Aspetta che in Brasile sorga il sole, poi qualcuno verrà a confutare i tuoi dati (peraltro, in separata sede, la voce già cominciava a circolare).Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
Aspetta che in Brasile sorga il sole, poi qualcuno verrà a confutare i tuoi dati (peraltro, in separata sede, la voce già cominciava a circolare).Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
Sono perdite di start-up, o proprio croniche?Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
Swissport gestisce Alitalia già a Bruxelles se non mi sbaglio, quindi sì a questo punto potrebbe prendere anche Fco o altri scali in Italia. Penso che nessuno ne parla perché se uscisse già fuori che qualcuno ha comprato l'handling, allora sarebbe anche automatica la notizia della vendita a Lufthansa. (Dato che Cerberus avrebbe voluto l'intera compagnia, e una vendita alla sola EasyJet la vedo improbabile per questioni strategiche).Nessuno parla di come stia andando la scelta dell'handling. Un amico romano mi parla da sempre di Swissport come favorita ma non ne ho mai letto dalla stampa.....
Comunque la si chiami, io sarei per avere una compagnia di riferimento per il paese. Come d'altronde tutti gli altri.@AZ1313
Vedi, io metto in discussione il concetto di compagnia di bandiera nel XXI secolo. Il problema della retorica intorno ad AZ e' quello di essere la compagnia che 'porta turisti in Italia', o 'porta a casa gli Italiani all'estero'. A prescindere dalla proprieta', AZ deve diventare la compagnia aerea che ha base a FCO, dove l'Italia diventa parte del branding (classe, qualita' del cibo, servizio, etc.). Questo rappresenta un grosso cambio di mentalita'.
In pratica tutte quelle aperte da EY.Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
La testa a Roma ti ha dato invece gioie e soddisfazioni, orgasmi e gloria?Comunque la si chiami, io sarei per avere una compagnia di riferimento per il paese. Come d'altronde tutti gli altri.
Certo, una che ha la testa in un'altra capitale, non è che mi rassicuri tanto. Ma questo è solo il mio parere.
Poveretti quelli di IB che hanno la testa in IAGComunque la si chiami, io sarei per avere una compagnia di riferimento per il paese. Come d'altronde tutti gli altri.
Certo, una che ha la testa in un'altra capitale, non è che mi rassicuri tanto. Ma questo è solo il mio parere.
Nel 2018, con la globalizzazione e la Comunità Europea, che senso ha parlare di compagnia aerea di riferimento per il paese?Comunque la si chiami, io sarei per avere una compagnia di riferimento per il paese. Come d'altronde tutti gli altri.
Certo, una che ha la testa in un'altra capitale, non è che mi rassicuri tanto. Ma questo è solo il mio parere.
La PEK non è una novità, ICN è stata ridotta di una frequenza, SCL tratta lunga ma ''sottile'' e rischiosa, MEX probabilmente sconta l'inverno e il fatto che MEX-FCO abbia limitazioni. HAV è nata ieri e non la considererei per il momento.Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
La ICN non mi sorprende considerando i numerosi aumenti di KE e OZ su FCO. Il volo AZ se non ricordo male mi pare si sia ridotto ad un misero 3xw.Alcune rotte LR risultano in perdita:
SCL/ICN/PEK/HAV/MEX
Peccato che la cosa riguardi solo l'Italia. Gli altri fanno un po come gli pare.Nel 2018, con la globalizzazione e la Comunità Europea, che senso ha parlare di compagnia aerea di riferimento per il paese?
Per quanto riguardi Az, certo che no. Tuttavia ci sono altri esempi di buona gestione e di grande capacità nell'affrontare e vincere sfide che a moli sembravano ardue. Se siamo sempre una potenza economica occidentale qualche ragione ci deve essere??La testa a Roma ti ha dato invece gioie e soddisfazioni, orgasmi e gloria?
Non intendo assolutamente polemizzare, ma mi permetto di allargare un momento la mia visione economica, anche se in maniera molto sintetica perché si andrebbe OT e perché ho da lavorare e non posso soffermarmi, però posso aggiungere che, a mio modesto parere, il mercato dovrebbe fare selezione naturale, per cui da sempre sono contrario all'uso della CIG, non parliamo poi per le imprese che ne hanno abusato negli anni (AZ è una di queste, ma è in "buona compagnia" con grossi gruppi privati). Mi fermo e non tocco più l'argomento. CiaoPeccato che la cosa riguardi solo l'Italia. Gli altri fanno un po come gli pare.
Il fantomatico "interesse nazionale sul trasporto aereo", ad oggi in Italia non l'ha mai elaborato nessuno. Forse negli anni '60 qualcuno in IRI aveva pensato a qualcosa del genere, ma in modo molto generico e sulla spinta del boom economico. Poi il vuoto.Piuttosto quello che si dovrebbe inserire nella trattativa con chiunque sia interessato e’ la golden share a favore dello stato italiano. Che vi sia un interesse nazionale nel trasporto aereo e’ indubbio e che lo stato possa intervenire laddove l’interesse pubblico venisse compromesso e’ più che giusto
Quoto, inclusi apostrofi, virgole e punti.Il fantomatico "interesse nazionale sul trasporto aereo", ad oggi in Italia non l'ha mai elaborato nessuno. Forse negli anni '60 qualcuno in IRI aveva pensato a qualcosa del genere, ma in modo molto generico e sulla spinta del boom economico. Poi il vuoto.
Io sono un forte sostenitore della necessità di definire e sostenere l'interesse nazionale, e, in teoria, anche quello del trasporto aereo. Ma non certo per dare continuità al modello di AZ che abbiamo ed abbiamo avuto, costruito su interessi politici e sindacali e sulla rendita di posizione del personale navigante. Questo non è interesse nazionale, è interesse privato.
Tipo? E quali grandi realta' italiche sono ancora italiane? (che non e' la stessa cosa!)Per quanto riguardi Az, certo che no. Tuttavia ci sono altri esempi di buona gestione e di grande capacità nell'affrontare e vincere sfide che a moli sembravano ardue. Se siamo sempre una potenza economica occidentale qualche ragione ci deve essere??
Commento non polemico. Cosa vuoi dire con "Come d'altronde tutti gli altri"?Comunque la si chiami, io sarei per avere una compagnia di riferimento per il paese. Come d'altronde tutti gli altri.
Certo, una che ha la testa in un'altra capitale, non è che mi rassicuri tanto. Ma questo è solo il mio parere.
Quotone galattico, anche se purtroppo le tendenze attuali mirano ad un ritorno delle citta' stato piu' che a una globalizzazione.Nel 2018, con la globalizzazione e la Comunità Europea, che senso ha parlare di compagnia aerea di riferimento per il paese?
Nessuno vorrebbe continuità nell'attuale modello, ci mancherebbe. Sarebbe da masochisti, da pazzi! Quello che cerco di dire da tempo oramai è che il paese non può e non deve uscire dal settore e relegare tutto "al mercato". Il fatto che Az sia fallita n volte non può impedire di trovare un'altra strada, imparando dagli altri, copiando gli altri, rubando manager e modelli . . . e soprattutto investendo soldini.Il fantomatico "interesse nazionale sul trasporto aereo", ad oggi in Italia non l'ha mai elaborato nessuno. Forse negli anni '60 qualcuno in IRI aveva pensato a qualcosa del genere, ma in modo molto generico e sulla spinta del boom economico. Poi il vuoto.
Io sono un forte sostenitore della necessità di definire e sostenere l'interesse nazionale, e, in teoria, anche quello del trasporto aereo. Ma non certo per dare continuità al modello di AZ che abbiamo ed abbiamo avuto, costruito su interessi politici e sindacali e sulla rendita di posizione del personale navigante. Questo non è interesse nazionale, è interesse privato.
Come tutti gli altri paesi che hanno una compagnia aerea di riferimentoCommento non polemico. Cosa vuoi dire con "Come d'altronde tutti gli altri"?
Quotone galattico, anche se purtroppo le tendenze attuali mirano ad un ritorno delle citta' stato piu' che a una globalizzazione.