Alitalia: ancora niente Piano Industriale


Stato
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Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

solite dichiarazioni di finto aiuto di MO'L

'O Leary, potremmo supportarla a uscire crisi
"Noi potremmo supportare Alitalia nel processo di uscita da questa crisi, soprattutto puntando sulla rotte domestiche dove Alitalia non puo' competere con le tariffe basse di Ryanair".
A dirlo a Napoli, presentando i nuovi investimenti e i nuovi collegamenti con il capoluogo campano, Michael O'Leary, Ceo di Ryanair. "Abbiamo parlato con Alitalia negli ultimi due, tre anni - aggiunge - secondo noi Alitalia dovrebbe concentrarsi su lungo raggio verso mete Latine, America e Asia. Offriamo un supporto ad Alitalia su principali aeroporti italiani come Roma, Milano e, perche' no?, anche Napoli dove Alitalia e' drammaticamente decresciuta negli ultimi anni da 1.7 milioni a 500mila passeggeri".
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Alitalia: casse vuote e troppo poco tempo per trovare un accordo. Si va verso il commissariamento



Il tempo stringe, le casse piangono e i problemi aumentano. Il consiglio di amministrazione di lunedì scorso, chiamato ad approvare il nuovo piano industriale, è stato "aggiornato" a giovedì 9 marzo: la realtà è che soci e creditori di Alitalia non riescono a trovare un accordo sul da farsi. Così il futuro di Alitalia torna pericolosamente in bilico e il commissariamento pubblico, a meno che non si trovi un accordo dell’ultima ora, sembra la prospettiva più realistica.
Il problema di base è che Alitalia è una compagnia in perenne perdita, con un bilancio in profondo rosso e scarsi ricavi a fronte di costi ingenti. Il piano di salvataggio di Etihad, la compagnia emiratina entrata in Alitalia nel 2014 è stato un flop: la promessa era di riportare Alitalia alla redditività nel giro di tre anni, ma ad oggi la compagnia di bandiera è vicina all’ennesimo fallimento.
E nessuno – secondo grosso problema – ha intenzione di buttare altri soldi per salvare Alitalia. Lo scontro in CDA lunedì scorso conferma le tensioni tra soci e creditori e la mancanza di una visione comune sul futuro della compagnia. Il nuovo appuntamento è previsto per giovedì 9 marzo, ma sarà difficle convincere le banche a dare nuovo credito alla compagnia di bandiera.
Così la strada del commissariamento o della bancarotta è sempre più vicina. Un déjà vu che riporta la memoria al 2008 quando furono emanate nuove norme in materia di riforma delle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi proprio per andare in soccorso di Alitalia.
Alitalia: accordo in salita per il salvataggio
Nelle puntate precedenti abbiamo già ripercorso tutti i salvataggi di Alitalia. Dal tentativo di matrimonio con la francese Air France sostenuto dal Governo Prodi, al maldestro salvataggio dei capitani coraggiosi fortemente voluti da Silvio Berlusconi fino all’arrivo dal Cavaliere bianco James Hogan. Il tutto fatto grazie al sostegno dello Stato intervenuto più volte aprendo il portafoglio con i soldi dei contribuenti a cui il salvataggio dell’italianità della compagnia di bandiera è costato qualcosa come 7 miliardi.
Nel 2014, ultimo salvataggio di Alitalia, l’intervento è arrivato dagli Emirati. La compagnia Etihad è arrivata in Italia prescrivendo una cura di tre anni e decine di milioni di investimento per riportare Alitalia agli antichi fasti. Ma anziché tornare alla redditività, il 2017 è di nuovo un anno di crisi per la compagnia che si trova di nuovo ad un passo dal baratro.
Per il prossimo lunedì, 6 marzo, era in programma il consiglio di amministrazione che avrebbe dovuto approvare il piano industriale e di rifinanziamento per Alitalia. A fine marzo infatti, la casse resteranno davvero vuote, tanto che la compagnia avrà difficoltà a mettere il carburante negli aerei. Ed è lì che sarà decretata la bancarotta. È quindi necessario intervenire prima, subito.
Il CDA era stato in verità convocato per il 27 febbraio, ma è stato in seguito rinviato a lunedì 6 marzo, chiudendosi con una lite tra Etihad e le banche azioniste di Alitalia. In quell'occasione però Poste Italiane ha confermato il "no" ad un nuovo impegno finanziario nella compagnia.
Secondo le indiscrezioni le banche azioniste, Unicredit e Intesa Sanpaolo, non sono soddisfatte del piano industriale dell’amministratore delegato (ora Cramer Ball) chiamato da Etihad a sostituire Hogan.
Il primo punto di disaccordo è l’entità delle risorse da iniettare nella compagnia. È difficile tappare un buco se nemmeno si sa quando è largo. Nel 2017 secondo le stime Alitalia potrebbe perdere oltre 600 milioni che rappresentano quindi il malloppo necessario per arrivare a fine anno ancora in attività. Ma queste sono le necessità basilari su cui sarà necessario progettare un piano di investimento e rilancio. Insomma i soci di Alitalia dovranno tirare fuori qualcosa come 900 milioni entro la fine dell’anno.
Ma i soci continuano a litigare e non vogliono mettere più nemmeno un euro nella compagnia colabrodo. La mancanza di coesione e di fiducia da parte dei soci è il nodo principale sul quale l’amministratore sta lavorando con incontri serrati con tutti i protagonisti, ma non è l’unico.
Il piano industriale avrebbe anche altri problemi di fondo. Intanto quello degli esuberi. Alitalia è una compagnia con costi di gestione altissimi rispetto ai suoi competitor e un piano di rilancio non può che partire da ingenti tagli.
Il piano prevede di tagliare i costi di 160 milioni quest’anno e di arrivare a 250 milioni nel 2022, escludendo i tagli del personale. Ma le banche per partecipare al salvataggio chiedono una dieta più drastica: tagli sul costo del lavoro per almeno 130 milioni, 2mila esuberi, taglio degli stipendi, e riduzione dei costi di almeno 270 milioni l’anno.
Altra critica al piano: non indica una strada chiara per il futuro. Nei mesi scorsi è stata messa sul tavolo l’ipotesi di trasformare Alitalia in una compagnia low cost o comunque prevedere una collaborazione con un vettore di questo genere, ma nel piano non ci sono indicazioni in questo senso. Lufthansa e Easy Jet sono stati chiamati in causa come possibili partner industriali, ma non hanno alcuna intenzione di fare un accordo con Alitalia finché le banche non saranno disponibili a sostenere il salvataggio e i sindacati a discutere del taglio del costo del lavoro.
Se non si risolveranno tutte queste criticità al più presto la strada per Alitalia, verso il commissariamento o la bancarotta, è segnata.
Alitalia verso il commissariamento?
In mancanza di un accordo sul piano industriale è probabile che entro aprile il Governo sia costretto a intervenire nominando un commissario straordinario. Prospettiva simile a ciò che è accaduto nel 2008 quando Alitalia si avvalse del Decreto Legge 28 agosto 2008, numero 134 (convertito in Legge 27 ottobre 2008, numero 166) che inserì nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria per le grandi imprese in crisi anche la cessione di complessi aziendali oltre alla ristrutturazione economica e finanziaria. Una legge scritta su misura per la compagnia nuovamente sull’orlo del crack.
Alitalia opera nel settore dei “servizi pubblici essenziali” per questo non può fallire come una qualsiasi azienda privata e interrompere l'attività da un giorno all'altro. In casi come questo infatti, si parla di una procedura di ristrutturazione di grandi imprese che può partire con una dichiarazione di insolvenza da parte del tribunale richiesta dall’azienda, oppure dai creditori.
Il decreto del 2008, per esempio, prevede che il presidente del Consiglio dei Ministri, nomini un Commissario straordinario e prescriva le linee da seguire per ottenere il risanamento della società; che il ministro dello Sviluppo economico nomini un’istituzione finanziaria indipendente per la stima dei beni aziendali da vendere; che, infine, il commissario straordinario cerchi l’acquirente tramite trattativa privata fissando il prezzo di cessione ad un valore non inferiore a quello di mercato.
In particolare il decreto prevedeva anche misure destinate a tutelare i lavoratori (che sono finiti a carico dello Stato) e i piccoli azionisti o obbligazionisti di Alitalia.
Che sia di nuovo questa la strada da seguire?




fonte : International Business Time
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Delrio su Alitalia: "in preparazione l'incontro" post-varo piano industriale


Roma, Italia - Sul riassetto della governance se ne parlerà dopo il piano


(WAPA) - Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio su Alitalia e sul suo piano industriale ha rilasciato brevi dichiarazioni, a margine dellincontro che ha sancito oggi l'inizio del programma di eventi "Nice To Meet You G7" che condurranno verso la riunione dei ministri dei Trasporti del G7 sotto presidenza italiana, fissata a Cagliari il 21-22 giugno con il commissario europeoVioleta Bulc e i titolari dei dicasteri di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Usa e Italia.
Rispondendo ad alcune domande Delrio a chi gli chiedeva se fosse già stato programmato un incontro con il vettore aereo alla luce dell'approvazione del nuovo piano industriale comunicata ieri da Alitalia (vedasi notizia AVIONEWS), ha informato: "Questa settimana dovrebbero chiudere; stiamo definendo una data per l'appuntamento". Il riferimento è esplicito al varo del nuovo piano previsto entro questa settimana. Sul riassetto della governance che ha visto in disaccordo molti degli azionisti, ha invece ribadito: "ne parliamo dopo il piano industriale, come ho sempre detto".
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

O'Leary : "Noi potremmo supportare Alitalia nel processo di uscita da questa crisi, soprattutto puntando sulla rotte domestiche dove Alitalia non puo' competere con le tariffe basse di Ryanair".
A dirlo a Napoli, presentando i nuovi investimenti e i nuovi collegamenti con il capoluogo campano, Michael O'Leary, Ceo di Ryanair. "Abbiamo parlato con Alitalia negli ultimi due, tre anni - aggiunge - secondo noi Alitalia dovrebbe concentrarsi su lungo raggio verso mete Latine, America e Asia. Offriamo un supporto ad Alitalia su principali aeroporti italiani come Roma, Milano e, perche' no?, anche Napoli dove Alitalia e' drammaticamente decresciuta negli ultimi anni da 1.7 milioni a 500mila passeggeri".
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Buongiorno a tutti. Una curiosità, in caso di commissariamento ci potrebbero essere problemi per chi ha dei biglietti prenotati? Solitamente sono previsti meccanismi di protezione nel caso di fallimento?

Io ho un mxp nrt e ritorno fissati per maggio.

E se la compagnia fosse dichiarata fallita nella data successiva al volo di partenza ma prima del ritorno?

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Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

hanno avuto la geniale idea di riciclare il 330 che faceva la vce-auh, e senza economy plus, sui voli per il nord america .
mi chiedo perché non li utilizzino sulla Teheran, invece vola random su rotte dove vendi la Plus e poi ti ritrovi a scontentare chi ha acquistato quei posti.

sulla IKA J e Y+ secondo te non vendono?

Possono pure vendere sulla IKA, per arita', ma acquistare una Y+ su un long haul NAM e poi non trovarla cosa c'entra con questo?
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

sulla IKA J e Y+ secondo te non vendono?

il mio post eta rifetito all'articolo de la repubblica

se ad epsempio tu vendi e pubblicizzi per jfk la Y+ e poi su quella rotta metti un aereo privo di quella classe ,
quuesta ha una logica commerciale? è cosi che si pensa di fidelizzare il passeggero che si ritrova un downgrade per un motivo simile?
su ika (non conosco lf o altri dati, e i miei che voli con Y+ vuota non fanno testo)si volava con 320, utilizzare il 330 senza Y+ non è forse più logico che non scontentare i passeggeri che hanno acquistato un biglietto per quella classe sui voli per bos o jfk?


Possono pure vendere sulla IKA, per arita', ma acquistare una Y+ su un long haul NAM e poi non trovarla cosa c'entra con questo?

come sopra, mi riferivo al caso riportato da la repubblica, dove a fronte di un biglietto acquistato per una determinata classe poi si downgradano dei passeggeri.
non la migliore pubblicità
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Chiudendo la questione, è bene notare che se per ragioni operative deve essere sostituita la macchina che opera la tratta con un'altra, se hai modo per fare upgrade lo fai, altrimenti o lo retrocedi con tanto di rimborso, o devi tenere a terra il passeggero per poi mandarlo su altro velivolo, tuo o di altri poco ci importa.
Ora, bene il downgrade in assenza della classe (e sperando sia stato dovuto alla J piena di suo, cosa che non sappiamo), meno bene la storia degli assegni "scoperti", indipendentemente da ogni altra considerazione.
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Chiudendo la questione, è bene notare che se per ragioni operative deve essere sostituita la macchina che opera la tratta con un'altra, se hai modo per fare upgrade lo fai, altrimenti o lo retrocedi con tanto di rimborso, o devi tenere a terra il passeggero per poi mandarlo su altro velivolo, tuo o di altri poco ci importa.
Ora, bene il downgrade in assenza della classe (e sperando sia stato dovuto alla J piena di suo, cosa che non sappiamo), meno bene la storia degli assegni "scoperti", indipendentemente da ogni altra considerazione.

Se mi è consentito, ancor più strano è che AZ abbia utilizzato degli assegni per i rimborsi, visto che è una procedura che è sempre stata fatta, almeno nel mio caso, tramite bonifico: più rapido, più comodo ed infinitamente più sicuro, per tutti.
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Chiudendo la questione, è bene notare che se per ragioni operative deve essere sostituita la macchina che opera la tratta con un'altra, se hai modo per fare upgrade lo fai, altrimenti o lo retrocedi con tanto di rimborso, o devi tenere a terra il passeggero per poi mandarlo su altro velivolo, tuo o di altri poco ci importa.
Ora, bene il downgrade in assenza della classe (e sperando sia stato dovuto alla J piena di suo, cosa che non sappiamo), meno bene la storia degli assegni "scoperti", indipendentemente da ogni altra considerazione.

Guardando su flightradar 24 I-EJGB è ormai un abituè della FCO - JFK
Forse su questa tratta la Y+ non è così richiesta, e risolvono di volta in volta facendo downgrading in Y o upgrading in J a seconda della disponibilità

www.flightradar24.com/data/aircraft/i-ejgb
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Più che altro hanno EI-DIP fermo a FCO da non so quanto tempo..... potrebbero usare questo
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Guardando su flightradar 24 I-EJGB è ormai un abituè della FCO - JFK
Forse su questa tratta la Y+ non è così richiesta, e risolvono di volta in volta facendo downgrading in Y o upgrading in J a seconda della disponibilità

www.flightradar24.com/data/aircraft/i-ejgb

la cosa incomprensibile è che presentando il 330 su Ika pubblicizzavano la configurazione a due classi. Ora, invece, utilizzano quello a tre. Boh?!
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Se mi è consentito, ancor più strano è che AZ abbia utilizzato degli assegni per i rimborsi, visto che è una procedura che è sempre stata fatta, almeno nel mio caso, tramite bonifico: più rapido, più comodo ed infinitamente più sicuro, per tutti.

Ma infatti secondo me e' un bel fake...
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Ma infatti secondo me e' un bel fake...

A pensarci bene è tutto un po' strano... oltre al bonifico (procedura standard) c'è anche lo storno su Carta di Credito, oramai gli assegni non li usa veramente più nessuno; a meno che il signore protagonista dell'avventura non abbia omesso un paio di particolari, magari che il biglietto era stato staccato da una agenzia di viaggi ed è stata la medesima a rifilargli l'assegnino cabriolet... ma del resto come il bambino che morde il cane è una notizia, anche AZ che rimborsa con assegno scoperto fa più notizia che se la stessa cosa la fa un travel agent...
Torniamo sempre al "a pensar male si fa peccato, ma..."
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

A pensarci bene è tutto un po' strano... oltre al bonifico (procedura standard) c'è anche lo storno su Carta di Credito, oramai gli assegni non li usa veramente più nessuno; a meno che il signore protagonista dell'avventura non abbia omesso un paio di particolari, magari che il biglietto era stato staccato da una agenzia di viaggi ed è stata la medesima a rifilargli l'assegnino cabriolet... ma del resto come il bambino che morde il cane è una notizia, anche AZ che rimborsa con assegno scoperto fa più notizia che se la stessa cosa la fa un travel agent...
Torniamo sempre al "a pensar male si fa peccato, ma..."
Rampini non è una verginella di primo pelo. Difficilmente si sarebbe esposto in prima persona se la cosa non fosse vera. Tanto più che immagino sarebbe passibile di una citazione con richiesta di congruo risarcimento da parte di AZ.
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Sto tentando di comprare un VCE/LMP via FCO e CTA.... dal sito di az impossibild procedere... cosa invece consentita su skyscanner.... come mai??? Vi è mai capitato???
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Rampini non è una verginella di primo pelo. Difficilmente si sarebbe esposto in prima persona se la cosa non fosse vera. Tanto più che immagino sarebbe passibile di una citazione con richiesta di congruo risarcimento da parte di AZ.

C'e' modo di chiedere la fonte della news che evidentemente origina dagli USA? Io ho provato a gugolare in vario modo, ma senza alcun successo...
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

Rampini non è una verginella di primo pelo. Difficilmente si sarebbe esposto in prima persona se la cosa non fosse vera. Tanto più che immagino sarebbe passibile di una citazione con richiesta di congruo risarcimento da parte di AZ.

Esattamente. Qui trovate la sua biografia (e poi chiudiamo l'OT e torniamo a discutere del piano industriale per cortesia)

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Federico_Rampini
 
Re: Alitalia: arriva il 6 marzo il Piano Industriale?

C'e' modo di chiedere la fonte della news che evidentemente origina dagli USA? Io ho provato a gugolare in vario modo, ma senza alcun successo...
La fonte è lo stesso Rampini, il problema sarebbe capitato a lui e alla moglie.
 
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