Aeroporto Friuli Venezia Giulia


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Se mi è consentito riporto una notizia apparsa su "Il Piccolo" ed inerente i costi delle tariffe aeroportuali nel caso di Ronchi dei Legionari.
Gli amministratori/moderatori del Forum lascino o cancellino la presente a seconda di come ritengano.

"L’aeroporto di Ronchi tra i meno cari d’Italia - 05 gennaio 2013 - pagina 16 - di Luca Perrino.
RONCHI Viaggiare dall'aeroporto di Ronchi dei Legionari? Almeno sotto il profilo della tassazione praticata nei confronti dei passeggeri è davvero più conveniente che altrove. Lo scalo del Friuli Venezia Giulia è, oggi, tra i meno cari d'Italia e l'accordo di programma che, nei giorni scorsi, l'Enac ha rinnovato, dopo un braccio di ferro durato anni, non lo riguarda. Anche perchè qui l'accordo di programma, che doveva essere sottoscritto dopo il 2007, ovvero dopo l'avvenuta concessione quarantennale data alla società di gestione, non si è mai concretizzato. Ronchi dei Legionari ha potuto “godere” solo dell'aggiornamento dei diritti aeroportuali comunicato dall'Ente nazionale per l'aviazione civile dopo l'emanazione del decreto ministeriale numero 274 del 25 luglio scorso, aggiornamento che è entrato in vigore lo scorso 12 dicembre. A Ronchi dei Legionari, oggi, i diritti di imbarco dei passeggeri che viaggiano sui collegamenti all'interno dell'Unione Europea sono di 4,52 euro, contro i 6,68 euro del “Marco Polo” di Venezia ed i 8,15 euro del “Canova” di Treviso. Cinque anni orsono si pagavano 3 euro per passeggero e l'aumento è stato legato solo all'aumento dell'indice Istat. I diritti sui voli extra Ue, ancora, sono di 7,94 euro, contro gli 8,02 di Venezia e gli 8,18 di Treviso, mentre guardando ancora al “tariffario” deciso dal decreto si evince che i diritti di approdo e di partenza sono di 1,13 euro e di 1,55 euro per gli aeromobili sotto le 25 tonnellate rispettivamente all'interno ed all'esterno del territorio europeo, mentre per i voli intercontinentali sono di 2,07 e di 2,59 euro per gli aerei sopra le 25 tonnellate. Anche in questo caso costi nettamente inferiori a quelli praticati da altri aeroporti, anche quelli vicini al Friuli Venezia Giulia. Al “Marco Polo”, solo per fare un esempio, si va dai 1,84 e 2,09 per i velivoli sotto le 25 tonnellate, intra ed extra Ue, ai 2,09 e 2,61 per quelli di peso superiore. Resta, comunque, l'incognita dell'accordo di programma che dal 2007 ad oggi viene risollecitato ogni anno, seppur senza azioni eclatanti come quelle messe in atto proprio dalla Save. Un accordo che consentirebbe entrate certe, seppur in assenza delle quali Ronchi dei Legionari non ha mai smesso di investire, come sta avvenendo ora per il polo intermodale dei trasporti e la nuova fermata ferroviaria che, di sicuro, faranno lievitare quello che è il valore dello scalo stesso. Il nuovo piano industriale messo a punto dopo l'avvenuta concessione quarantennale prevede investimenti per quasi 10 milioni di euro sul piano delle infrastrutture e della sicurezza."
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Riporto ulteriore news de "il Piccolo" di ieri:

"Slitta la privatizzazione dell’aeroporto 10 gennaio 2013 — pagina 17 sezione: Regione - di Marco Ballico - TRIESTE La privatizzazione dell’Aeroporto Friuli Venezia Giulia è congelata? «No, potrà esserci eventualmente solo qualche ritardo». Riccardo Riccardi è ottimista. È convinto di poter portare a casa sia il concambio delle quote con Save, la società che gestisce il Marco Polo di Venezia, sia i fondi già allocati dall’Unione europea, 5 milioni di euro per un progetto che ne costa 17, per la realizzazione del polo intermodale di Ronchi. I dubbi della Ue Questione tecnica: l’Europa potrebbe contestare la presenza di privati nella compagine societaria e, per questo, negare l’erogazione dei fondi. Riccardi ed Enrico Marchi, presidente di Save, si sono confrontati sul tema. Le preoccupazioni di Ronchi E Sergio Dressi, il presidente dello scalo, non nega le sue preoccupazioni: «Impensabile perdere quelle risorse, non arrivasse l’autorizzazione europea saremmo costretti a far slittare il concambio». E aggiunge: «Dobbiamo essere certi che l’ingresso di soci privati non pregiudichi l’ottenimento dei 5 milioni destinati al polo intermodale, un’infrastruttura la cui realizzazione interessa al Friuli Venezia Giulia ma evidentemente anche a Save». Le certezze dell’assessore E Riccardi, tuttavia, non pare preoccupato. Si dice anzi «certo» di poter chiudere positivamente entrambe le partite. «Stiamo lavorando per rendere compatibili le due cose – spiega l’assessore ai Trasporti – la privatizzazione va avanti e si integrerà con l’ottenimento delle risorse comunitarie. In sostanza, una cosa garantirà l’altra». Ma i dubbi dell’Europa? «Intendiamo mettere in sicurezza le risorse comunitarie e lo faremo. Allo stesso tempo procederemo con la privatizzazione». Solo, ammette l’assessore, con tempi un po’ più allungati. «L’importante è il risultato – sottolinea –, se anziché tre mesi ci mettiamo un anno non credo sia un problema. Si tratterà di calendarizzare bene le due vicende». L’intesa con Save La Regione, attraverso un bando approvato dal ministero dei Trasporti, ha individuato in Save il partner strategico in grado di assicurare che siano garantite le condizioni previste dal piano industriale di rilancio dell’Aeroporto Fvg. La collaborazione con la società del Marco Polo consentirebbe anche il rafforzamento dei collegamenti, l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, la tutela dei posti di lavoro. Un “pacchetto” di investimenti che imporrà anche «un leggero aumento delle tariffe», ricorda Dressi, passaggio che dipende peraltro da un via libera dell’Enac atteso dal 2007, anno in cui Ronchi ha incassato la concessione quarantennale. ll polo intermodale Tra le infrastrutture previste nel piano industriale spicca il polo intermodale, opera che dipende appunto da un buon gruzzolo di soldi europei. L’obiettivo è quello di unire lo scalo aeroportuale, la strada e la ferrovia per garantire una migliore fruibilità dei diversi assi di trasporto. Stando al progetto preliminare recentemente diffuso dalla Regione (quello definitivo consentirà di ottenere in tempi brevi l’approvazione da parte del Comune di Ronchi della variante al piano regolatore), il polo sorgerà su un’area di 475mila metri quadrati a ridosso dal terminal passeggeri dell'aeroporto. Sono previste inoltre la realizzazione di due parcheggi, uno multipiano da 500 posti macchina e uno a livello della strada da mille posti, e la costruzione di una stazione delle autocorriere e di una ferroviaria che sarà collegata all’aeroporto da un’apposita passerella che “scavalcherà” la strada davanti a Ronchi. Bando ad aprile I lavori saranno suddivisi in due lotti: il primo, da 13 milioni di euro (già finanziato con 9,5 milioni tra fondi europei e regionali, Dressi anticipa l’apertura della gara ad aprile), vedrà la realizzazione delle strutture fondamentali dell’opera. Alla conclusione del primo lotto il polo sarà già fruibile dagli utenti. Il secondo lotto, il cui costo è previsto in 4 milioni di euro, riguarda una serie di strutture accessorie. Quanto ai tempi, l’opera andrà conclusa e rendicontata entro il giugno del 2015."

Non so cosa comporti di concreto. Spero non si interrompano entrambi i processi, entrambi auspicabili ... così come l'aumento dei voli :D
Il Polo intermodale rappresenta indubbiamente un salto di qualità nell'ottica dell'integrazione dei trasporti in una regione da poco più di 1.200.000 abitanti (equivalente, mi viene da dire, a una città circa come Torino, per esempio) mentre l'ingresso nel sistema SAVE, se correttamente/onestamente/rispettosamente organizzato e operativizzato può portare un efficentamento delle strutture con conseguente suddivisione e specializzazione del traffico. Almeno questo è quello che penso io. Da non dimenticare che a 120 km circa più a est c'è un bel nuovo aeroporto (Lubiana Brnik) con un importante piano di sviluppo sia dell'aerostazione, sia come struttura logistica; il che costituirebbe (assieme ad altri aspetti, anche quelli meno aeronautici) un forte concorrente. Vedere anche questione porti di Trieste-Monfalcone contro Capodistria. Ma questo è un altro discorso.

Basta con le beghe di campanile.
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Per chi fosse interessato a quasta news ... per mera cronaca.

"Un albergo low cost all’aeroporto di Ronchi - 12 gennaio 2013 pagina 16 sezione: Regione
di Luca Perrino RONCHI DEI LEGIONARI IL 2012 si è chiuso con la cifra record di 882.142 passeggeri, il 2,6% in più del 2011, ma anche con un 21,4% guadagnato nel traffico charter e ciò anche grazie al consolidamento dei voli per la Russia. E le previsioni parlano di un leggero attivo di bilancio. L'anno appena trascorso viene trattato con segno positivo per l'aeroporto di Ronchi, anche per il fatto che ha preso finalmente corpo il progetto del polo intermodale dei trasporti, per il quale, ad aprile, potrebbe essere affidato il primo appalto. Ma ci sono altri obiettivi al quale il presidente, Sergio Dressi, punta per il 2013. Guardando, finalmemte, alla firma dell'accordo di programma con l'Enac, atteso dal 2009, gli investimenti non si bloccheranno. Così, già nel 2013, la società di gestione potrebbe “partorire” due importanti progetti che riguardano, tutti attraverso il ricorso del “project financing” con investitori privati, la costruzione di un albergo “low cost” nell'area che costeggia i parcheggi e di una centrale trigenerazionale, alimentata ad olio vegetale, nella zona accanto alla torre di controllo, capace di produrre energia ma anche riscaldamento per gli usi aeroportuali. «Nel giro di 3 o 4 anni – afferma Dressi – pensiamo di essere pronti per accogliere sino a 2 milioni di passeggeri, potendo contare su una collaborazione con Venezia e Treviso che potrebbe decollare anche prima del concambio di azioni». L'idea è di fare di Ronchi un hub per l'est ed il nord Europa e Dressi non fa mistero dell'interessamento di alcune compagnie che stanno studiando la situazione, la spagnola Volotea in primis. Ma lo sviluppo passa anche attraverso la ripresa del traffico cargo, con un accordo che potrebbe essere stretto con un partner della logistica. «Il tutto – sottolinea – sempre con il pieno appoggio della Regione, alla quale va dato il merito di aver sostenuto lo scalo non solo sul piano morale e politico»"

Ma quante belle novità ... si realizzeranno? Mah, speriamo. Soprattutto nuovi voli.
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Non so se è per il fatto che siamo in piena campagna elettorale oppure perchè effettivamente questo è il periodo piiù fecondo di progetti per la stagione futura, tuttavia ultimamente c'è una frequente produzione di news da Aeroporto FVG. In data 17 Gennaio su "il Piccolo" di Trieste ho letto le seguenti novità (le posto una di seguito all'altra). Spero di fare cosa gradita.

Aeroporto, un albergo e uffici al posto dell’ex Meteor - RONCHI DEI LEGIONARI
Cambierà volto l’area dell'ex Meteor e della sede del distaccamento militare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari. La società di gestione presieduta da Sergio Dressi sta lavorando a un progetto di “project financing” che potrà permettere l'insediamento nella zona, oggi occupata anche da hangar per il ricovero dei mezzi di rampa, di un albergo e di una nuova ala dedicata all'aviazione generale.
Due progetti ancora in embrione, che ovviamente aspettano il “placet” di investitori privati ma che, secondo le intenzioni dello stesso Dressi, potrebbero concretizzarsi già nel 2015, quando entrerà in funzione il primo lotto del polo intermodale dei trasporti, con la fermata ferroviaria lungo la Trieste-Venezia e l'hub per le autocorriere. Uno step attorno al quale ruota tutto il programma di sviluppo dello scalo regionale, che nel 2015 punta a registrare il transito di 2 milioni di passeggeri l'anno.
Il “Villaggio azzurro”, ex sede dell'Aeronautica militare, sarà abbattuto. Ora, dopo 31 anni, tanti ne sono passati da quando anche lo scalo ronchese è stato smilitarizzato, si va verso la demolizione di quegli stabili, due grandi palazzine che ospitarono gli alloggi dei militari e alcune costruzioni più basse che erano sede degli uffici. Assieme ad essi verrà demolita anche la vecchia torre di controllo costruita nel 1966.

Nella speranza di tutti, non solo della società di gestione, c'è la ripresa dell'economia ed il decollo dei traffici. Ronchi dei Legionari ha chiuso il 2012 con 882.142 passeggeri, il 2,6% in più rispetto all'anno precedente. Di questi 29.859 sono quelli legati ai voli charter, con un +21,4% in più.
Guardando al traffico di linea, poi, 515.462 sono stati i passeggeri dei voli nazionali (+4,6%), mentre 314.126 quelli sui collegamenti internazionali, che hanno subito una flessione del 2,8%.
I voli di linea “low cost” hanno trasportato 303.380 passeggeri, con un aumento del 10,6% rispetto ai dodici mesi precedenti. “Gettonatissima” è la destinazione Roma, con 298.551 passeggeri, seguita da Monaco di Baviera con 103.645.
Sono stati poi 2.889 gli utenti dell'aviazione commerciale, settore che si vuole ampliare proprio con i progetti che riguardano l'area dell'ex sede Meteor, che lì funzionò sino agli anni Ottanta per poi trasferirsi in viale Garibaldi, nell'ex Cotonificio. (lu.pe.)

-------

Alitalia in crisi, Venezia perde 800 voli - 17 gennaio 2013 — pagina 15 sezione: Economia - di Furio Baldassi
TRIESTE - La scure di Alitalia si abbatte pesantemente sul Nordest. E lo fa colpendo quello che veniva considerato quasi l’aeroporto-simbolo, per crescita di passeggeri e fatturati, dell’intera area, Venezia. Con l’entrata in vigore, a inizio anno, dell’orario invernale, il “Marco Polo” ha dovuto confrontarsi con una perdita secca di 800 voli, di qui a fine marzo, scelti prevalentemente tra quelli con destinazione Sud. Una sfoltitura che colpisce oltre ad Alitalia anche le sue controllate AirOne e Cityliner e che rende l’intero territorio un po’ più lontano dal Meridione. Alla base della scelta, ovviamente, motivi di risparmio, doppiamente doveroso vista la situazione finanziaria tutt’altro che idilliaca della compagnia di bandiera. A spiegare la scelta è stata la stessa Alitalia, motivandola con gli eccessivi costi di molti voli nazionali, giudicati «insostenibili» viste le difficoltà economiche dell'azienda. I voli tagliati giornalmente sono nove, tutti lungo tratte nazionali a medio-lungo raggio. Sempre secondo la compagnia erano poco affollate, con percentuali di riempimento inferiori al 50 per cento. Prima a sparire, la rotta per Brindisi. Parziale salvataggio della Sicilia (su Palermo e Catania si volerà ma solo con «AirOne», mentre le cancellazioni più sofferte sono state quelle di Bari e Napoli, considerato anche l’alto numero di pugliesi e campani che gravitano sul Veneto. In Alitalia, fatte le economie, a questo punto non sentono ragioni. «Il piano di razionalizzazione di alcuni voli - spiegano - si è reso necessario per il perdurare della crisi generale che ha colpito soprattutto il segmento business. Con l'avvio della stagione estiva, a fine marzo, Alitalia riporterà a regime l'operativo dei voli da e per Venezia». Promesse da marinaio, anzi, da aviatore? No, perchè a confermare è anche lo scalo lagunare. Ammantandole di un contenuto positivo. «La prossima estate, anzi, Alitalia crescerà rispetto al 2012 - dice il direttore «Sviluppo aviation» di Save, Camillo Bozzolo - Da un paio d'anni, da quando la crisi è più forte, anche la stagionalità è più marcata. Nel "deep winter", tra gennaio e marzo, molte Compagnie tagliano voli. Ma la nostra offerta complessiva sul mercato nazionale è rimasta invariata, in particolare grazie a Volotea». In sede sindacale, molta perplessità. «A settembre il direttore delle operazioni Giancarlo Schisano aveva annunciato che i voli sarebbero aumentati - ricorda il segretario provinciale della Cgil , Umberto Tronchin - Se questi sono i risultati c'è poco da stare tranquilli». A rischiare è soprattutto «Gh», l'«handler» che si occupa dei servizi aeroportuali a terra dei velivoli. Il sindacato aveva appena rintuzzato gli annunciati 25-30 esuberi, ma se i voli non tornano, la controparte tornerà di sicuro alla carica.

E Ronchi? Che ripercussioni potrà avere sullo scalo del Friuli Venezia Giulia la crisi veneziana? Secondo il presidente Sergio Dressi, solo positive. «I nostri voli Alitalia - spiega - hanno tutti fattori di riempimento molto alti, compreso quelli verso il Sud, per Napoli e Catania. A livello di scalo, poi, siamo nettamente in controtendenza, avendo chiuso il 2012 con un +2,6% che si contrapopone al - 0,4% della media nazionale». Dressi aggiunge anche che continua il lavoro con le compagnie per implementare i collegamenti. «Ad Alitalia, ad esempio - anticipa - abbiamo chiesto nuove tratte per il Sud e magari quello per Parigi, anche se sarà difficile... Volotea ci ha già confermato Palermo per l’estate e stiamo ragionando assieme su altri due voli, uno in Italia e uno verso l’estero. La stessa Ryanair, che pure per la congiuntura ha dovuto lasciare a terra quest’inverno 100 aerei, ha confermato tutte le rotte da e per Ronchi , compresa Barcellona e per la bella stagione potrebbe riservarci anche la sorpresa Dublino, su cui stiamo dandoci da fare».
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Riporto alcune news da "il Piccolo" del 16 Febbraio scorso:

"Alitalia porta Ronchi a sud, più voli per Catania e Olbia - pagina 18 sezione: Regione
RONCHI DEI LEGIONARI Alitalia sceglie la Borsa internazionale del turismo per annunciare le novità dell'orario estivo e queste riservano piacevoli novità anche per l'aeroporto di Ronchi dei Legionari. A delinearle è il nuovo direttore commerciale, Gianni Pieraccioni, il quale apre prospettive nuove per il Friuli Venezia Giulia. Alitalia espande le sue rotte al sud e da marzo la destinazione Catania sarà raggiungibile con un volo quotidiano non solo via Napoli come avviene oggi o con solo tre frequenze settimanali d'estate, mentre da giugno a settembre, due volte alla settimanale, collegherà Ronchi dei Legionari ad Olbia, meta che un tempo era stata servita da Air Dolomiti e Meridiana. Ma, come detto, Alitalia pensa anche ad un potenziamento della sua presenza sulla nostra regione, potendo contare sulla presenza sullo scalo ronchese di uno dei nuovissimi Embraer 175 da 88 posti che, tra l'altro, serve la rotta su Milano Linate. Un velivolo parcheggiato per troppe ore sul piazzale. «E' vero, è un aereo troppo poco utilizzato – spiega Pieraccioni – e stiamo studiando un impiego più intenso che lo possa far fruttare in modo anche più remunerativo. Siamo aperti alle proposte che ci dovrebbero pervenire dal territorio, dai vertici dello scalo e dalla sua proprietà. Ma non solo per le rotte che più aggradano alla clientela locale. Trieste e la sua regione sono posti bellissimi – continua – ma li si conosce ancora troppo poco a livello nazionale ed internazionale. Alitalia conferma il suo interesse su Ronchi dei Legionari, aeroporto che, va detto, è stato uno dei primi in Italia ad essere servito con l'impiego dei nostri nuovi e moderni jet regionali». Ed il gruppo punta anche su Venezia, una delle basi della “smart carrier” Air One. I collegamenti con la Russia si arricchiscono con un nuovo volo diretto verso Samara, ma dal “Marco Polo” si volerà anche su Copenaghen, Napoli, Lamezia, Bari ed Olbia e da luglio a settembre anche su Cagliari ed Atene. (l.p.)"

Chissà cosa bolle/bollirà in pentola di nuovo con Alitalia per TRS. Aspettiamo con impazienza e speranza.
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Posto qui anche se non c'entra nulla con Ronchi dei Legionari, bensì con l'Aeroporto Militare di Rivolto-UD (sede PAN) che dista da TRS circa una quarantina di km.
Al di là della indubbia valenza sociale del fatto raccontato, mi affascinano queste operazioni di logistica per tutto quanto ci sta "dietro alle quinte".

Da "ilvolo.it" - Notizie - Aviazione Militare - Tuesday 19 February 2013 - Aeronautica Militare: trasporto sanitario da Bari a Rivolto per un giovane in
pericolo di vita.
Ieri un uomo, in imminente pericolo di vita a causa di una grave insufficienza ventricolare ed in attesa di trapianto di cuore, è stato trasferito d’urgenza dall'aeroporto di Bari alla base aerea di Rivolto (UD) a bordo di un velivolo dell'Aeronautica Militare, per consentirne l’immediato ricovero presso l'Ospedale Policlinico Universitario di Udine.
Il trasporto, necessario a causa delle condizioni critiche del paziente, è stato chiesto alla Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica che, immediatamente, ha disposto l’attivazione del volo sanitario, effettuato con un velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa. Il velivolo, dopo aver imbarcato a Bari un'ambulanza dedicata al trasporto di ammalati collegati a macchinario E.C.M.O. (extra corporal membrane oxygenator) insieme ad un equipe medico-infermieristica della casa di cura "Anthea Hospital", è decollato alla volta di Rivolto alle ore 14.20 locali. Atterrato alle ore 15.40 locali presso l’aeroporto militare di Rivolto, il velivolo ha sbarcato l’ambulanza con a bordo il paziente e l’equipe sanitaria per il successivo trasferimento presso il nosocomio del capoluogo friulano.
 

marcofvg

Utente Registrato
3 Dicembre 2012
633
28
Udine
Aggiornamenti, sempre da "il Piccolo":

I voli low cost perdono un terzo dei fondi - 25 febbraio 2013 - pagina 10 - di Roberto Urizio

TRIESTE. Un milione di euro per attrarre nuovi voli e turisti in Friuli Venezia Giulia. Nell’ultima seduta, la giunta regionale ha approvato la convenzione con Aeroporto Fvg che assegna le risorse per l’attività di marketing dello scalo di Ronchi dei Legionari. I fondi sono ridotti di un terzo rispetto al 2012, quanto lo stanziamento era di 1,5 milioni di euro, ma, assicura il presidente della società aeroportuale, Sergio Dressi, «non è un grosso problema». Il contributo, recita la convenzione, «è concesso allo scopo di porre in essere e potenziare attività di promozione del territorio regionale, perseguibili anche in connessione al potenziamento e al miglioramento dei voli in arrivo e partenza dall’Aeroporto Friuli Venezia Giulia verso gli scali nazionali ed internazionali, sia già serviti da voli diretti o tramite scalo, ed, ancora, da aree geografiche per le quali un collegamento diretto potrebbe essere attivato in futuro. Analoghe attività potranno altresì essere realizzate con lo scopo di favorire il consolidamento dei collegamenti aerei recentemente avviati». Ma l’obiettivo non è solo quello di portare a Ronchi nuovi voli ma anche e soprattutto far atterrare in Friuli Venezia Giulia turisti da altri scali: «Tra le attività – recita ancora il testo della convenzione - assumono particolare rilievo quelle di comunicazione e marketing che promuovono il territorio del Friuli Venezia Giulia tra la clientela proveniente dalle aree geografiche già servite direttamente, o tramite scalo, con voli in partenza ed arrivo all’Aeroporto regionale, o ancora da aree geografiche per le quali un collegamento diretto potrebbe essere attivato». In sostanza, spiega Dressi, «si tratta di risorse che andranno utilizzate per promuovere i voli che portano turisti in Friuli Venezia Giulia», soprattutto attraverso campagne promozionali che si concretizzano in banner pubblicitari nei siti internet delle compagnie aeree (su tutte Ryan Air e Alitalia) e in inserzioni nei magazine che si trovano sugli aerei delle diverse compagnie. Il 60% dei fondi stanziati saranno erogati subito, 300 mila euro arriveranno entro giugno, i restanti 100 mila euro entro settembre. Aeroporto Fvg dovrà utilizzare le risorse entro giugno 2014, rendicontando trimestralmente le spese e l’attività svolta e, come contenuto nella convenzione, «al termine del periodo di utilizzo del contributo comunicherà alla Regione gli esiti dell’attività promozionale in termini di miglioramento, potenziamento e consolidamento del servizio di trasporto aereo dallo scalo regionale, sia in termini di voli assistiti, che in termini di passeggeri trasportati, ovvero i risultati raggiunti in termini di sviluppo dei collegamenti aerei (destinazioni servite, posti offerti ed ogni altro indicatore utile a tale scopo)». E sempre in tema di collegamenti low cost dallo scalo di Ronchi dei Legionari va registrata un’altra novità: la compagnia Ryan Air ha attivato l’offerta per i voli Trieste- Trapani e Trieste- Cagliari a partire da 12,99 euro per i voli di sola andata prenotati entro la giornata questa sera per viaggi da effettuare nel mese di aprile.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.