Alitalia, il CdA vara il nuovo Piano


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Cosa tocca fare per cercare di ammansuirsi i sindacati! Far finta di una svista di una slide sbagliata. Dar la colpa all'advisor, tra l'altro pagato profumatamente. E lanciare sul piatto l'appetibile ed improvviso raddoppio dell'espansione del lungo raggio.
Possibile pure che, se le organizzazioni sindacali continuano a far orecchio da mercante, la settimana prossima le macchine di lungo passino a 20, dando la colpa al primo malcapitato di turno.
 
Come ebbi modo di dire Alitalia non verra' mai fatta fallire...costi quel che costi.

Questo è fra tutti l'atteggiamento più pericoloso. Alitalia deve poter fallire come qualunque società privata, altrimenti è destinata ad essere un pozzo senza fondo.
Per altro è questa certezza che ha portato alla battaglia delle mutande nipponiche e alle divise alla fiamma ossidrica.
 
È' anche un modo per sottolineare che in questo momento parlare di nuovi aerei non ha senso e, soprattutto, trattasi di decisione aziendale completamente separata dalla riduzione di costi che non può rappresentare una merce di scambio nella trattativa con i sindacati. In altri termini, trattasi di informazione fornita a solo titolo di cortesia su una materia di cui i sindacati non devono impicciarsi.
Ni. La promessa di nuovi a/m di lungo raggio serve anche come merce di scambio con i sindacati. Accetta gli esuberi oggi, perché fra tre anni si parla di assunzioni (14 WB richiedono molto più personale - a parte forse i piloti - di 20 NB)
 
Il problema è che se fallisce i soldi spesi dallo Stato per le migliaia di CIG saranno molti di più di un eventuale prestito ponte. È un incubo.
 
Da notare che gli amiconi di EY potrebbero utilizzare esclusivamente dei loro aerei sulle MXP-AUH e FCO-AUH, liberando un paio di WB che AZ potrebbe usare altrove.
 
Da notare che gli amiconi di EY potrebbero utilizzare esclusivamente dei loro aerei sulle MXP-AUH e FCO-AUH, liberando un paio di WB che AZ potrebbe usare altrove.
Il problema di AZ è aumentare il lungo raggio ma è bloccata sul nord Atlantico. Liberare delle macchine servirebbe solo ad avere la necessità di più esuberi. Fra l'altro sono rotte per le quali EY contribuisce al rischio d'impresa. Prendere in leasing un aereo non è cosa costosa in se, quello che costa è l'avviamento delle nuove rotte.
 
Il problema è che se fallisce i soldi spesi dallo Stato per le migliaia di CIG saranno molti di più di un eventuale prestito ponte. È un incubo.
Economicamente forse , politicamente di certo.
Il problema è che probabilmente 200 mln non bastano né basteranno, perché le Banche non sembrano minimamente convinte del piano che è fragilissimo.
Basti pensare le tempistiche : puoi fare un piano che preveda alla vigilia dell'estate ( cioè della migliore stagione aereonautica ) 2000 esuberi e con lo start up di un complesso piano che prevede cambiamenti radicali senza una fase di progettazione seria ?
La risposta è no perché il Sindacato ha un arma molto forte nella contrattazione e uno start up così ideato senza capo né coda ( le pulizie ogni 4 tratte ....da aprile ) è destinato all ' insuccesso. Non c'è un piano credibile.
 
Credo che tutta la classe manageriale e imprenditoriale italiana sia una barzelletta bella e buona. Pur non operando nel settore di cui sono solo appassionato mi rendo conto di quanta similitudine ci sia. A volte credo che persone con la seconda elementare abbiano una visione più ampia del mondo o semplicemente fa comodo che sia così ovvero mandare la baracca avanti a aiutini e simili piuttosto che rimboccarsi le maniche. Parlo da semplice appassionato e la mia è una semplice opinione priva di offese anzi sono molto vicino al personale di Az navigante e non.

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La spiegazione più logica è un aumento delle ore di volo con conseguente crescita di tutti i costi variabili (dal personale al carburante alla manutenzione). In parte spiegabile con i 2 wb in più ma a logica derivante da uno sfruttamento più intesivo dei NB (i famosi 8 settori al posto di 6).

Ho pensato la stessa cosa, ma le cifre mi sembrano eccessive. Il maggior utilizzo dei NB farà da contraltare alla messa a terra di 20 macchine, mentre il revenue in aumento di 159 M€ nel 2017, sembra non compensare i "nuovi costi" emersi, cosa che invece avverrebbe nel 2018. Boh...


Mettendo insieme il tutto si agirebbe sull'incremento dei volumi (numero ore volo complessive, densificazione,
aumento load factor) nonostante la riduzione dei 20 aerei (i wet lease sono nel conteggio?) e riduzione dei prezzi dei biglietti.

La riduzione dei prezzi dei biglietti (da applicare a tutti i biglietti e non solo alla componente aggiuntiva) riducono i margini e quindi
i costi starebbero allo stesso livello del 2016.

Anche io sono convinto che c'è qualcosa che non torna (riserve che la direzione alitalia puo' giocare in sede di contrattazione ?!).

E' chiaro che come già ricordato berioz incide anche il costo del jet fuel previsto nel piano.
I derivati in scadenza a fine 2018 avevano posizioni lunghe e non corte (i contratti in essere ci guadagnavano a fronte di un incremento del prezzo del jet fuel.
Andando a vedere il costo del jet fuel (spot price) nel 2016 mediamente si è mantenuto agli stessi livelli del 2015:
http://www.indexmundi.com/commodities/?commodity=jet-fuel&months=60

Comunque alla fine bisogna vedere cosa hanno messo nel piano e questo non si sa al momento.
 
Credo che tutta la classe manageriale e imprenditoriale italiana sia una barzelletta bella e buona. Pur non operando nel settore di cui sono solo appassionato mi rendo conto di quanta similitudine ci sia. A volte credo che persone con la seconda elementare abbiano una visione più ampia del mondo o semplicemente fa comodo che sia così ovvero mandare la baracca avanti a aiutini e simili piuttosto che rimboccarsi le maniche. Parlo da semplice appassionato e la mia è una semplice opinione priva di offese anzi sono molto vicino al personale di Az navigante e non.

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Siccome non credo che gli italiani siano geniticamente incapaci di fare impresa, direi che la colpa di tutto ciò è dello stato che con le presunte "politiche industriali" ha sempre scelto i vincenti.
 
Siccome non credo che gli italiani siano geniticamente incapaci di fare impresa, direi che la colpa di tutto ciò è dello stato che con le presunte "politiche industriali" ha sempre scelto i vincenti.
Lo stato ha fatto delle leggi assurde, favorevoli solo alle grandi imprese e i voucher ne sono un esempio ben lampante. Ma non vado oltre altrimenti si va off topic e preferisco che a parlare sia chi è più esperto di me nel settore..

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confermo A319 a 144 e in seguito 150 posti. Per i 320 a 171 e in seguito a 174 (eliminando il galley anteriore) , poi a 180

con questa a quante volte siamo con l'entrata e uscita dall'hangar?
e ripittiamo e vai in hangar e facciamo manutenzione vai in hangar, e cambiamo le fodere grigie rovinate e vai in hangar, e rifacciamo gli interni e vai in hangar, aumentiamo i posti 171 e nuovamente in hangar e poi togliamo il galley anteriore e diventiamo a 180 e mettiamo i sedili slim.

A questo punto perchè non concentrare tutte le riconfigurazioni interne in un unico intervento? piuttosto che fare 50 volte la stessa cosa, si rimaneva con gli interni originari e man man mano si densificava, si mettevano sedili slim e si rifacevano gli interni in una sola volta.
 
Se ho letto bene quell che ha asserito Calenda vedo che anche MPS e' chiamata a mettere la sua quota di ricapitaizzazione (giustamente) essendo azionista; quindi, da una parte la si salva con fondi pubblici "a tutela dei risparmiatori" e poi li si frega nuovamente chiedendo alla stessa MPS di immettere ulteriori soldi in un buco senza fondo...
Che paese!
 
Stato
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