*** Thread Alitalia + Etihad : EY conferma trattativa ***


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FlyKing

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14 Aprile 2011
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Sono cose trite e ritrite, nulla di nuovo, ma a mio avviso sono comunque interessanti.

Io auspico lo spostamento di alcuni wide body EY a FCO con doppia livrea AZ/EY per espandere notevolmente il network sul LR.

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In effetti se le esternazioni di Boitani sono trite e ritrite, introdurre macchine in doppia livrea sarà certamente una priorità.
 

Shogun

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Ma secondo voi è possibile che come parte dell'accordo vengano rinegoziati tra i rispettivi governi gli accordi bilaterali per i diritti di traffico in modo da consentire ad EY di fare feeding da altri aeroporti italiani (oltre a FCO e MXP) verso AUH? O forse c'è il problema che concedendo diritti ad EY devono concederne anche ad EK, dal momento che la contrattazione si fa tra stati e non tra vettori privati?
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Ma secondo voi è possibile che come parte dell'accordo vengano rinegoziati tra i rispettivi governi gli accordi bilaterali per i diritti di traffico in modo da consentire ad EY di fare feeding da altri aeroporti italiani (oltre a FCO e MXP) verso AUH? O forse c'è il problema che concedendo diritti ad EY devono concederne anche ad EK, dal momento che la contrattazione si fa tra stati e non tra vettori privati?
Se gli italiani fossero d'accordo, non ci sarebbe nessun problema a rinegoziare i bilaterali in senso più liberale: gli EAU (dei quali Abu Dhabi è di gran lunga l'emirato più ricco) sicuramente non si opporrebbero.
Il problema credo sarebbe semplicemente di traffico: a parte forse VCE, non so se altri scali oltre a MXP e FCO sarebbero in grado di reggere una frequenza daily che dovrebbe sopravvivere soprattutto con i transiti ad AUH, che al momento permettono un ventaglio di connessioni verso Asia, Africa ed Oceania discreto, ma ben lontano da quello di EK ed inferiore anche a quello di QR.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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21-DIC-13 15:31ALITALIA: BOITANI, QUOTA ETIHAD SOTTO 50% MA CON CONTROLLO GESTIONE =
PUO' PORTARE RICAVI, E' UN PARTNER DI GRANDISSIMO INTERESSE
(Adnkronos) - "Credo che Etihad sia un partner di grandissimo interesse. Non potra' superare il 49%, con il conseguente obbligo per i soci italiani a restare in Alitalia. E' una compagnia estremamente dinamica, che riesce ad assicurare anche in parte l'assorbimento del personale, in particolare dei piloti", spiega Boitani all'Adnkronos, evidenziando che si tratta di un partner "capace di portare un po' di ricavi". Si tratta, prosegue, di un aspetto "rilevante" perche' "quello dell'Alitalia e' fondamentalmente un problema di ricavi". Ha pochi dubbi Boitani sull'approccio della compagnia di Abu Dhabi alla trattativa. "Non credo che Etihad sia disposta a una partecipazione finanziaria: sono abituati a gestire, hanno preso i migliori manager da tutte le compagnie in giro per il mondo". Per questo, "anche se non assumeranno formalmente il controllo azionario, per non perdere i diritti di volo legati allo status comunitario, assumeranno il controllo manageriale dell'azienda". Sul fronte operativo, fa notare, "e' un errore guardare a oriente, perche' li' evidentemente opera gia' Etihad". Alitalia, spiega, "ha bisogno di allungare il raggio ed Etihad puo' cercare di utilizzarla come ponte verso quei paesi, a occidente, con cui l'Italia ha accordi open skies, come gli Usa". Infine, il ruolo di Air France. "La compagnia di Abu Dhabi e' gia' partner di quella francese, e di fronte a un approccio non conflittuale, Air France puo' rimanere in Alitalia con la sua quota, anche per tentare di recuperare parte del denaro investito", conclude Boitani. (Red/Zn/Adnkronos) 21-DIC-13 15:33
Ottimo come ampiamente previsto gli arabi non vengono per lasciar fare alla prima linea del management Az che ha prodotto 5 anni di perdite.
A casa!!!!
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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Ottimo come ampiamente previsto gli arabi non vengono per lasciar fare alla prima linea del management Az che ha prodotto 5 anni di perdite.
A casa!!!!
il problema è che dovrebbero fare fuori anche la seconda, la terza, la quarta .....

e magari un sacco di strutture AZ che producono soloposti di lavoro e poco fatturato (leggi cargo a FCO e simili)
 
F

flyboy

Guest
Cari romani e laziali, a voi l'onore di versare il primo obolo per la Nuova Al-Italia:

COMPAGNIA DI BANDIERA
Lo sconto Alitalia lo paghiamo noi
La Regione pronta ad eliminare la «tassa sul rumore» che vale 13,5 milioni I soldi saranno recuperati aumentando l’addizionale Irpef ai cittadini del Lazio

Saranno i cittadini del Lazio a pagare, attraverso l’Irpef, lo «sconticino» sull’Iresa alle compagnie aeree. La norma è prevista all’articolo 5 della legge di Stabilità della Regione Lazio, in discussione in questi giorni alla Pisana. Una norma duramente contestata dall’opposizione, che con un blitz in commissione Bilancio è riuscita a cancellarla, ma che verrà riproposta - almeno così riferiscono fonti autorevoli del Consiglio regionale - dalla Giunta sotto forma di emendamento.

Ma andiamo con ordine. Che cos’è l’Iresa? È l’acronimo di Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili. Una tassa che, in base all’articolo 8 del decreto legislativo numero 68 del 6 maggio 2011 ( Disposizioni in materia di autonomie di entrata delle Regioni a staturo ordinario e delle Province, nonché determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario ), la Giunta Polverini aveva introdotto nella Finanziaria 2013, poi non votata a causa delle dimissioni anticipate della governatrice seguite allo scandalo sulla gestione dei fondi ai gruppi consiliari che portarono la Regione Lazio all’esercizio provvisorio. A fine aprile, la nuova Giunta Zingaretti ha approvato quella Finanziaria, compresa l’introduzione della nuova imposta (articolo 5 della legge regionale numero 2 del 29 aprile 2013). L’Iresa garantirebbe alla Regione circa 55 milioni di euro di entrate per il 2014. Il presupposto dell’imposta è costituito dalle emissioni sonore prodotte dagli aerei civili in fase di decollo e di atterraggio ed è dovuta per ogni singolo decollo e ogni atterraggio negli scali laziali.

Intorno all’una della notte tra giovedì e venerdì, la legge di Stabilità 2014 della Regione Lazio ha ricevuto il via libera dalla commissione Bilancio del Consiglio insieme alla legge di Bilancio 2014-2016. I due documenti, insieme ai consuntivi 2012 di Consiglio e Giunta (recentemente parificati dalla Corte dei Conti) e al consuntivo 2013 del Consiglio, sono arrivati ieri mattina all’esame dell’Aula che si preannuncia lungo: il via libera è previsto la mattina del 24 dicembre o il 27.

L’articolo 5 della legge di Stabilità prevede uno «sconto fiscale» complessivo di 13,5 milioni di euro che la Regione vuole offrire alle compagnie aeree che operano a Fiumicino e Ciampino. A spingere per lo sconto sarebbero stati il premier Enrico Letta e il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi previo accordo con Alitalia. Un’intesa alla quale la Regione ha dovuto far fronte suo malgrado. Basti ricordare le vibranti proteste avanzate dall’assessore Fabio Refrigeri in sede di tavolo con il ministero delle Infrastrutture. Uno scontro ricostruito proprio da Il Tempo .

Ma in sede di commissione Bilancio un emendamento di Storace (La Destra) ha abolito lo sconto previsto dall’articolo 5 che aveva ridotto tutte le singole tariffe a carico dei vettori. Al momento del voto, l’opposizione (FI, Ncd, La Destra, Fratelli d’Italia e M5S) ha votato compatta, sbaragliando (5-3) una maggioranza sfilacciata (il Pd Lupi, ex sindaco di Ciampino, s’è astenuto insieme al collega Dem Patanè, mentre erano assenti l’altro Pd Ciarla e Baldi).

È assai probabile però che tra oggi e domani la Giunta proponga un emendamento per ripristinare l’articolo soppresso e la riduzione dell’Iresa per Alitalia. Ma come coprire finanziariamente questo sconto? La risposta è contenuta nell’articolo 10 della legge di Stabilità regionale: con l’aumento dell’addizionale regionale Irpef. Nel Documento di Economia e Finanza regionale 2014-2016 che accompagna i provvedimenti vi è a pagina 12 la tabella dell’aumento Irpef (che per quest’anno sarà dello 0.6% e l’anno prossimo di un ulteriore 1% per un totale dell’1,6%) necessario per coprire anticipazioni di cassa per un totale di 1,756 miliardi di euro ottenute dallo Stato (832 milioni per onorare i crediti sanitari e 924 per gli altri) . Il ricavato previsto per il 2014 è di 231,5 milioni di euro. L’aumento inciderà per 34 euro sui redditi da 15mila a 28mila euro l’anno; per 122 euro su quelli da 28mila a 55mila; per 278 euro sui redditi da 55mila a 75mila euro l’anno; per 690 euro su quelli superiori a 75mila euro.

http://www.iltempo.it/economia/2013/12/22/lo-sconto-alitalia-lo-paghiamo-noi-1.1201349
 

Farfallina

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In questo caso è cosa buona e giusta, il buco della sanità laziale (e dei SUV acquistati per l'attività politica per esempio...) è giusto che se lo paghino i cittadini del Lazio che si sono scelti certi governanti e non chi viaggia.
 

Cesare.Caldi

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Tutti piloti az hanno superato le selezioni AZ e fatto corsi base in AZ . Giusto? Quindi lo standard è elevato. Quelli segati da AZ O che non hanno mai fatto selezioni non ci possono lavorare. Sarebbe assurdo. Giusto?
Ci sono molti modi in cui una compagnia aerea può apparentemente offrire una possibiltà di lavoro inserendo delle condizioni capestro che nei fatti si rivela difficile da conquistare. Esempio quando ha chiuso LHI, ai piloti e equipaggi italiani che erano stati appena assunti è stato proposto lo spostamento in Germania ma solo previo il superamento di un esame di lingua tedesca di livello elevato. Risultato molti hanno desistito subito, altri ci hanno provato ma sono stati bocciati all' esame, e solo pochissimi in gran parte chi conosceva già bene la lingua sono passati. E stiamo parlando per un italiano di imparare il tedesco pensa se qualcun' altro mette una condizione capestro di conoscere l'arabo...
 
F

flyboy

Guest
Ci sono molti modi in cui una compagnia aerea può apparentemente offrire una possibiltà di lavoro inserendo delle condizioni capestro che nei fatti si rivela difficile da conquistare. Esempio quando ha chiuso LHI, ai piloti e equipaggi italiani che erano stati appena assunti è stato proposto lo spostamento in Germania ma solo previo il superamento di un esame di lingua tedesca di livello elevato. Risultato molti hanno desistito subito, altri ci hanno provato ma sono stati bocciati all' esame, e solo pochissimi in gran parte chi conosceva già bene la lingua sono passati. E stiamo parlando per un italiano di imparare il tedesco pensa se qualcun' altro mette una condizione capestro di imparare l'arabo...
Stiamo parlando di due situazioni sostanzialmente differenti: LH non aveva necessità di imbarcare nuovo personale, in EY invece i piloti servono eccome, e pertanto si limiteranno ad una selezione seria e rigorosa sulle reali capacità e competenze del lavoratore. Non fantasticherei oltre.
 

Cesare.Caldi

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Stiamo parlando di due situazioni sostanzialmente differenti: LH non aveva necessità di imbarcare nuovo personale, in EY invece i piloti servono eccome, e pertanto si limiteranno ad una selezione seria e rigorosa sulle reali capacità e competenze del lavoratore.
Spero che sia come dici, ma quello che volevo dire è che se le compagnie vogliono possono fare delle selezioni anche su capacità non strettamente legate a quelle di volo e spesso è su queste che si fa molta selezione :)
 

ilcavalieredeltempo

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ROMA.
E INTANTO SI RILEVA SEMPRE PIÙ UN AFFARONE L'acquisizione di Airone:

AirOne, maxi multa del fisco da 38 milioni di euro: pagheranno Alitalia e Toto
Andrea Taffi
L'attività degli aerei in leasing da società estere per l'attività tra gli anni 2002 e 2008
21-Dicembre-2013
PESCARA - E’ un verbale finale da oltre trentotto milioni di euro quello che il Gruppo Toto e Alitalia hanno concordato di pagare all’Agenzia delle Entrate per l’attività delle società irlandesi in pancia alla compagnia aerea AirOne negli anni precedenti alla fusione con Alitalia.

Il gruppo Toto era entrato nel mirino della Procura di Roma da diversi mesi quando, dopo il setaccio dei bilanci di Alitalia Cai, era affiorato l’uso fiscalmente ambiguo di quattordici società irlandesi che fornivano airbus in leasing per cui la compagnia italiana pagava premi milionari. Accanto alla parte più recente, è andata avanti in parallelo quella, con contorni analoghi, relativa all’attività che il Gruppo Toto aveva svolto in proprio con AirOne tra il 2002 e il 2008. Per il recupero della parte fiscale Procura e Finanza hanno coinvolto la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Chieti.

Nel verbale iniziale tra Iva non pagata, tasse evase e ritenute non versate, più sanzioni e interessi si arrivava a un cumulo di 200 milioni di euro. Il gruppo teatino ha aderito al verbale alimentando tuttavia il contraddittorio previsto in questi casi dalla normativa. La prima e più importante osservazione era quella relativa all’obbligatorietà del domicilio fiscale irlandese per le società che acquistavano airbus (e poi li noleggiavano ad AirOne) per motivi legali: l’Irlanda infatti a livello internazionale è l’unico paese che aderisce alla convenzione di Cape Town del 2001 per cui le società che fabbricano velivoli in caso di mancato o incompleto pagamento degli acquirenti possono immediatamente ritornare in possesso dell’airbus.

Con dicembre alle porte e il pericolo di perdere un anno di competenza del cumulo (il 2002: la normativa tributaria per evasioni superiori a 50 mila euro raddoppia il periodo di monitoraggio fino a 10 anni) le parti affiancate anche dai consulenti di Alitalia si sono riviste tenendo al corrente la Procura romana. Toto e Alitalia hanno confermato l’intenzione di aderire al verbale per evitare il contenzioso che avrebbe bloccato i crediti Iva in sospeso; dall’altra parte il fisco con l’opportunità immediata di monetizzare (in caso di accordo, il pagamento rateizzato prevede il primo versamento dopo 20 giorni) ha abbassato il tiro anche alla luce anche dei documenti presentati dai consulenti fiscali a integrazione del verbale. Il ricalcolo dell’imponibile si è fissato su cifre comunque ragguardevoli: quasi 9 milioni di Irpeg, 5 di Irap, 17 di Iva compresi sanzioni e interessi più quasi 7 di ritenute non pagate solo negli ultimi due anni visto che il resto (2002-2006) era stato cancellato dalla prescrizione. A saldare la transazione sarà Alitalia che, negli accordi di fusione con Toto si accollava i contenziosi relativi alle annualità precedenti al 2008. In ogni caso, secondo fonti vicine al presidente Toto, ci sarà una ripartizione interna della maximulta tra Alitalia e il gruppo chietino da valutare nelle prossime settimane.
 

falco108

Bannato
8 Novembre 2012
1,631
0
Scusate...ma dal 2009 in poi, hanno cambiato sistema ? Ovvero....c'è qualche possibilità che pure i leasing di CAI avranno questo tipo di problemino ??
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
0
In questo caso è cosa buona e giusta, il buco della sanità laziale (e dei SUV acquistati per l'attività politica per esempio...) è giusto che se lo paghino i cittadini del Lazio che si sono scelti certi governanti e non chi viaggia.
Certo e voglio sperare che tu sarai dello stesso orientamento in caso di eventuali accolli di debiti ai contribuenti.

Peraltro, c'è da dire che il Lazio non è solo, ma in compagnia della Lombardia. Secondo che il rimando al buco sanità e ai Suv è del tutto arbitrario in quanto non si sono inventate nulla, terzo che è un tributo presente da tempo ad esempio in Germania.

http://www.lindipendenza.com/aerei-tassa-lombardia-lazio/

http://www.fiscooggi.it/dal-mondo/a...ta-dal-1-gennaioil-prezzo-dei-biglietti-aerei
 

EI-DSF

Utente Registrato
9 Maggio 2012
324
23
Ci sono molti modi in cui una compagnia aerea può apparentemente offrire una possibiltà di lavoro inserendo delle condizioni capestro che nei fatti si rivela difficile da conquistare. Esempio quando ha chiuso LHI, ai piloti e equipaggi italiani che erano stati appena assunti è stato proposto lo spostamento in Germania ma solo previo il superamento di un esame di lingua tedesca di livello elevato. Risultato molti hanno desistito subito, altri ci hanno provato ma sono stati bocciati all' esame, e solo pochissimi in gran parte chi conosceva già bene la lingua sono passati. E stiamo parlando per un italiano di imparare il tedesco pensa se qualcun' altro mette una condizione capestro di conoscere l'arabo...
Scusa Cesare, ma la fonte di questa notizia? Un piccione viaggiatore?

Allora, io ho diversi amici aa/vv che erano in LHI a tempo determinato. Una volta che LHI ha chiuso, è stato proposto loro il passaggio in LH con contratto di due anni, nel frattempo avrebbero frequentato un corso di tedesco e, solo alla fine del contratto di due anni, sarebbero stati sottoposto ad un esame di lingua. In caso di superamento dello stesso, LH faceva loro un contratto a tempo indeterminato. Ti assicuro che al momento del passaggio da LHI a LH, non sapevano neanche una parola di tedesco
 
Stato
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