Alitalia: chiesta cigs per 3.960


Semplicemente non ha nulla da perdere, e questa crisi scuoterà violentemente tutte le altre compagnie con già annunciati ridimensionamenti e riduzioni flotta.

È un po’ come quello che successe nel 2009 nel settore dell’auto, la morente e cenerentola Chrysler sembrava condannata a sparire, poi il cataclisma e una “restart” del settore (nonché cambio radicale del modus operandi ) che a livello di profitti l’ha portata ad essere una delle migliori in USA.

Solo che in questo caso ci sarà lo stato e non la Fiat a gestire il tutto.

Non dico che sicuramente andrà così, bensì che se prima sembrava un’operazione disperata perché operata in un settore praticamente “fermo” e congelato, ora diventando tutto più dinamico ha maggiori chances di farcela.
L'altro lato della medaglia è che:

1) Lo stato finita sta storia non avrà più mezzo soldo neanche per questioni mooooolto più importanti di Alitalia.

2) LH & Co. a loro volta avranno le loro belle fatte da pelare.

Io non la vedrei tanto rosea.

Inviato dal mio VKY-L09 utilizzando Tapatalk
 
Semplicemente non ha nulla da perdere, e questa crisi scuoterà violentemente tutte le altre compagnie con già annunciati ridimensionamenti e riduzioni flotta.

È un po’ come quello che successe nel 2009 nel settore dell’auto, la morente e cenerentola Chrysler sembrava condannata a sparire, poi il cataclisma e una “restart” del settore (nonché cambio radicale del modus operandi ) che a livello di profitti l’ha portata ad essere una delle migliori in USA.

Solo che in questo caso ci sarà lo stato e non la Fiat a gestire il tutto.

Non dico che sicuramente andrà così, bensì che se prima sembrava un’operazione disperata perché operata in un settore praticamente “fermo” e congelato, ora diventando tutto più dinamico ha maggiori chances di farcela.

Continuo a fare gli happy hour virtuali, dovresti farli anche tu
 
L'altro lato della medaglia è che:

1) Lo stato finita sta storia non avrà più mezzo soldo neanche per questioni mooooolto più importanti di Alitalia.

2) LH & Co. a loro volta avranno le loro belle fatte da pelare.

Io non la vedrei tanto rosea.

Inviato dal mio VKY-L09 utilizzando Tapatalk

Beh penso anche io con le migliaia di richieste di cassa integrazione se non milioni e i mancanti introiti derivanti da IVA IRPEF non so' quanto lo stato riuscira a far fronte a tanti impegni
 
Sono congetture, si fa per passare il tempo in questi tempi di clausura e sicuramente il vino sta aiutando a far volare alta la fantasia.

Però il confronto con altre situazioni avvenute in passato ci sta.

La situazione secondo me è talmente fluida che rispetto a 2 mesi fa tutto può succedere.
 
Scusate forse mi sono perso qualche passaggio. Ma AZ sta progressivamente mettendo a terra la flotta o buona parte di essa e sono a 3.960 in CIG sui potenziali 11 o 12.000 ( non so quanti siano nel totale ) dipendenti totali ???
 
Si profila un nuovo intervento dello Stato per salvare Alitalia. La compagnia sta per esaurire i 400 milioni di euro versati dal ministero dell'Economia a Natale, soldi che - aveva assicurato il nuovo commissario Giuseppe Leogrande in gennaio - sarebbero dovuti bastare per tutto l'anno. Il crollo del traffico e il taglio dei voli conseguente alle restrizioni nei viaggi per il Coronavirus ha aggravato le difficoltà della compagnia, che già perdeva circa due milioni al giorno. A partire dall'ultima settimana di febbraio, secondo stime interne, Alitalia avrebbe perso almeno 50 milioni a settimana di ricavi rispetto alle attese.

Vendita Alitalia: manifestazioni entro 18 marzo, anche spacchettata
SCOPRI DI PIÙ
Due ipotesi per la nazionalizzazione
Il governo potrebbe intervenire con un nuovo finanziamento o con un'operazione di affitto dell'attività a una nuova società (la Newco). Entrambe le soluzioni avrebbero lo stesso significato: in sostanza comporterebbero la nazionalizzazione della compagnia e verrebbe abbandonato il tentativo di venderla, peraltro già apparso alquanto difficile. L'ipotesi è partita dal ministero dello Sviluppo economico, che ha la vigilanza sulla procedura di amministrazione straordinaria in cui Alitalia si trova da quasi tre anni, dal 2 maggio 2017. La procedura di vendita avviata dal nuovo commissario Giuseppe Leogrande è giudicata superata dall'aggravarsi della situazione. Il commissario ha richiesto manifestazioni d'interesse entro mezzanotte del 18 marzo.

Pochi interessati all'acquisto
Finora l'unico a dichiararsi interessato è il sudamericano German Efromovich. Delta Airlines ha dichiarato un interesse a rilevare il 10% di una Nuova Alitalia per 100 milioni, ma ha bisogno di trovare altri partner. Poi c'è stato il crollo del traffico e dei voli. Le compagnie americane hanno sospeso i voli con l'Italia e _ dopo lo stop deciso dal presidente Usa, Donald Trump _ anche tutti i voli con l'Europa. Secondo indiscrezioni Delta, insieme alle altre maggiori compagnie americane, American e Delta, potrebbe chiedere aiuti al governo. In Europa anche Lufthansa, Air France-Klm e il gruppo che comprende British Airways potrebbero chiedere aiuti pubblici.

La Newco e l’affitto delle attività di volo
Il Mise ha chiesto al Mef che l'intervento venga fatto con il decreto legge sul Coronavirus. Questo al momento non è confermato. Tuttavia si ipotizzano due possibilità. La prima: un intervento del governo con un nuovo finanziamento di almeno 300 milioni. Questi soldi potrebbero servire per coprire il buco creato dall'emergenza virus in un'azienda già molto malata. Un tampone in attesa di verificare la durata dell'emergenza sanitaria e delle restrizioni dei viaggi prima di prendere una decisione più strutturale. L'altra ipotesi è che il governo decida direttamente di trasferire una parte delle attività della compagnia in una nuova società, la Newco, mentre l'attuale società commissariata diventerebbe una bad company. La Newco dovrebbe avere come socio direttamente lo Stato o una società pubblica. Al Mise si sarebbe esaminata anche l'ipotesi di un intervento della Cdp, che però ha sempre escluso tassativamente un intervento in Alitalia. Altro interrogativo è quali attività sarebbero trasferite nella Newco. Secondo l'ipotesi prevalente al Mise solo le attività di volo, con circa 5-6.000 addetti, passerebbero nella Newco: lo strumento sarebbe un affitto del ramo d'azienda, il “lotto aviation”, alla Newco. Per fare la Newco servono capitali freschi. Quanti soldi? Un'ipotesi è che la Nuova Alitalia avrebbe bisogno di almeno un miliardo per decollare.

Lo spezzatino
Se si scegliesse questa strada resterebbero fuori le attività di handling aeroportuale, la manutenzione e altre attività di terra, con circa 5-6.000 addetti (il gruppo in totale ha 11.600 dipendenti). E' da chiarire dove andrebbero gli uffici centrali, che i precedenti commissari avevano incluso nel perimetro “aviation”. Secondo indiscrezioni se si facesse lo spezzatino le attività di handling, circa 4mila addetti concentrati a Fiumicino, potrebbero essere assorbite da Aeroporti di Roma, controllata di Atlantia della famiglia Benetton. AdR però non ha mai dichiarato di essere disponibile. In ogni caso ci sarebbe una ristrutturazione con degli esuberi.

La manutenzione
Per la manutenzione, oltre mille dipendenti, si torna a parlare di un ipotetico passaggio alla napoletana Atitech. Tutte ipotesi da verificare. Se l'operazione venisse confermata il piano sarebbe uno spezzatino. Assomiglierebbe al piano di spacchettamento proposto negli ultimi anni da Lufthansa. Con la differenza che nell'immediato a far andare la macchina sarebbe lo Stato con soldi pubblici. E chissà se, una volta superata l'emergenza virus, non tornerebbe ad affacciarsi il gruppo tedesco per prendersi solo una mini-Alitalia.

Cigs per 3.960 addetti
Intanto nell'immediato si profilano altri tagli ai posti di lavoro. Alitalia ha proposto ai sindacati un aumento della cigs, finora di 1.020 dipendenti che sono stati aumentati di 350 addetti di terra nell'ultima settimana, per il Coronavirus. Ma dal 24 marzo fino al 31 ottobre Leogrande ha chiesto ai sindacati la cigs per 3.960 addetti. I sindacati si sono detti contrari. L'incontro tra l'azienda e i sindacati è fissato al ministero del Lavoro il 17 marzo, sarà un confronto in videoconferenza

Gianni Dragoni Il Sole 24 Ore
 
Un eurodeputato ha dichiarato in anteprima tramite social che Alitalia sara' nazionalizzata nella sua interezza, vale a dire attivita' volo, handling e manutenzione.

Staremo a vedere.
 
Lancio Ansa

Coronavirus: in bozza nessun riferimento ad Alitalia
15 Marzo , 19:11
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Non è contemplata, per il momento, la 'nazionalizzazione' di Alitalia nella bozza del decreto anti-coronavirus su cui il governo è al lavoro in queste ore. L'ipotesi di creazione di una newco pubblica non compare nell'articolato datato ad oggi. Stando al bando pubblicato una decina di giorni fa, le manifestazioni di interesse per la compagnia dovrebbero arrivare entro mercoledì 18 marzo. (ANSA).
 
*** LO STATO ENTRA IN ALITALIA ***

(Teleborsa) - Lo Stato in prima linea nel salvataggio di Alitalia. Come anticipato questa mattina da Teleborsa, l'emergenza sanitaria che tiene in scacco il Paese ormai da giorni, avrebbe convinto il Governo a recedere dall'obiettivo di vendere Alitalia, pronto dunque a prenderne il controllo. Allo stato attuale, infatti, la possibilità di trovare un compratore interessato a rilevare tutta o in parte la compagnia aerea è praticamente nulla.

Via libera, dunque, una newco Alitalia a controllo statale. Lo prevede la bozza di Decreto che il Governo sta predisponendo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

"In considerazione della situazione determinata sulle attività di Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. e di Alitalia Cityliner S.p.A. entrambe in amministrazione straordinaria - dall'epidemia da COVID-19 - si legge nella bozza -, è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta".

"Ai fini della costituzione della società di cui al comma 3, con uno o più Decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, di natura non regolamentare e sottoposti alla registrazione della Corte dei Conti, che rappresentano l'atto costitutivo della nuova società - prosegue la bozza -, sono definiti l'oggetto sociale, lo Statuto e il capitale sociale iniziale e sono nominati gli organi sociali in deroga alle rilevanti disposizioni vigenti in materia, nonchè è definito ogni altro elemento necessario per la costituzione e il funzionamento della società".

MEF autorizzato a partecipare al capitale -"Il Commissario Straordinario delle società di cui al comma 3 - si legge ancora - è autorizzato a porre in essere ogni atto necessario o conseguente nelle more dell'espletamento della procedura di cessione dei complessi aziendali delle due società in amministrazione straordinaria e fino all'effettivo trasferimento dei medesimi complessi aziendali all'aggiudicatario della procedura di cessione ai fini di quanto necessario per l'attuazione della presente norma. Ai fini del presente comma, il Ministero dell'Economia e delle Finanze è autorizzato a partecipare al capitale sociale o a rafforzare la dotazione patrimoniale della nuova società, anche in più fasi e anche per successivi aumenti di capitale o della dotazione patrimoniale, anche tramite società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Messaggero
 
il Ministero dell'Economia e delle Finanze è autorizzato a partecipare al capitale sociale o a rafforzare la dotazione patrimoniale della nuova società, anche in più fasi e anche per successivi aumenti di capitale o della dotazione patrimoniale, anche tramite società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta
Tradotto: tutti gli altri possono morire ammazzati come cani, ma AZ deve sopravvivere.
 
ROMA, 16 marzo (Reuters) - Il governo è pronto a mettere sul piatto ulteriori 600 milioni di euro di risorse pubbliche per tenere a galla Alitalia, secondo una bozza del decreto sull’emergenza coronavirus vista da Reuters.

L’epidemia ha congelato il processo di vendita della compagnia aerea in crisi e ha aperto la strada a una sua nazionalizzazione di fatto.

Il decreto autorizza infatti “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta”.

La newco si farà carico dei complessi aziendali di Alitaliae di Alitalia Cityliner sopa, entrambe in amministrazione straordinaria, spiega il decreto, che impegna 25 miliardi per fronteggiare l’emergenza coronavirus. (Giuseppe Fonte, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)
 
Via libera alla costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle Finanze per Alitalia. Il governo istituisce anche un fondo da 600 milioni di euro per far fronte ai danni subiti dal settore aereo a fronte dell’emergenza coronavirus. Si legge nel decreto «Cura Italia»: «È istituito un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2020. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottare di concerto con il Ministro dello sviluppo economico si prevede che siano stabiliti gli importi da destinare alle singole finalità previste dal presente articolo». All’articolo 76 si autorizza, come detto sopra, «la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta».

Solo dieci giorni fa il commissario Giuseppe Leogrande aveva provveduto a pubblicare il bando per la vendita di Alitalia, per intero o a pezzi, ma nessuno poteva immaginarsi una crisi di queste proporzioni. Aveva aperto la fase delle manifestazioni di interesse che si sarebbe dovuta concludere alle ore 24 del prossimo 18 marzo. In un momento in cui tutti i vettori hanno gli aerei a terra era impensabile che qualcuno potesse palesare il proprio interesse per il lotto intero o per uno dei tre lotti: aviation, handling e manutenzione.

Lo scenario macro ha ora determinato l’impossibilità che ciò avvenga, con gran parte delle compagnie aeree in fortissima crisi tra richieste di cassa integrazione (proprio Alitalia ha fatto appena richiesto di cigs per oltre 4300 addetti), richieste smaltimento ferie e transizioni gestite appiedando una parte del personale navigante (Cathay Pacific ed Emirates, solo per citarne alcune) a zero ore. Con Lufthansa che ha appena fatto richiesta di aiuti di Stato ed era considerata l’acquirente più credibile. A Bruxelles è chiaro che ora nessuno storcerà la bocca per questa nazionalizzazione che risponde anche alla capacità di connettività dell’Italia nel mondo con molti connazionali rimasti all’estero e in difficoltà nel fare rientro. Mal comune mezzo gaudio potremmo definirlo ma è chiaro che si tratta dell’ennesimo finanziamento pubblico dopo aver dilapidato quasi 1,3 miliardi di euro di prestito statale solo negli ultimi tre anni.

Corriere della Sera
 
Ultima modifica:
Alitalia ha più vite dei gatti. Adesso pure il coronavirus gli salva il culo! Roba da matti.
 
Ragazzi non scherziamo! Tra dieci anni metti che riscoppia una pandemia del genere, qualcuno dovrà pur riportarvi a casa no?
Questa non è una statalizzazione, è un'assicurazione sul rientro a casa.
Viaggiate sereni.

Secondo me funzionerà pure come soccorso alpino: Cai per Cai.