*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


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pippen

Bannato
11 Giugno 2011
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[h=1]Alitalia, Financial Times critica Enrico Letta: "Ha fatto un passo falso, messaggi contraddittori per gli investitori esteri"[/h]




Con un editoriale affilato fin dal titolo ("Il passo falso di Letta"), il Financial Timeslancia critiche taglienti ai "messaggi contraddittori" dell'esecutivo sull'apertura agli investimenti esteri, rilevando il "riemergere del protezionismo economico" in Italia. Non molto diverso è il parere del Wall Street Journal, secondo il quale la vicenda Alitalia "incarna il fallimento della politica industriale" nel nostro paese.
Critiche che fanno innervosire - e non poco - l'esecutivo. L'azione del governo nella crisi di Alitalia - affermano fonti di Palazzo Chigi - "non è protezionismo, ma l'esatto contrario". Piuttosto, si tratta di "accompagnare al meglio Alitalia - osservano le stesse fonti - verso l'integrazione con un partner straniero. E quindi è l'esatto contrario del protezionismo".
Diversa però e la lettura di entrambi i quotidiani economici. "A Roma il protezionismo è tornato di moda. E non è un bel vedere", afferma il Financial Times citando le vicende Telecom Italia e Finmeccanica, ma concentrando le accuse sul caso Alitalia. Con l'ingresso/salvataggio delle Poste - secondo il quotidiano della City - "si ripete lo stesso errore commesso nel 2008, organizzando una soluzione che manterrà la compagnia in mani italiane".
Ma "la logica dietro a questa operazione è confusa", "sarebbe meglio vendere la società a un operatore straniero", tra cui Air France ovviamente. Ma soprattutto, secondo il Ft, questo risorgere del protezionismo industriale "getta un'ombra sulla sincerità di Enrico Letta. Il presidente del Consiglio ha detto di voler attrarre investimenti esteri. La strategia su Alitalia manda un messaggio contraddittorio. Dire di essere aperti è facile. Ma quello che conta - conclude il Ft - è esserlo veramente quando una compagnia straniera bussa alla porta".
Nel criticare la scelta dell'esecutivo, il quotidiano economico ricorda quel che è accaduto cinque anni fa. "L'azienda stava andando in bancarotta, quando l'allora primo ministro Silvio Berlusconi si oppose fermamente a un'offerta di acquisizione da parte di Air France-KLM, insistendo sul fatto che la compagnia doveva rimanere italiana". Di qui la decisione di vendere il vettore a un gruppo di imprenditori italiani, "la maggior parte dei quali - sottolinea il Ft - non aveva alcuna esperienza nel settore dell'aviazione". Il resto è storia. "Il tentativo di rimettere la compagnia in buona salute fallì, e ora Alitalia si trova di nuovo sull'orlo della bancarotta".
E il governo italiano - di fronte a questo refrain - cosa fa? Sceglie, secondo il Ft, di "ripetere lo stesso errore commesso nel 2008", facendo spuntare dal cilindro "una soluzione che farebbe restare la compagnia in mani italiane": l'operazione Poste Italiane, "società di proprietà del governo" il cui core business - a rigor di logica - non ha nulla a che spartire con l'aviazione.
Alla stroncatura del Financial Times si accompagna quella del Wall Street Journal, che non è molto più morbido nel giudicare la scelta dell'esecutivo, né nel definire Alitalia come "il simbolo nazionale che generazioni di politici hanno cercato di proteggere". Un simbolo - attacca il Wsj - il cui ritorno all'insolvenza incarna "il fallimento della politica industriale in Italia".
"La prolungata recessione economica - sottolinea il quotidiano economico Usa - ha esacerbato la mancanza di competitività di molte aziende" italiane, "già svantaggiate da un enorme peso fiscale, complicatissime leggi sul lavoro, alti costi energetici e ingerenze politiche. E così la base industriale del paese si sta erodendo man mano che settori una volta brillanti, come l'acciaio, l'auto o la componentistica, tagliano posti e spostano le produzioni all'estero. Alitalia - conclude il Wsj - ne è l'esempio più eclatante".


Financial Times si dimentica di alcuni piccoli particolari:

1.acquisto solo da una procedura, cioè da un fallimento o da una gestione giudiziaria in continuità; acquisto a zero lire;
2.trasformazione di Fiumicino in un aeroporto di passaggio concentrando tutti i voli internazionali su Parigi.

E' chiaro, i dati di AF con le sue perdite portano a quelle considerazioni (a meno che non ci sia qualcuno che faccia un aumento di capitale per acquistare AZ).

Riassumendo vuole lasciare i bruscolini in Italia, e perdite su crediti tra fornitori e banche.
 

Vortigern

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Un discorso, senza offesa, senza né capo né coda. Parli di tutto, ma soprattutto di nulla.
Semplifico: Secondo me, cittadino, l'Alitalia è un infrastruttura fondamentale del Paese. Pertanto Approvo ogni intervento fatto dallo stato per incrementarne l'efficienza.

Quindi, nel contesto, della discussione, approvo l'intervento di Poste Italiane.
 

Veolia

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Semplifico: Secondo me, cittadino, l'Alitalia è un infrastruttura fondamentale del Paese. Pertanto Approvo ogni intervento fatto dallo stato per incrementarne l'efficienza.

Quindi, nel contesto, della discussione, approvo l'intervento di Poste Italiane.
non c'e niente da approvare e' solo una soluzione di breve periodo, una anno al massimo
 

Vortigern

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Stando con i piedi per terra, per fare quello che dici tu, ci vogliono soldi. Soldi e un management capace. THY e' diventata quello che e' perche' a un certo punto qualcuno ha deciso di investire tanti soldi. Dopo i soldi e' arrivato il management competente. Ma prima di tutto ci sono i soldi.

Soldi che servono solamente a tenere in vita un'azienda senza chiedersi se detta azienda avra' i mezzi per crescere e propsperare sono semplicemente uno spreco da un punto di vista gestionale.

Con questo non voglio dire che auguro a nessuno di perdere il lavoro (mossa preventiva per evitare la contraerea! :) )
Io sostengo che Alitalia sia un infrastruttura Strategica. Partendo da questo assunto, trovo però sbagliato inniettare continuamente soldi nella stessa per garantirne la soppravvivenza artificiale.....mentre, invece, troverei pienamente giustificati interventi miranti ad un suo Rilancio. Rilancio che abbia lo scopo di far raggiungere la Auto-sostenibilità alla ns Aerolinea.

In Questo percorso....ci si può anche rivolgere/affiancare ad un partner di dimensione Internazionale. Partner che sarebbe meglio non fosse Airfrance.....perchè, trà tutti i competitor.....mi sembra proprio quello meno adatto per Alitalia.
 

berioz

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non parlo di bacino di utenza parlo degli scali
FCO e' impraticabile (sono buono staamattina), MXP senza collegamenti seri e' una cattedrale nel deserto di fatto l'aeroportone di varese.
Non credo che sia da discutere il fatto, e che in italia NON ci sia un hub sia un praticamente dato di fatto

A Roma non sono in grado, senza cattiveria e' meglio che non perdano tempo ancora a provarci, a milano ci vorranno anni per avere le infrastrutture di collegamento fluide e necessarie, quindi alternative non ce ne sono al momento se non usare quelli esteri come fanno molti italiani.
Beh dai non esagerare, la pedemontana è piuttosto avanzata. Una volta finita, speriamo entro 3 anni, mxp allargherà il bacino almeno sino a Bergamo.
 

dario abbece

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milano
... e intanto vediamo che succederà all'assemblea'!!!!!

..vediamo che fanno i francesi!!!..vediamo se l'ultima chiamata di intesa ha avuto effetto!!!:)
 

Paolo_61

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non parlo di bacino di utenza parlo degli scali
FCO e' impraticabile (sono buono staamattina), MXP senza collegamenti seri e' una cattedrale nel deserto di fatto l'aeroportone di varese.
Non credo che sia da discutere il fatto, e che in italia NON ci sia un hub sia un praticamente dato di fatto

A Roma non sono in grado, senza cattiveria e' meglio che non perdano tempo ancora a provarci, a milano ci vorranno anni per avere le infrastrutture di collegamento fluide e necessarie, quindi alternative non ce ne sono al momento se non usare quelli esteri come fanno molti italiani.
Secondo me quello di MXP senza collegamenti seri è il classico mito italiano. Facciamo un po' di confronti
LHR è servito anche dalla metropolitana, in cambio la M4 è sempre intasata nelle ore di punta (e non ci sono alternative).
CDG è stato costruito a Roissy, località che ha come unico pregio di essere il luogo dove è ambientato "L'Hisoire d'O". Per il resto anche qui una sola autostrada, trafficata. Unico vantaggio la stazione del TGV diretto a Bruxelles (la RER offre un servizio paragonabile al Malpensa Express).
FRA in effetti è bel collegato con la Frankfurt Messe, in cambio hanno messo la stazione ferroviaria a una distanza abissale dal terminal.
JFK è estremamente scomodo da raggiungere: la Long Island Expressway viene chiamata dai newyorkesi il più grande parcheggio scoperto del mondo.
AMS è forse uno dei pochi hub del "primo mondo" ben collegato con la città di riferimento.
 

Paolo_61

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... e intanto vediamo che succederà all'assemblea'!!!!!

..vediamo che fanno i francesi!!!..vediamo se l'ultima chiamata di intesa ha avuto effetto!!!:)
In effetti la posizione dei francesi è strana. Hanno detto chiaramente che vorrebbero prendere AZ da una procedura, e l'aumento di capitale allontana (si spera definitivamente) questa prospettiva. Eppure, nonostante la loro contrarietà, pare che voteranno a favore (che poi sottoscrivano o meno è un altro conto). Ho il sospetto che per una volta il governo italiano abbia prospettato ai "cugini" un'alternativa peggiore (tipo sblocco dei bilateriali e chiusura di LIN se AZ passa di mano alle loro condizioni).
 

Vortigern

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Secondo me quello di MXP senza collegamenti seri è il classico mito italiano. Facciamo un po' di confronti
LHR è servito anche dalla metropolitana, in cambio la M4 è sempre intasata nelle ore di punta (e non ci sono alternative).
CDG è stato costruito a Roissy, località che ha come unico pregio di essere il luogo dove è ambientato "L'Hisoire d'O". Per il resto anche qui una sola autostrada, trafficata. Unico vantaggio la stazione del TGV diretto a Bruxelles (la RER offre un servizio paragonabile al Malpensa Express).
FRA in effetti è bel collegato con la Frankfurt Messe, in cambio hanno messo la stazione ferroviaria a una distanza abissale dal terminal.
JFK è estremamente scomodo da raggiungere: la Long Island Expressway viene chiamata dai newyorkesi il più grande parcheggio scoperto del mondo.
AMS è forse uno dei pochi hub del "primo mondo" ben collegato con la città di riferimento.
Anche perchè praticamente ormai sommerso, dalla città di riferimento.
 
F

flyboy

Guest
Beh dai non esagerare, la pedemontana è piuttosto avanzata. Una volta finita, speriamo entro 3 anni, mxp allargherà il bacino almeno sino a Bergamo.
La Pedemontana ha in costruzione avanzata 15 km su 157 totali nella tratta A tra l'A8 e l'A9. Per il resto mancano i danè, e ad oggi non è cantierizzato nulla, nè vi è alcuna previsione, salvo le ottimistiche dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti della Regione Lombardia.
 

Veolia

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ancora con questa storia dei collegamenti .. il vero problema di MXP si chiama Linate
forse anche quello, ma se da brescia e verona vanno a vce per usare lh o emites o delta , un motivo ci sara'
lo stesso dalla liguria, vienii a nizza fai prima
 

Veolia

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La Pedemontana ha in costruzione avanzata 15 km su 157 totali nella tratta A tra l'A8 e l'A9. Per il resto mancano i danè, e ad oggi non è cantierizzato nulla, nè vi è alcuna previsione, salvo le ottimistiche dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti della Regione Lombardia.
tutto molto bello. ma servivano l'altro ieri queste infrastrutture, non FORSE nel 2015
quello che voglio dire e' che AZ si assume anche rischi e problemi di carenze infrastrutturali pesant
chi vive nel nord est o anche parti del nord ovest, di andare a malpensa, ma anche lin non ci pensa nemmeno
parliamo della parte piu' industrializzata ed economicamente consistente del paese pero'
 

dario abbece

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In effetti la posizione dei francesi è strana. Hanno detto chiaramente che vorrebbero prendere AZ da una procedura, e l'aumento di capitale allontana (si spera definitivamente) questa prospettiva. Eppure, nonostante la loro contrarietà, pare che voteranno a favore (che poi sottoscrivano o meno è un altro conto). Ho il sospetto che per una volta il governo italiano abbia prospettato ai "cugini" un'alternativa peggiore (tipo sblocco dei bilateriali e chiusura di LIN se AZ passa di mano alle loro condizioni).
..sinceramente , a questo credo poco!

credo che siano almeno due le condizioni che i francesi devono garantire( perchè a questo punto sono loro che devono garantire):

1. il rientro dell'investimento ai soci italiani
2. no esuberi a Fco



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Paolo_61

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..sinceramente , a questo credo poco!

credo che siano almeno due le condizioni che i francesi devono garantire( perchè a questo punto sono loro che devono garantire):

1. il rientro dell'investimento ai soci italiani
2. no esuberi a Fco



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A quanto pare i francesi non hanno intenzione di garantire molto (almeno a quello che si legge). In particolare non intendono pagare AZ (e quindi niente ritorno per gli azionisti attuali) e vogliono ridimensionare la flotta (con le inevitabili ricadute occupazionali).
 

VerySlowFlyer

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25 Maggio 2013
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Beh dai non esagerare, la pedemontana è piuttosto avanzata. Una volta finita, speriamo entro 3 anni, mxp allargherà il bacino almeno sino a Bergamo.
Scusa berioz, io non capisco bene l italiano e non capisco bene se hai scritto per ridere (no smilies).
Vado spesso tanto vicino MXP e se tu voli sopra la nuova strada per fare prima vedi piccoli pezzi. Io non so tre anni sembra poco poco con questi piccoli passi.
Altra strada a sud di N4 la costruiscono molto meglio (non ricordo adesso il nome) ma va a Linate.
 

Paolo_61

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al primo ci ha gia pensato chi ha messo in piedi l'operazione
al secondo credo che non abbia senso, gli conviene uscire,(comunque gli conviene uscire in valore assoluto, ed incrementare feederaggio dai nostri aeroporti)
il problema e' sapere SE possono uscire.
Uscire da AZ in procedura concorsuale vuol dire mettere un bello zero di fianco al valore della partecipazione, con i conti che hanno non è esattamente nel loro interesse (lo farebbero volentieri, ma avendo come contropartita l'acquisto degli asset, che valgono più di zero).
 
Stato
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