Alitalia: si fa avanti l'ipotesi Atlantia


Stato
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Dopo l'attacco frontale di Dibba di ieri sera che ventilava insieme al ritiro della concessione una bella sanzioncina da 10 miliardi di €, oggi incidente dovuto ad una voragine pare causata dal cedimento di un giunto…

Dal Corriere della Sera:
Voragine sull’A1 a Roma sud, causa incidente con 6 mezzi pesanti e diverse auto

Carmen Plotino Un'ora fa

© Fornito da RCS MediaGroup S.p.A.
Caos e traffico bloccato sull’A1 Roma-Napoli tra la diramazione Roma Sud e San Vittorino, in direzione nord. Quattro chilometri di coda - in aumento - a causa di una voragine che si è aperta sul manto stradale che ha causato un maxi incidente tra sei mezzi pesanti e un imprecisato numero di automobili: non ci sono feriti. Per evitare che il traffico peggiori, la polizia stradale ha deviato la circolazione sulla sola corsia di sorpasso. A dare notizia dell’incidente, Astral Infomobilità.

Si è spaccato l’asfalto
La voragine sarebbe stata causata dal cedimento di un giunto di dilatazione che aprendosi ha spaccato l’asfalto creando una profonda crepa che al passaggio dei mezzi ha provocato la rottura di gomme e semiassi dei veicoli. Il perché abbia ceduto per ora non è ancora chiaro, diverse le possibili cause, l’usura e il peso quelle in genere più comuni.
 
Dopo l'attacco frontale di Dibba di ieri sera che ventilava insieme al ritiro della concessione una bella sanzioncina da 10 miliardi di €

Io credo che queste minacce sortiranno l'effetto opposto a quello che desidera il Dibba - che avevo lasciato in Messico a bere tequila, ma e' un altro discorso - supponiamo che veramente vadano a fare una cosa del genere ad Atlantia per non essere entrati in Alitalia: la causa che i Benetton vinceranno di sicuro sara' multi-miliardaria.
 
Io credo che queste minacce sortiranno l'effetto opposto a quello che desidera il Dibba - che avevo lasciato in Messico a bere tequila, ma e' un altro discorso - supponiamo che veramente vadano a fare una cosa del genere ad Atlantia per non essere entrati in Alitalia: la causa che i Benetton vinceranno di sicuro sara' multi-miliardaria.
Mi sa che AZ non c'entra con i deliri di Dibba...
 
Dal sole 24 ore di sabato

Alitalia verso la quarta proroga per le offerte
Cordata in alto mare, ipotesi di concedere tempo fino al 30 giugno

Gianni Dragoni
Si va verso un nuovo rinvio del termine per la presentazione dell'offerta finale di Ferrovie dello Stato per Alitalia. L’indicazione arriva da fonti politiche ed è motivata dalla constatazione dell’impossibilità di trovare entro la scadenza del 15 giugno un accordo con il “quarto socio”, necessario per completare la cordata alla quale lavorano le Fs, l’unico soggetto ad aver presentato un’offerta ai commissari per rilevare le attività di Alitalia. Tra gli interessati c’è anche Lufthansa, ma i tedeschi sono per il momento alla finestra, non hanno mai presentato una vera offerta.
Non ci sono conferme ufficiali. Ma fonti autorevoli riferiscono che un nuovo rinvio è molto probabile. Se ne parla al Mise di Luigi Di Maio e in altri ambienti che seguono l’operazione. Sarebbe il quarto, si parla di almeno 15 giorni ma potrebbe anche essere più lungo, un mese. All’inizio di maggio Di Maio aveva differito il termine al 15 giugno per superare l’impasse delle elezioni europee e dare tempo alla trattativa tra il governo e il gruppo Benetton-Atlantia. Ma le due parti rimangono distanti. Non c’è stata la “normalizzazione” dei rapporti cui aspira Atlantia dopo la tensione creatasi in seguito alla tragedia del Ponte Morandi a Genova (43 morti) e all’annuncio dei Cinque stelle nel governo di voler revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia.
La società dei Benetton sarebbe disponibile a partecipare al salvataggio di Alitalia solo se ci fosse una “pax autostradale”, che significherebbe: garanzia di mantenimento della concessione, via libera agli investimenti in particolare ai quattro miliardi per la Gronda di Genova (che comporterebbe l’allungamento di quattro anni della concessione al 2042), salvaguardia del modello per determinare le tariffe. La cordata guidata da Fs ha adesioni per circa il 60% del capitale, che in totale sarebbe di 850-900 milioni, della “Newco Nuova Alitalia”: le Fs metterebbero il 30%, Delta sarebbe il partner industriale con il 15%, stessa quota il Mef. Atlantia dovrebbe mettere circa 300 milioni. Altre candidature non si sono concretizzate. L’ad di Delta, Ed Bastian, ha detto a Il Sole 24 Ore alla recente assemblea Iata a Seul: «Stiamo considerando di investire nella ricapitalizzazione di Alitalia. Credo che l'operazione potrà concludersi entro pochi mesi con un successo».
Ieri l'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio di Fs ha fatto due mosse che preparano l'ingresso in Alitalia. Ha approvato «una modifica statutaria per lo sviluppo del business nell’arco di piano”, l’oggetto sociale è stato ampliato al trasporto aereo. L’assemblea non ha deliberato la distribuzione di dividendo all'azionista unico (il Mef), su un utile netto consolidato di 559 milioni. L’anno scorso il dividendo fu di 150 milioni.
Le risorse restano nelle casse delle Ferrovie dello Stato. Anche in previsione dell'iniezione di denaro fresco in Alitalia
 
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L’assemblea non ha deliberato la distribuzione di dividendo all'azionista unico (il Mef), su un utile netto consolidato di 559 milioni. L’anno scorso il dividendo fu di 150 milioni.
Le risorse restano nelle casse delle Ferrovie dello Stato. Anche in previsione dell'iniezione di denaro fresco in Alitalia

Come mettere 300 milioni dichiarandone la metà...
 
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Si va verso un nuovo rinvio del termine per la presentazione dell'offerta finale di Ferrovie dello Stato per Alitalia. L’indicazione arriva da fonti politiche ed è motivata dalla constatazione dell’impossibilità di trovare entro la scadenza del 15 giugno un accordo con il “quarto socio”, necessario per completare la cordata alla quale lavorano le Fs, l’unico soggetto ad aver presentato un’offerta ai commissari per rilevare le attività di Alitalia. Tra gli interessati c’è anche Lufthansa, ma i tedeschi sono per il momento alla finestra, non hanno mai presentato una vera offerta.
Non ci sono conferme ufficiali. Ma fonti autorevoli riferiscono che un nuovo rinvio è molto probabile. Se ne parla al Mise di Luigi Di Maio e in altri ambienti che seguono l’operazione. Sarebbe il quarto, si parla di almeno 15 giorni ma potrebbe anche essere più lungo, un mese. All’inizio di maggio Di Maio aveva differito il termine al 15 giugno per superare l’impasse delle elezioni europee e dare tempo alla trattativa tra il governo e il gruppo Benetton-Atlantia. Ma le due parti rimangono distanti. Non c’è stata la “normalizzazione” dei rapporti cui aspira Atlantia dopo la tensione creatasi in seguito alla tragedia del Ponte Morandi a Genova (43 morti) e all’annuncio dei Cinque stelle nel governo di voler revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia.
La società dei Benetton sarebbe disponibile a partecipare al salvataggio di Alitalia solo se ci fosse una “pax autostradale”, che significherebbe: garanzia di mantenimento della concessione, via libera agli investimenti in particolare ai quattro miliardi per la Gronda di Genova (che comporterebbe l’allungamento di quattro anni della concessione al 2042), salvaguardia del modello per determinare le tariffe. La cordata guidata da Fs ha adesioni per circa il 60% del capitale, che in totale sarebbe di 850-900 milioni, della “Newco Nuova Alitalia”: le Fs metterebbero il 30%, Delta sarebbe il partner industriale con il 15%, stessa quota il Mef. Atlantia dovrebbe mettere circa 300 milioni. Altre candidature non si sono concretizzate. L’ad di Delta, Ed Bastian, ha detto a Il Sole 24 Ore alla recente assemblea Iata a Seul: «Stiamo considerando di investire nella ricapitalizzazione di Alitalia. Credo che l'operazione potrà concludersi entro pochi mesi con un successo».
Ieri l'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio di Fs ha fatto due mosse che preparano l'ingresso in Alitalia. Ha approvato «una modifica statutaria per lo sviluppo del business nell’arco di piano”, l’oggetto sociale è stato ampliato al trasporto aereo. L’assemblea non ha deliberato la distribuzione di dividendo all'azionista unico (il Mef), su un utile netto consolidato di 559 milioni. L’anno scorso il dividendo fu di 150 milioni.
Le risorse restano nelle casse delle Ferrovie dello Stato. Anche in previsione dell'iniezione di denaro fresco in Alitalia

Facessero come il prestito a questo punto, a oltranza senza scadenza.
 
OT riguardo alle porcate IT: possibile non riuscire a fare check-in da app? È dalle 4 del pomeriggio che l’aeroplanino gira a vuoto

Nelle ultime settimane a me il check-in da app è sempre riuscito.

Io invece ho un altro problema con l'app: c'è stata una variazione di orario per un volo e adesso me ne ritrovo due lo stesso giorno a distanza di 20 minuti l'uno dall'altro. Spero che la cosa non crei problemi in fase di check-in.
 
Ultima modifica:
Nel vertice di ieri a Palazzo Chigi il nuovo azionista di maggioranza del governo avrebbe dato istuzioni alle stelle cadenti di lasciar perdere la questione di Autostrade guardacaso rilanciata proprio da dibba la sera prima. Gli investimenti miliardari pagati con i pedaggi servono per provare a dare una mossa al PIL e i verdi vorrebbero sbloccare tutto quanto fermato da Tony per ordine di partito. Idem la TAV da far partire al più presto.
 
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