http://www.ilsole24ore.com/art/impr...petta-socio-privato-101137.shtml?uuid=ADf2q8C
Un tavolo per condividere e accelerare il processo di privatizzazione e per gestire la difficile fase di transizione, tra costi fissi insostenibili, stipendi non pagati e un debito alle spalle che sfiora i 40 milioni. L’incontro di ieri a Palazzo Raffaello tra i vertici di Aerdorica, il presidente della Regione Marche e le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil sembra aver rasserenato il clima all’aeroporto di Falconara, anche se non è stato ancora cancellato lo sciopero indetto per il prossimo 14 maggio come risposta ai 18 esuberi annunciati al Sanzio. Dove la Regione (azionista di controllo con l’85,8% delle quote di Aerdorica) ha ribadito l’impegno a ricapitalizzare la società prima dell’estate per portare liquidità e permettere di pagare gli stipendi arretrati di marzo e aprile ai 105 dipendenti e dove l’amministratore delegato Andrea Delvecchio, arrivato lo scorso dicembre, è alle prese con la quadratura di profitti e perdite e il bando di privatizzazione.
La situazione a Falconara ha raggiunto livelli di conflittualità inediti negli ultimi mesi. A partire dalla scelta della Giunta Ceriscioli di mettere alla guida di Aerdorica Delvecchio, l’imprenditore di Novaport Italia che nell’agosto 2015 si era fatto avanti con 22 milioni di euro per entrare nella compagine di Aerdorica come socio privato di maggioranza (proposta bocciata da Enac e ministero dei Trasporti che hanno imposto il bando pubblico). I sei mesi spesi da Delvecchio a spulciare i conti dello scalo per la due diligence come imprenditore, visti da dentro – nel ruolo di Ad con il compito di scrivere il bando di privatizzazione – si sono peraltro rivelati peggiori del previsto: avrebbero gozzovigliato in molti con la gestione pubblica dello scalo, stando alle accuse di peculato e truffa per l’ex dg Morriale, condannato la scorsa settimana a tre anni di reclusione. I 37 milioni di debiti accumulati da Aerdorica non spaventano però più dell’ordinaria amministrazione, con uno scalo che ha 105 dipendenti per 520mila passeggeri contro i 39 addetti di Pescara che di clienti ne fa volare quasi 600mila (Pescara ha esternalizzato i servizi di sicurezza, pulizie e facchinaggio). «Con un volo la mattina e uno la sera è antieconomico avere personale despecializzato a tempo pieno», fanno notare a Falconara. L’annuncio di ammortizzatori sociali, tra Cig e solidarietà, per iniziare a ridurre di almeno 30 unità gli organici – si è scesi in fase di trattativa a dichiarare 18 esuberi – ha fatto scendere in guerra i sindacati sulla pista del capoluogo.*
Se non sarà Delvecchio a fare ordine, toccherà a chi si aggiudicherà il bando al vaglio dell’Enac. «Uscirà a settimane», assicurano i vertici di Aerdorica, riferendo di diversi team ispettivi internazionali di investitori interessati a subentrare (una delegazione americana, una russa, una inglese e una araba). Certezze non ce ne sono, tanto che proprio ieri il presidente regionale ha ribadito l’impegno a supportare strade alternative (aggregazioni?) se nessun privato si facesse avanti per la gestione. Nel frattempo Novaport Italia Srl – che si pensava interessata a entrare per la porta ufficiale con il bando Enac – è stata messa in liquidazione, altra notizia di pochi giorni fa. Delvecchio resta dell’idea che lo scalo marchigiano abbia chance da giocarsi non solo nell’area cargo (oggi è il 12° scalo in Italia per le merci e il 28° per passeggeri) ma anche come hub della nuova Macroregione adriatico-ionica presieduta dalla Regione Marche.
Oggi al Sanzio volano compagnie di linea e i corriere leader Dhl e Ups e questa estate, grazie a un accordo con Eden Viaggi, partiranno anche voli per Palma di Maiorca e Ibiza. Ma per Ancona è difficile pensare allo sviluppo nei charter, non avendo ricettività alberghiera come la vicina Romagna. Più facile puntare sulla logistica: spazi per arrivare a 10mila metri quadrati di area cargo ci sono e Falconara ha la ferrovia che passa dal porto e arriva dentro l’aeroporto, con alle spalle l’interporto a dieci minuti di distanza su gomma: posizione unica per coprire i trasporti via aria dell’Italia Centro-meridionale. Una strategia che accorcerebbe pure le distanze con Rimini, vista la perfetta integrazione: il Fellini con i charter turistici (e oltre mille alberghi da riempire) e Aerdorica con voli di linea e cargo.
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