@dan969
Sono solo in parte d' accordo.
Una slide diceva che la frequenza dei treni fra apt e città è di 8, 10, al massimo 15 minuti a MUC, FCO, CDG, LGW, ORY, CPH, AMS, OSL, BRU, LHR, FRA... Il confronto con MXP è pietoso, ma manca poco alla disponibilità del secondo binario a Castellanza, possiamo ragionare di ridimensionamento di LIN a partire dalla Winter 09.
La slide sulla esagerata concorrenza posta a MXP dagli aeroporti vicini e tutto il resto portavano ad una sola conclusione, cioè che LIN è un problema, ma De Metrio non vuole e non può dirlo, anzi ribadisce che dobbiamo ricordare che LIN è il terzo apt italiano. Perché? Perché SEA è di proprietà pubblica, cioè dei politici.
Il tema era perché MXP sia così indietro nelle classifiche, nessuno ha detto che Milano ha il secondo, il terzo e quasi il quarto aeroporto italiano. Perché non ha il primo? Perché ne ha tre, è ovvio.
Sono invece convinto che NON ESISTA un' opposizione popolare al ridimensionamento di LIN. Come si diceva ai tempi del Muro di Berlino, la gente vota coi piedi e piedi e auto vanno senza problemi a Orio e a Malpensa, per un totale di venticinquemilioni di passeggeri. Il problema è POLITICO perché i politici ficcano il naso in questioni tecniche per accaparrarsi voti levando alta la bandiera di Linate, vedi la disgraziata gara fra La Russa e Penati. I giornali, in cui al 99% chi scrive non capisce e non vuole capire nulla, sono sempre pronti a soffiare sul fuoco. Ma non bisogna rassegnarsi, anzi è necessario controbattere la continua disinformazione. Il problema sono i politici miopi, ignoranti, populisti.
3) visti i bilanci SEA e il peso relativo di LIN nei ricavi, non è pensabile che la società rinunci da un giorno all'altro a quelle entrate. Ci troveremmo con LIN finalmente chiuso ma senza gestore, perché SEA fallirebbe... credo non convenga a nessuno.
Qui resto basito! Da come scrivi sembra che chiudendo Linate i relativi movimenti, passeggeri e ricavi sparirebbero nel nulla. Almeno su questo forum siamo seri, il 90% si sposterebbe a Malpensa, il resto a Bergamo e pazienza, sarebbe più che compensato dalla maggiore attrattività per i vettori intercontinentali, che a Malpensa troverebbero utili prosecuzioni.
L' idea del ridimensionamento graduale di LIN è ancora più perniciosa e soprattutto ignora la storia. Ogni Decreto ha bisogno di mille consensi ed è soggetto a mille contestazioni, pensare di ripetere quest' esperienza più volte è credere nell' impossibile.
Ovvio che nessuno pensi di demolire l' aeroporto, serve innanzitutto ai bizjet e può essere ripescato in un LONTANO futuro, quando Malpensa avrà 50 milioni di passeggeri.