ripps

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17 Giugno 2017
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MILANO, 22 marzo (Reuters) - Il governo italiano ha sondato Fincantieri sulla possibilità che il gruppo di costruzioni navali controllato dallo Stato partecipi al salvataggio di Alitalia, riferiscono due fonti vicine al dossier.

Una delle fonti ha detto che i colloqui con Fincantieri sono in una fase iniziale e riguardano la possibilità che la società acquisti una piccola quota in Alitalia.

Il piano del governo punta su Ferrovie dello Stato per investire e rinnovare il vettore in amministrazione controllata, insieme a partner industriali.

Ferrovie, che è pronta ad acquistare una quota del 30% nella nuova Alitalia, sta negoziando con la statunitense Delta Air Lines
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
MILANO, 22 marzo (Reuters) - Il governo italiano ha sondato Fincantieri sulla possibilità che il gruppo di costruzioni navali controllato dallo Stato partecipi al salvataggio di Alitalia, riferiscono due fonti vicine al dossier.

Una delle fonti ha detto che i colloqui con Fincantieri sono in una fase iniziale e riguardano la possibilità che la società acquisti una piccola quota in Alitalia.

Il piano del governo punta su Ferrovie dello Stato per investire e rinnovare il vettore in amministrazione controllata, insieme a partner industriali.

Ferrovie, che è pronta ad acquistare una quota del 30% nella nuova Alitalia, sta negoziando con la statunitense Delta Air Lines
Fincantieri fa navi no? Allora tocca cambiare ancora il titolo del thread: Alitalia = Stato + ferrovieri + capitani coraggiosi 2
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Allora, io proporrei come soci:
1) ENI, ci mette il carburante; 2) ENEL, ci mette un pò di energia per i servizi a terra; 3) Boeing, ci mette gli aerei; 4) Cassa Depositi, ci mette i soldi; 5) Delta, ci mette il know how; 6) Trenitalia, boh.
E si va a comandare.

Non ci fossero di mezzo denari pubblici ci sarebbe sin da ridere.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Trenitalia, boh.
Feed ferroviario da Bologna, Firenze, Pisa e Napoli, nonchè CS su tutti i treni Milano Roma.
Ogni biglietto, viene venduto all'ingrosso da Trenitalia ad AZ per 5€ in prima classe e 3€ in seconda.

Bleah. :wall:
 

bicco

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3 Maggio 2008
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Reggio Emilia
Sta diventando il thread più spassoso credo degli ultimi dieci anni i treni, le navi, gli aerei, tutti insieme appassionatamente..e poi non dite che in Italia non si fa sistema
 
L

lamgio

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Ma niente paura, siamo in una botte di ferro!

Toninelli: "Salveremo e rilanceremo Alitalia"

ECONOMIA > NEWS
Venerdì 22 Marzo 2019

(Teleborsa) - Su Alitalia "siamo in dirittura di arrivo" e il dossier "è gestito, sottolineo molto bene, dal vicepremier Di Maio". A dirlo ai cronisti è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, a margine di una visita alla sala operativa centrale di Rfi a Milano.

Alla domanda su un possibile interesse del vettore China Eastern, Toninelli ha dato una risposta secca. "Non parlo di Alitalia perché siamo in dirittura di arrivo e non voglio creare alcun tipo di instabilità nel mercato in questo momento", ha dichiarato.

Il ministro ha poi aggiunto che non è intenzione del governo "salvare Alitalia come è stato fatto nei decenni scorsi con i soldi pubblici, miliardi e miliardi, senza mai rilanciarla. Noi stiamo cercando faticosamente, con mille problematiche che abbiamo ereditato, di rilanciarla e non solo salvarla", ha concluso.

https://www.ilmessaggero.it/economia/news/toninelli_salveremo_e_rilanceremo_alitalia-4379210.html
Ma questo da dove è venuto fuori? È 6 mesi che dice le stesse stronxate, si rende conto? Toninulla, il vuoto più assoluto.
 

Luca Paglia

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Sta diventando il thread più spassoso credo degli ultimi dieci anni i treni, le navi, gli aerei, tutti insieme appassionatamente..e poi non dite che in Italia non si fa sistema
A saperlo mi sarei preso una laurea in ingegneria aeronautica, anziché navale, metti che in Fincantieri anziché navi mi fanno lavorare sugli aerei!

Mamma mia, ma nella realtà è davvero possibile che in Fincantieri ci mettano dei soldi o il CDA al momento di decidere si sveglia e manda tutti a "fare in...volo"!

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atlantique

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4 Ottobre 2008
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Farfallina, trollare non ti riesce.

Tu sostieni, sostenevi e sosterrai sempre che "bisogna tagliare gli stipendi dei naviganti". LH, invece, proponeva (come sta facendo con Austrian) una rivisitazione piu' profonda, centralizzazione di certe funzioni, e un po' di taglio manageriale. Esattamente la stessa cosa che e' successa in Iberia. Forse e' quest'ultimo motivo per cui non ti piace. Tutti bravi a parlare di lacrime e sangue, ma quando si tratta del proprio cadreghino...
Caro 13900, ti riassumo in poche righe il pensiero Farfalliniano.
Lei(lui) ha sempre demonizzato la nazionalizzazione ed evocato tagli ai costi, il piano LH a detta, del nostro Farfallina, portava proprio quei tagli draconiani da lei(lui) tanto decantati sia sul costo del lavoro quanto sul numero di dipendenti.
Secondo logica quindi avrebbe dovuto sostenerlo, invece ci ha raccontato come non fosse necessario correre dai tedeschi col cappello in mano, perche' un alternativa si poteva trovare.
La quale alternativa porta pero' proprio in braccio alla nazionalizzazione da lei(lui) sempre demonizzata.
Ora qualche domanda sorge spontanea e secondo me la risposta sta nel fatto che i tagli voluti da LH non erano propriamente nei settori a Farfallina desiderati.Da qui l'ostracizzazione del piano LH, dicendoci, che fosse per lei(lui) si poteva anche fare ma e' colpa dei tedeschi se non si e' chiuso e di conseguenza l'alternativa che resta e' solo quella della pseudo nazionalizzazione con DL al 10% e stato e consociate al 90%.
E' un bel cul-de-sac per Farfallina non puo' appoggiare piano LH ma non puo' nemmeno avallare la nazionalizzazione in corso, non resta quindi altro da dire, se non che i tedeschi non hanno voluto chiudere e quindi ora ci tocca mandar giu' il piano DL+FS.
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Caro 13900, ti riassumo in poche righe il pensiero Farfalliniano.
Lei(lui) ha sempre demonizzato la nazionalizzazione ed evocato tagli ai costi, il piano LH a detta, del nostro Farfallina, portava proprio quei tagli draconiani da lei(lui) tanto decantati sia sul costo del lavoro quanto sul numero di dipendenti.
Secondo logica quindi avrebbe dovuto sostenerlo, invece ci ha raccontato come non fosse necessario correre dai tedeschi col cappello in mano, perche' un alternativa si poteva trovare.
La quale alternativa porta pero' proprio in braccio alla nazionalizzazione da lei(lui) sempre demonizzata.
Ora qualche domanda sorge spontanea e secondo me la risposta sta nel fatto che i tagli voluti da LH non erano propriamente nei settori a Farfallina desiderati.Da qui l'ostracizzazione del piano LH, dicendoci, che fosse per lei(lui) si poteva anche fare ma e' colpa dei tedeschi se non si e' chiuso e di conseguenza l'alternativa che resta e' solo quella della pseudo nazionalizzazione con DL al 10% e stato e consociate al 90%.
E' un bel cul-de-sac per Farfallina non puo' appoggiare piano LH ma non puo' nemmeno avallare la nazionalizzazione in corso, non resta quindi altro da dire, se non che i tedeschi non hanno voluto chiudere e quindi ora ci tocca mandar giu' il piano DL+FS.
mi permetto di rispondere anche se il messaggio non era rivolto a me. Il piano LH qualcuno lo ha letto per sapere con esattezza quali fossero le aree coinvolte nei tagli?
 

Nickee

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27 Febbraio 2017
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Dico una sciocchezza probabilmente in quanto non conosco le normative del settore aereo.
Si parla di governi che hanno voluto evitare tagli draconiani.

Presupponendo che il nuovo acquirente, per provare a rendere AZ sostenibile, volesse tagliare 3000 persone, queste persone prenderebbero dallo stato dei sussidi, verosimilmente nell'ordine dei 1300e netti al mese.

Nella peggiore delle ipotesi in cui nessuno dei 3000 riesca a ricollocarsi, se considerassimo una durata della disoccupazione di 48 mesi, lo stato spenderebbe netti 187 milioni di euro (la naspi in teoria dura max 24 mesi).

Questi 3000 disoccupati aumenterebbero il numero assoluto della categoria dello 0,12%.

Questi 3000 inoltre costituiscono lo 0,007% della base elettorale.

Davvero lo stato preferisce perdere miliardi piuttosto che provare a rifondare una compagnia da basi più solide?!


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belumosi

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Alitalia, per 830 dipendenti in arrivo altri 6 mesi di Cassa integrazione

22 marzo 2019

Un nuovo round di Cassa integrazione per Alitalia. Grazie all'accordo raggiunto oggi tra l'ex compagnia di bandiera e i sindacati il prossimo 24 marzo scatterà una nuova proroga di 6 mesi della Cassa integrazione straordinaria per 830 dipendenti, di cui 700 del personale di terra, 70 comandanti e 60 assistenti di volo. La nuova Cig - che durerà fino al 23 settembre - si applicherà a un numero di dipendenti inferiore ai 1.010 richiesti dall'azienda e ai 1.360 del precedente periodo di Cassa integrazione.[FONT=sole_text]L'accordo, spiega Fabrizio Cuscito, segretario nazionale Filt Cgil, diminuisce di 530 unità la precedente cassa integrazione «che ammontava a 1.360 e quasi dimezza i numeri della Cassa integrazione a zero ore con l'impegno di azzerarli». «In un contesto sempre più difficile e di estrema incertezza sul futuro della compagnia - prosegue il sinbdacalista - ci siamo assunti nuovamente le nostre responsabilità. Ora però il Mise deve fare la propria parte, assumersi le proprie di responsabilità, convocando al più presto le organizzazioni sindacali sul piano industriale di Alitalia dal quale ci attendiamo sviluppo e nessun taglio occupazionale e salariale».
«Non parlo di Alitalia perché siamo in dirittura di arrivo» e la situazione «è gestita molto bene dal vicepremier Di Maio. Non voglio creare nessun tipo di
instabilità in un mercato in questo momento», ha sottolineato invece da Milano il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli rispondendo ad una domanda sulle ipotesi di un coinvolgimento di China Eastern nel salvataggio della compagnia aerea. «Alitalia non la vogliamo salvare, come fatto nei decenni scorsi, con i soldi pubblici, miliardi e miliardi senza mai rilanciata. Stiamo cercando faticosamente, con mille le problematiche che abbiamo ereditato, di rilanciarla e non solo salvarla», ha concluso il ministro».
Mercoledì prossimo i commissari straordinari di Alitalia Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari verranno ascoltati dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera sulla situazione economico-finanziaria e sulle prospettive dell'impresa.

[/FONT]
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2019-03-22/alitalia-830-dipendenti-arrivo-altri-6-mesi-cassa-integrazione-213313.shtml?uuid=ABG7iEhB[FONT=sole_text]
[/FONT]
 

belumosi

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Alitalia, sciopero confermato il 25 marzo. A terra quasi 100 voli

Piloti e assistenti di volo dell'ex compagnia di bandiera fermi per 4 ore dalle 10 alle 14. L'elenco di tutti i voli cancellati

23 Marzo 2019

MILANO- Disagi in vista per chi volerà con Alitalia lunedì mattina. Anpac e Apnav hanno confermato lo sciopero di 4 ore piloti e assistenti di volo di Alitalia proclamato per il 25 marzo. "Nella tarda serata di ieri, al termine di una trattativa durata quasi 12 ore", si legge in una nota, "Anpac e Anpav hanno responsabilmente deciso di sottoscrivere in sede ministeriale l'accordo di proroga della cassa integrazione per 70 comandanti e 60 assistenti di volo. Anpac e Anpav, in rappresentanza dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia SAi e Alitalia Cityliner, in considerazione del fatto che l'atteggiamento del management in amministrazione straordinaria non ha consentito di superare le attuali criticità, sono quindi costrette a confermare lo sciopero di quattro ore previsto per il prossimo 25 marzo".

Secondo le due sigle sindacali, "la ricerca spasmodica di incrementare i ricavi attraverso un'azione commerciale confusa e poco attenta al risultato economico finale delle azioni intraprese genera molta preoccupazione. Prova ne è la costante perdita finanziaria di oltre 400 milioni all'anno che permane invariata ed il livello di insoddisfazione del personale navigante che permane inalterato. Auspichiamo", conclude la nota, "che il ministero dello Sviluppo economico guidato dal ministro Di Maio definisca in tempi brevissimi l'azionariato della Nuova Alitalia per procedere speditamente alla indispensabile discontinuità di gestione per generare le condizioni per un concreto rilancio di Alitalia quale compagnia di bandiera nazionale".


L'elenco dei voli cancellati, secondo quanto riporta il sito ufficiale di Alitalia

VoloPartenzaArrivo
AZ 149BruxellesMilano Linate
AZ 150Milano LinateBruxelles
AZ 215Londra LCYMilano Linate
AZ 216Milano LinateLondra LCY
AZ 226Milano LinateLondra LCY
AZ 227Londra LCYMilano Linate
AZ 318Roma FiumicinoParigi Charles de Gaulle
AZ 333Parigi Charles de GaulleRoma Fiumicino
AZ 408Milano LinateFrancoforte
AZ 409FrancoforteMilano Linate
AZ 548Roma FiumicinoMosca
AZ 549MoscaRoma Fiumicino
AZ 583TiranaRoma Fiumicino
AZ 584Roma FiumicinoTirana
AZ 725AteneMilano Linate
AZ 726Milano LinateAtene
AZ 808Roma FiumicinoTel Aviv
AZ 813Tel AvivRoma Fiumicino
AZ 896Roma FiumicinoIl Cairo
AZ 897Il CairoRoma Fiumicino
AZ 1019Milano MalpensaRoma Fiumicino
AZ 1026Roma FiumicinoMilano Malpensa
AZ 1155Roma FiumicinoReggio Calabria
AZ 1156Reggio CalabriaRoma Fiumicino
AZ 1168Lamezia TermeRoma Fiumicino
AZ 1171Roma FiumicinoLamezia Terme
AZ 1195Milano LinateReggio Calabria
AZ 1198Reggio CalabriaMilano Linate
AZ 1263Roma FiumicinoNapoli
AZ 1264NapoliRoma Fiumicino
AZ 1285Milano LinateNapoli
AZ 1286NapoliMilano Linate
AZ 1293Milano LinateNapoli
AZ 1294NapoliMilano Linate
AZ 1314BolognaRoma Fiumicino
AZ 1319Roma FiumicinoBologna
AZ 1358TriesteRoma Fiumicino
AZ 1365Roma FiumicinoTrieste
AZ 1383Roma FiumicinoGenova
AZ 1384GenovaRoma Fiumicino
AZ 1388GenovaRoma Fiumicino
AZ 1397Roma FiumicinoGenova
AZ 1412TorinoRoma Fiumicino
AZ 1417Roma FiumicinoTorino
AZ 1418TorinoRoma Fiumicino
AZ 1421Roma FiumicinoTorino
AZ 1464VeneziaRoma Fiumicino
AZ 1466VeneziaRoma Fiumicino
AZ 1471Roma FiumicinoVenezia
AZ 1475Roma FiumicinoVenezia
AZ 1492VeronaRoma Fiumicino
AZ 1551CagliariMilano Linate
AZ 1564Milano LinateCagliari
AZ 1581Roma FiumicinoCagliari
AZ 1592CagliariRoma Fiumicino
AZ 1593Roma FiumicinoCagliari
AZ 1594CagliariRoma Fiumicino
AZ 1600Milano LinateAlghero
AZ 1605AlgheroMilano Linate
AZ 1612BariRoma Fiumicino
AZ 1613Roma FiumicinoBari
AZ 1619Roma FiumicinoBrindisi
AZ 1624BrindisiRoma Fiumicino
AZ 1629Milano LinateBrindisi
AZ 1642BrindisiMilano Linate
AZ 1648BariMilano Linate
AZ 1649Milano LinateBari
AZ 1675Roma FiumicinoFirenze
AZ 1678FirenzeRoma Fiumicino
AZ 1685CataniaVerona
AZ 1699VeneziaCatania
AZ 1710CataniaRoma Fiumicino
AZ 1713Milano LinateCatania
AZ 1714CataniaMilano Linate
AZ 1724CataniaRoma Fiumicino
AZ 1730CataniaRoma Fiumicino
AZ 1731Roma FiumicinoCatania
AZ 1737Milano LinateCatania
AZ 1738CataniaMilano Linate
AZ 1739Roma FiumicinoCatania
AZ 1741Roma FiumicinoCatania
AZ 1746Milano LinateCatania
AZ 1747CataniaMilano Linate
AZ 1756CataniaRoma Fiumicino
AZ 1762PalermoMilano Linate
AZ 1765Milano LinatePalermo
AZ 1781Roma FiumicinoPalermo
AZ 1782PalermoRoma Fiumicino
AZ 1784PalermoRoma Fiumicino
AZ 1785Roma FiumicinoPalermo
AZ 2032Roma FiumicinoMilano Linate
AZ 2034Roma FiumicinoMilano Linate
AZ 2036Roma FiumicinoMilano Linate
AZ 2037Milano LinateRoma Fiumicino
AZ 2038Roma FiumicinoMilano Linate
AZ 2039Milano LinateRoma Fiumicino
AZ 2045Milano LinateRoma Fiumicino

https://www.repubblica.it/economia/2019/03/23/news/sciopero_alitalia_25_marzo-222297228/
 

norberto

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2 Luglio 2014
450
35
Ma questi del CUB pensavano davvero che U2 e DL venivano a fare beneficenza?
Faccio notare il passaggio sottolineato.....ce ne vuole di coraggio

LA NAZIONALIZZAZIONE
È L’UNICA SOLUZIONE ...
... E NON SOLO PER LA COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA
Delta Air Lines ha ormai ufficializzato la sua decisione: l’investimento in Alitalia sarà minimo ed effettuato con la pretesa di continuare ad esercitare la sua egemonia sul traffico da/per il Nord America, fermare qualsiasi ipotesi di passaggio di mano alla concorrenza del controllo del ricco mercato del trasporto aereo italiano e imporre il fermo allo sviluppo di Airitaly
NON ESISTONO ALTERNATIVE DI MERCATO ALLA PUBBLICIZZAZIONE

L’uscita di scena di easyJet, contrariata dal giusto diniego del Governo alla sua pretesa di mettere le mani su Aeroporto di Milano Linate e smembrare la Compagnia di Bandiera italiana, conferma che non ci sono alternative all’intervento pubblico in Alitalia se si vuole ristrutturare, risanare e rilanciare.

NÈ I CINESI NÈ I BENETTON

Non è certo la trovata della partecipazione di un vettore cinese (per la felicità dell’On. Geraci della Lega!) alla ricapitalizzazione di Alitalia o, ancor peggio, la ventilata ipotesi di partecipazione di Atlantia (ma i UNITED COLORS OF BENETTON chiedono in cambio ulteriore mano libera sulle concessioni aeroportuali ed autostradali?) e/o di altri privati, che rimette in discussione la necessità dell’intervento pubblico per garantire un futuro alla Compagnia di Bandiera italiana.

I COSTI DEL RIDIMENSIONAMENTO SONO ENORMI

Chi insiste per ridimensionare ulteriormente ciò che resta di Alitalia, ipotecare definitivamente il controllo dei flussi turistici per/dal nostro Paese, nonché determinare il licenziamento di altri lavoratori, finge di non sapere che i costi per la collettività sarebbero ben superiori a quelli che produrrebbe un deciso e consistente investimento dello Stato in un settore strategico per l’Italia.

UN SETTORE IN CONTINUA CRESCITA

Ovunque il traffico aereo cresce ininterrottamente da anni a ritmi sostenuti mentre le previsioni della Iata confermano che entro il 2036 si raddoppierà il numero di passeggeri nel mondo, con tassi di crescita notevoli anche in Europa, nonché nel nostro Paese ove sono notevoli i margini di sviluppo anche per le merci.

E’ urgente quindi rivedere l’attuale assenza di un approccio di sistema, alla base del lento ed inesorabile ridimensionamento di Alitalia, nonché delle privatizzazioni degli aeroporti e del passaggio di mano delle concessioni aeroportuali a gruppi industriali che non hanno tutelato l’interesse collettivo.

BASTA TENTENNAMENTI, SERVE CORAGGIO E DETERMINAZIONE

È quindi necessario che il Governo si intesti la decisione della nazionalizzazione senza ulteriori timidezze, provvedendo ad un’adeguata ricapitalizzazione di Alitalia e, superando tentennamenti ed esitazioni.

Non sono certo 600/650 mln di euro (il resto deriverebbe da una conversione in azioni di parte del prestito predisposto da Calenda) il fabbisogno finanziario sufficiente a rilanciare Alitalia: serve coraggio e determinazione da parte del Governo, a partire dal Ministro Luigi Di Maio.

Altro che grandi opere utili solo alla speculazione: gli investimenti pubblici devono servire per creare lavoro, buona occupazione, ricchezza collettiva, sviluppo e non certo per finanziare ammortizzatori sociali utilizzati per espellere i lavoratori dalla produzione e favorire la deindustrializzazione del Paese.

Inoltre sarebbe un errore gravissimo rinunciare a riportare sotto il controllo pubblico i monopoli naturali esistenti, solo per accogliere l’offerta economica da parte di chi ha beneficiato di condizioni di privilegio che hanno garantito immensi “profitti di cittadinanza” per pochi.
NON SOLO IN ALITALIA SERVE L’INTERVENTO PUBBLICO

Al contrario serve coraggio e determinazione, non solo per gli investimenti in Alitalia ma per lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali e per realizzare una vera intermodalità dei trasporti, nonché per definire regole di sistema che non consentano rendite di posizione per nessuno ma facilitino la definizione di un vero contratto nazionali. È in tale ottica che sollecitiamo il Governo a definire un intervento che, nel progetto di sviluppo di Alitalia, includa tutele ed investimenti anche per garantire il futuro di Air Italy che non può essere sacrificato sull’altare delle pretese di...Donald J. Trump!

È pertanto urgente che il Ministero Sviluppo Economico convochi al più presto un incontro per:

Assicurare che non si effettuino licenziamenti di personale AZ (la Cigs è stata prorogata ancora una volta, per un taglio di 830 f.t.e. con l’avallo dei sindacati firmatari delle disfatte della categoria. Se nei fatti viene quasi cancellata a volo dopo le denunce inoltrate, è altrettanto vero che la cigs resta ancora abnorme a terra, ove peraltro, è applicata senza definizione di criteri, favorendo così il decollo del solito mercato sindacale, sia per individuare il personale da far uscire dalle zero ore, sia selezionare i lavoratori da avviare alla riqualificazione nelle manutenzioni e negli altri settori);

Chiarire se esiste un progetto del Governo di “dirottare” parte del personale AZ in Ferrovie dello Stato Italiane e a quali condizioni;

Fare luce sul management a cui il Governo intende consegnare la cloche della futura Alitalia;

Aprire il confronto sulle condizioni di passaggio nella new-company per sgomberare il campo da ipotesi di applicazione del Jobs Act (art.18);

Avviare il ragionamento sul rinnovo del contratto e sul recupero di alcuni istituti contrattuali (es.: scatti di anzianità e altro), nonché sulla normativa da recuperare (festività soppresse, riposi movibili, ecc), riducendo i carichi di lavoro e ponendo fine alla pesante elusione contributiva che pesa sulle spalle di AA/VV e Piloti, a scapito della loro pensione e dei trattamenti previdenziali ed assistenziali;

Discutere dei livelli di precarizzazione (Il precariato vi seppellirà) esistenti in Az, per porre fine alla “tratta” dei giovani lavoratori esclusi dalle stabilizzazioni e coinvolti in un mercanteggio delle tessere che va stroncato;

Rappresentare quali interventi sono stati fatti per

reinserire in servizio TUTTI i lavoratori reintegrati dai Tribunali del lavoro e adeguare le loro retribuzioni tagliate strumentalmente;

porre fine ai contenziosi infondati e reinserire in servizio i lavoratori disabili e appartenenti alle categorie protette;

stabilizzare i lavoratori precari ingiustamente esclusi dal bacino e espulsi dalla produzione nel momento in cui stavano per maturare il diritto alla stabilizzazione;

pianificare l’azzeramento della cigs anche a terra ove sono state esternalizzate delle attività e lasciati a casa i lavoratori AZ.

IL GOVERNO DEVE FARE CHIAREZZA:
NON C’È ALTRO TEMPO DA PERDERE!

CUB TRASPORTI FCO
 
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