Thread Alitalia dal 1 settembre


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atlantique

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Problemi in vista...di tempi,più che di soldi,tre mesi per una transizione completa....nessuno in CIGS già abilitato su quella macchina.....entra più acqua di quella che esce....
E' record di resignations....
 

ONESTARTEAM

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4 Luglio 2009
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A CAI va bene (fino ad ora) che come in molte società italiane che il controllato controlla il controllore.
Toto e Intesa sono sia in CAI che in AP Fleet.
A oggi le rate dei A320 non sono state pagate e per il momento sisono fermate le consegne,se non rientra nella normalità scatta il blocco su quelli consegnati.
Infatti la dismiossione della flotta programmata di tutti gli MD80 e CJ rientra anche per abbassare il costo mensile e permettere di permettersi gli aerei nuovi.
 

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6 Novembre 2005
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COMUNICATO STAMPA
Alitalia firma il contratto con AMS.
Aumento immediato da 46 a 80 aeromobili per la componente motori.
Roma, 4 settembre 2009 – Alitalia - Compagnia Aerea Italiana ha firmato oggi il contratto pluriennale con AMS per la manutenzione dei motori e dei dispositivi APU (Auxiliary Power Unit) degli aeromobili in flotta.
L’affidamento comprende tutte le componenti della flotta Alitalia, Air One e Volare per le quali AMS dispone delle certificazioni previste.
Per quanto riguarda i motori sono interessati:
• tutti gli aeromobili Airbus rilevati da Alitalia - Linee Aree Italiane (già in affidamento ad AMS)
• gli aeromobili Volare (nuovo affidamento ad AMS)
• gli Airbus A320 della flotta Air One (nuovo affidamento ad AMS)
• gli Airbus A320 consegnati ad Alitalia - CAI nel 2009 (nuovo affidamento ad AMS)
Passa quindi, con effetto immediato, da 46 a 80 il numero degli aeromobili i cui motori sono affidati ad AMS per le operazioni di manutenzione.
Il contratto prevede inoltre l’affidamento ad AMS della manutenzione e dei dispositivi APU (Auxiliary Power Unit) di tutti gli aeromobili Boeing 767 e degli MD80 della flotta Alitalia.
In base all’accordo raggiunto, AMS si impegna a eseguire le prestazioni alle migliori condizioni di mercato e Alitalia si impegna ad affidare ad AMS anche la manutenzione dei motori dei nuovi aeromobili previsti dal proprio piano di rinnovamento flotta e per i quali AMS dispone delle certificazioni necessarie secondo la normativa aeronautica. Verrà quindi affidata ad AMS anche la manutenzione dei prossimi Airbus A320 la cui consegna è in corso.
L’accordo sottoscritto da Alitalia rappresenta non solo un contributo rilevante per il rilancio industriale di AMS ma crea anche le condizioni per conseguire un nuovo assetto proprietario della stessa AMS così come previsto dagli accordi di Palazzo Chigi.
Per informazioni:
Paolo Di Prima
Alitalia
Responsabile Relazioni con i Media
Tel. 06-65681744 - Cell. 335-8103531
diprima.paolo@alitalia.itufficio.stampa@alitalia.it
 

kenyaprince

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A Nordic Aviation Capital gli ultimi quattro ATR 72 ex Alitalia

Gli ultimi quattro ATR 72 della flotta ex Alitalia andranno alla Nordic Aviation Capital. È quanto segnalano a Dedalonews fonti industriali. Gli aerei sarebbero stati aggiudicati nell’asta di fine luglio ed il contratto potrebbe essere firmato a metà settimana. La società danese, interpellata da Dedalonews, ha detto che «al momento, questi aerei appartengono ancora ad Alitalia e Alitalia Express» ma anche di essere stata l’unica a presentare un’offerta per i quattro ATR 72-500.
Gli aerei sono fermi da mesi sulla base di Colonia della Nayak, che in precedenza ne effettuava la manutenzione di linea. Immatricolati I-ATLR, ATSM, ATPM e ATMC costituivano l’ottavo lotto messo in vendita dall’amministrazione straordinaria e periziato nel giugno 2009 al valore complessivo di 17 milioni di dollari.
Fondata nel 1990, NAC si definisce sul proprio sito «il più grande lessor al mondo di aerei a turboelica», con una flotta di circa 120 aerei (compresi alcuni jet) noleggiati a 24 clienti. La società ha sede a Billund, la cittadina danese che ospita anche il parco di divertimenti Legoland. Le ultime operazioni annunciate sono state l’acquisto di cinque ATR 42-500 da ATRiam in agosto, subito noleggiati alla francese Airlinair, e quello di un ATR 42 all’irlandese Aer Arann in giugno. Tra queste due operazioni si colloca l’offerta all’amministrazione straordinaria Alitalia.
Con la vendita a NAC degli ATR 72-500, tra gli aerei non selezionati da CAI per la nuova Alitalia rimarrebbero invenduti i quattro lotti di McDonnell Douglas MD-80 (22 aerei in tutto, compreso un relitto sull’aeroporto di Trieste-Ronchi) e l’unico lotto di Embraer RJ-145 (14 macchine, che risentono della crisi generalizzata dei jet regionali di piccola capacità). Degli aerei sinora venduti nessuno è andato ad acquirenti italiani, diversi dei quali avevano parlato pubblicamente del proprio interesse. I due Boeing 767-300 sono andati all’americana Omni Air mentre i quattro ATR 72-200 sono stati comprati dall’irlandese Magellan.

fonte : dedalonews
 

Wolly

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6 Febbraio 2008
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A Nordic Aviation Capital gli ultimi quattro ATR 72 ex Alitalia

fonte: http://www.dedalonews.it/it/index.p...apital-gli-ultimi-quattro-atr-72-ex-alitalia/


Gli ultimi quattro ATR 72 della flotta ex Alitalia andranno alla Nordic Aviation Capital. È quanto segnalano a Dedalonews fonti industriali. Gli aerei sarebbero stati aggiudicati nell’asta di fine luglio ed il contratto potrebbe essere firmato a metà settimana. La società danese, interpellata da Dedalonews, ha detto che «al momento, questi aerei appartengono ancora ad Alitalia e Alitalia Express» ma anche di essere stata l’unica a presentare un’offerta per i quattro ATR 72-500.
Gli aerei sono fermi da mesi sulla base di Colonia della Nayak, che in precedenza ne effettuava la manutenzione di linea. Immatricolati I-ATLR, ATSM, ATPM e ATMC costituivano l’ottavo lotto messo in vendita dall’amministrazione straordinaria e periziato nel giugno 2009 al valore complessivo di 17 milioni di dollari.
Fondata nel 1990, NAC si definisce sul proprio sito «il più grande lessor al mondo di aerei a turboelica», con una flotta di circa 120 aerei (compresi alcuni jet) noleggiati a 24 clienti. La società ha sede a Billund, la cittadina danese che ospita anche il parco di divertimenti Legoland. Le ultime operazioni annunciate sono state l’acquisto di cinque ATR 42-500 da ATRiam in agosto, subito noleggiati alla francese Airlinair, e quello di un ATR 42 all’irlandese Aer Arann in giugno. Tra queste due operazioni si colloca l’offerta all’amministrazione straordinaria Alitalia.
Con la vendita a NAC degli ATR 72-500, tra gli aerei non selezionati da CAI per la nuova Alitalia rimarrebbero invenduti i quattro lotti di McDonnell Douglas MD-80 (22 aerei in tutto, compreso un relitto sull’aeroporto di Trieste-Ronchi) e l’unico lotto di Embraer RJ-145 (14 macchine, che risentono della crisi generalizzata dei jet regionali di piccola capacità). Degli aerei sinora venduti nessuno è andato ad acquirenti italiani, diversi dei quali avevano parlato pubblicamente del proprio interesse. I due Boeing 767-300 sono andati all’americana Omni Air mentre i quattro ATR 72-200 sono stati comprati dall’irlandese Magellan.
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altro articolo, fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=379776

Ancora a terra decine di aerei della vecchia flotta Alitalia

Non è facile vendere aerei quando le compagnie sono in crisi e la gente vola di meno. Ci sta provando Augusto Fantozzi, commissario straordinario dell’Alitalia (quella vecchia), che ieri ha comunicato la cessione di quattro Atr 72 alla società Magellan aviation services Ltd. Si tratta di aerei della taglia «regional», turboelica da 72 posti. Meno di un mese fa aveva portato a buon fine la vendita di due Boeing 767-300, aerei di lungo raggio usciti dalla fabbrica di Seattle nel 1995 e nel 1996 e ora andati alla Omni Air International. Ma la vendita degli aerei di proprietà della vecchia Alitalia - in tutto 46 - è ancora lontana dall’essere esaurita, e non è un caso che entrambi i lotti assegnati nei giorni scorsi appartenevano a un bando andato deserto in gennaio e riproposto in luglio. Restano da «monetizzare» altri Atr 72, 13 Embraer (anche in questo caso aerei da breve raggio), mentre il capitolo di vendita maggiore riguarda 24 esemplari di Md-80 e 82, rispettivamente da 141 e 182 posti, che per anni sono stati l’ossatura della compagnia: vecchi aerei dal rumore e dai consumi elevati, ma ancora funzionali e ampiamente utilizzati dalle compagnie di tutto il mondo. Oggi quel che resta della vecchia flotta è tristemente «a prato», come si dice in gergo, in vari aeroporti d’Europa, esposto all’usura (e ai vandalismi) dell’abbandono. Il valore a cui sono stati ceduti i due lotti non è stato comunicato.
Le partite chiuse da Fantozzi, nell’arco del suo mandato cominciato un anno fa, alla fine di agosto del 2008, non sono molte. La principale è, ovviamente, il passaggio degli asset di volo a Cai, che ha continuato l’attività della vecchia compagnia in «discontinuità aziendale» ma in «continuità operativa». Il controvalore economico è stato fissato in 1.052 milioni, di cui 427 in contanti e il resto in accollo di debiti funazionali alla flotta (93 gli aerei rilevati); 100 milioni il versamento alla firma, 327 in due rate a sei e 24 mesi dalla data del contratto. Sulla seconda rata di circa 170 milioni, già scaduta, è in corso una controversia per aggiornarne il valore, su richiesta di Cai. Nel «pacchetto» c’erano, oltre agli asset Alitalia, quelli di Az servizi, di Az airport (oggi al centro delle polemiche per i bagagli a Fiumicino), di Az Express e di Volare.
L’altra cessione ormai chiusa è quella riguardante la divisione cargo, che è stata ceduta alla Alis di Alcide Leali e a Cargo Italia per 14,5 milioni, pagamento che sarà completato nel 2012. Ancora in alto mare, invece, la vendita di tutto il resto: Atitech (manutenzione pesante) e Ams (manutenzione leggera) dovrebbero essere cedute entro settembre, mentre per Alicos, il call center in cui Alitalia è azionista insieme al gruppo AlmaViva, vi è ancora incertezza. Da vendere anche una certa quantità di quadri e grafiche del Novecento che arredavano le sedi di Alitalia, e i terreni di Fiumicino, ai quali tuttavia una questione sulla destinazione d’uso impedisce di attribuire un valore certo.
Dopo aver venduto l’Alitalia in bonis a Cai, Fantozzi aveva stimato in 500-700 milioni il patrimonio rimanente, su un ammontare di 2,3 miliardi di debiti; in tutto, 23mila i creditori, dei quali 19mila dipendenti del gruppo.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Questo dimostra l'ottima capacita di remarketing di questa piccola ma ricarcata macchina, a dispetto della crisi e del crollo dei prezzi , visti i volumi di parked.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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PROCEDURA PNT AIRONE: MANCATO ACCORDO AL MINISTERO

Il 7 Settembre 2009, presso il Ministero del Lavoro, si è conclusa con esito
negativo anche la seconda fase della Procedura di Raffreddamento avviata dai
Dipartimenti Piloti Alitalia/AirOne di CISL, UIL ed UGL, in risposta alle
continue violazioni contrattuali ed alle decisioni unilaterali dell'Azienda,
non contemplate dalla vigente normativa, che stanno creando ingenti disagi e
penalizzazioni al PNT AirOne.

Le Delegazioni Sindacali hanno contestato con fermezza alla Compagnia tutti
i punti oggetto della vertenza, facendo esplicito riferimento alle
specifiche norme del CCAL che AirOne non sta al momento rispettando.

Sono state inoltre evidenziate ulteriori criticità relative al mancato
rispetto dell'accordo sulla verifica dei tempi di volo schedulati, che sta
comportando ingiustificati risparmi aziendali ai danni della categoria e,
soprattutto, le modalità del tutto arbitrarie e non condivise con le
Organizzazioni Sindacali, con cui la Dirigenza AirOne sta gestendo l'impiego
dei Piloti Base Torino, a seguito della imprevista e repentina decisione di
sostituire in quella sede il B737 con l'A320.

Da parte sindacale è stato anche stigmatizzato il costante degrado delle
relazioni industriali, aggravato dal clima di incertezza e di preoccupazione
che si sta diffondendo tra i Piloti AirOne, in relazione alla carenza di
informazioni precise sul percorso di integrazione con Alitalia e sul
perimetro del definitivo progetto industriale.

Anche sul fronte della omogeneizzazione contrattuale, che in base alle
recenti dichiarazioni della Dirigenza CAI avrebbe dovuto concludersi in
tempi brevi, i previsti momenti di confronto sono stati unilateralmente
sospesi, comportando ingenti penalizzazioni e disagi per i Piloti e notevoli
inefficienze tecnico organizzative per le varie aziende del Gruppo, che
devono gestire contemporaneamente equipaggi di condotta i cui componenti
operano con contratti notevolmente differenti.

Per questi motivi le Delegazioni Sindacali, nella dichiarazione congiunta
rilasciata in sede ministeriale, hanno confermato il mancato accordo con
AirOne sulla procedura in essere, ribadendo che saranno attuate tutte le
iniziative di lotta, inclusa l'eventuale dichiarazione di sciopero, per
difendere i diritti dei propri associati.

La FIT CISL, con la stessa determinazione dimostrata a tutela dei Piloti
City Liner, dove grazie al fortissimo mandato conferitoci dalla categoria ed
al peso politico della nostra Organizzazione, ha effettuato con pieno
successo lo scorso 6 Settembre il primo sciopero dalla nascita di Alitalia
CAI, proseguirà anche in AirOne la propria azione sindacale finalizzata alla
valorizzazione della nostra professionalità ed al recupero, per tutto il PNT
della Nuova Alitalia, di adeguati livelli normativi e retributivi.


Roma, 8 Settembre 2009

FIT CISL PILOTI
COMUNICAZIONE

Uilt Piloti:
PILOTI ALITALIA-CAI: INCONTRI ODIERNI PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO PER VIOLAZIONI ACCORDI SU ASSUNZIONI, TRASFERIMENTI BASI, NORME CONTRATTUALI, ETC CONCLUSI CON ESITO NEGATIVO A BREVE DICHIARAZIONI DI SCIOPERO
 

omartr

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26 Settembre 2008
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ALICAOS, RIVELAZIONE DI UN EX – SI SCRIVE DI BAGAGLI E RITARDI MA NULLA SI DICE della cronica mancanza di personale sia a terra che in volo - LA FURBATA DEI BOND: I TITOLI VENGONO DATI IN TAGLI DA MILLE € E SI ARROTONDA AL MIGLIAIO INFERIORE (AVETE 3.800 €? VE NE DANNO 3MILA)…
Un ex capocabina di Alitalia, molto attivo sui blog, nome di battaglia è Arturo Illia, come l'ex leader argentino, ci invia il seguente commento:

La settimana scorsa Alitalia ha raggiunto per la prima volta nella sua storia il record del 100% di voli ritardati, mai successo in 60 anni di vita. Ma la stampa, tranne poche eccezioni, non se ne è minimamente accorta, preferendo occuparsi del secondo miracolo: lo smarrimento dei bagagli.


HOSTESS ALITALIA
Tutta colpa di Fiumicino, si dice. Peccato che due società che si occupano della riconsegna siano proprietà di Alitalia-CAI (Alitalia servizi e EAS) e peccato che anche nell'efficentissima (sic) Malpensa sia successa una situazione del genere per giorni.

Nulla si è detto della cronica mancanza di personale sia a terra che in volo, cosa che inevitabilmente provoca questi problemi: se manca un assistente e non ci sono riserve perchè non c'è personale, l'aereo, che già parte con un elemento in meno cronicamente, per disposizioni di sicurezza non può decollare... ed ecco che miracolosamente il ritardo si ripercuote per tutto il "giro macchina" dell'aeromobile.

Stessa solfa per i bagagli. Ma la collaudata accoppiata Riggio-Matteoli (uno a sollevare il problema che non può più nascondere, l'altro pronto a minimizzarlo e dire che in pratica nessuno è sanzionabile severamente) è sempre pronta a colpire.


FIUMICINO ALITALIA
Una volta su Alitalia ci costruivano dei divertenti giochi di parole, come su altre Compagnie Aeree: così se la vecchia TWA era Try With Another (in parole povere prova con qualche altra Compagnia), la portoghese TAP era Take Another Plane (prendi un'altro aereo).

Alitalia ne aveva due: il primo, Always Late In Takeoff Always Late in Arrival ( Sempre in ritardo al decollo, sempre anche all'arrivo) il secondo Aircraft Landing In Tokio And Luggage In Alaska (L'aereo atterra a Tokio, il bagaglio in Alaska). Ma erano scherzi, battute, anche se contenevano un fondo di verità. Adesso si stanno trasformando in fatti quotidiani.

Ma ci stiamo avviando verso un terzo miracolo, uno di quelli che anche Nostro Signore, pur nella Sua infinita grandezza, nulla può contro i magici poteri del superman nazionale: se l'andazzo non cambia (e le cifre del disastro estivo purtroppo non promettono nessuna inversione di tendenza visto il fisiologico calo del traffico invernale) la nuova Alitalia, con metà delle maestranze, un costo del lavoro ormai irrisorio (8% rispetto al già convenientissimo 18 della vecchia AZ) metà degli aerei e un network più piccolo, batterà il deficit della vecchia AZ SpA.!!!!


MALPENSA
Ma la fiera degli orrori non finisce qui, fa registrare un caso paragonabile ai ladri di polli: vi ricordate delle Obbligazioni, i mitici "Mengozzi Bond" garantiti dallo Stato? Ebbene, gli Argentini Tango-Bond tanto vituperati anche da Nibor (Robin alla rovescia visto che applica i principi di Sherwood al contrario) Tremonti stanno per essere surclassati.

A parte che i titoli Alitalia avevano la garanzia di uno Stato padre padrone della ex-Compagnia di Bandiera che ha fatto di tutto per portarla alla rovina (ricordiamo che nella opzione di vendita ad Air France, i titoli venivano garantiti dalla Compagnia Transalpina).

Ecco le magie: prima uno scandaloso rimborso del 30%, al coro di proteste un decreto per arrivare al 70 imponendo lo scambio tra il valore nominale delle vecchie obbligazioni con Titoli Di Stato esigibili nel 2012, ma occhio, ecco la furbata dei ladri di galline: i nuovi bond statali vengono dati in tagli da mille euro arrotondando al migliaio inferiore.

E così la maggioranza dei piccoli risparmiatori al sottoscrivere la manovra si sono ritrovati con l'amara sorpresa di un'ulteriore decurtazione. Ovvero se il 70% del valore delle vostre obbligazioni era, per esempio, 3800 €, 800 magicamente spariscono nel nulla e ve ne vengono dati solamente 3000.

In pratica il promesso 70% è una ennesima balla .

Che uno Stato produca simili artifici matematici per fregare anche gente che quelle obbligazioni ha dovuto pure sottoscriverle per forza (si pensi agli ex-dipendenti che all'epoca li scambiarono con ampie normative contrattuali) è sintomatico della situazione catastrofica nella quale siamo arrivati. E della quale moltissimi Italiani sono complici per inazione totale: basti vedere il buco nell'acqua del roboante Comitato degli Obbligazionisti.

Ovviamente dal titolo la fonte è DAGOSPIA.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
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bel paese là dove 'l sì suona
A parte che i titoli Alitalia avevano la garanzia di uno Stato padre padrone della ex-Compagnia di Bandiera
Balle, lo Stato non garantiva alcunché, però qualcuno ha pensato che lo Stato comunque avrebbe pagato e infatti paga, anche se non deve.

Più corretta la nota per cui lo Stato ha fatto di tutto perché i soldi, dati dai risparmiatori ad Alitalia, venissero sperperati.
 

bobbo

Utente Registrato
18 Novembre 2006
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roma, Lazio.
EX AD ITALIATOUR .. ORA IN AZ??

voci di corridoio ci informano che l'ex AD di Italiatourairlines presto sarà in AZ in posizione di lancio !!
Ne sapetre qualche cosa in piu??
 
Stato
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