Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Se l'asta la si fa quando non ci sara' piu' il diritto di prelazione per AF ne' il lock in dei soci significa che ci potranno essere altri offerenti, e magari condizioni di vendita migliori.
Quindi i 100 mln per arrivare fino a quel momento sono un investimento per gli altri soci. Se no non avrebbero senso (ma negli ultimi anni ne hanno bruciati tanti altri senza senso e senza prospettive, a onor del vero).
Non piace ad AF che non volendo altri concorrenti ha votato contro a quella boccata di ossigeno.
Non direi che vogliono fregare i francesi, semmai evitare di essere fregati.
Mi sembra ragionevole.
 
Da prendere con le pinze e felice di essere smentito, ma a me e' giunta voce che il piano fosse stato elaborato da BCG per una somma intorno ai 100k, della serie "abbiamo questi, fate quello che potete".
 
chi e in che modo?

nel suo post indaco1 ha spiegato meglio il mio pensiero.

scaduto il lock up, inizia una nuova partita alla quale, almeno teoricamente, possono partecipare tutti.

sono curioso di vedere gli sviluppi.
certo se i francesi non vogliono partecipare ad un banale aumento di capitale di 100milioni, è perché già pregustavano di prendersi tutta AZ per un piatto di lenticchie e ci sono rimasti male (o, in alternativa, stanno aspettando che fallica del tutto...ma potrebbe essere un gioco molto pericoloso...per loro)
 
kenya scusa ma approvato dal cda NON vuole dire ne' sottoscritto dai soci e meno che meno versato.
Io aspetterei il prossimo CDA per farmi un'idea migliore anche della consistenza coraggiosa, almeno quelli a piede libero
Quoto. Questo è un punto fondamentale.
Un'altro punto non indifferente, passato quasi in sordina è il netto di quasi -300M€, che presumibilmente a fine anno sarà in zona -400 M€. Escludendo rifondazioni radicali di AZ, probabilmente impossibili di fronte al sistema politico-sindacale-legale italiano, l'unico acquirente che trovi nell'imbarcarsi nell'impresa un senso logico, secondo me rimane AF. EY non potrebbe mai ottenere gli stessi benefici operativi, stante la posizione geografica di AUH.
Come ho scritto ieri, AF sta sicuramente guadagnando dall'aiuto di AZ (a suo discapito...) nel federaggio su CDG e AMS e immagino farà un bilancio complessivo della situazione prima di decidere.
Visto che siamo a fine Settembre, ad un passo dalla scadenza del lock-up, credo che eventuali acquirenti si siano già fatti (silenziosamente) avanti. Sempre che ci siano. Esistono sicuramente forme di contratti preliminari condizionati che permetterebbero ad un socio italiano di impegnare all'acquisto un eventuale compratore qualora AF non eserciti la prelazione.
Secondo me i 100 M€ sono soprattutto un segnale (per ora a chiacchiere), tanto più che nella PR si dichiara una discreta disponibilità di liquido (128 M€), sicuramente sufficiente per vedere le carte dei vari attori il mese prossimo. Sempre che il palco non si riveli deserto e scattino i piani d'emergenza statali (e qui arriverebbero i guai dalla UE).
Noto comunque che tutti parliamo di assetti proprietari, ma nessuno parla di come rendere l'azienda se non profittevole, quanto meno non una voragine a getto continuo. Che poi in realtà è il problema vero.
 
Tra un mese dovrebbe essere messo sul tavolo l'andamento della gestione ordinaria consuntivata al Q3, che solitamente e' il migliore dell'anno e dovrebbe vedere un risultato operativo positivo.
 
Le ultime due pagine sono le piu' interessanti di tutto il 3, grazie a un paio di post.

Traduco:

Se l'asta la si fa quando non ci sara' piu' il diritto di prelazione per AF ne' il lock in dei soci significa che ci potranno essere altri offerenti, e magari condizioni di vendita migliori.

Quindi i 100 mln per arrivare fino a quel momento sono un investimento per gli altri soci. Se no non avrebbero senso (ma negli ultimi anni ne hanno bruciati tanti altri senza senso e senza prospettive, a onor del vero).

Non piace ad AF che non volendo altri concorrenti ha votato contro a quella boccata di ossigeno.

Non direi che vogliono fregare i francesi, semmai evitare di essere fregati.

Mi sembra ragionevole.

ti quoto (incredibile :D) , anche secondo me la mossa è volta quello

sembra insomma quello che va dal benzinaio e mette 10 euro per arrivare alla stazione di servizio successiva dove regalano l'orsacchiotto se fai il pieno....
ma è anche questa una scommessa in fondo...
 
Se è vero probabilmente c'è qualcosa di "pesante" del quale non siamo a conoscenza.

visto che i destinatari saranno comunque anche loro dubito fortemente che la partita non sia stata concordata anche con loro

da proclami e tg sembra sia risolto tutto ma in realtà non si 'e risolto un bel nulla visto che siamo ancora alla carte e che i soldi sul tavolo non ci sono ancora.

tieni conto che nessun'altro in europa e' pronto a rilevarne parte o piena proprieta', soprattutto data la drammatica situazione del mercato interno che durera' anni

vediamo se dai francesi domattina esce qualcosa che il ciellino non ci ha ancora detto
 
kenya scusa ma approvato dal cda NON vuole dire ne' sottoscritto dai soci e meno che meno versato.
Io aspetterei il prossimo CDA per farmi un'idea migliore anche della consistenza coraggiosa, almeno quelli a piede libero
...

Aumento light ma sufficiente anche per agire in contropiede.
Il passaggio cruciale é sicuramente quello di costringere i francesi a sottoscrivere per evitare di vedersi diluiti, a tutto vantaggio di un sottoscrittore cavaliere bianco italiano (che non dubito arriverá).
 
Air France: «Alitalia alla portata»
Ma sul debito incognita Air One
Un'esposizione di oltre 600 milioni per gli aerei registrati in Irlanda

ROMA - Il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, nega che l'acquisto di Alitalia da parte di Air France-Klm sia alle viste: «Sono cose raccontate dai giornali - minimizza - e non c'è nulla di concreto». Ma intanto le indiscrezioni sulle modalità dell'operazione fioccano, in attesa che domani la compagnia italiana renda noti i conti della semestrale, che registrerà una perdita superiore ai 200 milioni preventivati.
Le maggiori indiscrezioni accreditano un'Air France-Klm non troppo turbata dall'eventuale prezzo di acquisto di Alitalia, obiettivo «alla portata» secondo una dichiarazione dell'ad Alexandre de Juniac, riportata da Les Echos . Il problema sarebbe l'indebitamento che supera il miliardo. In particolare, oltre a quello più o meno fisiologico con i fornitori, vi sarebbero circa 500 milioni di euro di debiti con le banche e oltre 600 per l'acquisto degli aerei dalla società che fa capo a Carlo Toto: l'Ap Fleet.

E proprio su questo ultimo capitolo si sarebbe appuntata l'attenzione dei francesi che starebbero pensando a una rinegoziazione degli accordi: restituire tra i 18 e i 22 aerei di medio raggio e bloccare l'arrivo di sei aerei di lungo raggio. Ma il capitolo aerei non si esaurisce con i leasing, a Alitalia sono state contestate in giugno violazioni tributarie per circa 33 milioni proprio per la gestione degli aerei di Toto, la cui compagnia, Air One, fu acquisita da Cai nel 2008.

L'addebito riguarderebbe un periodo precedente alla fusione, tra il 2002 e il 2008, e l'accusa sarebbe quella di aver registrato un buon numero di aerei in Irlanda per usufruire delle migliori condizioni fiscali. Toto ha sempre negato di aver agito in questo senso e ha rivendicato la propria correttezza. Ma il particolare che forse non è noto è che Alitalia, che si è riservata di far valere le proprie ragioni anche contrattuali nelle competenti sedi fiscali e giudiziarie, ha le mani legate. Il 28 dicembre del 2009, dunque quasi a un anno dal suo decollo, Alitalia si accollò tutte le pendenze anche fiscali relative agli aerei acquistati e ora che l'inchiesta sta arrivando a maturazione, rischia brutte sorprese.

L'altro capitolo, quello delle banche, non è meno spinoso: al luglio scorso l'esposizione complessiva era di 577 milioni, secondo il censimento della Centrale rischi di Bankitalia, di questi, 243 milioni sono a scadenza. Un giro tra le principali banche creditrici (Unicredit, per circa 180 milioni; Intesa con poco meno di 100 milioni; Popolare di Sondrio con 90 milioni, Mps con 70 milioni) sarebbe già stato fatto, dunque una prima trattativa è in corso.

Fin qui le indiscrezioni sono tutto sommato rassicuranti: c'è un'intenzione di acquisto e una linea di azione, che prevede la ristrutturazione dei debiti. Ma nella tarda serata di ieri le voci hanno preso una piega negativa, virando verso un parziale disimpegno di Air France-Klm. Che vuol dire? Che i franco-olandesi potrebbero anche decidere di non operare alcuna ristrutturazione e di non mettere soldi in un aumento di capitale che li porti a un passo dal 50%, decidendo invece di stare alla finestra e di acquisire Alitalia in tribunale, in sede di concordato, scaricata dai debiti. Il rischio? Di trovare altri acquirenti interessati. Va ricordato che fino a ottobre Air France-Klm invece gode della possibilità, offerta dal lock-u p , di essere preferita a soggetti esterni alla compagine azionaria. Dunque il tempo stringe.

Intanto in Italia i sindacati fanno i conti di un'eventuale acquisizione: a rischio ci sarebbero 2 mila posti di lavoro tra piloti, assistenti di volo e personale di terra, almeno secondo le stime di Avia, l'associazione degli assistenti di volo. Air France-Klm di esuberi ne ha già annunciati 2.800.


Corriere.it
 
Consiglieri AF usciti dal cda sbattendo porta.
Situazione interessante...

eppure quelli di KL li avrebbero dovuti avvisare già da tempo...ci son ricascati.... ;)
sempre più zimbelli, mi ricorda qualcosa...soprattutto nel finale, dove qualcuno cmnq ci guadagna e altri passano i guai (per manifesta ingenuità, ci mancherebbe!)
http://www.youtube.com/watch?v=8T1mv1XPQu4
 
Aumento light ma sufficiente anche per agire in contropiede.
Il passaggio cruciale é sicuramente quello di costringere i francesi a sottoscrivere per evitare di vedersi diluiti, a tutto vantaggio di un sottoscrittore cavaliere bianco italiano (che non dubito arriverá).
secondo me c'e' gia'!
ed e' un pezzo della prossima tares o qualche altra tassa che pagherai, non ho colto il senso del perche del battibeccho tra il sindaco ed il ciellino,

la prova ce l'hai al richiamo dei decimi.
li vedi chi versa e chi no, o da dove arrivano i soldi
speriamo non qualche fondo offshore se no non lo sapremo mai
 
visto che i destinatari saranno comunque anche loro dubito fortemente che la partita non sia stata concordata anche con loro

da proclami e tg sembra sia risolto tutto ma in realtà non si 'e risolto un bel nulla visto che siamo ancora alla carte e che i soldi sul tavolo non ci sono ancora.

tieni conto che nessun'altro in europa e' pronto a rilevarne parte o piena proprieta', soprattutto data la drammatica situazione del mercato interno che durera' anni

vediamo se dai francesi domattina esce qualcosa che il ciellino non ci ha ancora detto
Ti dirò, mettendo insieme i francesi che sbattono la porta al cda, la vicenda Telecom, l'aumentino di capitale e i 2.000 posti di lavoro che sembrano a rischio in caso di controllo AF, mi viene in mente una sola cosa: che il governo ha già concordato con i capitani l'entrata in forze in AZ di qualche soggetto pubblico. Situazione che diminuirebbe di molto il peso di AF. Perchè trovo difficile pensare che sia un dramma per loro ricapitalizzare AZ per 25 M€, viceversa diventerebbe una beffa sborsare altri soldi ma contare molto meno di oggi.
 
Stato
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