Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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Ovviamente lasciamo perdere qualsiasi speranza di poter, un giorno, leggere anche dei ricavi in questi comunicati.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Successo per la tratta Orio-Roma
Alitalia, da ottobre 5 voli giornalieri


Alitalia ha introdotto su questa rotta la quinta frequenza giornaliera, che sarà operata dal 1° al 26 ottobre 2019.

Ancora novità per il collegamento di linea Alitalia tra l’Aeroporto di Milano Bergamo e Roma Fiumicino, attivo dal 27 luglio scorso con quattro frequenze giornaliere di andata e ritorno. Dopo avere confermato la continuità del collegamento sia nell’orario invernale 2019-2020, in vigore dal 27 ottobre, e nell’orario estivo 2020, dal 29 marzo, Alitalia ha introdotto su questa rotta la quinta frequenza giornaliera, che sarà operata dal 1° al 26 ottobre 2019.

Una decisione assunta a fronte del successo e della crescita della domanda tra i passeggeri, molti dei quali in transito da Fiumicino su voli intercontinentali, e in vista della ripresa autunnale dei viaggi d’affari. Il volo aggiuntivo prevede l’arrivo da Roma Fiumicino alle 17.15 e la partenza da Milano Bergamo alle 18. Restano confermati gli altri orari di partenza da Milano Bergamo (6:45 – 11:15 – 14:50 – 19:05) e da Roma Fiumicino (9:20 – 13:00 – 16:00 – 21:40).

https://www.ecodibergamo.it/stories...lia-da-ottobre-5-voli-giornalieri_1319456_11/
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Su Ilva e Alitalia distanze siderali tra 5 Stelle e Pd

fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/ilva-e-alitalia-tutte-invettive-e-divergenze-5-stelle-e-pd-ACcEmif

Lo schema del governo uscente su Alitalia: a che punto siamo

Atlantia, dopo lunghe meline e dichiarazioni contrastanti dei Cinque Stelle, è stata scelta lo scorso 15 luglio dal cda di Fs come partner per far parte della futura Newco insieme alla compagnia americana Delta e al ministero dell’Economia). Nello schema dei grillini il blocco pubblico - Fs e Mef - dovrebbe avere la maggioranza. Ipotesi - almeno finora - contrastata dal Pd come un’intollerabile nazionalizzazione.

Il capogruppo democratico alla Camera ed ex ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, era stato estremamente netto lo scorso 10 luglio. «Lo Stato diventa primo azionista e tanti saluti alle promesse, in particolare del M5S, che “mai più” sarebbero stati usati soldi pubblici per Alitalia - commentava -. La compagnia viene di fatto nazionalizzata. Si scarica sui contribuenti italiani il peso dell’operazione sia attraverso la partecipazione di Ferrovie e ministero dell’Economia sia con il carico sulle bollette energetiche del costo del mancato rimborso del prestito ponte». Per Delrio era un errore coinvolgere Ferrovie, «che non ha alcuna esperienza industriale nel settore aereo, distogliendo l’azienda dalla sua missione di dedicarsi al trasporto regionale e all’alta velocità nel Mezzogiorno».

Tutta la gestione del dossier Alitalia da parte del governo gialloverde, ed in particolare del ministro dello Sviluppo Di Maio, leader grillino, è stata giudicata disastrosa dal Pd. «Dal Ponte di Genova ad Alitalia l’unica certezza è la confusione mentale, politica e l’opportunismo di chi ci sta governando» twittava il 16 luglio il segretario del Partito, Nicola Zingaretti. Lo stesso giorno, commentando il via libera ad Atlantia nella Newco, Matteo Renzi attaccava così il leader grillino definendolo «pazzo incosciente»: «Populista infaticabile, Di Maio ha deciso di attaccare i Benetton sperando di lucrare un po’ di consenso. Speranza vana. Anzi. Alla fine i Benetton hanno salvato Alitalia e salvato persino Di Maio, dimostrando una serietà sconosciuta alla galassia grillina». Ancora il 7 agosto, la capogruppo democratica in commissione Trasporti alla Camera, Raffaella Paita, presentando una interrogazione al presidente del Consiglio, parlava di «doppiezza» e di «una campagna ipocrita fatta di invettive via social» di fronte all’intreccio di scadenze in vista: «Tra il 14 agosto e il 15 settembre e cioè esattamente in un mese si incroceranno le questioni della revoca o rinegoziazione della concessione per Aspi e il closing per dar vita alla nuova cordata per salvare Alitalia».

È in questo clima che i due potenziali nuovi partner di governo dovrebbero trovare una soluzione definitiva e concordata per le due più complesse partite della politica industriale italiana.
 

aa/vv??

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Effettivamente ora vedremo come un eventuale governo fatto da ex nemici tratterà la questione. E ancor di più, la storia del A340 che da mesi pascola a FCO.
 

Farfallina

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Il PD era il nemico zero, che non conta.
Spettacolare battuta, comunque ce ne saranno un bel po' di situazioni zero in caso di governo PD-5s. Non credo che avranno maggiori difficoltà di sintesi di quelle che avevano Lega e 5s in quanto a questo giro sarebbe chiaro che saltasse il governo tornerebbero a fare i loro precedenti lavori… ergo spareranno cazzate ma poi si metteranno d'accordo sulle questioni spinose.

Riguardo ILVA e AZ direi che la fase ormai è avanzata e tornare indietro (salvo ritiri degli offerenti) ritengo sia difficile per un eventuale governo PD-5s.
 

nicolap

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Spettacolare battuta, comunque ce ne saranno un bel po' di situazioni zero in caso di governo PD-5s. Non credo che avranno maggiori difficoltà di sintesi di quelle che avevano Lega e 5s in quanto a questo giro sarebbe chiaro che saltasse il governo tornerebbero a fare i loro precedenti lavori… ergo spareranno cazzate ma poi si metteranno d'accordo sulle questioni spinose.

Riguardo ILVA e AZ direi che la fase ormai è avanzata e tornare indietro (salvo ritiri degli offerenti) ritengo sia difficile per un eventuale governo PD-5s.
Sono d'accordo.
 

Paolo_61

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Spettacolare battuta, comunque ce ne saranno un bel po' di situazioni zero in caso di governo PD-5s. Non credo che avranno maggiori difficoltà di sintesi di quelle che avevano Lega e 5s in quanto a questo giro sarebbe chiaro che saltasse il governo tornerebbero a fare i loro precedenti lavori… ergo spareranno cazzate ma poi si metteranno d'accordo sulle questioni spinose.

Riguardo ILVA e AZ direi che la fase ormai è avanzata e tornare indietro (salvo ritiri degli offerenti) ritengo sia difficile per un eventuale governo PD-5s.
Dopo il bye bye a a Toninelli il gruppo Atlantia potrebbe avere perso molto interesse alla trattativa con il governo
 

FlyKing

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Dopo il bye bye a a Toninelli il gruppo Atlantia potrebbe avere perso molto interesse alla trattativa con il governo
Non sono concorde.
300 milioni sono un buon compromesso per far star buono il governo che verrà sulla questione concessioni, visto che Toninelli è si memoria ormai, ma comunque l’argomento torna alla ribalta grazie a varie anime dei 5s, su tutti, Dibba.
 

nicolap

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Se la faccenda AZ si facesse nuovamente difficile per un'improbabilissima coalizione PD-M5S prepariamoci ad una successiva nuova fase comica guidata da Salvini e Meloni in chiave "L'Ala Littoria se deve da sarvà! Dio lo vuole!"
 

TapiroVolante

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Se la faccenda AZ si facesse nuovamente difficile per un'improbabilissima coalizione PD-M5S prepariamoci ad una successiva nuova fase comica guidata da Salvini e Meloni in chiave "L'Ala Littoria se deve da sarvà! Dio lo vuole!"
Su, per favore, non cominciamo a gridare "'A Lupo, 'A Lupo"...
 

nicolap

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Non è una battuta. Se Atlantia dovesse svincolarsi o se, per qualsiasi ragione X, il nuovo ipotetico governo a guida PD-M5S dovesse avere difficoltà nella soluzione della crisi AZ (cosa altamente probabile, a mio avviso), Lega e FdI strumentalizzerebbero certamente la questione in chiave nazionalista. Non avendo l'onere di portare una soluzione, come hanno fatto sinora con tutto il resto, sarebbe una mossa dall'alto impatto emotivo, senza alcun rischio.
Nemmeno troppo diverso da quello che fece il M5S in campagna elettorale.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
https://www.repubblica.it/economia/...ledi_-234390784/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P2-S1.6-T1

MILANO - Nuovo aggiornamento sul fronte Alitalia. I sindacati sono stati convocati dai commissari straordinari della compagnia mercoledì 28 agosto per un incontro informale. La riunione dovrebbe essere l'occasione per fare il punto sul dossier, alla luce della crisi di governo e in vista della scadenza del 15 settembre per la presentazione dell'offerta vincolante e del piano industriale da parte della cordata composta da Fs, Delta, Atlantia e Mef.
 

TW 843

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Che poi magare appare davvero.

Ah ok...

Giulia Lupo, 8 agosto alle 08:59

Lui è Danilo Toninelli, il miglior ministro che conosca, ma sopratutto una grande persona di un'umanità quasi disarmante.

Umiltà, tanta passione per il Movimento e per il suo ruolo, che ricopre onorando i suoi doveri, sacrificando la sua adorata famiglia, studiando ora dopo ora tutto ciò che deve, seguendo di persona i dossier, e più che spesso risolvendoli.

Lui è il ministro che non dice mai No, perché il primo Sì è quello di voler fare il bene dei cittadini evitando spreco di soldi pubblici, a difesa dell'ambiente e lontano dal malaffare!

Lui è il ministro più vicino ai parlamentari, c'è sempre e risponde sempre!

Una persona vera ed entusiasta e che io stimo come ministro, ma prima di tutto come uomo, come papà di due splendidi bambini, marito di una bellissima moglie, e un amico a cui voglio un gran bene, impossibile non volergli bene... solo chi non lo conosce o ha interessi personali potrebbe dire cose lontane dalla realtà su di lui.

Grazie Danilo per avere sempre la forza innata di dimostrare la tua umanità e serietà!

C’è ancora tanto lavoro da fare. Buon lavoro a te e a tutti noi!
 

TW 843

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Ah ok 2...

Giulia Lupo 30 luglio alle 09:19

NUOVA ALITALIA: FACCIAMO IL PUNTO

Oggi vi vorrei spiegare come si è arrivati alla formazione del consorzio che ora è al lavoro per perfezionare e migliorare, il piano industriale predisposto da Ferrovie per la nuova Alitalia.
Sì, perfezionare e migliorare, con particolare attenzione alla parte di sviluppo.

Partiamo dalla formazione della compagine: Alitalia si porta dietro una storia fatta di successi (purtroppo lontani nel tempo) ma anche grandi problematiche figlie di una mala gestione strategica e operativa nonché di un sistema trasporto aereo nazionale che necessita, diciamo così, di una "aggiustata" perché è tutto fuorché "nazionale" (cioè di difesa dei nostri interessi). Proprio per la situazione in cui versa Alitalia il primo dovere è stato quello di definire un piano di partenza e uno zoccolo duro di potenziali investitori che credesse nel progetto.

Giova ricordare, a tal riguardo, che questo Governo, non quelli di prima, ha ritenuto necessario il coinvolgimento da subito della parte statale. Questo proprio perché crediamo che Alitalia sia un asset strategico del nostro Paese in un settore importante come quello del trasporto aereo. Lo zoccolo duro degli azionisti non poteva e quindi non può che essere pubblico. Alitalia è inserita nel "contatto di Governo" e non per mettere in discussione la sua importanza, ma proprio per rilanciarla all'interno di un sistema Paese.

L'individuazione di FS è stato il primo passo: un passo importante per fare sistema. Le sinergie treno e aereo saranno importanti, così come l'intermodalità.

Il secondo passo è stato il coinvolgimento del MEF a conferma e supporto della strategicità dell'operazione di sistema.

La terza fase è consistita nell'individuazione di un investitore istituzionale: non tornerò più sulle scelte fatte. Ho sempre sostenuto che prima di tutto viene Alitalia, il suo progetto, il sistema; poi tutto il resto.
Personalmente ho sempre tenuto separata Alitalia dalle altre tematiche, qualsiasi esse siano.

In questi giorni i soci individuati si sono messi al lavoro per migliorare il piano di partenza; si sono messi al lavoro per discutere con Delta le migliorie da apportare. Delta che ovviamente tende a volere un controllo in remoto... cosa per altro nota e mai taciuta da chi è del settore... I soci italiani, tra cui Atlantia, devono avere la forza di puntare ad un vero rilancio e questo potrà avvenire solo con nuovi modelli, nuovi schemi di accordi, una flessibilità di movimento nelle alleanze, tali da consentirlo.

Tutto ciò, ovviamente, potrà essere fatto solo individuando subito un CEO che sappia già cosa fare, che abbia una nuova e moderna visione del trasporto aereo, una capacità ri-organizzativa del settore, una conoscenza moderna dei vettori aerei e ovviamente che sappia stare "alla pari" ai tavoli con Delta, come anche con gli altri colossi europei. Un CEO che sia il consulente aeronautico dei consulenti e non viceversa. Basta con le vecchie prime linee. Alitalia ha necessità di una profonda discontinuità con il passato.

Individuati i soci e rimodulato il piano (con la presenza del futuro CEO), stabilito il nuovo perimetro aziendale (volo, handling, manutenzione) seguirá l'offerta vincolante per la New Co. Dopodiché si parlerà di acquisizione di flotta.
Ogni passo andrà fatto con estrema attenzione, anche per non rifare gli errori del passato.

Giustissime le preoccupazioni dei dipendenti, come potrei mai non comprenderle, e sono convinta che proprio partendo da loro si dovrebbe spingere per avere figure del settore, smettendo di credere ad amministratori delegati esterni, pur quanto bravi e con un nome di spessore, come salvatori della patria. Alitalia ne ha già visti di cognomi importanti che una volta entrati in azienda si sono messi a parlare di tutto (e parlando anche bene), assumendo -a volte- anche atteggiamenti da primi della classe. I risultati si sono visti: lauti stipendi, buone uscite da mille e una notte e Alitalia quasi cadavere sulla pista. Sono sicura che molti dipendenti direbbero: no grazie, per questa strada abbiamo già dato!, e poi non c'è tempo per fare le prove. C’è poco tempo e per fare solo concretamente.

Il mese di agosto sarà impegnativo per chi lavora sul dossier Alitalia, e per quanto mi riguarda non abbasserò mai l'attenzione, come sempre ho fatto nel limite del mio ruolo da parlamentare che ben conosce il tema in questione.
 
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