Accordo low cost tra Air France e Alitalia?


Farfallina

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Farfallì, e chi ha mai detto che quello che dice Billy è stupido. E' sicuramente un ottimo spunto.
Piuttosto io ti dico quello che succederebbe da quest'altro lato (sicuramente)
Le mie non sono critiche, sono la sacrosanta verità di ciò che è Alitalia oggi e ciò che è stato negli anni precedenti.
Un bel mix di mancanza di programmazione e di tirar a campare. Togli un AD e ne metti uno ancora peggiore, masssiiiii e chissenefrega, magno io, magnate voi, magna il sindacato, magnamo tutti a tarallucci e vino. E sti cavoli se i voli so vuoti....

Vorresti dire che forse non è così?
Lattughino calmati e spiegaci che cosa ti turba?
Poi ci puoi anche spiegare che cosa centra quello che stai dicendo con l'articolo di cui si sta parlando.
 

Lattughino

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Lattughino io non ti capisco ! È manco ho capito se sei un av az ? Io non sto parlando di liti tra az ex az team ex airone...è NON Mi interessa nemmeno! E non è questo il discorso non cambiare argomento ! Poi non so che cosa dici 50 ore 1600 euro ma quando mai ? Poi ore di servizio ? Diarie ? Anzianità di compagnia ? Qualifica ? Io dico solo che continuando a diminuire gli stipendi e i privilegi dei naviganti e dei semplici dipendenti serve a poco crei solo tensioni e malumori e ricordati che un dipendente malcontento non da una bella immagine immagine all'azienda e lavora magari nervoso... E i naviganti portano in giro per il mondo la faccia di az.
Io dico solo che i sacrifici li possono fare anche i grandi manager che portano a casa fior fiori di stipendi, e magari sarebbe anche il caso di assumere manager seri e non di assumere avanzi di galera o persone come si vocifera senza fare nomi "Catania" che ha fatto solo peggiorare i bilanci delle aziende in cui è stato e magari addirittura metterlo alla guida di un azienda come cai ?!!!? Ma stiamo scherzando ? Con tutti i manager che ci sono al mondo sempre gli stessi e i peggiori!? BASTA! MERITOCRAZIA deve essere la parola chiave ! È BASTA co pn questi super premi a manager che aumentano l'indebitamento aziendale !
La professionalità va pagata, il nostro lavoro va retribuito, la nostra dignità va onorata.
Ti ho detto mica detto che sono un manager?
Sono un tuo collega, e conosco ben 3 dei 4 contratti tirati in ballo in questa discussione.
Io sto dicendo semplicemente ciò che penso di quella che è l'intera discussione che si porta avanti circa Alitalia CAI.

Vogliono fare una low-cost che deve fare concorrenza a Ryanair ed EasyJet? La devono fare uguale a loro.
Vogliono fare l'ennesimo tentativo di fare cassa lasciando le cose come stanno? Hanno già perso in partenza.

Chi ti ha parlato di manager stra-pagati? Sei tu che cambi discorso.
 

Farfallina

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Se vogliono fare la low-cost la facciano seria
Se la fanno "all'italiana" prenderanno tante belle bastonate contro Golia.

Chiaro?
Quello che non ti è chiaro è che è superfluo parlare di magna magna e robe varie perchè se si verificherà uno scenario come quello proposto dal Corriere la baracca sarà guidata da AF e sarà molto simile a quanto fatto da LH con Germanwings e in parte da IB e AZ con AP. I marchi principali manterranno i voli da/per gli hub ed il lungo raggio, mentre i voli che evitano l'hub di riferimento verranno girati alle rispettive low cost che tenderanno ad associarsi il più possibile all'interno dell'alleanza per poter competere sulle economie di scala e notorietà del marchio con le low cost.

Ormai i modelli sono noti e replicarli così come sono è impossibile perchè si basano su equilibri non replicabili. Specialmente non partendo da 0 con tutta una serie di pregressi che generano costi difficili da tagliare. Sicuramente nei prossimi anni ne vedremo delle belle in Europa dove un equilibrio è lontano da essere raggiunto.

Navigante AP?
 

Lattughino

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Quello che non ti è chiaro è che è superfluo parlare di magna magna e robe varie perchè se si verificherà uno scenario come quello proposto dal Corriere la baracca sarà guidata da AF e sarà molto simile a quanto fatto da LH con Germanwings e in parte da IB e AZ con AP. I marchi principali manterranno i voli da/per gli hub ed il lungo raggio, mentre i voli che evitano l'hub di riferimento verranno girati alle rispettive low cost che tenderanno ad associarsi il più possibile all'interno dell'alleanza per poter competere sulle economie di scala e notorietà del marchio con le low cost.

Ormai i modelli sono noti e replicarli così come sono è impossibile perchè si basano su equilibri non replicabili. Specialmente non partendo da 0 con tutta una serie di pregressi che generano costi difficili da tagliare. Sicuramente nei prossimi anni ne vedremo delle belle in Europa dove un equilibrio è lontano da essere raggiunto.

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Ambasciatore dell'azienda che mi paga, le guerre dei marchi le lascio a radiogalley ;)
 

india9001

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A mio parere è il fituro.. prima o poi ci arriveranno tutti.

Il medio raggio perdeva perde e perderà sempre denaro, l'unico sistema per redditivizzarlo (o perlomeno tagliare le perdite affinché gli introiti del lungo raggio compensino pienamente) è snellirlo, rendendo la struttura di costo più competitiva.
 

markoo88

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La professionalità va pagata, il nostro lavoro va retribuito, la nostra dignità va onorata.
Ti ho detto mica detto che sono un manager?
Sono un tuo collega, e conosco ben 3 dei 4 contratti tirati in ballo in questa discussione.
Io sto dicendo semplicemente ciò che penso di quella che è l'intera discussione che si porta avanti circa Alitalia CAI.

Vogliono fare una low-cost che deve fare concorrenza a Ryanair ed EasyJet? La devono fare uguale a loro.
Vogliono fare l'ennesimo tentativo di fare cassa lasciando le cose come stanno? Hanno già perso in partenza.

Chi ti ha parlato di manager stra-pagati? Sei tu che cambi discorso.
Quindi dato che sei un collega saresti contento che ti riducano ancora lo stipendio ? In genere nelle aziende normali gli stipendi aumentano e non continuano a diminuire !
Per quanto riguarda i manager diciamo che quello che si sente in giro riguardo alla buonuscita di ar non è proprio da poveraccio.. La gente normale 2 milioni di euro non li guadagna neanche in tutta la vita ! Anche se non ti nascondo che io non colpevolizzo ar e mi piace anche come ad ! È non lo ritengo colpevole della situazione attuale...
 

I-PAUL

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Ovvio, perché con 50h di volo 1600€ (diarie incluse) di stipendio sono veramente poche in rapporto al pericolo che si corre ogni giorno.
Scusami, ma di quali pericoli stai parlando? pericoli per la salute forse? ci sta anche, ma francamente è un decennio che faccio il pilota e non credo di essermi mai imbattuto in più pericoli di un Operaio della TyssenKrupp o dell'Ilva (per dirne due a caso) che guadagnano (alcuni guadagnavano) la metà della cifra da te citata.
Se invece volevi parlare di "responsabilità" è un'altro discorso, quella c'è, è oggettiva e va retribuita.

Scusate l'OT.
 

I-UDNE

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Riduzione di costi?
...siccome NON toccheranno i lauti emolumenti dei vari direttori, mangiager (scritto proprio così!) ecc dove andranno a tagliare? Ho paura che un contratto CL sia alle porte...

http://www.ilmessaggero.it/economia/alitalia_ragnetti/notizie/254155.shtml

Alitalia, via Ragnetti Rivoluzione al vertice

ROMA Alitalia cambia pilota. Con l’addio, peraltro annunciato, di Andrea Ragnetti che lascerà oggi la carica di amministratore delegato non godendo più della fiducia degli azionisti, ed il varo contestuale di una profonda riorganizzazione al vertice.

Sarà il consiglio di amministrazione, convocato per questa mattina, a definire il nuovo assetto e a far scattare, salvo sorprese, una vera rivoluzione. Ma la riunione, che si annuncia lunga e ad alta tensione, non dovrà solo affrontare la questione delle nomine. Il board esaminerà e darà l’ok ai conti del 2012 che si chiuderanno con una perdita netta di circa 280 milioni, mentre l’ebit si attesterà a meno 119 milioni. Risultati che vanno letti in un contesto di crisi generale che attanaglia tutte le compagnie. Anzi, per la verità, proprio l’Alitalia specialmente negli ultimi trimestri ha reagito bene, recuperando terreno.

RIORGANIZZAZIONE
C’è da dire che la riorganizzazione in arrivo sarà probabilmente solo transitoria. Una soluzione ponte in attesa dell’arrivo, magari tra pochi mesi o pochi giorni, di un manager esterno a cui affidare la cloche. Sistemato il dossier più spinoso, con il via libera al prestito da 150 milioni, gli azionisti hanno deciso di voltare pagina e chiudere l’esperienza con Ragnetti, peraltro apprezzato per il lavoro svolto in un anno ma da mesi in rotta di collisione con una buona fetta della compagine azionaria. L’intesa raggiunta nel week end, secondo quanto risulta al Messaggero, prevede un rafforzamento significativo dei poteri del comitato esecutivo nel quale i vicepresidenti Elio Catania e Salvatore Mancuso avranno un ruolo di primo piano. Spetterà infatti a loro dare l’indirizzo strategico e definire la rotta della compagnia. Inoltre, in una visione più collegiale rispetto a quella voluta fino ad ora dal presidente Roberto Colaninno, avranno un controllo più diretto sia del settore legale che di ambiti più strettamente operativi, come, ad esempio, i servizi a terra. Sempre al comitato esecutivo faranno poi riferimento sia Giancarlo Schisano che Paolo Amato, oggi rispettivamente a capo delle operazioni e direttore finanziario, che saranno promossi vice direttori generali con deleghe ampie nei settori degli acquisti e in quello delle vendite.

Un quadro, qualora fosse confermato in questi termini, nel quale emerge un ridimensionamento della figura di Colaninno. Del resto il presidente è stato contestato più volte in questi ultimi mesi e appare indebolito rispetto al passato. Soprattutto i piccoli azionisti lo hanno accusato di una gestione troppo accentrata e poco flessibile. E di aver un asse preferenziale con Air France. Non solo. Colaninno ma ancor più Ragnetti, manager scelto dal presidente, sono criticati per un piano industriale in cui i costi non sono stati sufficientemente tagliati e nel quale alcune previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche. Ovviamente i diretti interessati la pensano in maniera diametralmente opposta e sono convinti, oggi più che mai, della bontà delle iniziative adottate. Così come della inevitabilità di un matrimonio con Air France.

BUSINESS PLAN
E’ probabile che la nuova riorganizzazione dei poteri, con il comitato esecutivo al centro, metta in campo al più presto un business plan diverso e per certi versi più ambizioso di quello precedente. Il cui focus non sia solo l’incremento dei ricavi e il marketing, ma anche una forte riduzione dei costi per aumentare i margini. L’obiettivo, condiviso da tutti gli azionisti, è recuperare terreno nonostante una fase di mercato difficile. Si vuole scongiurare il pericolo, paventato da più parti, che dopo l’estate sia necessario varare un altro aumento di capitale che si sommerebbe così al prestito ponte appena deliberato. Da qui la volontà di anticipare i tempi per un rilancio immediato in vista della stagione estiva che, come noto, tradizionalmente trascina i conti al rialzo.

Nei prossimi giorni sul tavolo del comitato esecutivo dovrebbe arrivare il responso di Rothschild, la banca d’affari incaricata di trovare un partner alternativo a Parigi. Lo stesso Colaninno del resto, pur avendo un rapporto privilegiato con i francesi, si è convinto della necessità di cercare sul mercato altre soluzioni per evitare una svendita della compagnia o comunque per spuntare un prezzo adeguato agli investimenti fatti. Una sfida non facile ma alla quale non si può rinunciare a priori. C’è da dire che le compagnie straniere interpellate, da Etihad ad Aeroflot, si sono tenute alla larga. Mossa tattica o no, gli azionisti italiani vogliono comunque giocare la partita con le mani libere e senza condizionamenti.
 

rommel

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Non credo che la possibile JV possa riguardare Hop e AP in quanto che Hop sarà semplicemente la ri-unione delle Compagnie Regionali di AF ( Regional + City Jet + Brit ) in un unica Compagnia Regionale che , almeno a pochi gg fa , farà a bordo un servizio tradizionale ad esempio come Catering e non in vendita.

AF ha una propria low cost in Transavia France e , almeno a mio parere , la riunione potrebbe essere proprio fra Transavia ed Airone per solo per unire ,come dice Di Pietro broccoli con broccoli, due Compagnie che fanno più o meno la stessa cosa.

A me personalmente pare una discreta idea che potrebbe fare nascere un piccolo "polo" low cost che potrebbe anche tentare di difendersi dai colossi del settore.
Il punto, credo, è sempre il solito e cioè sapere se riusciranno ad essere veramente low cost e non solo low fares.
 

belumosi

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Il punto, credo, è sempre il solito e cioè sapere se riusciranno ad essere veramente low cost e non solo low fares.
La risposta è no. Mancano i presupposti perchè sia diversamente. HOP è un rebranding comune di 3 compagnie che non verranno fuse in una unica, avranno una bella flotta disomogenea di aerei piccoli quindi intrinsecamente costosi, una struttura di costi non molto dissimile da quella attuale e un brand che vale esattamente zero.
Ma queste sono le briciole che il management AF ha saputo strappare ai sindacati.
Discorso abbastanza simile si potrebbe fare per Germanwing.
Prezzare low fare senza avere alle spalle una struttura low cost, è di per se un gioco a perdere. Forse può stare in piedi se c'è anche una componente feed oppure se parliamo di rotte sottili che vanno giocoforza operate con dei regional (con prezzi un po' meno LC). Situazione che tende a tagliar fuori le LC vere.
La semplice verità è che AF e LH sono enormi pachidermi sovradimensionati e solo la loro forza sul LR ne ha permesso lo sviluppo pur avendo un occhio di riguardo per l'occupazione (che politici e sindacati vogliono veder costantemente aumentare).
Ora la festa è finita. I rebranding (o poco più) ai quali stiamo assistendo oggi, sono probabilmente solo l'inizio, specie se la crisi dovesse persistere nel Vecchio Continente (ipotesi assai probabile).