Alitalia e Ferrovie: accordo raggiunto


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BHA 604

Socio 2015
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3 Giugno 2010
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Vienna
Leggevo sull'Evening Standard (non sono un esperto, indi per cui le mie letture di livello) che questi rialzi non sono dovuti, come la volta scorsa, a domanda, ma a shock di offerta e a turbolenze economiche (vedi l'Iran)... vero?
Vero, purtroppo. Ed anche se la richiesta aumentasse, avremmo ancora molti rig in warm stacking pronti per essere riattivati nel giro di qualche settimana. Sia per shallow che, nel caso, deep/ultra-deep water.

Mi si perdoni l'OT, giusto due numeri per far capire come sono cambiate le cose in pochi anni. I rate giornalieri a cui si noleggiano i rig/drillship sono (purtroppo) quasi dimezzati rispetto ai bei tempi, ad esempio in Brasile si è passati da circa 400k al giorno a circa 230k (ed anche meno)....
 

piccione330

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23 Febbraio 2011
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6
Primo scoglio superato per il matrimonio tra Alitalia e Ferrovie dello Stato. I commissari del vettore e il Ministero dello Sviluppo economico hanno indicato la proposta di Fs come miglior offerta in campo. Ma questo, in realtà, è solo il passaggio preliminare: come precisato già nelle scorse settimane dalle Fs, la conditio sine qua non per condurre a buon fine l’operazione è l’ingresso in partita di un socio privato. Ora, dunque, prenderanno il via le trattative con i possibili candidati. L’elenco dei papabili comprende ormai la nota triade: easyJet, Lufthansa e Delta.

Gli incontri sono già partiti: come riporta La Stampa, lunedì scorso i vertici delle Ferrovie si sono riuniti con i manager di Delta e per fine settimana sono in agenda gli incontri con easyJet. La prossima settimana, secondo le previsioni, toccherà invece a Lufthansa.

Cosa cambia adesso
A mutare, ora, è la prospettiva delle trattative. Se fino a ieri toccava ai commissari e al Governo dipanare la matassa, ora la palla passa alle Ferrovie, che dovranno trovare un partner da coinvolgere in questa nuova avventura. “Saremo noi a gestire la partita delle negoziazioni”, ha affermato l'a.d. di Fs Gianfranco Battisti.

Il progetto prevederebbe una quota del 20% di Alitalia in mano a Fs; a intervenire sarebbero anche altre partecipate, che porterebbero la percentuale ‘italiana’ al 51% (mettendosi così al sicuro dai limiti Ue alle azioni di vettori europei in mano a soggetti non comunitari). Il restante 49% è ancora tutto da decidere.

La mobilità integrata
I primi segnali erano arrivati già dall’orario invernale di Trenitalia, presentato ieri, che gioca proprio la carta dell’intermodalità, con una ‘collaborazione’ fra treni e aerei. Una mossa che ha di fatto anticipato il ‘progetto Az’.

“Crediamo nel progetto - ha ancora affermato Battisti, come riporta Il Sole 24 Ore -, abbiamo l’ambizione e la maturità industriale di garantire la leadership in un progetto integrato di mobilità del Paese”.

https://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/147722_alitalia-fs_socio_cercasi/
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Ad oggi:

Brent Oil: $62.28 -4.74
Jet Fuel: $78.62 -4.70

solo 3 settimane fa entrambi intorno ai 90/93$; ma certamente il trend 2019 offre indicatori in salita (per quali ragioni restera' per sempre un mistero, stante che crisi internazionali non dovrebbero essere cosi' prevedibili... Magari e' la stima della domanda in crescita?)
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Primo scoglio superato per il matrimonio tra Alitalia e Ferrovie dello Stato. I commissari del vettore e il Ministero dello Sviluppo economico hanno indicato la proposta di Fs come miglior offerta in campo. Ma questo, in realtà, è solo il passaggio preliminare: come precisato già nelle scorse settimane dalle Fs, la conditio sine qua non per condurre a buon fine l’operazione è l’ingresso in partita di un socio privato. Ora, dunque, prenderanno il via le trattative con i possibili candidati. L’elenco dei papabili comprende ormai la nota triade: easyJet, Lufthansa e Delta.

Gli incontri sono già partiti: come riporta La Stampa, lunedì scorso i vertici delle Ferrovie si sono riuniti con i manager di Delta e per fine settimana sono in agenda gli incontri con easyJet. La prossima settimana, secondo le previsioni, toccherà invece a Lufthansa.

Cosa cambia adesso
A mutare, ora, è la prospettiva delle trattative. Se fino a ieri toccava ai commissari e al Governo dipanare la matassa, ora la palla passa alle Ferrovie, che dovranno trovare un partner da coinvolgere in questa nuova avventura. “Saremo noi a gestire la partita delle negoziazioni”, ha affermato l'a.d. di Fs Gianfranco Battisti.

Il progetto prevederebbe una quota del 20% di Alitalia in mano a Fs; a intervenire sarebbero anche altre partecipate, che porterebbero la percentuale ‘italiana’ al 51% (mettendosi così al sicuro dai limiti Ue alle azioni di vettori europei in mano a soggetti non comunitari). Il restante 49% è ancora tutto da decidere.

La mobilità integrata
I primi segnali erano arrivati già dall’orario invernale di Trenitalia, presentato ieri, che gioca proprio la carta dell’intermodalità, con una ‘collaborazione’ fra treni e aerei. Una mossa che ha di fatto anticipato il ‘progetto Az’.

“Crediamo nel progetto - ha ancora affermato Battisti, come riporta Il Sole 24 Ore -, abbiamo l’ambizione e la maturità industriale di garantire la leadership in un progetto integrato di mobilità del Paese”.

https://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/147722_alitalia-fs_socio_cercasi/
"altre partecipate per arrivare al 51%"; Politici Coraggiosi
 

reds

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6 Novembre 2015
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GOA
Segnalo che con l'orario invernale, FS introducono un Venezia-Fiumicino.
Due nuove corse tra FCO e le città di Firenze, Pisa, La Spezia e Genova.
Per quanto riguarda Genova faccio molta fatica a capire la logica di un simile collegamento: peggiora ulteriormente la situazione per chi da Genova vuole andare a Roma (centro) ed è semplicemente improponibile rispetto all'aereo per chi vuole usufruire di un volo in coincidenza da FCO (se ho capito bene l'unico treno che congiungeva Genova con Roma sotto le teoriche 4 ore non arriverà più a Termini ma a Tiburtina dopo essere passato da Fiumicino).
 

maxdan2008

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26 Luglio 2015
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Bologna
Alitalia: in piano Fs alleanza con Delta e 2 fondi (CorSera)

ROMA (MF-DJ)--Il piano di Ferrovie dello Stato per Alitalia prevede un'alleanza con Delta Air Lines in cordata con la low cost easyJet e due fondi.

Lo scrive Il Corriere della Sera spiegando che si tratta di un'operazione da due miliardi di euro da qui ai prossimi 4 anni con circa 1,5 miliardi di risorse fresche a cui aggiungere 500 milioni di euro, somma che equivale alla metà del prestito-ponte (considerando anche gli interessi da dover restituire allo Stato) da convertire in capitale della compagnia.

Fonti vicine alla trattativa parlano di un incontro lunedì tra emissari di Delta e le prime linee di Ferrovie, a cui avrebbero partecipato anche rappresentanti di easyJet ed esponenti di fondi Usa, non però Cerberus che in una prima fase aveva manifestato il proprio interesse. Ricevuto il via libera da parte del ministero dello Sviluppo, previo parere favorevole dei commissari della compagnia - Enrico Laghi, Stefano Paleari - i vertici di Ferrovie dello Stato hanno preso in mano il dossier. Il negoziato con gli altri possibili soci ora lo gestiranno loro.

Coadiuvati dagli advisor industriali (Mc Kinsey, Oliver Wyman e Kpmg) e finanziari (Mediobanca) trapela che Fs entrerebbe al 100% costituendo la nuova società, ma per completare l'assetto dell'Alitalia che sta nascendo ha fissato alcuni paletti: la ricerca del partner che sembra prendere le sembianze di Delta; il via libera dai sindacati a un piano senza esuberi; il sì dell'antitrust europeo che non dovrebbe suscitare grattacapi e l'ok di quello italiano che invece potrebbe chiedere delle compensazioni alla concorrenza che si perderebbe tra treno ed aereo sulle tratte domestiche integrando Alitalia e Trenitalia sotto il cappello Fs che comporterebbe risparmi operativi di circa 1 miliardo; il lasciapassare della Commissione Ue alla conversione in equity di metà del prestito ponte.

pev

(END) Dow Jones Newswires
November 21, 2018 03:44 ET (08:44 GMT)
 

ploncito

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24 Luglio 2018
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ex MLA, ora AMS
Per quanto riguarda Genova faccio molta fatica a capire la logica di un simile collegamento: peggiora ulteriormente la situazione per chi da Genova vuole andare a Roma (centro) ed è semplicemente improponibile rispetto all'aereo per chi vuole usufruire di un volo in coincidenza da FCO (se ho capito bene l'unico treno che congiungeva Genova con Roma sotto le teoriche 4 ore non arriverà più a Termini ma a Tiburtina dopo essere passato da Fiumicino).
da Genova non credo abbia nessun tipo di senso
 

jetset

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25 Novembre 2006
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31
genova, Liguria.
da Genova non credo abbia nessun tipo di senso
Attualmente il primo volo AZ da GOA decolla alle 6.20, arrivando a FCO un'ora dopo. Permettendo così di prendere tutti i voli della prima ondata del mattino

La Frecciarossa parte alla stessa identica ora (6.17) arrivando a Termini alle 10.05. Il che significa che potrebbe arrivare a FCO stazione alle 10.30. Insomma, non si potrebbe prendere un volo prima delle 12.

Un'operazione del tutto inutile, da definirsi ridicola
 

geardown3green

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15 Luglio 2011
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121
Secondo anello di Saturno
Attualmente il primo volo AZ da GOA decolla alle 6.20, arrivando a FCO un'ora dopo. Permettendo così di prendere tutti i voli della prima ondata del mattino

La Frecciarossa parte alla stessa identica ora (6.17) arrivando a Termini alle 10.05. Il che significa che potrebbe arrivare a FCO stazione alle 10.30. Insomma, non si potrebbe prendere un volo prima delle 12.

Un'operazione del tutto inutile, da definirsi ridicola
Te la spiego io la logica dell'operazione che tu definisci ridicola.

La logica è: oramai sono anni che FS cerca di foXXersi l'aereo in alcuni segmenti , oggi hanno avuto l'occasione servita su di un piatto d'argento al costo di......ufficialmente non si sa ma saranno noccioline..

questa è la logica.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Un’operazione da due miliardi di euro da qui ai prossimi quattro anni. Circa 1,5 miliardi di risorse fresche. A cui aggiungere 500 milioni di euro, somma che equivale alla metà del prestito-ponte (considerando anche gli interessi da dover restituire allo Stato) da convertire in capitale della compagnia. Un partner industriale che risponde al nome di Delta Air Lines in cordata con la lowcost easyJet. E infine uno-due investitori finanziari, probabilmente fondi che starebbero vagliando l’operazione ingolositi dai possibili ritorni di un vettore che rimarrebbe nell’alleanza SkyTeam e usufruirebbe del network di rotte a lungo raggio dell’americana Delta.


Ecco il possibile piano di Ferrovie dello Stato per Alitalia. Fonti vicine alla trattativa parlano di un incontro lunedì tra emissari di Delta e le prime linee di Ferrovie, a cui avrebbero partecipato anche rappresentanti di easyJet ed esponenti di fondi Usa, non però Cerberus che in una prima fase aveva manifestato il proprio interesse. Ricevuto il via libera da parte del ministero dello Sviluppo, previo parere favorevole dei commissari della compagnia — Enrico Laghi, Stefano Paleari e Luigi Gubitosi (quest’ultimo ieri ha lasciato l’incarico dopo la nomina a Ceo di Tim) — i vertici di Ferrovie dello Stato hanno preso in mano il dossier. Il negoziato con gli altri possibili soci ora lo gestiranno loro. Coadiuvati dagli advisor industriali (Mc Kinsey, Oliver Wyman e Kpmg) e finanziari (Mediobanca).


Trapela che Fs entrerebbe al 100% costituendo la nuova società, ma per completare l’assetto dell’Alitalia che sta nascendo ha fissato alcuni paletti: 1) la ricerca del partner che sembra prendere le sembianze di Delta che avrebbe scalzato Lufthansa in cima alle preferenze; 2) il via libera da parte dei sindacati a un piano che per volontà del governo dovrebbe evitare esuberi; 3) il sì dell’antitrust europeo che non dovrebbe suscitare grattacapi e l’ok di quello italiano che invece potrebbe chiedere delle compensazioni alla concorrenza che si perderebbe tra treno ed aereo sulle tratte domestiche integrando Alitalia e Trenitalia sotto il cappello Fs che comporterebbe risparmi operativi di circa 1 miliardo; 4) il lasciapassare della Commissione Ue alla conversione in equity di metà del prestito ponte che non è affatto scontato, anzi risulta difficile.


Perché ciò configurerebbe, almeno in una prima fase, il ministero del Tesoro come azionista diretto della compagnia. Ma poi dovrebbe vendere la partecipazione a uno o più investitori istituzionali italiani sui quali c’è il massimo riserbo ma non è escluso che possano essere sue controllate. Ciò che è certo è che il governo gialloverde — che starebbe per presentare un emendamento alla legge di Bilancio per prorogare la scadenza del prestito — vuole il 51%. Sarà complicato convincere Delta ed easyJet di restare in minoranza con il rischio di un’altra esperienza fallimentare. Sarà determinante capire chi diventerà l’amministratore delegato. Perché avrà le deleghe per decidere le strategie sulle rotte. Per non derubricare l’Italia ad attore marginale nel risiko dei cieli. In un mercato che prevede flussi di traffico in crescita in tutti i Paesi.


Ieri Fs ha comunicato l’avvio di due nuove corse ad alta velocità dall’aeroporto di Fiumicino per Firenze, Genova e Venezia. Mancherebbe Milano Malpensa. Con lo scalo di Linate chiuso per metà 2019, sarebbe necessario portare l’Alta velocità anche lì, ma il dialogo sulla governance di Trenord con la regione Lombardia, azionista di controllo di Ferrovie Nord Milano, è serrato.


Fabio Savelli - Corriere della Sera
 

Rasmus

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8 Settembre 2017
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Un’operazione da due miliardi di euro da qui ai prossimi quattro anni. Circa 1,5 miliardi di risorse fresche. A cui aggiungere 500 milioni di euro, somma che equivale alla metà del prestito-ponte (considerando anche gli interessi da dover restituire allo Stato) da convertire in capitale della compagnia. Un partner industriale che risponde al nome di Delta Air Lines in cordata con la lowcost easyJet. E infine uno-due investitori finanziari, probabilmente fondi che starebbero vagliando l’operazione ingolositi dai possibili ritorni di un vettore che rimarrebbe nell’alleanza SkyTeam e usufruirebbe del network di rotte a lungo raggio dell’americana Delta.


Ecco il possibile piano di Ferrovie dello Stato per Alitalia. Fonti vicine alla trattativa parlano di un incontro lunedì tra emissari di Delta e le prime linee di Ferrovie, a cui avrebbero partecipato anche rappresentanti di easyJet ed esponenti di fondi Usa, non però Cerberus che in una prima fase aveva manifestato il proprio interesse. Ricevuto il via libera da parte del ministero dello Sviluppo, previo parere favorevole dei commissari della compagnia — Enrico Laghi, Stefano Paleari e Luigi Gubitosi (quest’ultimo ieri ha lasciato l’incarico dopo la nomina a Ceo di Tim) — i vertici di Ferrovie dello Stato hanno preso in mano il dossier. Il negoziato con gli altri possibili soci ora lo gestiranno loro. Coadiuvati dagli advisor industriali (Mc Kinsey, Oliver Wyman e Kpmg) e finanziari (Mediobanca).


Trapela che Fs entrerebbe al 100% costituendo la nuova società, ma per completare l’assetto dell’Alitalia che sta nascendo ha fissato alcuni paletti: 1) la ricerca del partner che sembra prendere le sembianze di Delta che avrebbe scalzato Lufthansa in cima alle preferenze; 2) il via libera da parte dei sindacati a un piano che per volontà del governo dovrebbe evitare esuberi; 3) il sì dell’antitrust europeo che non dovrebbe suscitare grattacapi e l’ok di quello italiano che invece potrebbe chiedere delle compensazioni alla concorrenza che si perderebbe tra treno ed aereo sulle tratte domestiche integrando Alitalia e Trenitalia sotto il cappello Fs che comporterebbe risparmi operativi di circa 1 miliardo; 4) il lasciapassare della Commissione Ue alla conversione in equity di metà del prestito ponte che non è affatto scontato, anzi risulta difficile.


Perché ciò configurerebbe, almeno in una prima fase, il ministero del Tesoro come azionista diretto della compagnia. Ma poi dovrebbe vendere la partecipazione a uno o più investitori istituzionali italiani sui quali c’è il massimo riserbo ma non è escluso che possano essere sue controllate. Ciò che è certo è che il governo gialloverde — che starebbe per presentare un emendamento alla legge di Bilancio per prorogare la scadenza del prestito — vuole il 51%. Sarà complicato convincere Delta ed easyJet di restare in minoranza con il rischio di un’altra esperienza fallimentare. Sarà determinante capire chi diventerà l’amministratore delegato. Perché avrà le deleghe per decidere le strategie sulle rotte. Per non derubricare l’Italia ad attore marginale nel risiko dei cieli. In un mercato che prevede flussi di traffico in crescita in tutti i Paesi.


Ieri Fs ha comunicato l’avvio di due nuove corse ad alta velocità dall’aeroporto di Fiumicino per Firenze, Genova e Venezia. Mancherebbe Milano Malpensa. Con lo scalo di Linate chiuso per metà 2019, sarebbe necessario portare l’Alta velocità anche lì, ma il dialogo sulla governance di Trenord con la regione Lombardia, azionista di controllo di Ferrovie Nord Milano, è serrato.


Fabio Savelli - Corriere della Sera
Aerovie dello Stato.
Suona bene.
Quello che non suona è come pensano che DL o chiunque altro dotato di almeno due neuroni possa pensare di fare da socio di minoranza di un governo di dubbia competenza, che oggi c'è e domani sicuramente no. Mettendoci i soldi.
 

ripps

Utente Registrato
17 Giugno 2017
1,388
0
"Per Alitalia è importante trovare un partner industriale del settore del trasporto aereo per far sì che possano aumentare i collegamenti, ma è importante anche tutelare il marchio e l'italianità della compagnia". Così ha commentato il viceministro dello Sviluppo economico Dario Galli in una intervista di AVIONEWS, nella quale ha sottolineato come "Ferrovie dello Stato sarà un partner tecnico creando un campo di azione sinergico con Alitalia nel mercato italiano, sviluppando l'intermodalità portando più turisti sul territorio nazionale anche tramite l'alta velocità negli aeroporti". Per arrivare al rilancio della compagnia aerea secondo Galli è "necessario chiudere al più presto, perché allungare i tempi può essere controproducente". La certezza del viceministro è però che "se il partner industriale internazionale individuato sarà valido si chiuderà il dossier Alitalia prima della fine del 2019". Rimanendo sulla compagnia è diverso il discorso per quel che riguarda il rimborso del prestito-ponte (900 milioni di Euro più interessi) erogato a maggio dello scorso anno, per il quale Galli ha spiegato che "sarà difficile che venga saldato subito, ma andrà trovata una strada affinché lo Stato non ci rimetta nulla e al tempo stesso non si vada incontro ad una procedura dell'Unione europea per aiuti di Stato"
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,747
4,956
Milano
"Per Alitalia è importante trovare un partner industriale del settore del trasporto aereo per far sì che possano aumentare i collegamenti, ma è importante anche tutelare il marchio e l'italianità della compagnia".
Passano gli anni, mal'italianità della compagnia va sempre di moda, un po' come il tailleur.

"... creando un campo di azione sinergico con Alitalia ..."
Sinergia = supposta, anche questa volta il contribuente lo prende nel medesimo posto (della supposta).

"se il partner industriale internazionale individuato sarà valido si chiuderà il dossier Alitalia prima della fine del 2019".
La validità del partner industriale si valuta in funzione dell'esecuzione degli ordini governativi: per essere valido il partner deve mettere i soldi, essere in minoranza, non licenziare nessuno, non contare una fava. Costituisce titolo preferenziale l'essere sordo, cieco e muto.

...per quel che riguarda il rimborso del prestito-ponte ... Galli ha spiegato che "sarà difficile che venga saldato subito, ma andrà trovata una strada affinché lo Stato non ci rimetta nulla e al tempo stesso non si vada incontro ad una procedura dell'Unione europea per aiuti di Stato"
Tradotto: il prestito ponte è andato in vacca anche a questo giro. E poi si chiedono perchè vanno a peripatetiche le collocazioni dei BTP!
 

geardown3green

Utente Registrato
15 Luglio 2011
3,148
121
Secondo anello di Saturno
Già iniziata l’opera di smantellamento del trasporto aereo , no problem , avranno garantito la rioccupazione nel comparto Ferrovie , già li vedo ex impiegati di scalo a FCO in servizio a Termini ...complimenti ...
 
Stato
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