Se mi è consentito riporto una notizia apparsa su "Il Piccolo" ed inerente i costi delle tariffe aeroportuali nel caso di Ronchi dei Legionari.
Gli amministratori/moderatori del Forum lascino o cancellino la presente a seconda di come ritengano.
"L’aeroporto di Ronchi tra i meno cari d’Italia - 05 gennaio 2013 - pagina 16 - di Luca Perrino.
RONCHI Viaggiare dall'aeroporto di Ronchi dei Legionari? Almeno sotto il profilo della tassazione praticata nei confronti dei passeggeri è davvero più conveniente che altrove. Lo scalo del Friuli Venezia Giulia è, oggi, tra i meno cari d'Italia e l'accordo di programma che, nei giorni scorsi, l'Enac ha rinnovato, dopo un braccio di ferro durato anni, non lo riguarda. Anche perchè qui l'accordo di programma, che doveva essere sottoscritto dopo il 2007, ovvero dopo l'avvenuta concessione quarantennale data alla società di gestione, non si è mai concretizzato. Ronchi dei Legionari ha potuto “godere” solo dell'aggiornamento dei diritti aeroportuali comunicato dall'Ente nazionale per l'aviazione civile dopo l'emanazione del decreto ministeriale numero 274 del 25 luglio scorso, aggiornamento che è entrato in vigore lo scorso 12 dicembre. A Ronchi dei Legionari, oggi, i diritti di imbarco dei passeggeri che viaggiano sui collegamenti all'interno dell'Unione Europea sono di 4,52 euro, contro i 6,68 euro del “Marco Polo” di Venezia ed i 8,15 euro del “Canova” di Treviso. Cinque anni orsono si pagavano 3 euro per passeggero e l'aumento è stato legato solo all'aumento dell'indice Istat. I diritti sui voli extra Ue, ancora, sono di 7,94 euro, contro gli 8,02 di Venezia e gli 8,18 di Treviso, mentre guardando ancora al “tariffario” deciso dal decreto si evince che i diritti di approdo e di partenza sono di 1,13 euro e di 1,55 euro per gli aeromobili sotto le 25 tonnellate rispettivamente all'interno ed all'esterno del territorio europeo, mentre per i voli intercontinentali sono di 2,07 e di 2,59 euro per gli aerei sopra le 25 tonnellate. Anche in questo caso costi nettamente inferiori a quelli praticati da altri aeroporti, anche quelli vicini al Friuli Venezia Giulia. Al “Marco Polo”, solo per fare un esempio, si va dai 1,84 e 2,09 per i velivoli sotto le 25 tonnellate, intra ed extra Ue, ai 2,09 e 2,61 per quelli di peso superiore. Resta, comunque, l'incognita dell'accordo di programma che dal 2007 ad oggi viene risollecitato ogni anno, seppur senza azioni eclatanti come quelle messe in atto proprio dalla Save. Un accordo che consentirebbe entrate certe, seppur in assenza delle quali Ronchi dei Legionari non ha mai smesso di investire, come sta avvenendo ora per il polo intermodale dei trasporti e la nuova fermata ferroviaria che, di sicuro, faranno lievitare quello che è il valore dello scalo stesso. Il nuovo piano industriale messo a punto dopo l'avvenuta concessione quarantennale prevede investimenti per quasi 10 milioni di euro sul piano delle infrastrutture e della sicurezza."
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"L’aeroporto di Ronchi tra i meno cari d’Italia - 05 gennaio 2013 - pagina 16 - di Luca Perrino.
RONCHI Viaggiare dall'aeroporto di Ronchi dei Legionari? Almeno sotto il profilo della tassazione praticata nei confronti dei passeggeri è davvero più conveniente che altrove. Lo scalo del Friuli Venezia Giulia è, oggi, tra i meno cari d'Italia e l'accordo di programma che, nei giorni scorsi, l'Enac ha rinnovato, dopo un braccio di ferro durato anni, non lo riguarda. Anche perchè qui l'accordo di programma, che doveva essere sottoscritto dopo il 2007, ovvero dopo l'avvenuta concessione quarantennale data alla società di gestione, non si è mai concretizzato. Ronchi dei Legionari ha potuto “godere” solo dell'aggiornamento dei diritti aeroportuali comunicato dall'Ente nazionale per l'aviazione civile dopo l'emanazione del decreto ministeriale numero 274 del 25 luglio scorso, aggiornamento che è entrato in vigore lo scorso 12 dicembre. A Ronchi dei Legionari, oggi, i diritti di imbarco dei passeggeri che viaggiano sui collegamenti all'interno dell'Unione Europea sono di 4,52 euro, contro i 6,68 euro del “Marco Polo” di Venezia ed i 8,15 euro del “Canova” di Treviso. Cinque anni orsono si pagavano 3 euro per passeggero e l'aumento è stato legato solo all'aumento dell'indice Istat. I diritti sui voli extra Ue, ancora, sono di 7,94 euro, contro gli 8,02 di Venezia e gli 8,18 di Treviso, mentre guardando ancora al “tariffario” deciso dal decreto si evince che i diritti di approdo e di partenza sono di 1,13 euro e di 1,55 euro per gli aeromobili sotto le 25 tonnellate rispettivamente all'interno ed all'esterno del territorio europeo, mentre per i voli intercontinentali sono di 2,07 e di 2,59 euro per gli aerei sopra le 25 tonnellate. Anche in questo caso costi nettamente inferiori a quelli praticati da altri aeroporti, anche quelli vicini al Friuli Venezia Giulia. Al “Marco Polo”, solo per fare un esempio, si va dai 1,84 e 2,09 per i velivoli sotto le 25 tonnellate, intra ed extra Ue, ai 2,09 e 2,61 per quelli di peso superiore. Resta, comunque, l'incognita dell'accordo di programma che dal 2007 ad oggi viene risollecitato ogni anno, seppur senza azioni eclatanti come quelle messe in atto proprio dalla Save. Un accordo che consentirebbe entrate certe, seppur in assenza delle quali Ronchi dei Legionari non ha mai smesso di investire, come sta avvenendo ora per il polo intermodale dei trasporti e la nuova fermata ferroviaria che, di sicuro, faranno lievitare quello che è il valore dello scalo stesso. Il nuovo piano industriale messo a punto dopo l'avvenuta concessione quarantennale prevede investimenti per quasi 10 milioni di euro sul piano delle infrastrutture e della sicurezza."