Aeroporto di Lugano - quale futuro?


Luganese1

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3 Marzo 2009
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Salve a tutti, mi permetto di segnalare questo editoriale apparso sul quotidiano ticinese La Regione a proposito del futuro dell'aeroporto di Lugano-Agno.

È chiaro il futuro di Lugano-Agno?
“L’Alitalia è in sciopero. Be' vuol dire che siamo rientrati nella normalità!” È la frase sfuggita a un passeggero in attesa, a Milano, di imbarcarsi per Roma.
Dopo una lunga e sofferta serie di trattative e di velenose polemiche il salvataggio dell’Alitalia è andato in porto. La compagnia di bandiera tricolore è ora definitivamente accorpata ad Air France-Klm pure entrata nella cabina di comando di Roma-Fiumicino. Nell’Italia del Nord questa soluzione non è ancora stata digerita. Vi si oppongono gli scali di Malpensa, Linate, Bergamo-Orio e in parte Torino-Caselle. Le conseguenze più pesanti potrebbero colpire la struttura di Linate. Finora capolinea settentrionale del ponte aereo Roma-Milano essa rischia di essere smantellata.

l dialogo fra l’Urbe e la Madonnina verrà infatti assicurato dalla ferrovia ad alta velocità. Dall’anno prossimo un Tav percorrerà, diciotto volte al giorno, l’intera tratta, da centro a centro, in sole tre ore! A Malpensa saranno assegnati prioritariamente i collegamenti europei mentre accanto alle numerose compagnie già operative da anni verranno aumentati gli slot dei charter e dei vettori a “basso costo”. Sono strategie imposte dai bilanci, poco rosei, delle principali compagnie mondiali. Le perdite accumulate impongono fusioni e processi di razionalizzazione. Le previsioni della Iata sono imbronciate: il riesame degli obiettivi è un obbligo. Sulle tratte fino a tre ore di volo si profila infatti la rivincita della ferrovia sull’aviazione. Le prime avvisaglie si sono manifestate in Francia. A mettere al tappeto le piccole ansimanti compagnie sono stati i Tgv. Ne ha fatto le spese anche la Swissair che, accanto all’ammaccata Sabena, ne aveva assorbite un paio creando le premesse al doloroso grounding. È stato uno dei primi segnali del ruolo che le ferrovie avrebbero assunto nel XXI secolo. Oggi da Madrid a Siviglia o da Londra a Parigi si va in treno. Capiterà anche da noi sulla tratta Zurigo-Milano con l’apertura dell’Alptransit. Ammirevole, in linea con i mutamenti in atto, è la motivazione dimostrata dalla Svizzera italiana per il ripristino della storica linea della Valmorea: la Mendrisio - Varese - Gallarate... Malpensa! Nel 2013 la tratta verrà percorsa in un’ora. Dal “ tarmak” di Malpensa si potranno poi raggiungere sia centinaia di destinazioni continentali sia gli “ hub” eletti a terminal delle linee intercontinentali. Da quest’ultimi si muoveranno i giganteschi Boeing e Airbus capaci di accogliere da 600 a 1000 passeggeri.

Ma che ruolo avranno a questo punto i minuscoli, simpatici, aeroporti regionali? È difficile capire se i consessi politici luganesi, hanno stanziato, con cognizione di causa, i crediti multimilionari destinati ad ampliare e rinnovare le strutture del nostro gioiellino. È ovvio che ammainare la manica a vento dell’aeroporto voluto con caparbietà dall’intraprendente Moritz Suter, papà della Crossair, non è facile. È pure chiaro che l’investimento per l’illuminazione della pista non può essere rinviato. Lo ha chiesto con fermezza l’Ufficio federale competente. Non appare invece logica la scelta della doppia via, quella ferroviaria per la Ticino-Malpensa e quella, piuttosto sentimentale, per il campo di Agno. Il rischio di creare un pericoloso doppione è evidente. Pare infatti che per evitare le cifre rosse l’esercizio della " Valmorea" avrà bisogno di almeno 6000 passeggeri al giorno mentre Agno, per sopravvivere, dovrà registrare un movimento annuo di almeno 200 mila passeggeri. Intanto Lufthansa (Italia), mamma della Swiss, si impossesserà di Malpensa e le coincidenze da Kloten, oggi essenziali per il movimento di Agno, passeranno da Milano, come già si mormora a Zurigo. Ma senza l’apporto di questo servizio-spola una Darwin potrebbe cavarsela?

C’è poi chi ad Agno vorrebbe sviluppare i voli charter. Molti esperti lo ritengono un sogno irrealistico sia per la mancanza dei capienti aeromobili adatti ad atterrare e decollare nella valle del Vedeggio, orograficamente assai complicata, sia per la nostra scarsa vocazione per il turismo di massa. Vale pure la pena chiedersi come mai una fra le maggior compagnie inglesi, ai comandi della quale siedono due imprenditori ticinesi di spicco, non abbia voluto occupare questa nicchia. Sarebbe quindi utile riesaminare i progetti schizzati. Per rimanere in campo aeronautico Agno potrebbe magari diventare il moderno centro per gli Executive dei facoltosi manager e delle famiglie del Gotha mondiale diventando il prestigioso polo dell’Insubria. Una simile conversione richiederebbe nuove infrastrutture con salotti Vip, eleganti servizi di accoglienza e appositi impianti per l’assistenza tecnica. Se la ricerca dovesse invece sconsigliare di proseguire l’avventura aviatoria sarebbe opportuno avviare una pianificazione intercomunale per individuare la nuova destinazione per l’intera area dello storico campo d’aviazione. Non possono infatti essere ignorati sia l’arrivo dell’Alptransit sia lo studio di Angelo Rossi che prevede per l’area Manno Bioggio-Agno un futuro di "Città-quartiere" con circa 10 mila abitanti: una realtà che difficilmente potrebbe convivere con un aeroporto. Talvolta, arrivati al capolinea, bisogna anche sapersi arrendere all’evidenza e scegliere strade nuove. Fare oggi degli investimenti a media scadenza senza dare risposte concrete ai cambiamenti in atto potrebbe avere conseguenze non indifferenti. Forse sarebbe utile riprendere l’adagio già caro a Charles de Gaulle: “ Il est urgent d’attendre... et de réfléchir!”.

Marco Blaser
LaRegione
13.02.2009
 

rex

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17 Marzo 2011
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Con tutti gli investimenti (spese) fatti dalla Città di Lugano non verrà certamente smantellato. E' sempre previsto un allungamento della pista verso sud ma la sua posizione orografica lo rendono un aeroporto "difficile". Non diventerà mai un aeroporto come quello di Berna-Belp, nè come quello di Sion, di San Gallo-Altenrhein dove possono atterrare (anche) aerei da 100/150 posti.
C' era stata l' illusione di CROSSAIR negli anni 80 ma la compagnia basilese aveva importanti hub a ZHR/BSL. Il "Jumbolino" che partiva di primo mattino, per es., trasportava soprattutto pax che andavano oltre Zurigo. Tempi passati, che avevano consentito a LUG di sfiorare i 400mila pax all' anno !
Niente di grave ma credo anch' io che sperare in un grande futuro per "Lugano airport" sia una pia illusione!
 

Luganese1

Utente Registrato
3 Marzo 2009
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Con tutti gli investimenti (spese) fatti dalla Città di Lugano non verrà certamente smantellato. E' sempre previsto un allungamento della pista verso sud ma la sua posizione orografica lo rendono un aeroporto "difficile". Non diventerà mai un aeroporto come quello di Berna-Belp, nè come quello di Sion, di San Gallo-Altenrhein dove possono atterrare (anche) aerei da 100/150 posti.
C' era stata l' illusione di CROSSAIR negli anni 80 ma la compagnia basilese aveva importanti hub a ZHR/BSL. Il "Jumbolino" che partiva di primo mattino, per es., trasportava soprattutto pax che andavano oltre Zurigo. Tempi passati, che avevano consentito a LUG di sfiorare i 400mila pax all' anno !
Niente di grave ma credo anch' io che sperare in un grande futuro per "Lugano airport" sia una pia illusione!
Potrebbe diventare un aeroporto come quello di Samedan... :cool:
 

rex

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17 Marzo 2011
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Il 29 marzo entrerà in vigore il "Trattato di Schengen" anche per "Lugano Airport". Non ci saranno cambiamenti sostanziali: infatti, come altrove, non vi sarà piu' il "controllo sistematico" dei documenti da parte della polizia ticinese ma potrebbe esserci quello della Guardia di confine (controllo merci) in quanto la Svizzera non fa parte dell' UE.
Per questa prima parte dell' anno i risultati del traffico, come altrove, non sono buoni.
 
L'aereo si prende senza passaporto
Schengen arriva anche ad Agno
Nello scalo ticinese




Dopo l’apertura delle frontiere terrestri, anche l’aeroporto di Lugano si è uniformato all’adesione della Svizzera al trattato di Schengen in materia di libera circolazione delle persone. E così, a partire dal prossimo 29 marzo, con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo cambieranno le formalità doganali per quanti utilizzeranno questo scalo. «Abbiamo modificato strutturalmente sia l’area imbarchi che la zona arrivi, per adeguarci alle nuove disposizioni. Potremmo così effettuare operazioni distinte in base alla provenienza dei singoli viaggiatori. Dal 29 marzo infatti non ci sarà più il controllo dei passaporti per i cittadini appartenenti agli Stati dell’area Schengen. Rimarrà ovviamente in vigore, come accade nei valichi stradali, il controllo delle merci. Che sarà però fatto a campione e in base alla scelta discrezionale delle guardie in servizio e non indiscriminatamente su tutti i cittadini», spiega il direttore di Lugano Airport, Patrick Montalbetti. «La verifica dei documenti rimarrà invece in vigore per i cittadini extra Schengen. A costoro infatti non verranno applicate queste nuove direttive», conclude il direttore Montalbetti. Intanto la compagnia aerea ticinese Darwin Airline, che opera da Lugano su rotte di corta e media distanza, ha presentato interessanti novità. Innanzitutto è stato istituito un servizio gratuito di navetta, in partenza due volte al giorno dalla stazione di Milano Cadorna, studiato per portare i viaggiatori milanesi a prendere il volo che dall’aeroporto di Lugano porta a Ginevra. Una tratta essenzialmente legata a viaggi d’affari che fa registrare una media annua di 10mila passeggeri. E questo collegamento, gratis in una prima fase sperimentale, è stato ideato dalla compagnia svizzera proprio per facilitare gli spostamenti legati agli affari. Ma le novità non si fermano solo all’area prettamente business. Da maggio infatti i collegamenti con la Sardegna si intensificheranno. Saranno 3 i voli settimanali per Olbia e 2 quelli con destinazione Cagliari. E verranno modificati orari e giorni di partenza. Per far sì che si possa sfruttare al meglio tutto il weekend. Ecco allora che le partenze saranno concentrate il venerdì e i rientri potranno essere stabiliti o di domenica o di lunedì. Intanto la dirigenza dello scalo ticinese sta anche studiando iniziative mirate a incentivare il turismo. «In associazione con gli enti del vostro territorio stiamo valutando diverse proposte per promuovere le bellezze del lago di Como e quelle della nostra regione. Un’opera sinergica di cui abbiamo già parlato con l’assessore al Turismo della Provincia di Como, Achille Mojoli. Vogliamo attivare una collaborazione per sviluppare le potenzialità delle nostre splendide terre», conclude il direttore Patrick Montalbetti.

Fabrizio Barabesi

(Corriere di Como)
 

WB

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17 Novembre 2007
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Achille Mojoli è meglio che stia zitto, dopo aver detto/ fatto tantissime cavolate.
Notizia della settimana scorsa è che Agno avrà la doppia denominazione Lugano-Lago di Como, fondamentale :D
 

rex

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17 Marzo 2011
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Beh, insomma, Lugano Agno si trova innanzitutto sul Lago di Lugano (Ceresio) e non su quello di Como. E' come se il Cantone Ticino chiedesse di dare anche il suo nome a Malpensa (... piu' vicina alla Svizzera che a Milano).... Sareste d' accordo ? In Svizzera abbiamo già un esempio (che pero' è l' unico al mondo) che è quello di BASILEA che si trova in Francia, oltre 10 km dal confine svizzero. Ma è tutt' altra cosa, l' aeroporto è totalmente binazionale ed è il risultato di un trattato di stato (CH-F) stipulato alla fine degli anni 40.

Un' osservazione circa il titolo sopra: l' aereo si prende senza passaporto... Eh no! I documenti sono sempre obbligatori (passaporto e/o carta di identità). Non riesco a capire queste emozioni "schenghiane"... ma se non cambia quasi niente !
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
C' era stata l' illusione di CROSSAIR negli anni 80 ma la compagnia basilese aveva importanti hub a ZHR/BSL. Il "Jumbolino" che partiva di primo mattino, per es., trasportava soprattutto pax che andavano oltre Zurigo. Tempi passati, che avevano consentito a LUG di sfiorare i 400mila pax all' anno!
Gran bei tempi davvero. Mi ricordo molti voli FLR-LUG-ZRH-JFK con Crossair e Swissair. Da FLR a LUG si volava col Saab 340, da LUG a ZRH col Jumbolino. Una volta mi capitò persino un LUG-FLR operato con Fokker 27 di Transavio. Roba d'altri tempi.
 

rex

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17 Marzo 2011
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Una notizia su "Lugano airport" pubblicata stamattina sui quotidiani ticinesi che suscita una certa curiosità. Al concorso per il posto di direttore dell'aeroscalo ticinese hanno partecipato circa 200 persone, molte di più di quanto ci si aspettasse. Il presidente della società aeroportuale ha dichiarato che, in parecchi casi, le competenze sono di parecchio superiori a quanto richiesto nel bando. Oltre la metà dei concorrenti sono cittadini italiani residente nell'Italia del nord...
 

rex

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17 Marzo 2011
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ALESSANDRO SOZZI, 38 anni, dal gennaio 2007 Handling Operations Director & Aviation Business Development dell'Aeroporto di Firenze è stato nominato oggi direttore di Lugano Airport SA (società che gestisce l'aeroscalo ticinese di Lugano Agno).
 

Wolf359

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28 Agosto 2008
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. Da quest’ultimi si muoveranno i giganteschi Boeing e Airbus capaci di accogliere da 600 a 1000 passeggeri.
Macchè la Boeing ha tirato fuori il concorrente per il 388 oppure hanno dato i numeri ? O ancora la pista di Lugagno [come lo chiamo io :D e soltanto io] verrà portata a 4000 metri per tenere un 388 ad altissima capicità ? 1000 passeggeri ! :astonished:
 
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rex

Bannato
17 Marzo 2011
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Stamattina sono stati pubblicati i dati statistici 2010 dello scalo di Agno. Pax: 169'084 (+1,2% rispetto al 2009). Flessione, però, nei voli di linea: -0,7%. Rotta trainante quella per Zurigo: +6%, buone le rotte stagionali per Olbia, Cagliari, Lampedusa e Pantelleria. Segnano il passo Ginevra e Roma. In netto calo i voli non commerciali: -22,6%.
 

broussard

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CARO REX

io sono stato un amante corrisposto di agno, per anni e anni

ma

sintanto che malpensa farà tariffe del 20% inferiori rispetto a zrh

oggi, francamente, mi prendo il mio bussino , 40 franchi e sono a mxp.

su una j intercontinentale risparmio 500 euro

se poi faccio mxp-zrh-intercontinentale, idem


avro`anche problemi di scioperi ed handling
invece..

ad agno se il bagaglio tarda , mi arriva il taxi la mattina dopo

ma cacchio 500 euro per due..son mille euro...
 

FlyIce

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6 Novembre 2005
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Italy
Da milanese, sia pur di rado mi capita di partire da LUG (molto più raramente di arrivarci) e per ZRH è nettamente più economico di MXP, oltre ad offrire biglietti oneway. Sulle destinazioni europee la situazione è contrastante: può costare meno da LUG o da MXP, a random.
 

broussard

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Da milanese, sia pur di rado mi capita di partire da LUG (molto più raramente di arrivarci) e per ZRH è nettamente più economico di MXP, oltre ad offrire biglietti oneway. Sulle destinazioni europee la situazione è contrastante: può costare meno da LUG o da MXP, a random.
scusa
mi stai dicendo

che lug zrh é piu`economico di mxp zrh ?
con swiss
il primo , ar costa 500 chf
il secondo 300-se trovi il saver...altrimenti 400 euro...

se poi ci metti che devi raggiungere lug..di sti tempi...
comunque mi fa piacere tu lo dica...

:)

p.s.
dimenticavo..dopodomani mia moglie (stiamo a lugano)parte per miami
e, con swiss va da mxp via zrh...risparmio, in j...500 franchi ca....
 
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FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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scusa
mi stai dicendo

che lug zrh é piu`economico di mxp zrh ?
con swiss
il primo , ar costa 500 chf
il secondo 300-se trovi il saver...altrimenti 400 euro...

se poi ci metti che devi raggiungere lug..di sti tempi...
comunque mi fa piacere tu lo dica...
...
Se parto da LUG è perché ho riunioni lì vicino, è molto più comodo che non ritornare prima a MXP.

Gli A/R brevi "da businessman" costano meno da LUG perché con la tariffazione one way ti rapinano un po' meno.;)
 

broussard

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da cdt, oggi

CONSUNTIVO
Lugano Airport «tiene» nel 2010: passeggeri +1,2%

■ Lugano Airport SA ha comunicato i dati sul traffico aereo nel 2010. Il numero dei passeggeri trasportati è stato di 169'084 unità, in crescita dell'1,2% rispetto al 2009. Il numero dei voli effettuati è invece in leg*gero calo dello 0,7%, dovuto prevalente*mente alle condizioni meteorologiche dif*ficili verificatesi in dicembre. La rotta trai*nante rimane Zurigo (passeggeri +6%), se*gnano il passo Ginevra e Roma, buone le destinazioni estive su Olbia, Cagliari, Lampedusa e Pantelleria.
Sulla situazione di Lugano Airport chie*diamo un commento al nuovo direttore Alessandro Sozzi , in funzione da 5 mesi. «Si può parlare sicuramente di tenuta. Siamo moderatamente soddisfatti, pensando a un anno molto difficile per l'aviazione in generale e di transizione per Lugano Airport». Zurigo resta la destinazione regina. «Zurigo per i nostri utenti è - nell'80% dei casi - un «Hub» da cui ripartire e meno una destinazione finale. Per questo ho detto che a noi AlpTransit non preoccupa affatto come possibile concorrente».

L'assorbimento di Fly Baboo da parte di Darwin ha avuto conseguenze? «Auspichiamo che le abbia in modo positivo nei prossimi mesi, dopo l'integrazione dei due network. Una corretta sinergia potrebbe offrire una serie di destinazioni interessanti da Ginevra.
Realisticamente non possiamo però aspettarci risultati clamorosi già nel 2011, dove la sfida è consolidare e migliorare il traffico esistente».

Chi usa di più l'aeroporto di Lugano: clienti locali, italiani o...? «Non abbiamo questa statistica aggiornata al 2010. Anche senza cifre, comunque, si può dire che in lar*ga misura i nostri clienti sono ticinesi.

Per questo i margini di recupero più ampi del mercato per noi sono nell'Insubria. Pur con tutti i limiti attuali, il nostro aeroporto resta un prodotto molto valido, con un'accessibilità molto rapida, una dimensione umana e servizi molto apprezzati dal cliente «business»: deve essere promosso e fatto conoscere. Oltre che potenziato con scelte coraggiose e investimenti».

Politicamente, Lugano Airport è indispensabile e prezioso per alcuni, inutile e costoso per altri. «L'argomento principe degli scettici sono i debiti da ripianare ogni anno.
Corretto, ma io rispondo: proprio per questo bisogna cambiare modello di business e far funzionare l'azienda aero*porto, con investimenti relativamente modesti per dargli un minimo di appeal.
Basta fare una passeggiata in qualsiasi altro City Airport del mondo per capire che si vive anche di esercizi commerciali, che il «tarmac» deve essere strutturato in una certa maniera, che allungare un po' la pista aumenta i possibili clienti, che avere una piccola «Vip lounge» aiuta con la clien*tela business.
Non prendere il toro per le corna vuol dire ogni anno farsi catturare da questa sterile, ammuffita polemica sui deficit: io farò senz'altro del mio meglio per migliorare la situazione ma non illudiamoci di invertire la rotta senza interventi strutturali». CL.M.