Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
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Roma
Non riesco proprio a capire il tuo odio verso chi sta in az. D accordo che sei un anziano del forum, ma proprio non riesco a capire i tuoi scritti. Penso che se avessi scritto io le tue cose , gli amministratori gli avrebbero subito cancellati. Comunque contento te...
gli avremmo tutt'al più corretti.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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“Air France attende solo la prossima crisi di liquidità che arriverà a febbraio-marzo, al massimo in primavera", dice una fonte al quotidiano. E anche prima, se le nuove linee di credito da 200 milioni di euro previste dal piano di soccorso non saranno effettivamente messe a disposizione
Se non parteciperà alla ricapitalizzazione la quota di Aur France in Alitalia scenderà dal 25 al 10%.
mah se entra capitale adesso non vedo gran problemi a passare febbraio marzo, piuttosto entro il 2014 dovranno concretizzare la cessione, non puoi di certo ripreserntarti con conti simili non ha senso.
Anche se la gdp crescecesse un po', con il livello di tassazione che c'e' in italie non puoi aspettarti gran ripresa dei consumi, e quindi del volato domestico
 

AZ680

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15 Febbraio 2006
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roma, Lazio.
E' plausibile che in primavera col re-hubbing si vedano miglioramenti nel conto economico ? Ovviamente al netto del fatto che i mesi invernali di solito non sono il massimo per i ricavi ...
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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mah se entra capitale adesso non vedo gran problemi a passare febbraio marzo, piuttosto entro il 2014 dovranno concretizzare la cessione, non puoi di certo ripreserntarti con conti simili non ha senso.
Anche se la gdp crescecesse un po', con il livello di tassazione che c'e' in italie non puoi aspettarti gran ripresa dei consumi, e quindi del volato domestico
Un po' di ripresa a livello mondiale potrebbe portare all'incremento dei viaggi per turismo (e l'Italia è, pur con tutte le pecche e le contraddizioni tipiche) una meta turistica fondamentale a livello internazionale. Da questo punto di vista il piano Del Torchio, che punta su MR e LR, è particolarmente sensato.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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E' plausibile che in primavera col re-hubbing si vedano miglioramenti nel conto economico ? Ovviamente al netto del fatto che i mesi invernali di solito non sono il massimo per i ricavi ...
non penso a grandii re-hubbing nel breve, no avrebbe sensobeh , per farla breve questo natale dipendera' molto dall'andamento generale delkl'economia e dall'impatto delle tasse imu ed ici in primis che assottiglieranno pesantemente le tredicesime degli italiani
febbraio e' scarico, ma non ovunque...a vce c'e' il pienone per carnevale...e l'aqva alta
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Un po' di ripresa a livello mondiale potrebbe portare all'incremento dei viaggi per turismo (e l'Italia è, pur con tutte le pecche e le contraddizioni tipiche) una meta turistica fondamentale a livello internazionale. Da questo punto di vista il piano Del Torchio, che punta su MR e LR, è particolarmente sensato.
pienamente d'accordo
dt e' partito bene, purtroppo fuori tempo massimop, ma di sicuro qualche risultato puo' ancora strapparlo
opinione molto personale
 

Dr Gio

Utente Registrato
Premesso che SI saresti da censurare perché scrivi cazzate su come viene amministrato questo forum, aggiungo che ogni tanto soffri di manie di persecuzione.

AZ e' fallita e nessuno la vuole, questa e' la realtà. La gara e' solo a cercare per il momento di perdere meno soldi possibili negli unici due possibili scenari, chiusura o sopravvivenza e vediamo che succede nei prossimi tre anni.

Detto questo nessuno ha astio verso i dipendenti di AZ anche se, nella tragedia, sono certamente più fortunati di tante altre migliaia di lavoratori di piccole e medie imprese che ogni mese chiudono in Italia (e che sono nella loro totalità molto più strategiche per tutti noi Italiani che non quattro aerei con il tricolore sulla coda) senza aiuti di stato travestiti da postini o possibilità di ammortizzatori sociali.

Purtroppo ho conosciuto amici operai che arrivando la mattina hanno trovato i sigilli sulla porta senza se e senza ma, senza aiuti o supporti sociali ed anche un amico imprenditore che ha preferito farsi saltare la testa con una pistola quando gli hanno sequestrato tutto per Iva e tasse non pagate a fronte di una regione Sicilia che non lo pagava da oltre 600 giorni.

Tutte queste persone non hanno avuto nemmeno la minima possibilità di disperarsi pubblicamente, anzi..

Basta con questo pietismo per AZ ultra speculato sui media e dalla politica.
D'accordissimo su un mare di punti (avrei evitato la parola "cazzate", ma capisco che era un momento di foga). Io personalmente spero che AZ in un modo o altro (AF o EY) si salvi, ma la situazione e' sotto gli occhi dio tutti. E sono d'accordo, che i dipendenti AZ, ai quali va tutta la mia solidarieta' perche' non vivono un bel momento, sono comunque piu' fortunati di molti altri.

Piccolo OT: Mi e' venuta una gran tristezza pensando all'imprenditore che citavi. Mi e' tornata in mente una persona nella mia citta' natale che si e' impiccata nel garage di casa perche' non sapeva come pagare i debiti della sua azienda. Non c'e' bisogno di aggiungere che a sua volta vantava crediti che non avrebbe mai visto. Fine OT

Purtroppo l'Italia e' stata una grande paese ma ha fatto anche dei danni enormi con le sue politiche immobilistiche e la mano grottesca e immonda dello stato nella vita di tutti i cittadini. Molti poi ci hanno speculato a loro volta sopra. E siamo dove siamo ora.
 

Veolia

Utente Registrato
10 Settembre 2006
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Il problema è che per quanto possiamo esser bravi col bluff, le carte buone in mano ce le hanno i francesi

quoto, e l'analisi di traffico che hai pubblicato in un'altro th confermano anche le possibili sinergie sul LR
il mercato italiano, ridirezionato bene sul LR anche peer to peer puo' dare decisi risultati anche nel breve , ma ci vogliono strutture che noi non abbiamo, i freanco olandesi si
 

pippen

Bannato
11 Giugno 2011
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La partita in corso per il salvataggio di Alitalia si complica. Da quanto è emerso sembra che l'ingresso in campo di Air France avverrà solo nei tempi supplementari. Ovvero dopo il 14 novembre, giorno in cui è stato fissato il primo termine temporale per l’adesione all’aumento di capitale della compagnia di bandiera (servono trecento milioni). Allo stato attuale le probabilità che i transalpini partecipino all'operazione sarebbero praticamente nulle, secondo il giornale francese La Tribune
.
Pesa il mancato recepimento da parte di Alitalia delle condizioni poste da Air France: ristrutturazione del debito e tagli massicci. Condizioni che se al contrario fossero state prese in ascolto avrebbero convinto il gruppo guidato da Alexandre de Juniac a prendersi il 50% della compagnia aerea. «Alitalia al momento non è sostenibile», fanno sapere da Air France.

Risultato? La quota azionaria in mano ai francesi (che oggi ammonta al 25%) nel corso delle prossime due settimane potrebbe persino diminuire (fino a toccare il 10%). Ma il disinteresse mostrato da parte di Air France sarebbe solo apparente. Già perché i transalpini, una volta completata la diluizione della partecipazione, avrebbero in mente di acquistare nuovamente la quota di maggioranza dalle banche. A un prezzo più conveniente. Magari già a marzo.

L'obbiettivo della compagnia aerea d'Oltralpe sarebbe dunque quello di attendere la prossima crisi di liquidità di Alitalia, evento che stando alle previsioni potrebbe verificarsi in primavera. O addirittura prima, nel caso in cui non venissero trovati i 200 milioni previsti dal piano di salvataggio di Alitalia che ancora mancano: in tutto ne servono 500, di cui trecento entrerebbero tramite l'aumento di capitale (240 quelli garantiti da Poste Italiane, Unicredit, Intesa Sanpaolo e altri azionisti) mentre per i restanti duecento è necessaria una linea di credito supplementare che tarda a manifestarsi.

Intanto è scaduto il lock-up siglato nel 2008 tra i soci di Az. Accordo che impediva agli azionisti di cedere le partecipazioni a eventuali compratori. L'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha assicurato che la banca garantirà per l'inoptato nell'aumento di capitale, precisando però che l'obiettivo di Unicredit è di uscire dall'equity. Intesa Sanpaolo, dlla sua, non intende mollare Air France, a dimostrazione del fatto che i francesi oggi sono in una posizione di forza. Del resto altri acquirenti credibili ora come ora non ce ne sono.

«Si deve arrivare a un accordo con un partner industriale che deve essere Air France», ha sottolineato l'Ad di Intesa Carlo Messina, «se poi ciò non sarà possibile allora valuteremo una soluzione diversa con un partner forte». Il governo è alla finestra. Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato aspetta che Alitalia faccia la prossima mossa e di vedere quale piano industriale varerà per tentare di rimettersi in pista.

http://www.huffingtonpost.it/2013/10/30/story_n_4177874.html?ref=topbar
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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0
Fosse per me, i Francesi se la sognano AZ tagliata massicciamente.
A quel punto non vedo quale sia la differenza tra il ripartire da una procedura concorsuale e finire nelle culotte de cheval di Airfrans, ma almeno i cuginetti se la pigl..ano nel capocollo. Bagno di sangue per bagno di sangue...
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
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3,513
Fosse per me, i Francesi se la sognano AZ tagliata massicciamente.
A quel punto non vedo quale sia la differenza tra il ripartire da una procedura concorsuale e finire nelle culotte de cheval di Airfrans, ma almeno i cuginetti se la pigl..ano nel capocollo. Bagno di sangue per bagno di sangue...
Con i francesi probabilmente un'AZ più piccola ma più sostenibile economicamente, potrebbe sopravvivere, ma se fallisce la partita è chiusa. Questo giro, dopo il fallimento, difficilmente arriverebbe qualcuno a mettere miliardi. Ho l'impressione che non sia chiaro a tutti quanto sia compromessa la situazione, visto che si parla di AZ come se avesse alcune carte buone da giocare. Come scrive Kenyaprince, purtroppo non è così.
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
0
Fosse per me, i Francesi se la sognano AZ tagliata massicciamente.
A quel punto non vedo quale sia la differenza tra il ripartire da una procedura concorsuale e finire nelle culotte de cheval di Airfrans, ma almeno i cuginetti se la pigl..ano nel capocollo. Bagno di sangue per bagno di sangue...
Anche qui avrebbero buongioco.
Perchè a meno di presentare l'istanza da un giorno all'altro, se invece la cosa fosse dibattuta anzitempo, i sindacati sarebbero costretti a dire la loro sulla pressione dei fantasmi del passato.
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
0
Con i francesi probabilmente un'AZ più piccola ma più sostenibile economicamente, potrebbe sopravvivere, ma se fallisce la partita è chiusa. Questo giro, dopo il fallimento, difficilmente arriverebbe qualcuno a mettere miliardi. Ho l'impressione che non sia chiaro a tutti quanto sia compromessa la situazione, visto che si parla di AZ come se avesse alcune carte buone da giocare. Come scrive Kenyaprince, purtroppo non è così.
Ma vedi, oggi c'è un soggetto che aspetta che stramazzi definitivamente o quasi per importi le sue regole.
Le carte che potresti avere dopo una procedura concorsuale forse sarebbero migliori di quelle di adesso. Peraltro, è assai difficile che Letta permetta di arrivare a quel punto.
Cioè, forse mi sbaglio, ma in tale procedura, i creditori sarebbero obbligati obtorto collo ad accettare una negoziazione sul debito e forse questo sarebbe già molto.

Tanto, l'immagine del Paese è già quella che è.
 

freeair

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,922
1
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Le possibilità che Air France-Klm partecipi all’aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia sono «quasi nulle». Lo scrive il sito del quotidiano francese «LaTribune», citando «fonti concordanti». La compagnia franco-olandese, che mercoledì pomeriggio riunisce a Parigi il consiglio per i conti trimestrali, non ha commentato le indiscrezioni.
IL SALVATAGGIO
Alitalia: «Air France pronta a sfilarsi
dall’aumento di capitale»
«La Tribune» online: «Fonti diverse concordano»


Fonte Corriere.it
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,229
1,440
N/D
Il problema è che per quanto possiamo esser bravi col bluff, le carte buone in mano ce le hanno i francesi
Sarà anche cosi, me se non partecipano all' aumento di capitale e scendono intorno al 10% perdono il diritto di veto e perdono anche il grado di primo azionista che dovrebbe passare alle Poste con circa il 15%. AF al 10% non credo che potrà avere lo stesso potere decisionale di oggi che detiene il 25%
 
Stato
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