Alitalia: si fa avanti l'ipotesi Atlantia


Stato
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Atlantia ribadisce la sua posizione sul dossier Alitalia: non intende salire a bordo. Ma il vicepremier Luigi Di Maio rassicura: per completare la compagine che prenderebbe in carico la compagnia manca solo un socio al 15% e comunque in questi giorni "i commissari stanno valutando, e le offerte stanno arrivando". Insomma per Di Maio "non manca il 40%, assolutamente no. Si può arrivare anche al 15% in questo momento in base a quello che stiamo vedendo della torta". Castellucci: troppi fronti aperti "Abbiamo tanti fronti aperti al momento che non possiamo pensare di impegnarci su un altro fronte così complesso come Alitalia", ha detto oggi l'amministratore delegato del gruppo, Giovanni Castellucci, in occasione della mostra 'Le Ali di Leonardo. Il Genio e il Volo' all'aeroporto di Fiumicino per celebrare l'anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. "Ci auguriamo che Alitalia possa trovare un suo assetto definitivo", ha aggiunto Castellucci, sottolineando anche che il futuro di Aeroporti di Roma non è particolarmente legato a quello della ex compagnia di bandiera. "Adr ha un appeal a livello globale talmente elevato che il suo futuro non è cosi determinato dalle vicende di Alitalia", ha detto. Giorgetti: Atlantia avrebbe interesse industriale a investirvi "Atlantia in quanto concessionario autostradale secondo me non dovrebbe entrare in Alitalia ma Atlantia come proprietaria di aeroporti di Roma ha un interesse concreto di tipo industriale", ha osservato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. "Credo abbia una coerenza industriale non tanto per le concessioni autostradali ma perché sono proprietari di Aeroporti di Roma. Penso che ci possa essere una coerenza industriale che è la cosa fondamentale. Altrimenti non avrebbe alcun senso", ha spiegato Giorgetti, ribadendo che chi entra in Alitalia lo deve fare "con un obiettivo preciso. Si attende una breve proroga L'attesa ora è che venga concessa una miniproroga per mettere a punto l'offerta ma anche per presentare i nomi dei partner del consorzio che entrerà nella 'nuova Alitalia'. "Confidiamo in una proroga di qualche settimana", ha detto Fabio Lazzerini, Chief Business Officer della compagnia, presentando alla stampa italiana e americana, all'ambasciata d'Italia a Washington, il nuovo volo tra Roma e la capitale americana. "Manca ancora un investitore", ha spiegato. "Nel frattempo continueremo ad operare business as usual", ha precisato, illustrando i risultati positivi del primo trimestre. Sulla delicata vicenda di Alitalia è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, augurandosi che "da cittadino italiano" il governo riesca a trovare una soluzione per la ex compagnia di bandiera - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/ar...lia-19ef8722-f602-44c5-b096-9176c8ea0854.html
 
Il Messaggero:

https://www.ilmessaggero.it/economia/news/alitalia_atlantia_lega-4465806.html


Venerdì 3 Maggio 2019 di Rosario Dimito

Alitalia, sì del Carroccio all'ingresso di Atlantia, i soci coperti di Di Maio
La Lega rompe gli indugi su Alitalia ed apre ad Atlantia. Si profila così un nuovo scenario politico più favorevole all'intervento del gruppo autostradale. Che però, dal canto suo, ieri ha ribadito la posizione già espressa durante l'ultima assemblea di «non voler aprire un altro fronte dopo i tanti già aperti». Molti però pensano che si tratti di una mossa tattica. Tutto accade mentre filtra l'ipotesi che i commissari siano stati autorizzati dal Mise ad allungare al 15 (o al 31 maggio) il termine concesso alle Ferrovie per fare l'offerta.


A complicare tutto ci ha pensato poi Luigi Di Maio che, intervistato su La7, ha delineato un nuovo scenario: «Ci sono Fs, Delta e ci sarà il Mef, ci sono tre soggetti, ne manca uno, ma non manca il 40%, bensì il 15%». Parole che hanno lasciato di stucco tutti i soggetti coinvolti. Siccome Mef e Delta hanno già deciso di rilevare un 15% a testa, l'unica chiave di lettura possibile è che Di Maio pensi a un portage di Fs o Tesoro: aumentare le loro quote salvo trovare un altro partner in seguito. Una fonte ministeriale autorevole, interpellata dopo le parole di Di Maio, spiega: «Siamo ancora in una fase interlocutoria».

IL BUIO SULLE MOSSE
I commissari sono all'oscuro di tutto, compresa la nuova proroga, e questo contribuisce da un lato ad alimentare la tensione specie da parte sindacale per il timore possa rifarsi avanti Lufthansa, e dall'altra suona come ulteriore insipienza politica perché al di là delle enunciazioni, mancano i fatti concreti, benché Giuseppe Conte due settimane fa, avesse promesso l'apertura di un tavolo a Palazzo Chigi. Non se ne è saputo più nulla. Chi invece è venuto allo scoperto, come detto, è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. «Atlantia», ha detto il primo maggio, «in quanto concessionario autostradale secondo me non dovrebbe entrare in Alitalia, ma Atlantia come proprietaria di Aeroporti di Roma ha un interesse concreto di tipo industriale».
Giorgetti ha rimarcato come, sulle vicende di Atlantia, anche dopo la tragedia di Genova, la Lega abbia sempre avuto un atteggiamento «presente e razionale», differenziandosi da M5S che invece ha preso di punta la società autostradale con una polemica che alla fine si sta rivelando deleteria anche per il rilancio della compagnia. L'esponente di governo ha ricordato che chi entra in Alitalia lo deve fare «con un obiettivo preciso non per barcamenarsi o permettere ad Alitalia di proseguire due anni soltanto. Deve dare prospettive a lungo termine e una linea di galleggiamento per quanto riguarda reddito e utili e non perdite».

E poi: «Dobbiamo essere ottimisti. Il lavoro va avanti, anche se parliamo di un business complicato - ha proseguito Giorgetti - Non credo che quello delle compagnie aeree sia un mondo dove si facciano utili. Ci sono tante difficoltà che influiscono sulla tipologia di business. L'Italia è un Paese che per il turismo, una sua compagnia aerea dovrebbe essere in grado di mantenerla». Fin qui una parte della politica che con maggiore senso di realtà prova ad accelerare i tempi per il rilancio. Finora lo schema di lavoro prevede che Fs, Delta e Mef sottoscrivano fino al 60-65% della Newco, manca la quota residua ma non è facile trovare un soggetto idoneo. E Atlantia, che sarebbe pronta, deve tenere il punto anche rispetto alla legittimazione incassata dalla Lega. «Abbiamo tanti fronti aperti al momento che non possiamo pensare di impegnarci su un altro fronte così complesso come Alitalia», ha sottolineato sempre ieri l'ad Giovanni Castellucci. Il manager ha anche sottolineato che «Adr ha un appeal a livello globale e quindi il suo futuro non è cosi determinato dalle vicende di Alitalia».

Eppure continuano i contatti tra Atlantia, Fs e Mediobanca per rientrare nella gara regolata da una procedura tecnicamente interrotta martedì 30 aprile. Dal Mise ieri sera sarebbe trapelata l'indicazione si spostare i termini a metà o anche a fine maggio. Sembra che lo studio Laghi abbia predisposto la bozza di lettera da inviare a Fs con la quarta proroga. Prima però va sottoposta a Di Maio: due pagine in cui si dice è stato raggiunto l'accordo con Delta e sono in corso colloqui con investitori. Fs comunque continua a lavorare al progetto: ieri pomeriggio a Roma vertice con gli emissari legali di Delta arrivati da Atlanta, Mediobanca, Credit Suisse, EY, Kpmg, studi Cleary Gottlieb, BonelliErede.
 
Si parla di AZ, e pare che la rotta sia stata aperta dalla compagnia per la quale lavori anche tu. Cosa ti disturba di una notizia del genere?

Penso fosse ironico...e in effetti la notizia è passata davvero sotto silenzio, come se fosse stato aperto un volo domestico monosettimanale con un ATR.
Ma caro aa/vv?, considera i tempi e il tempo che questo governo, nonché i precedenti, si sta prendendo per prenderci per i fondelli, bruciando un NOSTRO milioncino ogni santo giorno....beh, la cosa riesce (finalmente) a far parlare della sostanza molto più che della crema chantilly che si pretende di mettere con aperture peraltro dubbie da un punto di vista strategico!
Il tutto fermo restando che persone come te, che amano la compagnia con professionalità , siete tanto vittime quanto tutti i contribuenti e viaggiatori di un sistema fallito perché da sempre politicizzato in modo vergognoso.
Ad maiora!
 
Sull’uscita di Giorgetti sono diviso tra due opinioni: c’é la non remota possibilità che sia veramente un troglodita, e lo pensi seriamente (e sarebbe in buona compagnia al governo, tra terrapiattisti, no vax, gente che dubita dello sbarco sulla Luna e Tony Nelli) o che sappia anche lui che, così com’é, Alitalia non ha chances di fare utili e quindi sia in modalità paratio culis in attesa delle europee.
 
Sull’uscita di Giorgetti sono diviso tra due opinioni: c’é la non remota possibilità che sia veramente un troglodita, e lo pensi seriamente (e sarebbe in buona compagnia al governo, tra terrapiattisti, no vax, gente che dubita dello sbarco sulla Luna e Tony Nelli) o che sappia anche lui che, così com’é, Alitalia non ha chances di fare utili e quindi sia in modalità paratio culis in attesa delle europee.
E' sicuramente un sabotaggio verso i 5s, con l'obiettivo minimo elettorale di farli sembrare incapaci.
Sarebbe interessante capire se dietro ci sia anche un obiettivo strategico, magari tendere una sponda a LH cercando di far fallire l'attuale disegno...
 
Roma, 3 mag. (askanews) - "Dire che abbiamo cambiato atteggiamento su Atlantia non sta né in cielo né in terra". Così il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, intervistato da Radio24.

"La questione Alitalia è gestita dai commissari e da Fs. Altro ambito è il ponte Morandi con la commissione ad hoc al Mit. Sono due cose diverse, due dossier che vengono valutati singolarmente", ha puntualizzato il ministro.
 
Roma, 3 mag. (askanews) - "Io penso che per paesi importanti come l'Italia avere una compagnia italiana sia importante perché i collegamenti sono parte integrante del nostro sistema economico, fa parte della competitività di un paese. Il problema è avere un piano industriale serio. Può essere anche corretto che lo stato metta dei fondi per sostenere una società nuova. Il punto è avere una nuova società che non vada in perdita". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria, intervistato su Il Foglio, spiega a che condizioni lo stato può entrare in Alitalia.

E questo, prosegue il ministro, "non solo perché sono soldi pubblici e non vanno buttati. Ma anche perché non serve mettere soldi in un'impresa che va in perdita e che tra un anno fallisce. Lo stato quindi può entrare a condizione che sia un progetto che non va in perdita. Secondo le regole europee deve essere una società che opera nelle regole di mercato. Anche una società cento per cento dello stato deve operare sul mercato"
 
La Lega rompe gli indugi su Alitalia ed apre ad Atlantia. Si profila così un nuovo scenario politico più favorevole all'intervento del gruppo autostradale. Che però, dal canto suo, ieri ha ribadito la posizione già espressa durante l'ultima assemblea di «non voler aprire un altro fronte dopo i tanti già aperti». Molti però pensano che si tratti di una mossa tattica. Tutto accade mentre filtra l'ipotesi che i commissari siano stati autorizzati dal Mise ad allungare al 15 (o al 31 maggio) il termine concesso alle Ferrovie per fare l'offertaA complicare tutto ci ha pensato poi Luigi Di Maio che, intervistato su La7, ha delineato un nuovo scenario: «Ci sono Fs, Delta e ci sarà il Mef, ci sono tre soggetti, ne manca uno, ma non manca il 40%, bensì il 15%». Parole che hanno lasciato di stucco tutti i soggetti coinvolti. Siccome Mef e Delta hanno già deciso di rilevare un 15% a testa, l'unica chiave di lettura possibile è che Di Maio pensi a un portage di Fs o Tesoro: aumentare le loro quote salvo trovare un altro partner in seguito. Una fonte ministeriale autorevole, interpellata dopo le parole di Di Maio, spiega: «Siamo ancora in una fase interlocutoria».

IL BUIO SULLE MOSSE
I commissari sono all'oscuro di tutto, compresa la nuova proroga, e questo contribuisce da un lato ad alimentare la tensione specie da parte sindacale per il timore possa rifarsi avanti Lufthansa, e dall'altra suona come ulteriore insipienza politica perché al di là delle enunciazioni, mancano i fatti concreti, benché Giuseppe Conte due settimane fa, avesse promesso l'apertura di un tavolo a Palazzo Chigi. Non se ne è saputo più nulla. Chi invece è venuto allo scoperto, come detto, è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. «Atlantia», ha detto il primo maggio, «in quanto concessionario autostradale secondo me non dovrebbe entrare in Alitalia, ma Atlantia come proprietaria di Aeroporti di Roma ha un interesse concreto di tipo industriale».
Giorgetti ha rimarcato come, sulle vicende di Atlantia, anche dopo la tragedia di Genova, la Lega abbia sempre avuto un atteggiamento «presente e razionale», differenziandosi da M5S che invece ha preso di punta la società autostradale con una polemica che alla fine si sta rivelando deleteria anche per il rilancio della compagnia. L'esponente di governo ha ricordato che chi entra in Alitalia lo deve fare «con un obiettivo preciso non per barcamenarsi o permettere ad Alitalia di proseguire due anni soltanto. Deve dare prospettive a lungo termine e una linea di galleggiamento per quanto riguarda reddito e utili e non perdite».

E poi: «Dobbiamo essere ottimisti. Il lavoro va avanti, anche se parliamo di un business complicato - ha proseguito Giorgetti - Non credo che quello delle compagnie aeree sia un mondo dove si facciano utili. Ci sono tante difficoltà che influiscono sulla tipologia di business. L'Italia è un Paese che per il turismo, una sua compagnia aerea dovrebbe essere in grado di mantenerla». Fin qui una parte della politica che con maggiore senso di realtà prova ad accelerare i tempi per il rilancio. Finora lo schema di lavoro prevede che Fs, Delta e Mef sottoscrivano fino al 60-65% della Newco, manca la quota residua ma non è facile trovare un soggetto idoneo. E Atlantia, che sarebbe pronta, deve tenere il punto anche rispetto alla legittimazione incassata dalla Lega. «Abbiamo tanti fronti aperti al momento che non possiamo pensare di impegnarci su un altro fronte così complesso come Alitalia», ha sottolineato sempre ieri l'ad Giovanni Castellucci. Il manager ha anche sottolineato che «Adr ha un appeal a livello globale e quindi il suo futuro non è cosi determinato dalle vicende di Alitalia».

Eppure continuano i contatti tra Atlantia, Fs e Mediobanca per rientrare nella gara regolata da una procedura tecnicamente interrotta martedì 30 aprile. Dal Mise ieri sera sarebbe trapelata l'indicazione si spostare i termini a metà o anche a fine maggio. Sembra che lo studio Laghi abbia predisposto la bozza di lettera da inviare a Fs con la quarta proroga. Prima però va sottoposta a Di Maio: due pagine in cui si dice è stato raggiunto l'accordo con Delta e sono in corso colloqui con investitori. Fs comunque continua a lavorare al progetto: ieri pomeriggio a Roma vertice con gli emissari legali di Delta arrivati da Atlanta, Mediobanca, Credit Suisse, EY, Kpmg, studi Cleary Gottlieb, BonelliErede.

Il Messaggero
 
Roma, 3 mag. (askanews) - "Dire che abbiamo cambiato atteggiamento su Atlantia non sta né in cielo né in terra". Così il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, intervistato da Radio24.

"La questione Alitalia è gestita dai commissari e da Fs. Altro ambito è il ponte Morandi con la commissione ad hoc al Mit. Sono due cose diverse, due dossier che vengono valutati singolarmente", ha puntualizzato il ministro.

Bye bye Alitalia o bye bye Tony?
 
E' sicuramente un sabotaggio verso i 5s, con l'obiettivo minimo elettorale di farli sembrare incapaci.
Sarebbe interessante capire se dietro ci sia anche un obiettivo strategico, magari tendere una sponda a LH cercando di far fallire l'attuale disegno...

Secondo me oltre alle logiche di partito non c'e' nulla.
 
Si parla di AZ, e pare che la rotta sia stata aperta dalla compagnia per la quale lavori anche tu. Cosa ti disturba di una notizia del genere?

La rivista di bordo Ulisse da questo mese ha nuova veste grafica, con leggero restyling della copertina, più sobria ed elegante a mio avviso. Per la prima volta dopo un bel po' in copertina con c'è nessun personaggio, ma una foto rappresentativa di una città del network. La cupola neoclassica del Campidoglio di Washington, in un bianco e nero molto efficace.
 
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