Facciamo che siamo tutte persone intelligenti e capiamo l'uno cosa sta intendendo l'altro?
Dal punto di vista puramente tecnico - e, bada, io un tecnico
non lo sono, ma me lo sono fatto spiegare da ingegneri che si occupano delle strutture dell'airframe - non e' una situazione diversa da quella in cui qualcuno va a sbattere contro la fusoliera con le scale (o quando l'aereo parte troppo basso e colpisce le luci della pista...). Il pressure vessel e' compromesso, e la parte incidentata va sostituita. Ho lavorato in Line Maintenance per un anno e mezzo, e ho visto fare queste riparazioni almeno 4 volte, solo su aerei BA. Certo, il "buco" in questo caso e' molto più impressionante, ma la sostanza non cambia. E' un lavoro di rivettaggio e saldature. Complicato, ovvio, ma non troppo duro.
Il problema era, semmai, la wing box. Fosse stata cotta, l'aereo era da buttar via. Ma la vera wingbox e' stretta:
Il resto, invece, e' copertura aerodinamica, per lo più grafite o compositi. (
qui uno schema). Roba che brucia, certo, ma che non e' esattamente una parte vitale per la stabilita' di un aereo. Torno a dire, se la wingbox fosse stata toccata, lesionata, o comunque compromessa l'aereo era buono per farci le lamette, ma così non e'. Si e' sempre parlato di "salvage", in azienda, ma di "decommissioning". Cosa diversa per il 744 di JNB, in cui uno dei "pilastri" dell'ala che ha colpito l'edificio e' risultato compromesso.
Onestamente, e seriamente, se ti preoccupa salire su questo aereo, non salire su uno che ha fatto un hard landing. Perché chissà quali cracche, invisibili a meno di fare un C-check, si saranno potute formare nella struttura portante dell'aereo... Oppure su uno che ha fatto un lightning strike. Se l'ispezione post-strike non e' stata fatta bene, potrebbero esserci buchi - buchi, eh - nella coda, o in altri piani di volo dell'aereo. Oppure su uno nuovo, visto che in
Boeing ancora capita che facciano casino coi comandi e i controlli per l'estintore del motore sinistro attivi, invece, quello destro. Non lo dico per aziendalismo, posto che la parola esista, ma per evitare di tramutarci in quella galleria del CorSera che si prendeva - giustamente - per il culo qualche giorno fa.