L’ex (disastroso) Dg della Rai, infatti, candidato alla poltrona più alta della nostra (disastrata) compagnia aerea, nel prendere il posto di Montezemolo, esige pieni poteri non solo nella gestione della finanza e nella ristrutturazione dell’imbarazzante debito, ma anche – udite udite – nella comunicazione e nell’audit. Grasse risate. Soprattutto perché, per mettere in campo la sua “strategia” di gestione, Gubitosi pretenderebbe di portarsi in Alitalia il suo “dream team”: l’alter ego Camillo Rossotto >>leggi qui<< (l’uomo che ha portato in Borsa Rai Way ed ex direttore della finanza in Rai, attualmente in forza alla Lavazza) e nientepopodimeno che Costanza Mille-Borse-Firmate Esclapon, al momento disoccupata dopo aver fatto man bassa di incarichi in viale Mazzini.
Due fedelissimi, Rossotto e la Esclapon, che prenderebbero il posto dell’attuale Chief financial officer Duncan Naysmith il primo e del giornalista Alessio Vinci (attualmente a capo della comunicazione istituzionale) e Claudia Bugno (vice President Public Affairs della compagnia aerea) la seconda.
E Hogan(che lascerà a giugno) è scoppiato a ridere. La situazione di Alitalia è sì tragica, ma non tanto da permettere a Giggino e ai suoi Gubiboys di avere carta bianca. Tanto vale sbaraccare l’ambaradan, salutare tutti e dirigersi verso migliori orizzonti, piuttosto che consegnare la compagnia nelle mani di quei Re Mida al contrario. E chissenefrega se Gubitosi è sponsorizzato dalle banche (che rappresentano il 51% del capitale sociale). A tutto c’è un limite.
Ad ogni modo, domani – 9 marzo – è previsto una seduta eccezionale del consiglio di amministrazione a Milano: se per allora Hogan avrà smesso di ridere, forse si capirà se e con che ruolo l’ex Dg di viale Mazzini potrà dedicarsi a distruggere l’ennesima grande azienda italiana.
Fonte L'Ultima ribattuta.it