L'Eni per esempio o l'hanno forse venduta stanotte?Tipo? E quali grandi realta' italiche sono ancora italiane? (che non e' la stessa cosa!)
L'Eni per esempio o l'hanno forse venduta stanotte?Tipo? E quali grandi realta' italiche sono ancora italiane? (che non e' la stessa cosa!)
NoPer quanto riguarda Az, alla luce di quanto accaduto, non sarebbe stato meglio che lo Stato avesse sostenuto con 900 milioni, un eventuale suo sviluppo e potenziamento ...??
Mele con pere.L'Eni per esempio o l'hanno forse venduta stanotte?
Si parlava di esempi di aziende italiane.Mele con pere.
OK analizziamo le compagnie europeeCome tutti gli altri paesi che hanno una compagnia aerea di riferimento
Scusami se sono cinico, ma sarebbe vereamente bello!... che tutti noi fossimo un po' più realisti e a spasso coi tempi.
Bene, e torno a dirti che paragonare ENI e Alitalia non ha alcun senso. Cosi' come paragonare Alitalia ed ILVA.Si parlava di esempi di aziende italiane.
La frutta lasciala stare.
IAG non ha niente di politico. BA e' privata dal 1986, Iberia e' privata, Vueling e' privata, Aer Lingus... privata.L'appartenere ad un gruppo non significa automaticamente non essere di riferimento per il paese. IB, per esempio, fa parte di IAG, ma è, e credo resterà ancora per molto, compagnia di riferimento della Spagna. Cos' come Af per la Francia e Klm per l'Olanda, nonostante appartengano ad un unico gruppo.
Sia IAG che AF/Klm sono gruppi nati da un'intesa politica tra stati e non semplici unioni di aziende, su questo converrai con me. Altra cosa è una mera acquisizione come quella che vuole fare Lh con Az.
Infine, a sottolineare il senso che altri danno all'interesse nazionale anche nel trasporto aereo, ricordo che una quota di AF (forse il 15%, non ricordo bene )è ancora in mano al governo di Parigi.
Sono tutte compagnie che fanno utili.L'appartenere ad un gruppo non significa automaticamente non essere di riferimento per il paese. IB, per esempio, fa parte di IAG, ma è, e credo resterà ancora per molto, compagnia di riferimento della Spagna. Cos' come Af per la Francia e Klm per l'Olanda, nonostante appartengano ad un unico gruppo.
Sia IAG che AF/Klm sono gruppi nati da un'intesa politica tra stati e non semplici unioni di aziende, su questo converrai con me. Altra cosa è una mera acquisizione come quella che vuole fare Lh con Az.
Infine, a sottolineare il senso che altri danno all'interesse nazionale anche nel trasporto aereo, ricordo che una quota di AF (forse il 15%, non ricordo bene )è ancora in mano al governo di Parigi.
Se ti riferisci a me (come penso) ti sbagli.Aspetta che in Brasile sorga il sole, poi qualcuno verrà a confutare i tuoi dati (peraltro, in separata sede, la voce già cominciava a circolare).
Bene, e torno a dirti che paragonare ENI e Alitalia non ha alcun senso. Cosi' come paragonare Alitalia ed ILVA.
IAG non ha niente di politico. BA e' privata dal 1986, Iberia e' privata, Vueling e' privata, Aer Lingus... privata.
La piu' grande compagnia aerea in UK per traffico e' Easyjet. Ryanair e' la piu' grossa in Spagna. Norwegian trasporta piu' scandinavi di SAS. L'epoca delle compagnie di bandiera, del controllo pubblico e via dicendo e' fi-ni-ta.
Come al solito traete sempre conclusioni sbagliate, dimostrando difficoltà ad affrontare altri ragionamenti.Sono tutte compagnie che fanno utili.
AZ perde centinaia di milioni da decenni grazie ai nostri politici ed ai nostri governi.
Il governo si è dimostrato incapace di gestire una compagnia aerea, è ora di finirla.
Che ti piaccia o no, visto che di interesse politico ti piace sempre parlare.
+1Bene, e torno a dirti che paragonare ENI e Alitalia non ha alcun senso. Cosi' come paragonare Alitalia ed ILVA.
IAG non ha niente di politico. BA e' privata dal 1986, Iberia e' privata, Vueling e' privata, Aer Lingus... privata.
La piu' grande compagnia aerea in UK per traffico e' Easyjet. Ryanair e' la piu' grossa in Spagna. Norwegian trasporta piu' scandinavi di SAS. L'epoca delle compagnie di bandiera, del controllo pubblico e via dicendo e' fi-ni-ta.
Cito solo la frase di apertura del tuo post, semplicemente per far presente che allora nulla vieta ad AZ di essere 'di riferimento' per l'Italia anche quando diventera' parte del gruppo LH@Londonfog.
L'appartenere ad un gruppo non significa automaticamente non essere di riferimento per il paese.
Vedi, tu puoi dire di non essere d'accordo con 13900, AZ 209 e con me, pero' sarebbe molto piu' cortese se tu dicessi "continuo a non essere d'accordo con voi" anziche' "traete sempre conclusioni sbagliate". Sbagliato e' dedurre che il Tamigi scorre da est a ovest quando, due volte al giorno, la marea letteralmente spinge l'acqua all'indietro. Quando si parla di opinioni - perche' le tue sono opinioni - esiste solo disaccordo e nient'altro,Come al solito traete sempre conclusioni sbagliate, dimostrando difficoltà ad affrontare altri ragionamenti.
Rileggetevi i post con calma.
Buon anno Londonfog :bye::bye::bye::bye::bye::bye::bye:Vedi, tu puoi dire di non essere d'accordo con 13900, AZ 209 e con me, pero' sarebbe molto piu' cortese se tu dicessi "continuo a non essere d'accordo con voi" anziche' "traete sempre conclusioni sbagliate". Sbagliato e' dedurre che il Tamigi scorre da est a ovest quando, due volte al giorno, la marea letteralmente spinge l'acqua all'indietro. Quando si parla di opinioni - perche' le tue sono opinioni - esiste solo disaccordo e nient'altro,
Vorrei inoltre invitarti a leggere cortesemente il mio post dove cito una tua frase di apertura che contraddice tutto quello che stai caldamente sostenendo.
Come si dice in Inglese "those who live in glass houses..."
Già AZ è minuscola di suo, se poi LH le dovesse ridimensionare anche il suo misero lungo raggio, non resterebbe che una piccola compagnia aerea sussidiaria pressoché irrilevante nella scena globale... un po' come il rumore di una scoreggia in mezzo ad un temporale.Paolo Gentiloni rimpiange la proposta fatta da Air France un decennio fa. «Se oggi avessimo sul tavolo quell'offerta la prenderemmo al volo, ma proprio al volo». Manda a dire ai tre pretendenti - Lufthansa, EasyJet, Cerberus - che «le offerte sul tavolo possono essere anche migliorate, per certi versi è necessario». Ma poi ammette, durante la conferenza stampa di fine anno, di augurarsi che «si possa arrivare rapidamente a una soluzione». Si, perché se fosse per lui - e al netto di alcune limature sulla flotta di lungo raggio - Gentiloni avrebbe già venduto Alitalia a Lufthansa. Peccato per il premier che siano i tedeschi a frenare: vogliono trattare con il nuovo governo, non hanno alcuna fretta. Anche se i commissari Gubitosi, Langhi e Paleari hanno smentito la cosa, da Palazzo Chigi spiegano che, in pratica, c’è una sola offerta.
FIUMICINO COME QUINTO HUB. Easyjet guarda soltanto a singoli pezzi della compagnia, soprattutto quelli che le permetterebbero di rafforzarsi a Linate. Il fondo Cerberus, che finora non ha neppure presentato una proposta ufficiale, guarda solo a un’operazione finanziaria. E non è detto che abbia già un compratore. Lufthansa, invece, sarebbe pronta a prendersi tutta Alitalia, non soltanto la parte fly come annunciato in un primo momento. Cioè prendendosi in carico personale e debiti. Pur di chiudere il deal su tutto il vettore, e pur di evitare alle finanze pubbliche la terza bad company in meno di 15 anni, Gentiloni avrebbe accettato quasi tutte le condizioni poste dai tedeschi. E lo stesso avrebbero fatto le banche creditrici (azioniste di maggioranza della compagnia) sui debiti pregressi e pronte a sostenere ancora un’Alitalia targata Colonia così come i sindacati confederali sugli esuberi. Nel piano presentato alle parti Lufthansa accetta di fare Fiumicino il suo quinto hub (dopo Monaco, Francoforte, Zurigo e Bruxelles), ma dimezzando l’operatività. A differenza del passato non ha velleità su Malpensa, ma pretende dal governo di aumentare il suo peso a Linate.
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I tedeschi hanno accettato di comprare Alitalia in toto: la parte fly, dove lavorano oltre 10 mila persone, e quella handling, che ha 3.500 occupati
Sul versante occupazionale, è notizia dell’ultima ora, fa ben sperare governo e sindacati che i tedeschi avrebbero accettato di comprare Alitalia in toto: la parte fly, dove lavorano oltre 10 mila persone, e quella handling, che ha 3.500 occupati. Ma tutto questo ha un prezzo. Intanto i tedeschi pagherebbero una cifra simbolica per le azioni. Quindi avrebbero ottenuto dall’esecutivo di tagliare oltre 2 mila addetti, quasi per la maggioranza assistenti di terra. E al riguardo ci sarebbe anche un via libera di massima dei vertici nazionali di Cgil e Cisl, dopo la promessa di Gentiloni di garantire ammortizzatori sociali più lunghi di quelli previsti dal Jobs Act. Ora si attende una risposta dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Infine Lufthansa avrebbe concordato con Palazzo Chigi di far entrare nuovi partner o di cedere in un secondo momento la parte di azienda che si occuperà di handling.
RESTA IL NODO DEL LUNGO RAGGIO. L’unico nodo ancora aperto riguarderebbe il numero di aeromobili destinati al lungo raggio. Al momento Alitalia ne ha 24 tra Boeing 777 e AirbusA330. Lufthansa vuole puntare sulle tratte extracontinentali (soprattutto verso il Sud America), ma nonostante ciò vuole mettere a terra una decina di questi mezzi. Troppi per il governo e per il potente sindacato Anpac. Ma anche questa questione sarà risolta. Il punto sul quale Gentiloni non riesce a convincere il ceo tedesco Carsten Spohr è la tempestica. Visti gli argomenti sul tavolo (gli ammortizzatori sociali per i lavoratori in esubero, l’operatività sugli scali italiani e le garanzie ai creditori bancari) i vertici di Colonia vogliono trattare con il nuovo governo. Meglio ancora se guidato ancora dallo stesso Gentiloni
http://www.lettera43.it/it/articoli/economia/2017/12/29/lufthansa-alitalia-elezioni/216807/
Che il problema sia alla sorgente non t'ha proprio sfiorato?Come al solito traete sempre conclusioni sbagliate, dimostrando difficoltà ad affrontare altri ragionamenti.
Rileggetevi i post con calma.