Thread Alitalia da Maggio 2013


Stato
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Quanto tempo ci potrebbe volere per acquisire qualche macchina di lungo raggio, e quanto tempo per lanciare una rotta profittevole ?
Di macchine ne servirebbero almeno cinque o dieci ? Con questa situazione, i costi sarebbero sostenibili ?
E' possibile cambiare i contratti di leasing o altro per avere qualche 330 al posto di alcuni 320 ?

In generale: questo cambio di tendenza, per di più proposto alle soglie dell'alta stagione, porterebbe più costi o più benefici nel breve termine ( visto che di tempo ce ne sta poco...) ?

Grazie

Diamine... ma parlano ancora della S13? Ma non si rendono conto che in un attimo siamo già in autunno?

Mentre si organizzano, verificano la fattibilità e cercano di fare sarà già bassa stagione ed alcuni competitor già vendono in offerta....

Partire per il nostro inverno con altre rotte di lungo raggio significherebbe solo puntare sul sud America o simili ma su quelle tratte se parliamo di Yield (non di LF visto che AZ rasenta spesso il 100%) come sono?
Mica si può pensare di "sopravvivere" quest'autunno/inverno con NY a 499 (Natale escluso intendo), Tokio e Osaka a 599(?) e magari la cina (non PEK ma PVG) a 399?

Mah...
 
naplover ha ragione
la domanda a questo punto e': quanto conta davvero il nuovo CEO in caiaz, e quanto puo' fare in realta semplicemente rimescolando qualche rotta ma senza tirare fuori un euro aggiuntivo che non ci sono +????

;-)
 
..

3)af ormai e' fuori dala partita e citarla come colòpevole delle strategie sbagliate e' fuorviante ed errato

...
ergo delle due l'una o il CEO tira fuori dal cilindro una partnership pesante, ovviamente europea....


Perche' "ovviamente europea"?

E perche' AF non centra niente? Ad esempio se quello che si e' letto in giro e' vero sono stati proprio loro a bloccare la strada alla partnership non europea, qualche mese fa.

Io invece penso che AZ si puo' salvare solo con un'altra partnership, possibilmente non europea, in altre parole i cui interessi non confliggono con i suoi quando si tratta di stabilire chi trasporta i pax di lungo raggio.
 
49% a una extraeuropea, 2 o piu' per cento a un amico fidato comunitario, AF si tiene le sue quote come Stelios in U2, o come SEA in SACBO.
 
E chi sarebbe l'extraeuopea che va d'amore e d'accordo con AF e che accetta di essere in minoranza?

Non ho detto che sia facile. In poche parole ci vorrebbe un gruppo di controllo che metta in minoranza, in modo ostile, AF. Non ho citato a caso Stelios in U2 e SEA in SACBO, sono degli esempi di soci di minoranza che non contano un piffero. Qualche tempo fa (ma non so quanto ci fosse di vero) Etihad stava per entrare in AZ ma AF gli ha chiesto di non farlo. Quella volta gli arabi hanno fatto un passo indietro. Cosa sarebbe successo se fossero andati avanti potendo contare sull'appoggio, suggellato da un patto di ferro, di alcuni dei soci italiani?

Del resto non vedo molti altri modi per cui AZ si possa salvare: o AF accetta che entri un altro socio con soldi e probabilmente strategie diverse per non buttarli via, oppure la cosa si fa lo stesso senza il consenso di AF. La terza ipotesi e' che tutto resti piu' o meno cosi' salvo qualche ininfluente rimescolamento di carte. AZ continua a fare la regional, continua a farsi spaccare i denti dalle low cost e dai treni AV, fino a che non trovano qualche altro benefattore che ci butta dei soldi sperando che non siamo ancora noi contribuenti, direttamente o indirettamente per fare scambi di piaceri ai soci.
 
naplover ha ragione
la domanda a questo punto e': quanto conta davvero il nuovo CEO in caiaz, e quanto puo' fare in realta semplicemente rimescolando qualche rotta ma senza tirare fuori un euro aggiuntivo che non ci sono +????

;-)
non molto! ci sono stati 5 anni per fare e non è stato ''nulla''...pensare che questo cristiano cambi la situazione in tre mesi è prendere in giro la gente..come lo studente che non ha fatto una ceppa tutto l`anno e si mette a studiare l`ultima settimana..chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato!
 
Non ho detto che sia facile. In poche parole ci vorrebbe un gruppo di controllo che metta in minoranza, in modo ostile, AF. Non ho citato a caso Stelios in U2 e SEA in SACBO, sono degli esempi di soci di minoranza che non contano un piffero. Qualche tempo fa (ma non so quanto ci fosse di vero) Etihad stava per entrare in AZ ma AF gli ha chiesto di non farlo. Quella volta gli arabi hanno fatto un passo indietro. Cosa sarebbe successo se fossero andati avanti potendo contare sull'appoggio, suggellato da un patto di ferro, di alcuni dei soci italiani?

Del resto non vedo molti altri modi per cui AZ si possa salvare: o AF accetta che entri un altro socio con soldi e probabilmente strategie diverse per non buttarli via, oppure la cosa si fa lo stesso senza il consenso di AF. La terza ipotesi e' che tutto resti piu' o meno cosi' salvo qualche ininfluente rimescolamento di carte. AZ continua a fare la regional, continua a farsi spaccare i denti dalle low cost e dai treni AV, fino a che non trovano qualche altro benefattore che ci butta dei soldi sperando che non siamo ancora noi contribuenti, direttamente o indirettamente per fare scambi di piaceri ai soci.

AF è perfettamente consapevole che, senza il bisogno di fare alcunché, in autunno si porta a casa il restante 75% di AZ per molto meno di zero.
Altre strade sono al momento fantascienza.
 
mah, vorrei capire
prima siamo in esubero, poi ti danno il part time, poi ti danno la cigs (ma solo agli aavv e con quali criteri boh), poi ti chiedono di rinunciare al pt per i mesi estivi a causa dell’incremento di attività previsto per il periodo da giugno a settembre,
ora ulteriore solidarietà....
chi mi fa un riassuntino?
Gia' non c'e' niente da fare....Speriamo che in autunno Air France se la prende tutta AZ
 
Ha ragione TW843 andava fatto quando c'erano i soldi ormai non c'è più tempo e a ottobre,se va bene,AF se la porta via tutta per due lire regalata dagli italiani che hanno pagato debiti LAI e CIGS e dai politici italiani.
Sarà forse più piccola,forse ridimensionata e portatrice di acqua verso Parigi ma almeno,si spera,sana,finalmente.
 
Ha ragione TW843 andava fatto quando c'erano i soldi ormai non c'è più tempo e a ottobre,se va bene,AF se la porta via tutta per due lire regalata dagli italiani che hanno pagato debiti LAI e CIGS e dai politici italiani.
Sarà forse più piccola,forse ridimensionata e portatrice di acqua verso Parigi ma almeno,si spera,sana,finalmente.
E tu credi che con un miliardo e oltre di debito AF sia ancora interessata? Io ho qualche dubbio
 
Rispetto alla W12, AF nella W13 sembra toglierà una rotazione giornaliera da CDG verso i seguenti scali italiani: BLQ, FLR, GOA, TRN, VCE, VRN. Gusto per capire che aria tira a Parigi...
 
Io me lo auguro.

Io ne dubito.
Il cambio di strategia di AZ sembra un vero e proprio tentativo di smarcarsi dai cugini di oltralpe e di costruire qualcosa di produttivo, anche alla luce del fatto che, come molti hanno intuito, il piano non viene dal nuovo AD, che non ha avuto il tempo materiale e le conoscenze per stilare quello che sembra un riassetto generale della compagnia.
Opinione personale sia chiaro, ma il nuovo piano industriale arriva da qualcuno che del settore se ne intende e non credo che questa sia AF.
 
Seicento esuberi Alitalia, nuovo piano e contratti di solidarietà -* a pagina 5 Meeting Alle 15 i vertici incontrano i sindacati per trovare soluzioni in grado di evitare l'uscita di 600 addetti del personale di terra Esuberi in Alitalia. Si va verso i contratti di solidarietà M Anche in Alitalia potrebbe arrivare una formula di solidarietà contrattuale ovvero una rimodulazione del salario sulla base di un taglio delle prestazioni lavorative. Si tratta di una delle ipotesi operative che il neo amministratore delegato Fabrizio Del Torchio vorrebbe mettere in campo per contenere il costo del lavoro in vista del nuovo piano industriale. E che sarà messa probabilmente sul tavolo oggi alle 15 nella sede di Assaereo dove sono convocati dai vertici di Alitalia i sindacati. La convocazione, hanno spiegato fonti sindacali, riguarda il personale di terra. L'Alitalia, hanno aggiunto le stesse fonti, dovrebbe riferire sullo stato dell'azienda per individuare delle misure per il contenimento dei costi in vista del nuovo piano industriale che sarà presentato a fine mese. Il primo passo resta quello di evitare una gestione traumatica dei circa 600 esuberi che si sono creati nel personale degli uffici. Per sventare un esodo di massa sarebbe in fase avanzata la trattava traAlitalia e sindacati per un accordo su un contratto di solidarietà. Si tratterebbe di una «soluzione morbida» in un momendo delicato dal punto di vista sia dell'economia generale sia della situazione specifica della compagnia. L'intesa per l'introduzione della solidarietà sarebbe in dirittura d'arrivo. Ma tuttavia i contenuti del possibile accordo non sono ancora tutti definiti. Tra le ipotesi sul piatto quella per cinque giorni di solidarietà al mese con un taglio medio delle retribuzioni di circa 50-60 euro. L'arrivo di Del Torchio alla cloche di Alitalia ha conciso con la ripresa delle soluzioni per abbassare i costi di gestion aziendali ma anche con nuovo iniziative di marketing per incentivare i passeggeri a volare con la ex compagnia di bandiera non cedendo alle lusinghe delle aggressive compagnie low cost. L'ultima in ordine di tempo è statta l'iniziativa «Salta Su», la nuova offerta promozionale per tutti dai 14 ai 26 anni. Fino al 30 giugno sono in vendita complessivamente 277.400 biglietti a tariffa promozionale per viaggiare in Italia e in Europa, sui voli operati da Alitalia dal 1 giugno al 31 luglio. Si potrà dunque viaggiare con tariffe, tasse incluse, a partire da 45 euro a tratta per l'Italia e 50 euro a tratta per Europa (ad eccezione dei voli da/per Francia e Olanda) e Nord Africa. Ad Fabrizio Del Torchio ***
 
Io ne dubito.
Il cambio di strategia di AZ sembra un vero e proprio tentativo di smarcarsi dai cugini di oltralpe e di costruire qualcosa di produttivo, anche alla luce del fatto che, come molti hanno intuito, il piano non viene dal nuovo AD, che non ha avuto il tempo materiale e le conoscenze per stilare quello che sembra un riassetto generale della compagnia.
Opinione personale sia chiaro, ma il nuovo piano industriale arriva da qualcuno che del settore se ne intende.

mi sembra che tu abbia colto nel segno. Non so chi abbia aiutato con il piano industriale, ma le prime indiscrezioni sembrano testimoniare un lavoro basato su competenze del settore, e non certo il coniglio che dovrebbe essere estratto dal cilindro di un manager di qualita' che pero' viene dal settore motociclistico e deve ancora prendere le misure della nuova compagnia. C'e' da chiedersi pero' fino a che punto vogliano spingersi i soci che hanno spinto per questo piano, visto che e' evidente che c'e' qualcuno che preme per un riassetto completo della compagnia, ma un cambio del genere richiede tempo e denaro, in altre parole non e' un investimento che da' risultati domani. In altre parole, c'e' gente nell'attuale compagine azionaria di AZ che vuole prendersi ancora di piu' sulle spalle il futuro della compagnia, anche nel caso gli altri (come sembra) scappino? domanda aperta. Forse qualcuno che vuole rimanere ci sarebbe, ma hanno certamente bisogno di qualcuno con le spalle solide per completare la traversata verso lidi migliori.
 
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