Usa, l' incredibile vicenda del passeggero di un Piper: evita il disastro dopo la morte in volo del comandante
«Macché pilota improvvisato: guidava la Provvidenza»
Usa, l' incredibile vicenda del passeggero di un Piper: evita il disastro dopo la morte in volo del comandante «Macché pilota improvvisato: guidava la Provvidenza» DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK - Quando l' unico pilota del velivolo a sei posti è svenuto nel sedile accanto al suo, Henry George Anhalt non ha perso la calma. Dopo aver lanciato l' S.O.S. alla torre di controllo, il 33enne missionario battista, che di professione fa l' ingegnere responsabile della manutenzione agli Universal Studios di Orlando, in Florida, anche se non aveva mai pilotato un aereo in vita sua si è messo al comando del Piper Cherokee 6. Poi, con l' aiuto di un istruttore che lo guidava via radio, è riuscito ad atterrare mettendo in salvo moglie e figli. La rocambolesca odissea, che ha subito destato l' interesse di Hollywood - due network si stanno già contendendo i diritti per realizzarne un telefilm - si è consumata domenica nei cieli di Winter Haven, in Florida. Anhalt, la moglie Becky - 33enne anche lei - e i tre figli - Jeremiah, 11 anni, Jacob, 7 e Joseph, 2 - stavano tornando a casa dopo una missione religiosa nelle Bahamas quando il 36enne pilota Kristopher Pearce ha improvvisamente perso i sensi. Dopo ripetuti e vani tentativi per rianimarlo - l' uomo è stato dichiarato morto più tardi, al suo arrivo all' ospedale - Anhalt decide di prendere la propria sorte e quella della famigliola nelle sue mani. Afferrata la radio di bordo, lancia l' allarme alla torre di controllo del vicino aeroporto di Winter Haven, che mobilita immediatamente una pattuglia di soccorso. Ma le chance che ha quest' ultima di raggiungere per tempo l' aereo alla deriva sono praticamente nulle. A complicare la situazione è il fatto che il Piper sta per finire il carburante. Anhalt non ha certo il tempo di leggere il voluminoso manuale di istruzione del velivolo - un monomotore come quello in cui un anno fa si sono schiantati John Kennedy Jr e la moglie Caroline Bessette - che, per essere guidato, richiede personale altamente addestrato. Mentre la famigliola fluttua in silenzio, a 350 metri per aria, arriva il «miracolo». Fortuna vuole che proprio in quel momento e a pochi chilometri di distanza, l' istruttore di volo Dan McCullough stesse dando una lezione all' allievo Rob Garcia. «La santa provvidenza è venuta a soccorrerci», spiega Anhalt. McCullough impartisce al pastore in direttissima e senza troppi preamboli la prima lezione di volo della sua vita. «Non capita tutti i giorni di avere uno studente coi nervi tanto saldi - racconta McCullough -. Anhalt era talmente calmo che nel giro di pochi istanti è riuscito a fornirmi tutte le indicazioni cruciali sulle coordinate di volo». Non solo. Una volta in grado di gestire i comandi Anhalt ha potuto esercitarsi su come mantenere in equilibrio l' aereo. Poi, quando si è sentito abbastanza ferrato e i pompieri erano già sul posto, ha fatto il suo atterraggio di emergenza al Winter Haven Airport. «C' era il pericolo che si avvicinasse alla pista troppo velocemente, andando ad inchiodarsi di muso - spiega McCullough - o che scendesse di coda, ingolfando il motore». E invece Anhalt ha fatto un atterraggio da manuale. Il merito? «Tutto della fede - spiega l' uomo -, non avevo paura di morire. E questa serenità mi ha aiutato a vivere». Alessandra Farkas
Farkas Alessandra
Pagina 18
(8 agosto 2000) - Corriere della Sera
Io credo che alla base di tutto ci sia una calma estrema che solo un missionario potrebbe avere

Poi con l'aiuto di un pilota che ti dice passo passo cosa fare via radio credo che si possa riparare eventuali danni. Ovviamente il tutto ricoperto da un abbondante e squisito velo di fortuna!!!