Mobility Conference '09: LIN deve tornare a 15 milioni di pax


Già che c'eravate potevate chiedere: cos'è un city airport?
Oppure
Mi fate vedere il piano industriale di SEA dove pare sia scritto nero su bianco che Linate chiuderà nel 2016?

Sai che risate?:clown:
 
resoconto interessante che fa capire sempre piu' che blaterano senza sapere cio' che dicono. peccato non esserci stato ma mi invitano solo agli eventi senza senso :morto:
 
L'inadeguatezza dei politici è conclamata. Vorrei far notare un'incapacità ancor peggiore nei cosiddetti luminari del trasporto aereo, tralaltro quelli che Corriere, Repubblica e Sole 24 Ore intervistano anche per questioni di carattere nazionale.

Abbiamo Senn e Baccelli del Certet, Ponti del Politecnico, Arrigo della Bicocca e Paleari dell'Iccsai: sul tema LIN si dividono tra difensori dello status quo e chi propone di portarlo a 15 milioni di pax (Baccelli) o liberalizzarlo indefinitamente ignorando ogni fondamentale (Ponti). Nessuno che sottolinei il tema delle mancate possibilità di connessione come esiziale per la connettività di Milano, con e senza hub-carrier. Se tra i politici c'è qualche mosca bianca come Cattaneo, tra i docenti il fronte è compatto: o giungono alle conclusioni desiderate da chi li paga, o sono molto ignoranti. Credo nella seconda, in ogni caso tertium non datur.
 
Baccelli ha sbrodolato e poi messo fretta perché pensava di poter tirare fino alle 18, mentre ilt ermine era le 17. Finito alle 17.30 circa.

Cmq, sui prof universitari niente da dire: sobno un branco di libersiti fuori tempo e, come i loro colleghi banchieri, manager & C c'è da augurarsi che vengano spazzati via al più presto dal riflusso post-thathcheriano.

Su De Metrio - in sala anche del Bianco per SEA - vale però una precisazione. Il quadro dei deliri politici non gli consente di dire quello che però in SEA è molto chiaro e che lo stesso Bonomi (pur di sfuggita) ha ricordato nella mattinata in Camera di Comemrcio:
Il ridisegno delle regole di accesso a LIN e MXP è SCONTATO nel momento in cui c'è concreta volontà di investimento su MXP sa parte di una compagnia che assomigli in qualche modo a un hub carrier (cioè Lufthansa, che la questione, ovviamente, l'ha posta prima ancora che fosse sottoscritto il memorandum of understanding dell'aprile 2008).

De Metrio NON è stato chiaro per la generalità del pubblico, ma lo è stato molto per chi ha orecchie per sentire come voi: "La competizione tra i due apt esiste. La questione per SEA non è riconoscerla o non riconoscerla, perché è evidente. ma TEMPI, MODI E CONDIZIONI per arrivare al ridisegno delle regole d'accesso".

D'altra parte, anche chi avrebbe voluto vedere chiudere LIN nel 1998 non può non fare i conti con almento tre ordini di fattori:

1) che piacia o meno ai tecnici la POLITICA (che poi faccia schifo come tutto il resto in Italia è un altro conto, ma non cambia nulla anche con quella buona) DEVE fare i conti con il CONSENSO. la chiusura sic et simpliciter di LIN NON E' POLITICAMENTE SOSTENIBILE senza contropartite (p.es. collgamenti efficienti e decenti con MXP)

2) Non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello concreto non è pensabile che LIN possa essere fortemente limitato o addirittura chiuso in presenza di collegamenti penosi Milano-MXP come quelli di oggi. Quest'anno aprirà il tunnel di Castellanza, l'anno prox il colelgamento con Centrale. Amesso che poi sia possibile metterci servizi decenti (per la cronaca: Cattaneo ha anticipato l'intervento e scappato via perché doveva andare a Roma per un incontro sulla mostruosa vicenda del contenzioso Regione-Trenitalia sul trasporto locale), è in occasioni come queste che si può GRADUALMENTE ridurre il ruolo di LIN.

3) visti i bilanci SEA e il peso relativo di LIN nei ricavi, non è pensabile che la società rinunci da un giorno all'altro a quelle entrate. Ci troveremmo con LIN finalmente chiuso ma senza gestore, perché SEA fallirebbe... credo non convenga a nessuno.

4) C'è anche una ragione di prospettiva - che Bonomi ha accennato nella mattinanta - per non chiudere del tutto LIN (diversamente da quello che ho sempre pensato fino a poco tempo fa): le previsioni di saturazione di molti degli apt europei nel giro di alcuni anni (l'intervento di De Metrio prevedeva anche una slide in proposito, che poi ha saltato per sintesi).E' una buona occasione di crescita per altri apt. Un'area sgombra in una regione ad altissima urbanizzazione come la Lombardia rappresenta una risorsa strategica in questo senso a cui sarebbe folle rinunciare.

ERGO: Condivido molto quello che ha detto De Metrio (che poi è la poszione di SEA e della Moratti): il ridimesionamento di LIN è OVVIO, ma non può che essere graduale e attuato in presenza di CONCRETI investimenti da parte di una compagnia su MXP (leggi: LH). E aggiungo, in funzione di collegamenti efficienti (anche su questo De MEtrio aveva una slide non proiettata per ragioni di sintesi). Credo che anche Cattaneo (che rimane, pur tra 1000 vincoli politici e una cultura politica un po' miope come quella di CL, uno degli assessori più competenti sull'intera scena nazionale) sia più o menod ello stesso avviso. Del resto lui il consenso se lo gioca su scala regionale e non solo cittadina.

ciao
daniele,milano
 
Il ridisegno delle regole di accesso a LIN e MXP è SCONTATO nel momento in cui c'è concreta volontà di investimento su MXP sa parte di una compagnia che assomigli in qualche modo a un hub carrier (cioè Lufthansa, che la questione, ovviamente, l'ha posta prima ancora che fosse sottoscritto il memorandum of understanding dell'aprile 2008).

La domanda è : Bonomi o chi per lui avrà il potere di fare quello che vuole di LIN nel momento in cui più gli aggrada in futuro?
 
La domanda è : Bonomi o chi per lui avrà il potere di fare quello che vuole di LIN nel momento in cui più gli aggrada in futuro?

Ovviamente No come nessun gestore aeroportuale italiano, perché i fattori che lo permettono non dipendono in larga parte da SEA.

E' per questo che il ringalluzzimento bi-partisan del "partito" pro-Linate (da Penati a La Russa) è preoccupante. Ed è per questo che il sentiero stretto in cui si muove su questo fronte la Moratti (evidentemente ben "guidata" da Bonomi) sarebbe da supportare in ogni modo. C'è qualcuno a destra e a manca in politica (Messina e Martina nel PD milanese e lombardo, qulache fedele di Bonomi nella Lega e, in parte, il fronte Formigoniano) che in un modo o nell'altro mi sembra che sia "sul pezzo". E persino con tutti i casini interni, anche tra gli imprenditori c'è chi - dopo anni di pirlate a difesa di LIN - sussura lontano da giornalisti, ecc., che prima o poi si debba arrivare a quel risultato.

E anche nei media c'è chi prova mi pare sinceramente a capirci dentro qualcosa: penso a marco Alfieri sul Sole o a Tondelli sul Corriere Economia.

Devastanti invece le Camere di Commercio di Milanoe di Monza (oltre a diversi politici)... tutta roba che andrebbe "asfaltata".

daniele,milano
 
@ dan969
1) Il consenso paga ma elettoralmente pagano anche i disoccupati?
2) Il collegamenti di oggi sono a livello di quelli di tanti altri scali. Ribaltiamo la questione: i collegamenti sono troppi dato quanto sono usuati, tanto vanno tutti a Linate. In questa situazione non è concepibile raddoppiare un servizio ferroviario che viaggia con un riempimento per lo scalo che non supera il 15%.
3) Se chiudi LIN oggi forse si perdono 2-3 mil di pax, la restante parte, con relativo fatturato va a MXP a questo ci aggiungi AZ che torna in forze da domani e le prospettive sono anche migliori con una LHI che può competere ad armi pari.
4) La saturazione su Milano fa un pò ridere, la AV falcidierà molte rotte per i prossimi anni, siamo un paese in recessione strutturale da secoli, ci sono 200 scali nella pianura padana pronti a papparsi possibili incrementi futuri. Dal 2006 in poi, quando l'aviazione marciava bene il lungo raggio ha frammentato su Venzia, Pisa, Napoli e consolidato su FCO snobbando per lo più MXP che è cresciuta solo perchè aveva U2. Se il sistema fa schifo non si può pensare di farlo sembrare bello solo perchè vuoto e con tanti spazi che altri non hanno. Meglio far partire 10 A380 da parigi con 10 A321 da Linate piuttosto che mettere piede a MXP.
 
@dan969

Sono solo in parte d' accordo.

Una slide diceva che la frequenza dei treni fra apt e città è di 8, 10, al massimo 15 minuti a MUC, FCO, CDG, LGW, ORY, CPH, AMS, OSL, BRU, LHR, FRA... Il confronto con MXP è pietoso, ma manca poco alla disponibilità del secondo binario a Castellanza, possiamo ragionare di ridimensionamento di LIN a partire dalla Winter 09.

La slide sulla esagerata concorrenza posta a MXP dagli aeroporti vicini e tutto il resto portavano ad una sola conclusione, cioè che LIN è un problema, ma De Metrio non vuole e non può dirlo, anzi ribadisce che dobbiamo ricordare che LIN è il terzo apt italiano. Perché? Perché SEA è di proprietà pubblica, cioè dei politici.

Il tema era perché MXP sia così indietro nelle classifiche, nessuno ha detto che Milano ha il secondo, il terzo e quasi il quarto aeroporto italiano. Perché non ha il primo? Perché ne ha tre, è ovvio.

Sono invece convinto che NON ESISTA un' opposizione popolare al ridimensionamento di LIN. Come si diceva ai tempi del Muro di Berlino, la gente vota coi piedi e piedi e auto vanno senza problemi a Orio e a Malpensa, per un totale di venticinquemilioni di passeggeri. Il problema è POLITICO perché i politici ficcano il naso in questioni tecniche per accaparrarsi voti levando alta la bandiera di Linate, vedi la disgraziata gara fra La Russa e Penati. I giornali, in cui al 99% chi scrive non capisce e non vuole capire nulla, sono sempre pronti a soffiare sul fuoco. Ma non bisogna rassegnarsi, anzi è necessario controbattere la continua disinformazione. Il problema sono i politici miopi, ignoranti, populisti.


3) visti i bilanci SEA e il peso relativo di LIN nei ricavi, non è pensabile che la società rinunci da un giorno all'altro a quelle entrate. Ci troveremmo con LIN finalmente chiuso ma senza gestore, perché SEA fallirebbe... credo non convenga a nessuno.
Qui resto basito! Da come scrivi sembra che chiudendo Linate i relativi movimenti, passeggeri e ricavi sparirebbero nel nulla. Almeno su questo forum siamo seri, il 90% si sposterebbe a Malpensa, il resto a Bergamo e pazienza, sarebbe più che compensato dalla maggiore attrattività per i vettori intercontinentali, che a Malpensa troverebbero utili prosecuzioni.

L' idea del ridimensionamento graduale di LIN è ancora più perniciosa e soprattutto ignora la storia. Ogni Decreto ha bisogno di mille consensi ed è soggetto a mille contestazioni, pensare di ripetere quest' esperienza più volte è credere nell' impossibile.

Ovvio che nessuno pensi di demolire l' aeroporto, serve innanzitutto ai bizjet e può essere ripescato in un LONTANO futuro, quando Malpensa avrà 50 milioni di passeggeri.
 
una cosa è ormai certa, non è mai il buon momento per chiudere o ridurre linate...
se si chiudeva quando l'hub esisteva non c'era abbastanza posto a malpensa, se si chiude ora i poveri negozi di linate falliscono, e stesso discorso per lo sviluppo di malpensa, fino a quando non ci saranno i collegamenti decenti non si trasferisce niente, ma i collegamenti decenti non servono a niente fino a quando a malpensa non ci saranno più di tot passeggeri... che tristezza e ancora più triste sentire gente di questo forum difendere le idee di questi personaggi con visione massima un minuto!!!
 
@dan969

Sono solo in parte d' accordo.

Una slide diceva che la frequenza dei treni fra apt e città è di 8, 10, al massimo 15 minuti a MUC, FCO, CDG, LGW, ORY, CPH, AMS, OSL, BRU, LHR, FRA... Il confronto con MXP è pietoso, ma manca poco alla disponibilità del secondo binario a Castellanza, possiamo ragionare di ridimensionamento di LIN a partire dalla Winter 09.

La slide sulla esagerata concorrenza posta a MXP dagli aeroporti vicini e tutto il resto portavano ad una sola conclusione, cioè che LIN è un problema, ma De Metrio non vuole e non può dirlo, anzi ribadisce che dobbiamo ricordare che LIN è il terzo apt italiano. Perché? Perché SEA è di proprietà pubblica, cioè dei politici.

Il tema era perché MXP sia così indietro nelle classifiche, nessuno ha detto che Milano ha il secondo, il terzo e quasi il quarto aeroporto italiano. Perché non ha il primo? Perché ne ha tre, è ovvio.

Sono invece convinto che NON ESISTA un' opposizione popolare al ridimensionamento di LIN. Come si diceva ai tempi del Muro di Berlino, la gente vota coi piedi e piedi e auto vanno senza problemi a Orio e a Malpensa, per un totale di venticinquemilioni di passeggeri. Il problema è POLITICO perché i politici ficcano il naso in questioni tecniche per accaparrarsi voti levando alta la bandiera di Linate, vedi la disgraziata gara fra La Russa e Penati. I giornali, in cui al 99% chi scrive non capisce e non vuole capire nulla, sono sempre pronti a soffiare sul fuoco. Ma non bisogna rassegnarsi, anzi è necessario controbattere la continua disinformazione. Il problema sono i politici miopi, ignoranti, populisti.



Qui resto basito! Da come scrivi sembra che chiudendo Linate i relativi movimenti, passeggeri e ricavi sparirebbero nel nulla. Almeno su questo forum siamo seri, il 90% si sposterebbe a Malpensa, il resto a Bergamo e pazienza, sarebbe più che compensato dalla maggiore attrattività per i vettori intercontinentali, che a Malpensa troverebbero utili prosecuzioni.

L' idea del ridimensionamento graduale di LIN è ancora più perniciosa e soprattutto ignora la storia. Ogni Decreto ha bisogno di mille consensi ed è soggetto a mille contestazioni, pensare di ripetere quest' esperienza più volte è credere nell' impossibile.

Ovvio che nessuno pensi di demolire l' aeroporto, serve innanzitutto ai bizjet e può essere ripescato in un LONTANO futuro, quando Malpensa avrà 50 milioni di passeggeri.
Completamente d'accordo.
 
Baccelli ha sbrodolato e poi messo fretta perché pensava di poter tirare fino alle 18, mentre ilt ermine era le 17. Finito alle 17.30 circa.

Cmq, sui prof universitari niente da dire: sobno un branco di libersiti fuori tempo e, come i loro colleghi banchieri, manager & C c'è da augurarsi che vengano spazzati via al più presto dal riflusso post-thathcheriano.

Su De Metrio - in sala anche del Bianco per SEA - vale però una precisazione. Il quadro dei deliri politici non gli consente di dire quello che però in SEA è molto chiaro e che lo stesso Bonomi (pur di sfuggita) ha ricordato nella mattinata in Camera di Comemrcio:
Il ridisegno delle regole di accesso a LIN e MXP è SCONTATO nel momento in cui c'è concreta volontà di investimento su MXP sa parte di una compagnia che assomigli in qualche modo a un hub carrier (cioè Lufthansa, che la questione, ovviamente, l'ha posta prima ancora che fosse sottoscritto il memorandum of understanding dell'aprile 2008).

De Metrio NON è stato chiaro per la generalità del pubblico, ma lo è stato molto per chi ha orecchie per sentire come voi: "La competizione tra i due apt esiste. La questione per SEA non è riconoscerla o non riconoscerla, perché è evidente. ma TEMPI, MODI E CONDIZIONI per arrivare al ridisegno delle regole d'accesso".

D'altra parte, anche chi avrebbe voluto vedere chiudere LIN nel 1998 non può non fare i conti con almento tre ordini di fattori:

1) che piacia o meno ai tecnici la POLITICA (che poi faccia schifo come tutto il resto in Italia è un altro conto, ma non cambia nulla anche con quella buona) DEVE fare i conti con il CONSENSO. la chiusura sic et simpliciter di LIN NON E' POLITICAMENTE SOSTENIBILE senza contropartite (p.es. collgamenti efficienti e decenti con MXP)

2) Non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello concreto non è pensabile che LIN possa essere fortemente limitato o addirittura chiuso in presenza di collegamenti penosi Milano-MXP come quelli di oggi. Quest'anno aprirà il tunnel di Castellanza, l'anno prox il colelgamento con Centrale. Amesso che poi sia possibile metterci servizi decenti (per la cronaca: Cattaneo ha anticipato l'intervento e scappato via perché doveva andare a Roma per un incontro sulla mostruosa vicenda del contenzioso Regione-Trenitalia sul trasporto locale), è in occasioni come queste che si può GRADUALMENTE ridurre il ruolo di LIN.

3) visti i bilanci SEA e il peso relativo di LIN nei ricavi, non è pensabile che la società rinunci da un giorno all'altro a quelle entrate. Ci troveremmo con LIN finalmente chiuso ma senza gestore, perché SEA fallirebbe... credo non convenga a nessuno.

4) C'è anche una ragione di prospettiva - che Bonomi ha accennato nella mattinanta - per non chiudere del tutto LIN (diversamente da quello che ho sempre pensato fino a poco tempo fa): le previsioni di saturazione di molti degli apt europei nel giro di alcuni anni (l'intervento di De Metrio prevedeva anche una slide in proposito, che poi ha saltato per sintesi).E' una buona occasione di crescita per altri apt. Un'area sgombra in una regione ad altissima urbanizzazione come la Lombardia rappresenta una risorsa strategica in questo senso a cui sarebbe folle rinunciare.

ERGO: Condivido molto quello che ha detto De Metrio (che poi è la poszione di SEA e della Moratti): il ridimesionamento di LIN è OVVIO, ma non può che essere graduale e attuato in presenza di CONCRETI investimenti da parte di una compagnia su MXP (leggi: LH). E aggiungo, in funzione di collegamenti efficienti (anche su questo De MEtrio aveva una slide non proiettata per ragioni di sintesi). Credo che anche Cattaneo (che rimane, pur tra 1000 vincoli politici e una cultura politica un po' miope come quella di CL, uno degli assessori più competenti sull'intera scena nazionale) sia più o menod ello stesso avviso. Del resto lui il consenso se lo gioca su scala regionale e non solo cittadina.

ciao
daniele,milano

Alé, l'odioso virus del "tutto bene" che hanno creato in palazzina si è trasmesso anche qui.

Scuse infantili, penose, patetiche, ridicole col classico gioco dello scarica barile e del vorrei ma non posso di italico stampo.

Disgustorama.
 

Lo spero che non torni ai 15 milioni anzi spero che lo chiudano o meglio... che sia dedicato ai soli voli di stato e privati ! ;)
Se lo fanno sviluppare allora Malpensa non serve quasi a niente ! Si accentuerà il fatto che quest'ultimo è stato una grandissimos spreco di denaro pubblico, se poi non decolla mai veramente e si fa tanta polemica e si fa anche di tutto per ridimensionarlo ! :morto::morto:
 
Alé, l'odioso virus del "tutto bene" che hanno creato in palazzina si è trasmesso anche qui.

Scuse infantili, penose, patetiche, ridicole col classico gioco dello scarica barile e del vorrei ma non posso di italico stampo.

Disgustorama.

No scusa. Non ho affatto detto "tutto bene". Tutto malissimo, penoso e sconfortante. Una città come Milano con tutti i suoi signorotti che in più di 10 anni non è ancora arrivata a unos traccio di decisione in materia fa compeltamente schifo. E Linate avrebbe dovuto chiudere nell'ottobre 1998.

Sono stato chiaro. Spero di sì.

Ciò detto, è semplicemente irrealistico, infantile, poco professiona e soprattutto assolutamente inutile e inefficace non tener conto di TUTTI i fattori che concorrono a produrre una decisione di policy come quella in oggetto.

NON puoi fare finta che non esista una classe dirigente (non solo politica, ma anzi, soprattutto imprenditoriale) ingorante nella migliore deklle ipotesi e imbecille e arraffojna nella peggiore.

NON puoi fare finta di non sapere che chiunque si trovi al governo di Milano città debba fare i conti con la visione paesana d'una cittadinanza che se tocchi LIN ti pianta casino e non ti rielegge (e quellod ella rielezione è LEGITTIMAMENTE il driver n° 1 di chi fa politica).

La realtà non è uno schemino da manuale di trasportistica, è un tantinello più complessa. Chiudere LIN o limitarlo fortemente è necessario, giusto, sacrosanto e introvertibilemente indispensabile a svilupapre MXP. Ma per raggiungere quell'obiettivo DEVI fare i conti con la (triste) reealtà di una EX città civile come Milano in un paese cialtrone come l'italia (e non solo la suo politica ma quell'isnieme di geniali cittadini che si elegge 'sta gentaglia). Altrimenti fai una bella esercitazione da università, senza il minimo impatto sulla realtà.

daniele,milano
 
NON puoi fare finta che non esista una classe dirigente (non solo politica, ma anzi, soprattutto imprenditoriale) ingorante nella migliore deklle ipotesi e imbecille e arraffojna nella peggiore.

NON puoi fare finta di non sapere che chiunque si trovi al governo di Milano città debba fare i conti con la visione paesana d'una cittadinanza che se tocchi LIN ti pianta casino e non ti rielegge (e quellod ella rielezione è LEGITTIMAMENTE il driver n° 1 di chi fa politica).
A Berlino la politica, constatata l' assenza di voli intercontinentali nella capitale del principale Paese della UE, ha deciso di fare di Schoenefeld un aeroporto come si deve, nonché di chiudere Tempelhof e Tegel. La cittadinanza ha confermato in un referendum la chiusura di Tempelhof. Per Tegel sono fiducioso.

I Berlinesi sono più intelligenti dei milanesi? E' vero in parte, ma per il resto la differenza è nel modo di analizzare le cose, nel loro realismo, immagino anche nella comunicazione.

Nel convegno di ieri tutti i tecnici, che fossero di ALHA, Alitalia, SEA o Techint hanno fornito dati e ragionamenti che portano ad un' unica conclusione, la limitazione drastica di Linate, ma sui giornali non c' è nulla di tutto questo, solo i rutti in merito dei politici ignoranti.

Non si può arrivare a cambiare nulla senza insistere in una campagna di anti-disinformazione.
 
No scusa. Non ho affatto detto "tutto bene". Tutto malissimo, penoso e sconfortante. Una città come Milano con tutti i suoi signorotti che in più di 10 anni non è ancora arrivata a unos traccio di decisione in materia fa compeltamente schifo. E Linate avrebbe dovuto chiudere nell'ottobre 1998.

Sono stato chiaro. Spero di sì.

Chiaro e condivisibile.

Ciò detto, è semplicemente irrealistico, infantile, poco professiona e soprattutto assolutamente inutile e inefficace non tener conto di TUTTI i fattori che concorrono a produrre una decisione di policy come quella in oggetto.

NON puoi fare finta che non esista una classe dirigente (non solo politica, ma anzi, soprattutto imprenditoriale) ingorante nella migliore deklle ipotesi e imbecille e arraffojna nella peggiore.

NON puoi fare finta di non sapere che chiunque si trovi al governo di Milano città debba fare i conti con la visione paesana d'una cittadinanza che se tocchi LIN ti pianta casino e non ti rielegge (e quellod ella rielezione è LEGITTIMAMENTE il driver n° 1 di chi fa politica).

A Milano per il centro-destra rieleggerebbero pure il mio cane.

La realtà non è uno schemino da manuale di trasportistica, è un tantinello più complessa. Chiudere LIN o limitarlo fortemente è necessario, giusto, sacrosanto e introvertibilemente indispensabile a svilupapre MXP.

Sviluppare MXP con cosa spiegami? Mettici il traffico di LIN e vedi come si sviluppa da solo. La gente vola da dove ci sono i voli. Da quando bisogna far scegliere il popolo? Ma chissenefrega! Quelli di Monza e Lecco preferiranno andare a Bergamo? Si accomodino. Fanno bene! Così come quelli di Novara volano da MXP e non da Caselle e quelli di Mantova da Verona e non da Milano.

Le infrastrutture ci sono. Ne arriveranno altre a breve. Il teletrasporto purtroppo è ancora in fase embrionale...

Ma per raggiungere quell'obiettivo DEVI fare i conti con la (triste) reealtà di una EX città civile come Milano in un paese cialtrone come l'italia (e non solo la suo politica ma quell'isnieme di geniali cittadini che si elegge 'sta gentaglia). Altrimenti fai una bella esercitazione da università, senza il minimo impatto sulla realtà.

E' ora che la politica torni a prendere decisioni, magari anche impopolari. Basta col consenso a tutti i costi e l'obbligo di dover consultare anche l'ultimo dei pirla quando si prendono decisioni strategiche.

Altrimenti torneremo alla preistoria. Visto che nel medioevo già ci siamo...:mad: