Alitalia: offerte vincolanti di LH e U2


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Farfallina

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Cerberus non ha presentato alcuna offerta formale,ne in tempo ne fuori tempo.
Ha solamente manifestato interesse verbalmente con i commissari e con il governo.
Ci sono stati dei contatti a quei livelli, al momento non c'e' nulla di formale in bianco e nero.
Infatti e mi sembra che sia sempre stato chiaro sul forum.
Lo stato dell'arte è che i commissari hanno in mano 7 offerte che almeno per la parte aviation dove si conosce qualche dettagli in più sono dei "desiderata" non corrispondendo al bando che non prevede uno spezzatino, inoltre sono in discussione con Cerberus e non è escluso altri che non hanno formalmente presentato una offerta ma hanno posto dei "desiderata" a commissari e governo per arrivare eventualmente ci siano le condizioni ad una offerta formale.
 

rr41

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Infatti e mi sembra che sia sempre stato chiaro sul forum.
Lo stato dell'arte è che i commissari hanno in mano 7 offerte che almeno per la parte aviation dove si conosce qualche dettagli in più sono dei "desiderata" non corrispondendo al bando che non prevede uno spezzatino, inoltre sono in discussione con Cerberus e non è escluso altri che non hanno formalmente presentato una offerta ma hanno posto dei "desiderata" a commissari e governo per arrivare eventualmente ci siano le condizioni ad una offerta formale.
Riassumendo quindi: le offerte vere effettivamente presentate non piacciono, ci si illude che ne arrivino altre ma di concreto al momento non c' è niente.

Nella prospettiva Cerberus, in ogni caso, mi sembra del tutto improbabile trovare una terza compagnia aerea (dopo AF coi "capitani" e EY nell'incarnazione successiva) disposta ad entrare in AZ con una quota di minoranza e dover poi subire le decisioni o le pressioni altrui.
 

tiefpeck

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Riassumendo quindi: le offerte vere effettivamente presentate non piacciono, ci si illude che ne arrivino altre ma di concreto al momento non c' è niente.
Riassumendo: siccome nessuno ha voglia di toccare AZ prima delle elezioni, si prosegue con questa para-nazionalizzazione dell'AS, dove tutto va molto bene ma quando serve si allargano i cordoni del "prestito"(?) ponte. E nel frattempo si fa concorrenza sleale anche a chi in Italia lavora seriamente e paga le tasse per CIGS, "prestiti" etc. -- vedi Neos.

Dopo le elezioni sarà il problema di qualcun altro.
 

Farfallina

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Riassumendo quindi: le offerte vere effettivamente presentate non piacciono, ci si illude che ne arrivino altre ma di concreto al momento non c' è niente.

Nella prospettiva Cerberus, in ogni caso, mi sembra del tutto improbabile trovare una terza compagnia aerea (dopo AF coi "capitani" e EY nell'incarnazione successiva) disposta ad entrare in AZ con una quota di minoranza e dover poi subire le decisioni o le pressioni altrui.
Come già detto le offerte pervenute sono molto limitanti con pesantissimi tagli occupazionali (ergo forte costo degli ammortizzatori sociali ed impatto economico sullo Stato), i piani prospettati sono nel solco della continuità con riduzione dell'attività, non sviluppo se non forte riduzione del lungo raggio e confronto con le low cost (insomma quello che non ha funzionato negli ultimi 10 anni puntando a farlo funzionare con taglio dei costi, lavoro in primis) che non da nessuna garanzia che a fronte di un costo molto alto per la collettività fra un paio di anni siamo di nuovo da capo.

La prospettiva Cerberus è una sorta di benchmark di cosa il governo potrebbe accettare, e spesso nella voglia di far polemica e litigare si sorvola sul fatto che non sarebbe gratis ma ci sarebbero tagli sia occupazionali (quindi costi per lo Stato) nonché tagli a stipendi e benefit da far digerire ecc. Questa opzione sintetizza quello a cui ha sempre puntato il governo e cioè rendere più snella ed efficiente AZ ma senza dividerla in pezzetti e con una visione di sviluppo del lungo raggio che possa aumentare i ricavi e gli yields. Il progetto AF non è comparabile, quello EY si è arenato al momento di dover fare i tagli che ha bloccato quindi gli investimenti di sviluppo. A livello societario poi è emersa la debolezza di avere il 51% dei soci che non avevano interesse nel business e quindi più interesse a limitare i danni più che a investire. Lo schema che si ipotizza con un partner industriale aviation, uno handling, un investitore finanziario ed il governo ipotizzano di meglio bilanciare gli interessi dei soci e ampliando la platea rendere meno ingessata la situazione superando lo stallo di cui è stata vittima EY (che bene o male avrebbe voluto investire ed intervenire ma si trovava ingessata dalle banche).

Allo stato attuale non c'è una via concreta perché una ipotesi come quella di Cerberus (ma non c'è un nome e cognome scritto sopra, la speranza del governo in primis era che la portasse avanti LH insieme ad uno degli offerenti dell'handling) richiede trattative e una ristrutturazione che i commissari non hanno ancora completato, mentre le ipotesi di spezzatino pongono al governo il dubbio se per salvare 3500-4500 dipendenti su 12000 sia il caso di concedere il mercato e LIN in mano a LH (non piace per niente l'annessione del nord italia alla divisione Eurowings con posti di lavoro che vanno "all'estero" quando ci sarebbe eventualmente il COA Cityliner con costi interessanti a livello di Eurowings per differenziare network carrier e low cost carrier) e la preoccupazione che la network carrier che ne scaturirebbe non puntando sull'aumento del lungo raggio non abbia la forza per sostenersi e ritrovarsi con il problema analogo fra non molto. Il dubbio è che se non si arriva a limitare il costo per lo Stato a numeri accettabili, piuttosto di accettare l'offerta LH molto vantaggiosa per LH ma molto costosa per lo Stato non sia il caso di liquidare il tutto e lasciare fare al mercato con un costo per lo Stato che potrebbe essere persino inferiore. Il tutto in vista di una campagna elettorale nella quale l'argomento AZ non deve diventare un boomerang e con una futura legislatura che potrebbe non essere di lunga durata.
 

Farfallina

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Riassumendo: siccome nessuno ha voglia di toccare AZ prima delle elezioni, si prosegue con questa para-nazionalizzazione dell'AS, dove tutto va molto bene ma quando serve si allargano i cordoni del "prestito"(?) ponte. E nel frattempo si fa concorrenza sleale anche a chi in Italia lavora seriamente e paga le tasse per CIGS, "prestiti" etc. -- vedi Neos.

Dopo le elezioni sarà il problema di qualcun altro.
Lascerei perdere discorsi di questo tipo in quanto Neos è minimamente toccata dalla vicenda AZ per via di una mission completamente diversa e si dimentica sempre che una liquidazione di AZ costerebbe miliardi di ammortizzatori oltre che a tutta una serie di problematiche. Per essere sostenibile come minimo dovrebbero essere abolite le agevolazioni degli ammortizzatori per il settore, cosa che nessun governo può sostenere attualmente.
 

tiefpeck

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Lascerei perdere discorsi di questo tipo in quanto Neos è minimamente toccata dalla vicenda AZ per via di una mission completamente diversa e si dimentica sempre che una liquidazione di AZ costerebbe miliardi di ammortizzatori oltre che a tutta una serie di problematiche. Per essere sostenibile come minimo dovrebbero essere abolite le agevolazioni degli ammortizzatori per il settore, cosa che nessun governo può sostenere attualmente.
A me paiono discorsi molto pertinenti e sottolineo che io non ho alcun interesse in causa.

La questione della concorrenza sleale a Neos era stata evocata dal management della stessa, visto che con i soldi dello pseudo prestito AZ sta aprendo 1xW su destinazioni leisure che vanno a toccare proprio la mission di Neos. Destinazioni che vengono poi vendute come un allargamento del network, cosa non proprio vera per il viaggiatore normale.

L'argomento che liquidare AZ costerebbe miliardi è stato il migliore per perpetuare questa inarrestabile lunghissima agonia. I miliardi vengono cosí utilizzati per un accanimento terapeutico che serve a molti ma non agli utenti ed ai lavoratori seri dell'aviazione civile italiana.

Mi resta comunque oscuro perché, in caso (fantascientifico, lo ammetto) di liquidazione chi è capace e meritevole non possa trovare presto lavoro altrove, ed invece debba essere costretto al perenne assistenzialismo.
 

D960

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A me paiono discorsi molto pertinenti e sottolineo che io non ho alcun interesse in causa.

La questione della concorrenza sleale a Neos era stata evocata dal management della stessa, visto che con i soldi dello pseudo prestito AZ sta aprendo 1xW su destinazioni leisure che vanno a toccare proprio la mission di Neos. Destinazioni che vengono poi vendute come un allargamento del network, cosa non proprio vera per il viaggiatore normale.

L'argomento che liquidare AZ costerebbe miliardi è stato il migliore per perpetuare questa inarrestabile lunghissima agonia. I miliardi vengono cosí utilizzati per un accanimento terapeutico che serve a molti ma non agli utenti ed ai lavoratori seri dell'aviazione civile italiana.

Mi resta comunque oscuro perché, in caso (fantascientifico, lo ammetto) di liquidazione chi è capace e meritevole non possa trovare presto lavoro altrove, ed invece debba essere costretto al perenne assistenzialismo.
Evidentemente lavorare per altri vettori viene considerato un lavoro di serie B. Meglio lagnarsi e chiedere soldi.
 

Cesare.Caldi

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Non conosco bene FCO a livello di saturazione slots, ma spesso il fatto che un aeroporto non sia saturo nella giornata non significa che lo sia in orari di punta, che sono molto spesso gli slots piú redditizzi e desiderati. Quindi magari se Easy potesse ricevere degli slots negli orari di punta ripenserebbe alla sua base FCO. Ma ripeto, non conosco bene la situazione di FCO.
Il motivo principale della chiusura della base di Easyjet a FCO a detta di Carolyn è stato l'andamento molto negativo dei primi voli del mattino in partenza da FCO. Gli yield e i riempimenti per le prime partenze erano decisamente piu' bassi di altre basi, perchè manca una parte di traffico business in partenza da FCO di prima mattinata e anche il traffico turistico preferisce partire in orari piu' tardi anche per via dei tempi di raggiungimento di FCO. Considerato che la prima ondata del mattino è il plus maggiore di una base specie per il traffico business, hanno spostato gli aerei in altre basi dove in rendimento della prima ondata è decisamente migliore, mentre continuano a servire FCO da altre basi in modo da avere orari piu' a centro giornata piu' graditi alla clientela di FCO.
 

Farfallina

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A me paiono discorsi molto pertinenti e sottolineo che io non ho alcun interesse in causa.

La questione della concorrenza sleale a Neos era stata evocata dal management della stessa, visto che con i soldi dello pseudo prestito AZ sta aprendo 1xW su destinazioni leisure che vanno a toccare proprio la mission di Neos. Destinazioni che vengono poi vendute come un allargamento del network, cosa non proprio vera per il viaggiatore normale.

L'argomento che liquidare AZ costerebbe miliardi è stato il migliore per perpetuare questa inarrestabile lunghissima agonia. I miliardi vengono cosí utilizzati per un accanimento terapeutico che serve a molti ma non agli utenti ed ai lavoratori seri dell'aviazione civile italiana.

Mi resta comunque oscuro perché, in caso (fantascientifico, lo ammetto) di liquidazione chi è capace e meritevole non possa trovare presto lavoro altrove, ed invece debba essere costretto al perenne assistenzialismo.
Tutta sta storia per il volo per le Maldive che fra l'altro AZ operava già come charter gli anni scorsi. Dai su che non ci credono veramente nemmeno in Neos.
 

tiefpeck

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Tutta sta storia per il volo per le Maldive che fra l'altro AZ operava già come charter gli anni scorsi. Dai su che non ci credono veramente nemmeno in Neos.
A parte il fatto che mi pare che ci sia anche Cuba ed altro, mi fa piacere che siamo passati da "la questione non esiste" a "la questione esiste ma facciamo finta che sia irrilevante".

Il problema vero è che a colpi di "questioni irrilevanti" e fallimenti sono stati spesi otto miliardi di euro per una compagnia aerea che ha un network davvero modesto, una qualità del servizio a dir poco variabile ma che, con il suo valore politico (quello economico non esiste) ha impedito e continua ad impedire lo sviluppo del settore in Italia. A me non sembra poco come danno al sistema paese, anche se capisco che la verità non è comoda per chi ne ha beneficiato e continua a beneficiarne.
 

antser

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Il motivo principale della chiusura della base di Easyjet a FCO a detta di Carolyn è stato l'andamento molto negativo dei primi voli del mattino in partenza da FCO. Gli yield e i riempimenti per le prime partenze erano decisamente piu' bassi di altre basi, perchè manca una parte di traffico business in partenza da FCO di prima mattinata e anche il traffico turistico preferisce partire in orari piu' tardi anche per via dei tempi di raggiungimento di FCO. Considerato che la prima ondata del mattino è il plus maggiore di una base specie per il traffico business, hanno spostato gli aerei in altre basi dove in rendimento della prima ondata è decisamente migliore, mentre continuano a servire FCO da altre basi in modo da avere orari piu' a centro giornata piu' graditi alla clientela di FCO.
E meno male che i voli che ho preso (centinaia oramai) erano, e sono, sempre pieni a tutte le ore, altrimenti FCO sarebbe stata cancellata dalla carta geografica. Non e' che il problema vero sono le tariffe che FCO applica, unita all'offerta alternativa di VY/BA e DY che s'e' sviluppata negli ultimi anni?
 

EdoC

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Che faccia tosta! In Neos fanno una cosa che si chiama "rischio d'impresa", in Alitalia si va alle Maldive con i soldi dello Stato!
Non entriamo in questo discorso, se no FR dovrebbe essere cancellata visto le sovvenzioni enormi che prende dalle regioni (e sono sempre soldi nostri).
Neos si lamenta perchè entrando Az in concorrenza nella rotta perderà molti passeggeri, in particolare gli alto spendenti che viaggiano in business.
 

ripps

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A parte il fatto che mi pare che ci sia anche Cuba ed altro, mi fa piacere che siamo passati da "la questione non esiste" a "la questione esiste ma facciamo finta che sia irrilevante".

Il problema vero è che a colpi di "questioni irrilevanti" e fallimenti sono stati spesi otto miliardi di euro per una compagnia aerea che ha un network davvero modesto, una qualità del servizio a dir poco variabile ma che, con il suo valore politico (quello economico non esiste) ha impedito e continua ad impedire lo sviluppo del settore in Italia. A me non sembra poco come danno al sistema paese, anche se capisco che la verità non è comoda per chi ne ha beneficiato e continua a beneficiarne.
Se lo stato non si fosse intromesso nella questione Malpensa Linate, decretando la fine dell'alleanza con KLM o se non avesse allungato i suoi tentacoli nella vicenda Air France sotto l'egida della cosiddetta "italianità" oggi staremmo a parlare di una compagnia che sarebbe tra i leader del mercato europeo e gli 8 miliardi a cui Mediobanca fa riferimento sarebbe probabilmente il fatturato di AZ e non il costo per i contribuenti.

Anche io capisco che questa verità è scomoda agli pseudo moralisti che sparano pillole di saggezza senza ricordare questi dettagli che vedono oltre i costi che lo Stato ha sopportato per Alitalia anche i DANNI che lo stesso ha perpetrato ad una Compagnia che è stata usata per fini totalmente diversi da quelli meramente economici.

Neos affronta il rischio di impresa e merita tutto il rispetto del mondo.
Ma non è stata obbligata a fare un volo per Albenga e lasciare un aereo 70 ore fermo per far un piacere a un ministro o a scegliere una destinazione piuttosto che un'altra in base ai desiderata dei palazzi romani della politica ed il suo AD e' stato scelto in base a meriti e criteri economici e non in base alla tessera di partito.

Se pensi siano stati i lavoratori a beneficiarne (ed io NON sono tra uno di essi) tranquillo. A botte di ristrutturazioni sono scesi dai potenziali 27.000 (AZ + AP) a meno di 10.000 in pochi anni ed ora il loro numero calerà ancora (in alcuni settori si azzererà) per la gioia di molti il cui unico obiettivo nella vita sembra quello di aspettare il momento di dire È FINITA.

Molti di quei lavoratori hanno preso cigs dai costi immorali. Molti altri no. Alcuni hanno raggiunto la pensione con un paracadute che altri si sognano. Altri invece no, seguendo la sorte di moltissimi italiani comuni. Ma TUTTI se la politica non avesse messo lo zampino in maniera vergognosa oggi starebbero a lavorare per una azienda florida ed economicamente forte con un network da far rabbrividire e con una flotta stimata in più di 600 aerei.

Ma questo non fa notizia: meglio prendere le parti di Neos vuoi mettere....

Il vero danno al sistema Paese a mio avviso è questo: aver distrutto una realtà che poteva creare ricchezza e lavoro con prospettive di crescita imponenti ed averlo fatto in vari settori economici del Paese oltre ad aver messo gli uni contro gli altri per far distogliere lo sguardo dai veri responsabili di simili disastri.

Buona giornata. Dai ancora un po' di pazienza e questa Compagnia va fuori dalle palle. E finalmente assisteremo al Rinascimento dell'aviazione italiana.

A Dublino....
 

Paolo_61

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A parte il fatto che mi pare che ci sia anche Cuba ed altro, mi fa piacere che siamo passati da "la questione non esiste" a "la questione esiste ma facciamo finta che sia irrilevante".

Il problema vero è che a colpi di "questioni irrilevanti" e fallimenti sono stati spesi otto miliardi di euro per una compagnia aerea che ha un network davvero modesto, una qualità del servizio a dir poco variabile ma che, con il suo valore politico (quello economico non esiste) ha impedito e continua ad impedire lo sviluppo del settore in Italia. A me non sembra poco come danno al sistema paese, anche se capisco che la verità non è comoda per chi ne ha beneficiato e continua a beneficiarne.
Che faccia tosta! In Neos fanno una cosa che si chiama "rischio d'impresa", in Alitalia si va alle Maldive con i soldi dello Stato!
NEOS è un'ottima compagnia, probabilmente la migliore in assoluto in Italia (visto che comunque produce utili), sicuramente la migliore nel segmento in cui opera. Però su questo discorso ha torto.
AZ ha aperto MLE e HAV quando era una società privata in bonis con l'evidente scopo di generare utili; non mi pare che queste destinazioni siano assegnate a NO per diritto divino. Inoltre su MLE la concorrenza più forte viene certamente dalle golfare, che operano dai rispettivi hub verso MLE un totale di 5 (o 6, ho perso il conto) voli daily con WB moderni e abbondantemente più confortevoli di quelli di NO. Fra l'altro il turismo verso le Maldive si sta profondamente differenziando da quando il governo locale ha liberalizzato le guest house; ci sono sempre più turisti che non comperano pacchetti completi ma che acquistano separatamente volo e servizi a terra.
Inoltre la possibilità di operare una determinata rotta è disciplinata dai bilaterali o dagli accordi open sky, negoziati dal governo, non da NO. Non mi pare di ricordare che questi accordi siano stati modificati di recente, per cui Neos da tempo opera rotte sapendo che esiste una potenziale concorrenza che ha ogni diritto di aprire qualunque volo nel rispetto degli accordi internazionali di cui sopra.
A tutti piace operare in regime di (presunto) monopolio, ma pretendere che AZ non operi MLE perché è una destinazione leisure mi sembra un filino eccessivo.
 

Vincenzo Bova

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Se lo stato non si fosse intromesso nella questione Malpensa Linate, decretando la fine dell'alleanza con KLM o se non avesse allungato i suoi tentacoli nella vicenda Air France sotto l'egida della cosiddetta "italianità" oggi staremmo a parlare di una compagnia che sarebbe tra i leader del mercato europeo e gli 8 miliardi a cui Mediobanca fa riferimento sarebbe probabilmente il fatturato di AZ e non il costo per i contribuenti.

Anche io capisco che questa verità è scomoda agli pseudo moralisti che sparano pillole di saggezza senza ricordare questi dettagli che vedono oltre i costi che lo Stato ha sopportato per Alitalia anche i DANNI che lo stesso ha perpetrato ad una Compagnia che è stata usata per fini totalmente diversi da quelli meramente economici.

Neos affronta il rischio di impresa e merita tutto il rispetto del mondo.
Ma non è stata obbligata a fare un volo per Albenga e lasciare un aereo 70 ore fermo per far un piacere a un ministro o a scegliere una destinazione piuttosto che un'altra in base ai desiderata dei palazzi romani della politica ed il suo AD e' stato scelto in base a meriti e criteri economici e non in base alla tessera di partito.

Se pensi siano stati i lavoratori a beneficiarne (ed io NON sono tra uno di essi) tranquillo. A botte di ristrutturazioni sono scesi dai potenziali 27.000 (AZ + AP) a meno di 10.000 in pochi anni ed ora il loro numero calerà ancora (in alcuni settori si azzererà) per la gioia di molti il cui unico obiettivo nella vita sembra quello di aspettare il momento di dire È FINITA.

Molti di quei lavoratori hanno preso cigs dai costi immorali. Molti altri no. Alcuni hanno raggiunto la pensione con un paracadute che altri si sognano. Altri invece no, seguendo la sorte di moltissimi italiani comuni. Ma TUTTI se la politica non avesse messo lo zampino in maniera vergognosa oggi starebbero a lavorare per una azienda florida ed economicamente forte con un network da far rabbrividire e con una flotta stimata in più di 600 aerei.

Ma questo non fa notizia: meglio prendere le parti di Neos vuoi mettere....

Il vero danno al sistema Paese a mio avviso è questo: aver distrutto una realtà che poteva creare ricchezza e lavoro con prospettive di crescita imponenti ed averlo fatto in vari settori economici del Paese oltre ad aver messo gli uni contro gli altri per far distogliere lo sguardo dai veri responsabili di simili disastri.

Buona giornata. Dai ancora un po' di pazienza e questa Compagnia va fuori dalle palle. E finalmente assisteremo al Rinascimento dell'aviazione italiana.

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tiefpeck

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A tutti piace operare in regime di (presunto) monopolio, ma pretendere che AZ non operi MLE perché è una destinazione leisure mi sembra un filino eccessivo.
Il problema non è leisure o bilaterale: il problema è che Neos, e la stragrande maggiorannza degli altri, non ha il piacere di accedere ad un "prestito" ponte a volontà e neanche agli altri benefici di una AS che non ha fine in vista. Al solito, bisogna dire che con AB la cosa è stata gestita più seriamente, che piaccia o no il risultato finale.

Il discorso che AZ è una società di innocenti alieni ad ogni influenza politica costretta a perdere soldi dai capricci del potente di turno francamente è illeggibile. Per fare certe cose bisogna essere almeno in due. Per esempio, Vincenzo Bova ci può confermare i motivi per la sopravvivenza a Reggio Calabria di una presenza altrove da molto tempo scomparsa.
 

Paolo_61

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Il problema non è leisure o bilaterale: il problema è che Neos, e la stragrande maggiorannza degli altri, non ha il piacere di accedere ad un "prestito" ponte a volontà e neanche agli altri benefici di una AS che non ha fine in vista. Al solito, bisogna dire che con AB la cosa è stata gestita più seriamente, che piaccia o no il risultato finale. [omissis]
Parmi di ricordare che MLE sia stata aperta charter (quindi in vera concorrenza diretta con NO) da una società in bonis che non aveva ancora ricevuto il prestito ponte e non era in AS. Inoltre, pur in assenza di numeri specifici, ho i miei riveriti dubbi che il dissesto di AZ sia dovuto a un dumping sui prezzi per la MLE. Semplicemente si tratta di concorrenza, cosa abbastanza normale nel mondo (e ribadisco, i veri competitor di NO sono le golfare, non certamente AZ).

Se in Italia una procedura concorsuale fosse stata gestita come è stata gestita quella di AB in Germania avremmo qualche ospite indesiderato nelle patrie galere. AB è stata fatta fallire con già un compratore pronto a rilevarla, solo per addossare un po' di perdite ai fornitori. Inoltre non è stata fatta alcuna gara pubblica per garantire che gli asset venissero venduti al migliore offerente, ma lo stato ha deciso di suo che l'offerta migliore era certamente quella di LH, che ha avuto anche lo ius primae noctis sulla scelta di rotte e a/m. Insomma è stata una porcata bella e buona. Il processo di vendita di AZ sarà lungo e farraginoso, ma certo non si può dire che manchi di trasparenza.
 

Vincenzo Bova

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Il problema non è leisure o bilaterale: il problema è che Neos, e la stragrande maggiorannza degli altri, non ha il piacere di accedere ad un "prestito" ponte a volontà e neanche agli altri benefici di una AS che non ha fine in vista. Al solito, bisogna dire che con AB la cosa è stata gestita più seriamente, che piaccia o no il risultato finale.

Il discorso che AZ è una società di innocenti alieni ad ogni influenza politica costretta a perdere soldi dai capricci del potente di turno francamente è illeggibile. Per fare certe cose bisogna essere almeno in due. Per esempio, Vincenzo Bova ci può confermare i motivi per la sopravvivenza a Reggio Calabria di una presenza altrove da molto tempo scomparsa.
La presenza di AZ Reggio, è una conseguenza, purtroppo l' aeroporto non è molto appetibile alle altre compagnie, i politici locali hanno provato a sostituirla per dare incentivi a Bluepanorama, ma il problema era dove prendere i soldi per incentivare Bluepanorama, e la società di gestione e la politica locale hanno vhiestonad AZ di rimanere, è con i soldi di AZ che continua a pagare per stare a Reggio incentiva il collegamento mattutino di Bluepanorama alle 7.30.
Di certo non è per il personale che hanno mantenuto la tratta, anche perchè l' azienda aveva da tempo preparato le lettere di licenziamento.
È stata la politica che ha preso atto che senza qualcuno che paga i servizi aeroportuali l' aeroporto avrebbe chiuso quindi il prestito ponte arriva in AZ che paga SACAL per i servizi aeroportuali e SACAL paga Bluepanorama per farsi garantire il volo per Roma alle 7.30.
Questa è l'Italia .

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