a parte che è un articolo vecchio e che è già stato postato ......ma questo è il thread Alitalia.
C'è il thread apposito Meridiana dove si discute
Anziché firmare una inutile petizione, suggerisco ai siciliani di farsi una compagnia aerea per servire le tratte cancellate da AZ. Ovviamente a loro speseAlitalia: no tratte Palermo e Catania a partire dal 1 ottobre?
Alitalia lascia Palermo e Catania dal 1 ottobre 2014 e la Sicilia sarà un po’ più isolata. La compagnia aerea Alitalia, infatti, dopo l’accordo con Etihad, ha deciso tagliare i voli da e per l’isola, determinando la chiusura di diverse tratte dirette e in partenza dagli aeroporti di Palermo – Punta Raisi – e Catania – Fontanarossa. Nei giorni scorsi era stata annunciata la soppressione della compagnia low cost del gruppo Air One, ed è stato confermato il taglio di numerosi voli interni. Non ci saranno più voli diretti dagli scali siciliani per Malpensa, Bologna, Torino e Venezia, e anche Verona e Pisa verranno eliminate dall’elenco delle destinazioni.
Rimane sempre l’alternativa di scegliere ugualmente Alitalia e fare scalo a Roma o a Milano, impiegando però dalle tre alle nove ore per la coincidenza successiva.
Inoltre la chiusura di Alitalia e Air One presso la provincia etnea e presso il capoluogo siciliano ha comportato la soppressione dei voli internazionali per Amsterdam, Berlino, Dusseldorf, Monaco, Mosca, San Pietroburgo, Parigi e Praga. L’unico scalo diretto internazionale rimasto è quello di Londra (un volo a settimana).
Da Catania si partirà, quindi, soltanto per Milano Linate, Roma e Napoli, ignorando tutte le altre destinazioni sul territorio nazionale.
I tagli di Alitalia si sono abbattuti anche ad altri aeroporti del sud Italia. Oltre alla bellissima Sicilia, con le sue meraviglie da visitare, sono state eliminate rotte anche in Sardegna (Alghero), in Calabria (Lamezia Terme e Reggio Calabria), in Puglia (Bari).
ALTERNATIVE A ALITALIA E AIRONE
I vettori che continuano a garantire un collegamento aereo tra il Sud e il Nord Italia, nonché con il resto dell’Europa, sono la compagnia irlandese low cost Ryanair e la spagnola Volotea, che propone sempre nuove offerte, a seconda della città che si desidera raggiungere. L’unica a collegare l’isola con la città di Bologna è Ryanair, mentre è possibile scegliere tra quest’ultima e Volotea se la destinazione è Venezia; infine un solo aereo al giorno è diretto a Verona, sia con Ryanair che con Volotea.
RACCOLTA FIRME
Il movimento Articolo 4 annuncia la raccolta di firme per una petizione popolare contro la marginalizzazione del territorio siciliano dovuta alla cancellazione dei voli da e per la Sicilia da parte di Alitalia e AirOne.
L’idea è quella di lanciare ‘una grande battaglia per il diritto alla mobilità dei siciliani ed alla continuità territoriale sottolineando come la scelta della compagnia determini una penalizzazione anche l’industria turistica’
fonte: NanoPress
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Lamezia Terme - Nessun dietrofront di Alitalia nei collegamenti Torino-Lamezia. Alitalia ha oggi infatti confermato assieme alla Sagat, la società che gestisce l'aeroporto Torino Caselle, i voli diretti tra Torino e la Calabria: quattro con Lamezia Terme e due con Reggio Calabria. La decisione alla fine del tavolo tecnico convocato in giornata. I voli da Torino a Lamezia saranno martedì, mercoledì, venerdì e domenica con partenza alle 20:55 e arrivo alle 22:35, da Lamezia a Torino lunedì, mercoledì, giovedì e sabato con partenza alle 6:30 e arrivo alle 8: 10. I collegamenti da Torino a Reggio Calabria lunedì e giovedì alle 20:55 con arrivo alle 22:50 e da Reggio Calabria a Torino martedì e venerdì partenza alle 6:20 e arrivo alle 8:15.
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Data: 20/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia-Etihad, i soci firmano gli impegni definitivi. Partono oggi le lettere alla compagnia araba
MILANO Banche e soci formalizzano gli accordi su Alitalia-Etihad in vista del decollo, mentre fra i tre rappresentanti di Abu Dhabi nella nuova compagnia spunta Giovanni Bisignani, ex ceo di Iata ed ex ad del vettore italiano. Oggi Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste, Atlantia, Immsi, Pirelli invieranno le lettere a Etihad con gli impegni vincolanti relativi all’equity committment da 300 milioni. Sempre Intesa, Unicredit più Mps e Popolare Sondrio faranno pervenire al vettore di Abu Dhabi la garanzia nella concessione di 300 milioni di nuova finanza. I 600 milioni rientrano nel contratto preliminare dell’8 agosto. La liquidità (per 200 milioni) è finalizzata a consentire all’attuale società di reggere fino a quando non prenderà il volo la nuova Alitalia, con a bordo Etihad al 49%, subordinatamente al via libera della Ue e alla verifica della cassa; i restanti 100 milioni serviranno a fronteggiare i contenziosi. Riguardo l’autorizzazione comunitaria, dopo le pre-notifiche, lunedì 22 i legali di Dla Piper, per conto di Etihad, dovrebbero inoltrare il dossier formale a Bruxelles, facendo scattare i 30 giorni previsti per l’autorizzazione, salvo interruzioni conseguenti a richieste eventuali di chiarimenti. COLANINNO RESTA Cinque tra i principali azionisti si sono impegnati a sottoscrivere un aumento di capitale dell’attuale Alitalia fino a 300 milioni: Intesa (88 milioni), Unicredit (63,5), Atlantia (51), Immsi (10), Pirelli (10), Gavio (2,5). A questi si aggiunge Poste con 75 milioni da iniettare sotto forma di bond tramite la Midco, la newco intermedia tra la vecchia e la nuova Alitalia. Secondo la transaction implementation agreement, il nome del complesso accordo, il buco di cassa non dovrà superare 200 milioni, soglia che costituisce una delle cause dirimenti del contratto da parte di Etihad. La verifica sarà fatta entro fine mese ed è possibile che l’iniezione venga fatta ad ottobre. Per il 26 settembre è fissato un consiglio della compagnia per fare il punto sulla situazione. Quanto alla nuova finanza, 200 milioni sono per cassa (Intesa e Unicredit 112,5 milioni a testa, Mps e Sondrio 37,5 milioni l’una), 100 milioni di factoring (25 milioni ciascuno). La nuova Alitalia avrà un consiglio di nove membri. Tre li nominerà Etihad: l’ad James Hogan, il cfo James Rigney e Bisignani. Dei sei italiani, invece, tre sono sicuri: il presidente Luca Cordero di Montezemolo, l’ad Silvano Cassano (già designato) e l’attuale numero uno Roberto Colaninno. Gli altri tre spettano a Poste, Intesa Sanpaolo e Unicredit: le due banche sono orientate a designare figure esterne. Intanto, scattano i tagli di personale. Sono circa 600 i lavoratori che si apprestano a lasciare la compagnia già dalla prossima settimana. Questi dipendenti, naviganti e di terra, riceveranno il 26 settembre la lettera con la comunicazione della messa in mobilità: circa 500 hanno accettato di andare in mobilità su base volontaria, a fronte di un'offerta aziendale di 10 mila euro lordi, e un centinaio, dal momento che maturano i requisiti nell'arco del periodo di mobilità.
Link dellarticolo? Nn lo trovo
Cesare immagino che tu abbia ben presente come funziona un Consiglio di Amministrazione?Colaninno rimane e cosa gli fanno fare visto che il nuovo presidente sarà Montezemolo? Lo declassano a vicepresidente?![]()
Hai presente il concetto di "nuovo" e di "lontano da commistioni con il passato"?Cioè?