A321 Metrojet diretto a San Pietroburgo si schianta sul Sinai


NoEmptyElse

Utente Registrato
1 Giugno 2014
450
5
BS
Non trovo strano l'atteggiamento UK o i sorvoli evitati. Al momento non sappiamo cosa sia accaduto, come sempre in aeronautica nel dubbio si prova a stare dalla parte più tranquilla e riportare i passeggeri nella loro zona di comfort.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,987
1,960
Il problema non è il segno di tensione, ma la facilità da parte di un terrorista o male intenzionato di fare un attentato in quell'area è molto facile
Da che cosa deduci che è "molto facile" compiere attentati nella zona turistica del Sinai?
 

classic289

Utente Registrato
14 Giugno 2014
494
0
Leggevo articoli secondo I quali l'Egitto sarebbe furibondo con l'UK per questa mossa, che persino i russi hanno criticato. Ora, magari ha ragione Cameron e tutti gli altri son pirla - e potrebbe essere - ma... se non e' cosi, e se magari non era una bomba, se magari era qualcos'altro... sai che figura da cioccolatai?
Più che figura di cioccolatai dire figura di gente prudente, che non prende le cose sotto gamba. Se prendono una decisione cosi forte a livello operativo e mediatico (nonchè diplomatico) vuol dire che i sospetti (non le certezze ovvio) sono forti. E nel dubbio, piuttosto che rischiare di avere un bis, e fare la figura degli sprovveduti, è meglio passare per cioccolatai.
La prevenzione del rischio, purtroppo, prevede anche questo effetto collaterale: passare per iper-prudenti se tutto fila liscio ed il danno non si verifica, e passare per incompetenti se il danno si verifica, dando adito a chi critica i metodi duri.

Comunque avevo letto che lo stesso divieto lo avevano messo anche olanda e iralanda.
 

classic289

Utente Registrato
14 Giugno 2014
494
0
Da che cosa deduci che è "molto facile" compiere attentati nella zona turistica del Sinai?

Preso da Viaggiare sicuri del ministero degli esteri ed aggiornato a settembre.

Più in dettaglio, la situazione continua a rimanere molto tesa nella penisola del Sinai con particolare riferimento alla regione al confine con la Striscia di Gaza, teatro di recenti e frequenti attacchi terroristici contro postazioni delle forze di sicurezza egiziane da parte di ben organizzate cellule jihadiste attive in quell’area da tempo. Alla luce degli ultimi eventi si regista una certa tensione anche al Cairo, ad Alessandria, nelle altre principali città del Delta e del Canale di Suez, sia a causa di scontri fra forze di sicurezza e dimostranti, sia per un sensibile incremento di attacchi terroristici che hanno riguardato principalmente obiettivi istituzionali, militari e forze di sicurezza. Da evitare in particolare l’area in prossimità del confine con la Libia, in ragione degli sviluppi che stanno interessando quel Paese, e con il Sudan.
Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e' legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza anche nei confronti di turisti. Tenuto conto, pertanto, dei rischi connessi alla percorrenza dei tratti stradali che uniscono le diverse localita' del Sud Sinai, si suggerisce di non recarsi in luoghi al di fuori dell'area turistica di Sharm el Sheik. Si raccomanda inoltre di evitare l’area a nord del Sinai adiacente al confine con la Striscia di Gaza ed in direzione del Monastero di Santa Caterina.
Si segnala inoltre che, nel retroterra della costa del Mar Rosso e nella zona compresa tra le città di Alessandria e di Marsa Matruh sul Mediterraneo, esiste il pericolo di mine inesplose risalenti ai passati eventi bellici. Si consiglia pertanto di non abbandonare le strade principali e gli itinerari generalmente seguiti dai turisti.
Le Autorità egiziane stanno continuando a compiere un importante sforzo per garantire maggiore sicurezza nelle installazioni turistiche. I viaggiatori diretti nelle località turistiche debbono tuttavia essere pienamente consapevoli che anche in questi luoghi non si possono escludere gli effetti di tensioni politiche o di azioni ostili anche di matrice terroristica, in considerazione della recente diffusione dei fattori di rischio a gran parte dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Come dire... Non succede, ma se succede non dite che non vi abbiamo avvisato della possibilità
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,987
1,960
Preso da Viaggiare sicuri del ministero degli esteri ed aggiornato a settembre.



Come dire... Non succede, ma se succede non dite che non vi abbiamo avvisato della possibilità
dal "non si possono escludere" a "è molto facile" direi che ci passa una differenza notevole. Ti ripeto, conosco la regione molto bene, compreso un discreto numero di residente europei, e la sensazione comune è quella di normale sicurezza. Per intenderci, la vita è molto più a rischio in certi quartieri di Miami o Chicago che non a Sharm.

per intenderci, questo è quello che scrive lo stesso sito per gli USA
"In linea generale, occorre adottare particolare cautela, soprattutto durante le ore serali e notturne, in alcune zone considerate non sicure, situate all’interno dei grandi centri urbani. Al riguardo, va ricordato che la vita lavorativa e sociale americana termina prima di quell’italiana e che spesso i centri delle città si spopolano già intorno alle 18.00-19.00 creando difficoltà nel trovare mezzi di trasporto.
L’attuale situazione di sicurezza interna degli Stati Uniti presenta, a seguito degli atti terroristici dell’11 settembre 2001, potenziali ed accresciuti rischi di nuovi attentati soprattutto nelle grandi metropoli. Le Autorità americane hanno annunciato in varie occasioni di aver adottato o di essere in procinto di adottare un’ampia gamma di misure di prevenzione, che vanno dai controlli alle frontiere, alla sicurezza degli aeroporti e dei porti, dagli attacchi con mezzi chimici e batteriologici, alla protezione di centrali nucleari, delle infrastrutture civili ecc."
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,129
1,210
Roma
dal "non si possono escludere" a "è molto facile" direi che ci passa una differenza notevole. Ti ripeto, conosco la regione molto bene, compreso un discreto numero di residente europei, e la sensazione comune è quella di normale sicurezza. Per intenderci, la vita è molto più a rischio in certi quartieri di Miami o Chicago che non a Sharm.
Purtroppo la realtà è diversa. Nella penisola del Sinai sono presenti e attive più che mai organizzazioni terroristiche di varia natura ed estrazione. La situazione è molto peggiorata all'indomani del colpo di stato del 2013, e le autorità locali cercano di assicurare la sicurezza nell'area di SeS con un dispositivo ingente quanto inutile.
SeS è un obiettivo primario del terrorismo, nella consapevolezza di colpire una delle poche sorgenti di denaro del paese (che è di fatto tenuto in vita artificialmente dall'Arabia Saudita e dagli Emirati).

Detto questo, io resto molto scettico circa l'ipotesi bomba.
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
Purtroppo la realtà è diversa. Nella penisola del Sinai sono presenti e attive più che mai organizzazioni terroristiche di varia natura ed estrazione. La situazione è molto peggiorata all'indomani del colpo di stato del 2013, e le autorità locali cercano di assicurare la sicurezza nell'area di SeS con un dispositivo ingente quanto inutile.
SeS è un obiettivo primario del terrorismo, nella consapevolezza di colpire una delle poche sorgenti di denaro del paese (che è di fatto tenuto in vita artificialmente dall'Arabia Saudita e dagli Emirati).

Detto questo, io resto molto scettico circa l'ipotesi bomba.
Se vuoi/puoi ci spieghi perché?
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,987
1,960
Purtroppo la realtà è diversa. Nella penisola del Sinai sono presenti e attive più che mai organizzazioni terroristiche di varia natura ed estrazione. La situazione è molto peggiorata all'indomani del colpo di stato del 2013, e le autorità locali cercano di assicurare la sicurezza nell'area di SeS con un dispositivo ingente quanto inutile.
SeS è un obiettivo primario del terrorismo, nella consapevolezza di colpire una delle poche sorgenti di denaro del paese (che è di fatto tenuto in vita artificialmente dall'Arabia Saudita e dagli Emirati).

Detto questo, io resto molto scettico circa l'ipotesi bomba.
La situazione nel resto del Sinai (soprattutto a nord) è estremamente critica, e su questo non vi è dubbio. Ma, almeno fino ad ora, il dispositivo di sicurezza intorno a SSH ha retto discretamente bene - soprattutto in confronto con il resto del paese.
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,129
1,210
Roma
La situazione nel resto del Sinai (soprattutto a nord) è estremamente critica, e su questo non vi è dubbio. Ma, almeno fino ad ora, il dispositivo di sicurezza intorno a SSH ha retto discretamente bene - soprattutto in confronto con il resto del paese.
Ci sono già stati attentati, e anche pesanti. Se oggi non succede nulla è perchè SeS è stata militarizzata. Questo non vuol dire che sia sicura e soprattutto non vuol dire che non accada nulla domani. I lavoratori di SeS sono praticamente tutti sotto sorveglianza, e il dispositivo di controllo nel corso degli ultimi due anni ha dovuto ripiegare sempre più verso la città. La "bolla di sicurezza" (per modo di dire) è sempre più piccola. Nella penisola del Sinai è sempre più facile procurarsi armi ed esplosivi, così come connivenza e manodopera. Aumentando la crisi economica aumenterà la manovalanza potenzialmente reclutabile dal terrorismo, e a quel punto saranno cazzi.
SeS non è in alcun modo sicura, e andrebbe detto con chiarezza a chi intende recarvisi. Cercare di aiutare il governo egiziano e la sua economia non può essere fatto a discapito della sicurezza.
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
Putin ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con l'Egitto finché non saranno chiare le cause del disastro dell'A321 sui cieli del Sinai. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.


Peskov ha precisato che Putin ha deciso la sospensione dei voli russi in Egitto accettando le raccomandazioni del Comitato aeronautico interstatale.

Il portavoce del Cremlino ha quindi aggiunto che "Putin ha ordinato al governo di elaborare i meccanismi per mettere in atto le raccomandazioni del Comitato nazionale antiterrorismo e assicurare il ritorno a casa dei cittadini russi".


Il presidente russo ha inoltre chiesto di cooperare con la parte egiziana per la sicurezza dei voli.

 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
On Nov 6th 2015 Russia decided to suspend all flights between Russia and Egypt (not just Sharm el Sheikh).

On Nov 6th 2015 the United Kingdom performs a number of flights, both scheduled and ad hoc, to Sharm el Sheikh to take their citizens home. Passengers are permitted to bring their hand luggage, checked luggage is not being taken aboard such flights and will be transported separately.
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,801
786
49
Azionista LibertyLines
Battifora, Astoi: “L’Italia non ferma i voli su Sharm”
06/11/2015 11:00

“ll blocco riguarda il mondo britannico”, spiega il manager. Atteso per oggi un aggiornamento della Farnesina. Ieri è partito un volo Meridiana e tra sabato e domenica stimati 500 pax in partenza “Al momento la Farnesina non ha dato indicazioni su un blocco delle partenze per Sharm. Il fermo riguarda esclusivamente il mondo britannico e non il resto d’Europa”. Cerca di fare subito chiarezza Luca Battifora, presidente Astoi Confindustria Viaggi. “Oggi è atteso un aggiornamento da parte della Farnesina”. Come mai il diverso comportamento britannico? “Il governo della Gran Bretagna ha stabilito che fino a nuove verifiche dei parametri di sicurezza nelle aerovie avrebbero fermato i voli su Sharm e rimpatriato i passeggeri. Questo è successo anche ad oltre un centinaio di turisti italiani fai-da-te che hanno volato con easyJet”. Attualmente sono 1.500 i passeggeri italiani a Sharm, “non mostrano alcun disagio e i voli delle nostre compagnie continuano ad operare – sottolinea Battifora -. Ieri è partito un volo Meridiana, domani sarà la volta di Blue Panorama e tra sabato e domenica sono attesi 500 passeggeri in partenza”. La vicenda Maldive “Per quanto riguarda le Maldive – precisa il presidente – si tratta di un allarmismo ingiustificato e prodotto dai media. Non ci sono incertezze o pericoli e la Farnesina lo ha dichiarato ieri. Negli atolli dove sono ubicati i resort degli operatori non ci sono rischi”. Battifora ribadisce che “non c’è area di dubbio e il personale presente in loco alle Maldive non ha percepito rischi, così come i turisti presenti”. l.d. -

See more at: http://m.guidaviaggi.it/notizie/175...n-ferma-i-voli-su-sharm”#sthash.yP4iIRqd.dpuf
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,240
1,440
N/D
Anche Putin decide la sospensione di tutti i voli diretti a Sharm
Dura mazzata per il turismo egiziano, visto che quello russo insieme a quello inglese erano i principali mercati internazionali di Sharm. Fino a qualche tempo fa anche l'Italia la faceva da padrone ma dopo le varie primavere arabe il turismo italiano una volta fatto di grandi numeri si è ridotto drasticamente.
 

The_Aviator

Utente Registrato
15 Aprile 2015
48
0
Leggevo articoli secondo I quali l'Egitto sarebbe furibondo con l'UK per questa mossa, che persino i russi hanno criticato. Ora, magari ha ragione Cameron e tutti gli altri son pirla - e potrebbe essere - ma... se non e' cosi, e se magari non era una bomba, se magari era qualcos'altro... sai che figura da cioccolatai?
Quale sarebbe la figura, per caso quella di aver pesato troppo alla sicurezza dei propri voli?
Tra l'altro lo stanno facendo in parecchi e se la stesso governo UK ha predisposto rientri con bagagli separati, vuol dire che avevano informazioni molto convincenti prima di altri.

In generale è meglio l'eccesso di prudenza che la sottovalutazione di un potenziale problema.
In questo caso, poi, l'eccesso di prudenza non mi pare proprio da considerare.