Butto giu' una serie di pensieri sparsi
Il primo - tecnico - è: entrambi i voli (Lion Air ed Ethiopian) pare abbiano avuto il medesimo problema in fase di decollo.
Esistono casistiche di problematiche simili gestite in altre fasi del volo? Come in crociera, o in atterraggio (dove magari la velocita' essendo piu' bassa puo' ingannare questo sistema?)
Il secondo - meta' e meta' - è: il MCAS, da quanto ho capito, ragiona prendendo i valori da un canale. Se quel canale non è disponibile, allora si passa all'altro canale. Stop.
Non ci sono ridondanze? Nessuna
scelta presa col 2 su 3? Solo due valori, indipendenti, da cui io scelgo manualmente da quale attingere? Ma davvero?
Il terzo - populista? - è che a me pare che le chiusure di spazi aerei al B38M (e in EU anche al B39M, che non era stato bandito inizialmente) siano fondamentalmente paraculismi. Nel senso, mettiamo conto che succede qualcosa "Ah io il culo me lo sono parato".
Fosse caduto un aereo stamattina, con meta' spazi aerei aperti e meta' chiusi, chi ha idea di cosa sarebbe successo?
Il quarto - triste - è la copertura data dai media all'evento.
Dagli USA riesco a seguire piu' o meno bene i notiziari italiani (si, mi voglio del male) e noto una copertura decisamente maggiore dell'evento.
Purtroppo penso che sia dovuta più al fatto che a bordo ci fossero 8 italiani, piuttosto che per l'incidente in se. Sarei stato curioso di sapere come sarebbe stato coperto l'evento nel caso in cui non vi fossero stati italiani a bordo.
Il quinto pensiero è: la FAA adesso cosa fa? Sta a guardare?
Vero che il presidente da queste parti una ne fa e cento ne pensa (sbagliate), ma se dovesse succedere qualcosa...
Può essere una domanda provocatoria, ma fosse stato un velivolo Airbus, sarebbe potuta capitare la cosa inversa? Ovvero spazio aereo chiuso negli USA e aperto in Europa?
Probabilmente avrebbero chiuso tutto comunque per pararsi il culo.