Thread Alitalia - Agosto/Settembre 2017


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ripps

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17 Giugno 2017
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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Lo spezzatino di Alitalia sta per essere servito. Il bluff del governo e dei commissari sulla “vendita in blocco” di Alitalia è ormai smascherato.

Nessuna delle manifestazioni d’interesse presentate da altre compagnie per la disastrata azienda in amministrazione straordinaria è diretta ad acquistare l’intera attività, da quanto si apprende da indiscrezioni. Non è solo Ryanair, come ha detto nei giorni scorsi l’a.d. Michael O’Leary, a volere solo una parte delle attività di volo.

Anche Lufthansa, easyJet, Etihad e l’asse tra Delta ed Air France sono interessati solo all’attività di volo. Anzi, l’interesse riguarda solo una parte dell’attività di volo, non certo la totalità dei naviganti e tutti i 123 aerei della flotta. Secondo indiscrezioni l’interesse riguarderebbe intorno a 60-70 aerei. Ryanair avrebbe ipotizzato 90 jet (ma forse O’ Leary ha esagerato, per farsi pubblicità, come avviene spesso con le sue esternazioni). Dei 12mila dipendenti, solo 6mila sono impiegati nelle attività di volo, pertanto se venisse venduto solo questo pezzo ci sarebbe il rischio di almeno 6mila esuberi tra attività di terra, uffici centrali e altri settori non legati al volo. Ma anche tra piloti e assistenti di volo ci sarebbero esuberi.



Un interesse più ampio, almeno per l’intera attività di volo, sarebbe stato formulato dal fondo americano Elliott, ma non si conosce nei dettagli la proposta di Paul Singer, che peraltro essendo di nazionalità extra-Ue non potrebbe comprare da solo la compagnia, perché la sua quota azionaria non potrebbe superare il 49,9 per cento, pena la perdita dei diritti di volo di Alitalia. L’altra incognita è la cinese Hainan Airlines, del gruppo Hna, che peraltro essendo a sua volta extra-europea sarebbe soggetta allo stesso tetto del 49,9% che riguarda Elliott o soggetti non Ue.

La probabilità di uno spezzatino era stata segnalata da Poteri Deboli già in un articolo del 6 giugno scorso, alla scadenza del termine per inviare le prime manifestazioni d’interesse (“Le spoglie di Alitalia tra interessi di tedeschi, americani e cinesi”). I ministri Graziano Delrio e Carlo Calenda hanno vagheggiato di una vendita unitaria di Alitalia, ma evidentemente su basi illusorie, fingendo di non sapere _ le elezioni si stanno avvicinando tristi ed è meglio non evocare tristi scenari _ che l’interesse per la compagnia decotta (a causa di una cattiva gestione) riguarda solo pezzi dell’attività.



Hanno parlato dell’intenzione di vendere in blocco anche i commissari, a partire da Luigi Gubitosi, il più loquace del terzetto che comprende anche il professore universitario Stefano Paleari e l’occupatissimo professore di economia aziendale, commercialista, valutatore di aziende, presidente di società (come Beni Stabili) e collegi sindacali (Acea), nonché titolare di molti altri incarichi, Enrico Laghi. Intenzione legittima, ma mentre parlavano i commissari non potevano già non sapere quale fosse il reale interesse manifestato nelle proposte preliminari di acquisto.

La conferma che senza spezzatino difficilmente si potrebbe trovare qualcuno disposto a comprare una parte di Alitalia è venuta dal secondo bando di gara, pubblicato il primo agosto scorso, firmato proprio dai tre commissari. Il secondo bando dice che le manifestazioni d’interesse e le offerte d’acquisto possono essere dirette “alle attività aziendali unitariamente considerate” e questo si chiama “Lotto Unico”, oppure possono essere dirette alle sole “attività aviation” (cioè il “Lotto Aviation”) o alle “attività di handling” (“Lotto Handling”), che comprende i servizi di assistenza a terra a terzi in aeroporto, soprattutto a Fiumicino. Il “Lotto Aviation”, precisa il bando, è composto dalle “attività di trasporto aereo (…) ivi comprese le manutenzioni”.

Questo bando non esclude che vi siano offerte per l’intero perimetro di attività, ma è assai improbabile che queste vi siano. E comunque finora manifestazioni d’interesse di questa ampiezza non ci sono state. Anche i principali sindacati semvrano rassegnati ad accettare lo spezzatino. L’unico che lancia allarmi contro il rischio spezzatino è la Confederazione Unitaria di base (Cub Trasporti), insieme ad Aircrewcommittee, che chiameremo Acc. Le due entità hanno proclamato uno sciopero di 24 ore il 29 settembre del comparto aereo-aeroportuale-indotto. In un comunicato dal titolo “I commissari Az preparano lo spezzatino: Calenda e il disco-incantato della vendita di Alitalia”, Cub Trasporti-Acc affermano che “vogliono separare “Aviation” e “Handling”: un progetto che parte da lontano”, ricordando appunto il bando del primo agosto, che autorizza la vendita separata delle attività.





Il comunicato di Cub Trasporti-Acc parla anche di un’ipotesi di ulteriore spezzatino nelle attività informatiche di Alitalia che starebbe prendendo corpo. Cub Trasporti e Acc sostengono che “sono diverse le operazioni che i commissari stanno capitanando per facilitare la dismissione di interi settori come nel caso dell’It Az o meglio di quanto resta della Divisione informatica Az dopo la sua parziale cessione del 2014 ad Ibm. I commissari Az, nonostante abbiano accertato che la decisione di Etihad di imporre l’abbandono di arco e l’utilizzo di Sabre abbia quintuplicato i costi ed abbattuto i livelli qualitativi di servizio allo scalo, non hanno mai messo in discussione la cessione a terzi dell’It Az, né tantomeno hanno abbandonato l’utilizzo indiscriminato di consulenze ed appalti, che invece da un paio d’anni nella Divisione informatica Az sono fioriti. Un malcostume emerso che merita azioni di responsabilità e/o approfondimenti della Procura della Repubblica.”

“E’ infatti di questi giorni la notizia della preparazione da parte degli stessi commissari Az _ affermano Cub Trasporti e Acc _ di un bando per la cessione delle attività (… senza i dipendenti) di sviluppo e manutenzione del software applicativo Az a società terze, per sostituire coloro che sono stati sospesi e quelli che lo saranno a breve. Non è un caso infatti che proprio tali società esterne si stanno prodigando per “ingaggiare” ed assumere gli informatici Az in cigs, ovviamente a condizioni al ribasso e senza garanzie per il loro futuro.”

Non ci sono state reazioni né commenti dei commissari di Alitalia a queste affermazioni. Inoltre, secondo Cub Trasporti e Acc, “tutto ciò è un modello di gestione delle dismissioni che i commissari Az adotteranno presto anche per quanto riguarda il futuro del call-center, dell’amministrazione e di altri settori, coinvolgendo quindi anche le aree operative”.



Restiamo in attesa di conoscere reazioni ed eventuali smerntite di Gubitosi, Paleari e Laghi, a cui daremo ospitalità. Intanto i commissari hanno nominato nuovi dirigenti, in sostituzione di dirigenti licenziati. Il nuovo direttore risorse umane, lo ha rivelato nei giorni scorsi Avionews, è Luciano Sale, attuale capo del personale di Wind-Tre, dirigente vicino a Gubitosi, che è stato a.d. di Wind. Sale prende il posto di Antonio Cuccuini. E’ in arrivo come direttore commerciale Fabio Lazzerini, che dal 2013 era direttore generale per l’Italia di Emirates, ha scritto oggi il Corriere della sera. In luglio il dirigente interno Massimo Iraci è stato nominato accountable manager, al posto di Giancarlo Schisano, per 12 anni direttore operazioni, dimessosi in seguito a contrasti con Gubitosi.

Una domanda per Gubitosi, Laghi e Paleari e i nuovi dirigenti: poiché Alitalia è in vendita e, almeno sulla carta, dovrebbe essere ceduta entro la fine dell’anno (obiettivo sul quale abbiamo molti dubbi), come fa ad assumere dirigenti dall’esterno? I nuovi manager hanno clausole paracadute con la garanzia di una robusta buonuscita qualora restino senza lavoro tra pochi mesi? Oppure Gubitosi & C. hanno assicurato ai nuovi assunti che Alitalia non sarà venduta a breve e quindi il loro nuovo posto di lavoro sarà davvero di lungo termine? Del resto, con le elezioni politiche previste nella prima metà del 2018, sono davvero in pochi a credere che Alitalia si a venduta entro quest’anno. Dopo il voto, lo spezzatino forse sarebbe più digeribile.

Gianni Dragoni - Poteri Deboli
 

berioz

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

In pratica l'attuale JV che hanno fatto di tutto per blindare ora va stretta anche ad AF-KL che vorrebbe sviluppare una nuova versione con DL e VS ma evidentemente come AZ non ne può uscire anche gli altri non possono uscirne senza l'approvazione anche di AZ.
Il punto è proprio questo: l'unica che può uscirne grazie alle norme sull'a.s. che sono riconosciute in tutta UE e negli USA è proprio Alitalia.
Io non credo affatto al dichiarato disinteresse dei francesi per l'epilogo della vicenda az.
Secondo me nessuno più di loro ha interesse che az resti ai vecchi soci e, probabilmente, pur di favorire questo epilogo sono disposti a qualche concessione in tema di JV.
 

EdoC

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Ripps nessun pazzo si prenderebbe Az così com' e ora.
È possibile che vengano fatto offerte sul settore volo per intero : in questo caso potrebbero anche accettarle. Altrimenti si rischia quanto detto prima, con gli ex creditori che tornano al comando con un appoggio, indiretto, del governo dopo che i commissari abbiano abbassato i costi (carburante, leasing, taglio di dirigenti e personale).
Prima delle elezioni ritengo altamente improbabile una vendita spezzatino, e credo che l' AS andrà avanti, almeno, fino a primavera inoltrata.
Sarebbe interessante conoscere i risultati del Q3, considerando il Q2 come negativo anche a causa del post referendum e dell' incertezza.
 

berioz

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27 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Ripps nessun pazzo si prenderebbe Az così com' e ora.
È possibile che vengano fatto offerte sul settore volo per intero : in questo caso potrebbero anche accettarle. Altrimenti si rischia quanto detto prima, con gli ex creditori che tornano al comando con un appoggio, indiretto, del governo dopo che i commissari abbiano abbassato i costi (carburante, leasing, taglio di dirigenti e personale).
Prima delle elezioni ritengo altamente improbabile una vendita spezzatino, e credo che l' AS andrà avanti, almeno, fino a primavera inoltrata.
Sarebbe interessante conoscere i risultati del Q3, considerando il Q2 come negativo anche a causa del post referendum e dell' incertezza.
Se l'obiettivo del governo, così come sembrerebbe dalla scelta dei commissari, è quello di restituire l'azienda ai creditori, risulta sostanzialmente impossibile formulare un'offerta migliorativa che dovrebbe quanto meno prevedere il rimborso di 1,1 mld di debiti finanziari e 650 mln di prestito statale.
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Se l'obiettivo del governo, così come sembrerebbe dalla scelta dei commissari, è quello di restituire l'azienda ai creditori, risulta sostanzialmente impossibile formulare un'offerta migliorativa che dovrebbe quanto meno prevedere il rimborso di 1,1 mld di debiti finanziari e 650 mln di prestito statale.
Con i 600 milioni più interessi da pagarsi in pre-deduzione. Probabilmente l'unica possibilità per i creditori di prendere qualcosa è che i commissari riescano a dare un equilibrio ad AZ, convertire quindi i crediti in azioni (a questo punto anche lo Stato potrebbe convertire il credito del prestito ponte in azioni) e poi eventualmente vendere le proprie quote (banche e Generali) in futuro ad altri soggetti (che è poi quanto ipotizzi da tempo).
Questo piano, che probabilmente è quello maggiormente gradito al governo e che salva un perimetro aziendale più ampio, prevede diverse difficoltà di base:
- Riuscire a perseguire un equilibrio finanziario e dopo varie cessioni grazie all'AS e al cambio quasi integrale dei dirigenti mancano gli interventi sul personale e il capitolo macchine che inevitabilmente saranno l'ultimo punto e che più saranno peggiorative le condizioni espresse nella gara e più sarà facile ottenerle.
- Ottenere la volontà dei creditori (ex soci e non) ad andare avanti come azionisti (perché servono comunque investimenti sulla flotta a lungo raggio per pensare ad una sostenibilità nel medio-lungo periodo se anche riuscissero a raddrizzare la baracca nel breve periodo).

La volontà di andare in questa direzione traspare, altrimenti la tireranno lunga fin dopo alle elezioni e poi il nuovo governo risolverà la questione ognuno con la propria ricetta a partire dalla nazionalizzazione nel caso di vittoria dei 5 stelle.
 

berioz

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Con i 600 milioni più interessi da pagarsi in pre-deduzione. Probabilmente l'unica possibilità per i creditori di prendere qualcosa è che i commissari riescano a dare un equilibrio ad AZ, convertire quindi i crediti in azioni (a questo punto anche lo Stato potrebbe convertire il credito del prestito ponte in azioni) e poi eventualmente vendere le proprie quote (banche e Generali) in futuro ad altri soggetti (che è poi quanto ipotizzi da tempo).
Questo piano, che probabilmente è quello maggiormente gradito al governo e che salva un perimetro aziendale più ampio, prevede diverse difficoltà di base:
- Riuscire a perseguire un equilibrio finanziario e dopo varie cessioni grazie all'AS e al cambio quasi integrale dei dirigenti mancano gli interventi sul personale e il capitolo macchine che inevitabilmente saranno l'ultimo punto e che più saranno peggiorative le condizioni espresse nella gara e più sarà facile ottenerle.
- Ottenere la volontà dei creditori (ex soci e non) ad andare avanti come azionisti (perché servono comunque investimenti sulla flotta a lungo raggio per pensare ad una sostenibilità nel medio-lungo periodo se anche riuscissero a raddrizzare la baracca nel breve periodo).

La volontà di andare in questa direzione traspare, altrimenti la tireranno lunga fin dopo alle elezioni e poi il nuovo governo risolverà la questione ognuno con la propria ricetta a partire dalla nazionalizzazione nel caso di vittoria dei 5 stelle.

Se più o meno i commissari riescono a raddrizzare la barca io scommetterei su uno swap con azioni Air France. Facile così far digerire la presenza dello stato italiano nella grande holding visto che c'è già quello francese. A meno che MOL che vede sempre più lungo degli altri non sorprenda.
In effetti l'Italia nel rapporto tra voli lungo raggio e bacino di utenza è forse all'ultimo posto al mondo. Per molti questo significa che è un suicidio investirvi, per pochi un'opportunità dove rischiare.
 

EdoC

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

MOL e AF per me non sono opzioni neanche lontanamente possibili.
Gli ex creditori (EY + governo) o LH (solo sul volo e a condizione di lasciare il marchio Az) sono le uniche alternative al fallimento o alla nazionalizzazione (che spero non arriveranno è in ogni caso non prima delle elezioni).
 

berioz

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

MOL e AF per me non sono opzioni neanche lontanamente possibili.
Gli ex creditori (EY + governo) o LH (solo sul volo e a condizione di lasciare il marchio Az) sono le uniche alternative al fallimento o alla nazionalizzazione (che spero non arriveranno è in ogni caso non prima delle elezioni).
Si' certo, mi stavo riferendo alla fase successiva perché le azioni delle banche sarebbero in vendita dal giorno successivo
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Si' certo, mi stavo riferendo alla fase successiva perché le azioni delle banche sarebbero in vendita dal giorno successivo
A quel punto, essendo una quota non di controllo, con lo Stato Italiano a fare da bilancia potrebbe anche essere più facile da piazzare la partecipazione in AZ, ma al momento è fantaaviazione, considera che non è avvenuto con EY molto vicina ad AF-KL tanto che si vociferava di entrata in Skyteam e acquisto di una quota in AF-KL, più difficile ora con EY che flirta con LH e in un progetto del genere avresti un capitale a occhio 35% Stato, 15% Generali, 25% banche, 25% EY.
 

Marco Clemente

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

A quel punto, essendo una quota non di controllo, con lo Stato Italiano a fare da bilancia potrebbe anche essere più facile da piazzare la partecipazione in AZ, ma al momento è fantaaviazione, considera che non è avvenuto con EY molto vicina ad AF-KL tanto che si vociferava di entrata in Skyteam e acquisto di una quota in AF-KL, più difficile ora con EY che flirta con LH e in un progetto del genere avresti un capitale a occhio 35% Stato, 15% Generali, 25% banche, 25% EY.
Con questa compagine societaria, e un'azienda piú sostenibile vendere le quote sarebbe sicuramente più remunerativo ...
 

DusCgn

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

FABIO LAZZERINI NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE ALITALIA!

Un fulmine a ciel sereno; Fabio Lazzerini, direttore generale (-ex) di Emirates in Italia e consigliere delegato di Enit, cambia casacca e, dai petrodollari degli emiri del Golfo va…dalle casse esangui di Alitalia, in qualità di direttore commerciale. Un salto nel buio o lui sa cose che noi umani non sappiamo? (Tranquilli, Emirates non si compra Alitalia…o forse sì?). Certamente questo nuovo ruolo di Fabio è più consono al suo impegno nell’Enit, anche se Lazzerini ha sempre tenuto a sottolineare che, come Emirates, porta “tantissimi turisti nel nostro paese”.

FABIO LAZZERINI NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE DI ALITALIA. IL SUO CURRICULUM

Lazzerini ha un trascorso lavorativo che si è sempre diviso tra nuove tecnologie e travel. Dalla sua Monza va in Digital Equipment Italia, azienda mondiale del settore Ict, per approdare in Autodesk e in Neopost Italia, per poi entrare nel mondo travel in qualità di amministratore delegato e direttore generale di Amadeus Italia, da cui passa, nel 2013, ai vertici di Emirates Italia, dove, in quattro anni, lancia il volo Milano-New York, il Bologna-Dubai e si rafforza su tutta la penisola. Nel 2015 la scommessa della nuova Enit in qualità di consigliere delegato, ruolo che ha fatto storcere la bocca a diverse persone.

Ora in Alitalia la sfida del rilancio di un brand del made in Italy, magari insieme a Enit. Ma sotto quale cappello potrà muovere i suoi fili commerciali? Si dovrà aspettare novembre. E, probabilmente, anche dopo.

Intanto per sostituire temporaneamente Lazzerini, il vettore emiratino ha chiamato Thierry Aucoc, senior vice president commercial operations Europe & Russian Federation della compagnia, che ha assunto ad interim la carica di general manager Italia.


Ecco come commenta il suo addio a Emirates lo stesso Lazzerini su Facebook (a proposito Fabio, ritorna a gridare Forza Inter!)

http://www.missionline.it/fabio-lazzerini-nuovo-direttore-commerciale-di-alitalia/
 

berioz

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

A quel punto, essendo una quota non di controllo, con lo Stato Italiano a fare da bilancia potrebbe anche essere più facile da piazzare la partecipazione in AZ, ma al momento è fantaaviazione, considera che non è avvenuto con EY molto vicina ad AF-KL tanto che si vociferava di entrata in Skyteam e acquisto di una quota in AF-KL, più difficile ora con EY che flirta con LH e in un progetto del genere avresti un capitale a occhio 35% Stato, 15% Generali, 25% banche, 25% EY.
Con questo scenario ritengo che uno swap con azioni air france verrebbe accolto favorevolmente da tutti. Un azionariato 65 per cento Air France e 35 per cento stato avrebbe il favore di tutti. A loro volta, non credo che ai francesi darebbe alcun fastidio avere come nuovi soci le banche italiane, generali ed etihad.
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Con questo scenario ritengo che uno swap con azioni air france verrebbe accolto favorevolmente da tutti. Un azionariato 65 per cento Air France e 35 per cento stato avrebbe il favore di tutti. A loro volta, non credo che ai francesi darebbe alcun fastidio avere come nuovi soci le banche italiane, generali ed etihad.
Non credo che i francesi puntino ad inglobare AZ nel loro gruppo,lo avrebbero fatto in diverse occasioni. Diversa la questione di una quota minoritaria di concambio come fatto nelle ultime alleanze, ma va considerato come EY in questo momento abbia rapporti ai minimi storici con AF-KL. Stiamo comunque discutendo di fantaviazione, per arrivare a tale scenario devono prima verificarsi diverse condizioni.
 

belumosi

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Mi sembrano scenari improbabili. AZ non è minimamente risanata e se i vecchi soci convertissero i debiti in azioni, avrebbero nuovamente il "privilegio" di dover tornare a ripianare debiti dalla mattina successiva.
Il possesso di AZ (forse) potrebbe avere un valore strategico per qualche grande compagnia UE. Ma con le mani libere e sicuramente senza lo stato italiano come convitato di pietra.
 

belumosi

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Lo sai per certo avendo visto i dati contabili o è solo una tu supposizione?
Lo so per certo perchè non credo ai miracoli aviatori. I dati diffusi dagli stessi commissari, quelli di LIN e FCO, gli yield ridicoli sul nazionale e le minime variazioni di network e mix flotta, non rendono plausibile in nessun caso che AZ possa quanto meno chiudere un bilancio in pareggio.
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Mi sembrano scenari improbabili. AZ non è minimamente risanata e se i vecchi soci convertissero i debiti in azioni, avrebbero nuovamente il "privilegio" di dover tornare a ripianare debiti dalla mattina successiva.
Il possesso di AZ (forse) potrebbe avere un valore strategico per qualche grande compagnia UE. Ma con le mani libere e sicuramente senza lo stato italiano come convitato di pietra.
Non mi esprimo sulla parte contabile (in realtà i conti dovrebbero essere migliorati, ma difficile dire di quanto), per il resto quoto in pieno. Non vedo quale vantaggio avrebbe una compagnia estera ad avere come socio lo stato italiano, mentre gli svantaggi sarebbero evidenti (ingerenze politiche, maggior potere del sindacato, costante tentazione del "tanto peggio tanto meglio" con la prospettiva della nazionalizzazione).
 

ripps

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

È proprio un matrimonio che non si deve fare quello tra Alitalia e Air France. Anche stavolta, come in passato, non sembrano esserci le condizioni perché le due grandi compagnie di bandiera possano essere accorpate. «Non siamo candidati nel recupero di compagnie che sono in situazioni complicate di ristrutturazione»: così Jean-Marc Janaillac, Ceo di Air France-Klm, risponde a un’intervista di Les Echos alla domanda se la compagnia francese sia interessata ad acquisire Alitalia, sia l’intera compagnia che alcune sue attività. Escluso, per gli stessi motivi, ogni tipo di interessamento per Air Berlin, altra società di Etihad in difficoltà. Non bisogna dimenticare che la vendita di Alitalia entra nel mese clou. Il 15 settembre infatti scade il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse mentre il 2 ottobre quello per le offerte vincolanti. Successivamente è prevista un’ulteriore fase di negoziazione che scadrà il 5 novembre per migliorare le offerte vincolanti presentate. Dopo questa data quindi si dovrebbe conoscere il nome del nuovo o dei nuovi propietari di Alitalia. Sì perche, anche se il Governo spera di vendere la compagnia per intero, il bando prevede due possibili soluzioni: la vendita unitaria o, in alternativa, la cessione in due lotti «aviation» e «handling» a due soggetti distinti. Dopo aver analizzato nel dettaglio i dati riguardanti l’ex compagnia di bandiera, i potenziali acquirenti potranno fare la loro offerta, questa volta vincolante, entro il 2 ottobre. Finora sono nove i gruppi che hanno presentato offerte non vincolanti: Ryanair, Lufthansa ed EasyJet, presenti anche fondi di investimento statunitensi. Dei nove pretendenti, sei sarebbero interessati alla parte aviation (aerei, rotte, slot, dipendenti) e tre per l’handling, i servizi per l’assistenza a terra agli aerei e ai passeggeri. Il prossimo 11 ottobre invece il Tar del Lazio dovrà decidere se bloccare il commissariamento di Alitalia adottato, lo scorso maggio, dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo il ricorso del Codacons.


Corriere della Sera
 

Farfallina

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Re: Thread Alitalia - Agosto 2017

Lo sai per certo avendo visto i dati contabili o è solo una tu supposizione?
Quoto il primo messaggio per comodità ma vale per tutti, ovvio che AZ non è risanata oggi, la speranza è che sfruttando i poteri dell'AS abbiano posto le basi per una revisione dei costi che come sottolineavo manca almeno di due punti fondamentali e che eventualmente dovranno essere trattati per ultimi nel caso si concretizzi veramente l'opzione che Berioz ci ha proposto. Se l'opzione ipotizzata da Berioz non si concretizza la questione leasing e quella delle lacrime e sangue ai dipendenti la porteranno avanti gli eventuali acquirenti.

Se ricordate ieri avevo messo questa è solo una delle premesse necessarie.
 
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