Degli ultimi interventi letti, francamente non saprei nemmeno chi quotare. Tutti in qualche modo avete scritto e descritto una realtà che vivo ed osservo da anni. L'assorbimento (o acquisizione o non so cosa sarà), la differenza abissale di contratto all'interno della stessa azienda, la demotivazione, il gap incolmabile tra il precario perenne e il sindacalizzato intoccabile, il management "sottobosco" che non filtra e non avvicina i dipendenti coi top manager, e ancora le cause vinte, quelle perse, chi perderà il lavoro e chi per miracolo si troverà in una realtà nuova avendo i cadaveri degli ex colleghi dietro e l'ostilità di quelli nuovi davanti. Non so quanti di voi scrivano per conoscenza diretta e quanti perchè hanno capito come funziona anche solo osservando dall'esterno. Se appartenete alla seconda categoria, doppio grazie. E' bello sapere che qualcuno da lì fuori inizia a vedere come funzionano le cose.
Non lavoro, non ho mai lavorato e salvo cambiamenti radicali di vita non laverò per una compagnia aerea. Ho amici che ci lavorano e poi la situazione non è molto diversa rispetto ad altre realtà che conosco direttamente anche se sono di settori molto più terreni.
Le ristrutturazioni aziendali, le New co e le Bad co non sono state inventate da AZ+SB+RS.
Purtroppo questi crisi aziendali si riducono ad un impoverimento del mercato, ad una dispersione di know-how e ad una guerra tra "poveri" tra precari e cassintegrati e disoccupati, sia delle aziende ristrutturande che dell'indotto.
Quello che è sicuro è che dalle crisi aziendali non si esce con una trattativa muro contro muro. Troppo spesso si creano tensioni sulla riduzione di alcuni benefit o su punti marginali come le uniformi, senza rendersi conto che la barca potrebbe affondare, per poi trovarsi con l'acqua alla gola a trattare schiena al muro riduzioni di organico, bad co etc..
Non sono d'accordo su alcune posizioni riportate e mi permetto esprimere la mia:
1) Penso che AZ faccia un affare, ma penso anche che l'affare giovi alla solidità della Compagnia. Tutti scrivono che per essere forte AZ debba essere forte in Italia e questa mi pare la manovra più logica che AZ potesse fare per consolidarsi in Italia. Va a discapito delle tariffe sul CTA/FCO ? Ma si può veramente continuare a pensare di pagare 30 euro per una tratta del genere senza che chi la offra ci rimetta una valanga di soldi ?
Se la situazione reale di windjet è quella descritta credo che per AZ questa sia l'unica mossa sensata. Agendo di anticipo ha qualche possibilità di portare a casa una parte sostanziosa dei pax di IV, e se il mercato lo consente di preservare una parte più o meno grande di posti di lavoro.
Qualcuno potrà anche obiettare, se IV è così decotta, perchè regalare all'attuale proprietà 30 milioni di euro, quando è probabile che il competior non sopravviva a lungo? Perchè secondo me è l'unica possibilità che AZ ha di consolidarsi sul mercato di IV, offrendo un buon prodotto ad un prezzo ragionevole. Se IV fallisse, arriverebbero FR e U2 a mangiarne la carogna e AZ rimarrebbe a bocca asciutta. Windjet si è posizionata come low cost, e un suo pax sarà più portato a cercare un volo con una compagnia analoga, piuttosto che con una major.
2) Credo che i dipendenti WJ passino , all'interno della cessione del ramo d'azienda ,obbligatoriamente ad AZ , facendo parte del ramo d'azienda conferito. Verranno poi messi in parte in CIG : credo ( ma mi posso sbagliare) che sia meglio essere in CIG con CAI che in WJ , almeno nell'attuale momento.
Di solito nel ramo d'azienda si includono i dipendenti utili subito. Quelli da mettere in CIGS rimangono nella bad co.
3) Non commento la conduzione di WJ ma i dati di bilancio riportati nel thread una decina di pagine fa con un debito aziendale che negli ultimi anni è montato a livelli enormi ( mi pare fosse 130 mln di euro nell'ultimo bilancio riportato), doveva già indurre i fornitori a cessare le proprie forniture a WJ. In Italia esiste una legge sulla revocatoria che è chiarissima. Spiace ovviamente per i fornitori , ma è probabile quello che si accennava prima ad una Bad Company ed al successivo inevitabile fallimento.
Tutto bello sulla carta, a volte si fornisce nella speranza di poter recuparare qualcosa. Smettere di fornire significa perdere sicuramente tutto. In questo caso i fornitori hanno interesse a fornire, perchè sì, i soldi di AZ non copriranno totalmente il buco, ma in caso di concordato qualcosa lo portano a casa.
4) I dipendenti qualcosa recupereranno dai "presunti" 20/30 mln di pagamento di CAI a favore di WJ (valore del ramo d'azienda) se si muovono immediatamente "inondando" di decreti ingiuntivi la Compagnia. (E' un suggerimento , ma per recuperare delle mensilità arretrate - se esistono - , non vedo altra soluzione in bonis).
[/quote]
Cerco di farla il più semplice possibile, banalizzando alcuni concetti complicati.
Secondo me no. Inondando di decreti ingiuntivi rischiano di mettere l'ultimo chiodo sulla bara. E poi su che base fare il decreto ingiuntivo? Le eventuali mensilità arretrate, ma non il TFR, che probabilmente ha un ammontare molto più sensibile. La soluzione secondo me è tirare fino all'acquisizione sperando e pregando che vada in porto. Gli sfortunati che rimarranno nella BAD co saranno creditori privilegiati, e il liquidiatore provvederà a pagare stipendi arretrati, TFR, per primi. Poi verranno eventuali debiti verso l'erario e poi creditori ipotecari, privilegiati (artigiani etc..) e chirografari semplici. Il fallimento è evitabile se si riuscirà a fare un concordato preventivo, e tutti (esclusi dipendenti ed erario) si accontenteranno di realizzare qualcosa e mettere a perdita il resto.
Insisti nel sostenere qualcosa che non ho mai affermato. La polemica mi sembra sterile. La comunicazione è vitale per qualsiasi azienda. E il successo di qualsiasi impresa si vede anche quando tutti concorrono per raggiungere un obbiettivo. Io ho detto che ci sono manager che non sanno che lavoro fa il pilota o l'av o il personale di terra e ci sono piloti o av o personale di terra che pretendono di amministrare compagnie da casa o mentre bevono il caffè. Tu oggi dimostri non solo di non saper ascoltare chi ti parla ma non conosci nemmeno quello che oggi è una compagnia aerea. La lotta di classe lasciala agli storici del novecento. E ti parla uno che ha sulle spalle 8 giorni di malattia in nove anni e ZERO ore di sciopero sulle spalle. E che continua pure a sprecare il fiato per spiegarsi.
Se decidessi di cambiare lavoro mandami un curriculum, sicuramente ti prenderò in considerazione
Il gruppo Alitalia secondo me ha già troppi marchi tra AZ, Airone, Cityliner e via dicendo. Aggiungerne un altro si fa solo ulteriore confusione. Spero che il marchio Windjet vada a sparire e i voli confluiscano sotto il marchio Alitalia o Airone.
AZ=main line
CT= Regionale
AP= Lowcost
I tre presenti non sono troppi, sono assegnati a fasce di "prodtto" ben distinte.
Con tutto il rispetto per i dipendenti WJ, trovo l'operazione l'ennesima fregatura per le "centinaia" di stagionali e cassintegrati AZ ancora a spasso (gli stagionali da quasi otto mesi ormai). Dovrebbero vergognarsi Ragnetti e co.
Di cosa dovrebbe vergognarsi Ragnetti e co? Il loro lavoro è cercare di trarre profitto dal capitale investio. Se ci riescono sono bravi, se non ci riescono renderanno conto a chi ci ha messo i soldi. Alitalia è fallita una volta perchè era usata come serbatoio di posti di lavoro, commettere lo stesso errore la seconda volta sarebbe comico oltre che imperdonabile, e di problemi sembrano averne già di loro.