Thread Fiumicino & Ciampino dal 27 Aprile


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A questo punto ad ADR consiglio di rivedere il regolamento di scalo e di alzare i tempi minimi di coincidenza per un pax in transito a 3 ore, cosi AZ non riesce più a fare transiti, e vedi come ricomimciano a pagare...
Gran furbata è... a far ste cose succede come a MXP dove AZ si è stufata e ha levato armi e bagagli...
 
ma andare un po' a quel paese no?

http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=936235&lang=it
[h=1]AdR: Enac, Alitalia ricorre contro provvedimento bagagli[/h]ROMA (MF-DJ)--Alitalia ha informato l'Enac di aver avviato tramite l'associazione Ibar un ricorso contro il provvedimento che determina il corrispettivo da versare ad Aeroporti di Roma per l'impianto di smistamento bagagli Net 6000, che chiudera' dal 1* gennaio 2012, per i mancati pagamenti del servizio da parte delle compagnie che lo utilizzano. Lo rende noto l'Enac che, nell'auspicare una pronta risoluzione della controversia a garanzia del rispetto dei servizi resi al passeggero nel maggiore scalo italiano, soprattutto nell'imminenza del periodo delle festivita' invernali, ha comunque richiesto ad Alitalia, nelle more del giudizio, di adeguarsi al provvedimento, fino alla pronuncia definitiva del giudice.
Nei giorni scorsi l'Enac ha convocato Alitalia, in qualita' di maggiore vettore su Roma Fiumicino e, quindi, maggiore utilizzatore del sistema di smistamento bagagli, per capire le ragioni del mancato pagamento dell'importo dovuto. pev

 
chi deve andare a quel paese scusa? Non penso che Alitalia (e tutte le altre compagnie che si servono del Net 6000) siano dei pirati del diritto internazionale. Se non pagano avranno i loro buoni motivi.
Motivi che magari un giudice riterrà tutt'altro che buoni, ma evitiamo questi toni da osteria contro una compagnia che si ritiene "nemica".
 
chi deve andare a quel paese scusa? Non penso che Alitalia (e tutte le altre compagnie che si servono del Net 6000) siano dei pirati del diritto internazionale. Se non pagano avranno i loro buoni motivi.
Motivi che magari un giudice riterrà tutt'altro che buoni, ma evitiamo questi toni da osteria contro una compagnia che si ritiene "nemica".
Daccordo.
Se AdR se n'e' uscita pubblicamente e' perche' avra' palesemente bisogno di sensibilizzare le istituzioni a facilitare un problema che sicuramente c'e' visto l'investimento in atto per il Net 6000.
Dall'altra parte Alitalia (e tutte le altre compagnie fruitrici) se evidentemente non paga da svariati mesi una sua ragione crede di averla.
Eviterei anche io di commentare in maniera spiccia.
 
Appena letto su libero:

http://affaritaliani.libero.it/roma/adr-non-s-arrende-oggi-il-tavolo-salva-vacanze-21122011.html

Adr non s'arrende: oggi il tavolo salva-vacanze
Oggi tavolo tecnico con le compagnie per la notifica della sospensione del Net 6000, il nuovo sistema di smistamento delle valige. Intanto Enac, in attesa degli esiti del ricorso di Alitalia, chiede al vettore di adeguarsi alla disposizione in attesa del pronunciamento del giudice. Primi effetti sui voli per e in transito su Roma con migliaia di richieste di chiarimenti da parte dei turisti
Mercoledì, 21 dicembre 2011 - 10:35:58

Nessuna resa ai “clienti che non pagano”. Anzi, Adr raddoppia la sua battaglia per ottenere, anche a prezzo di un caos annunciato, in pieno periodo di vacanze.

Il nuovo sistema di gestione dei bagagli del Leonardo Da Vinci rimane sospeso, anche se in giornata è prevista una sorta di “tavola rotonda” tra il gestore dello scalo, Aeroporti di Roma e le compagnie Alitalia, Aviapartner, Globeground, Consulta, Ata-Airport, As-Airport, Flightcare, Aoc e il Comitato Utenti, durante il quale verrà formalizzata sia la sospensione del servizio che una timida apertura negoziale, soprattutto per evitare che il periodo da bollino rosso – 1 gennaio 9 gennaio – possa avere effetti devastanti sui tempi di attesa dei bagagli di vacanzieri e turisti.


Intanto l'effetto annuncio ha già prodotto i suoi danni. Soprattutto dall'estero i vettori sono stati tempestati di telefonate da parte dei turisti diretti o in transito a Roma per avere una valutazione dei possibili disservizi che farebbero sprofondare lo scalo romano in pieno “incubo 2009”, quando l'odissea di migliaia di utenti alle prese con lo smarrimento delle valige fece il giro dei telegiornali di tutto il mondo.

E Adr per spingere sull'acceleratore della trattativa ha reso noti i dati sull'efficienza del Net 6000, rispetto al vecchio modello gestionale: “Prima della messa in esercizio del nuovo impianto di smistamento Net 6000 , 37 bagagli ogni mille passeggeri partiti venivano disguidati, ad oggi lo stesso dato è di 11 bagagli disguidati ogni mille passeggeri partiti, risultato pari o migliore dei maggiori scali hub europei”.

Intanto Alitalia ha rimediato la prima sconfitta: l'Enac ha ricevuto il ricorso avverso la norma che imponeva di adeguarsi al pagamento del nuovo servizio, ha chiesto comunque al vettore di adeguarsi sino al pronunciamento del giudice”.
 
Noooo! :morto: Ricordo quando funzionava ancora il vecchio impianto, rimanemmo 4 ore chiusi nell'aereo (Aer Lingus) ad aspettare che venissero caricate le valigie della metà dei passeggeri che non erano state caricate per il mal funzionamento dell'impianto.
 
Continuiamo a fare il Ping pong su di chi sono le responsabilità , Adr, Az, Le compagnie aeree, sapete cosa penso... Che a me non interessa proprio nulla.

Io sono il cliente, io sono il pagante delle tasse aeroportuali, e del biglietto aereo io devo essere Al centro delle loro preoccupazioni, non devo essere io a preoccuparmi per via del loro operato. Se non sono capaci di trovare un accordo, se non sono capaci di farsi pagare... non puo' essere e non deve diventare un mio problema, io voglio, anzi esigo il servizio per il quale ho pagato, altrimenti, cambio hub.

Ancora una volta gli attori litigano..ed il pubblico pagante piange...

Che vergogna!!!
 
Continuiamo a fare il Ping pong su di chi sono le responsabilità , Adr, Az, Le compagnie aeree, sapete cosa penso... Che a me non interessa proprio nulla.

Io sono il cliente, io sono il pagante delle tasse aeroportuali, e del biglietto aereo io devo essere Al centro delle loro preoccupazioni, non devo essere io a preoccuparmi per via del loro operato. Se non sono capaci di trovare un accordo, se non sono capaci di farsi pagare... non puo' essere e non deve diventare un mio problema, io voglio, anzi esigo il servizio per il quale ho pagato, altrimenti, cambio hub.

Ancora una volta gli attori litigano..ed il pubblico pagante piange...

Che vergogna!!!
Purtroppo hai ragione !!!

Questi sono i motivi per cui in Italia, in certi settori, non riusciremo mai a competere con il resto del mondo.
 
Rischio caos bagagli a Fiumicino
Alemanno: guai se ci saranno disservizi


Aeroporti di Roma ha annunciato che da gennaio verrà dismesso il servizio di smistamento valigie


ROMA - E' ancora incerto il futuro delle oltre 6mila valigie che il sistema Net gestisce ogni ora all'aeroporto di Fiumicino. Ieri l'allarme di Aeroporti di Roma: «Alitalia e altre compagnie non pagano il servizio che verrà dismesso a gennaio». Si dice preoccupatissimo il sindaco di Roma Gianni Alemanno che rivolgendosi all'Adr afferma: «Guai a tutti se i bagagli si vanno ad ammonticchiare il primo gennaio. Ci aspettiamo delle soluzioni responsabili».

Domani intanto si terrà il Comitato Bagagli dell'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma, composto da Alitalia e altre compagnie. L'Enac invece ha convocato una riunione per venerdì. Il presidente Riggio ha ribadito la determinazione impedire ogni disagio ai passeggeri. Assohandlers, l'associazione di categoria che raggruppa 19 società addette alla movimentazione bagagli e passeggeri negli aeroporti italiani, si schiera intanto contro la decisione di Adr di chiudere il nuovo impianto di smistamento bagagli di Fiumicino. «Se la chiusura venisse confermata, - afferma Simone Marini, presidente di Assohandlers in una nota - le società di handling sarebbero i primi soggetti ad essere penalizzati perché costretti ad assumere personale non previsto in un momento economico molto difficile e nel pieno delle vacanze natalizie. Gli eventuali disservizi ricadrebbero direttamente sui passeggeri».

Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 14:14 Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre - 11:16
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=174059&sez=HOME_ROMA

 
Novità da FCO in merito alla chiusura di NET 6000...




Chiusura NET 6000 a Roma: l'IBAR chiede ad ADR di recedere dai propositi


Wednesday 21 December 2011
In un comunicato l'IBAR, associazione che riunisce le compagnie italiane e straniere operanti in Italia, chiede ad ADR di recedere da suoi propositi in merito all'annunciata fermata del sistema NET 6000 dell'aeroporto di Fiumicino.
Per l'IBAR le serrate sono inammissibili, l’associazione ha confermato di aver, da tempo, esposto le proprie ragioni ad ENAC e ad ADR in relazione alla copertura dei costi per l’uso del NET 6000, proponendo un incontro per dirimere la questione.
"ADR, invece di minacciare la chiusura del sistema di smistamento dei bagagli in transito, avrebbe dovuto agire con responsabilità, dialogando con i vettori per identificare un percorso all’interno del contratto di programma che comprendesse anche gli investimenti effettuati per sopperire alle carenze del vecchio impianto," si legge nel comunicato dell'associazione. "Tale impianto BHS (Baggage Handling System) avrebbe dovuto far fronte al completo smistamento dei bagagli, quindi inclusi anche quelli in transito, ma non era all’altezza del compito. La creazione di NET 6000 si è resa necessaria a fronte dell’ inaffidabilità del sistema BHS; inaffidabilità che comportò enormi disservizi ai passeggeri, fra lunghe attese e anche perdite dei propri bagagli e di conseguenza un danno economico per le compagnie aeree che dovettero rimborsare in proprio i danni conseguenti. E’ incredibile l’accusa rivolta alle compagnie aeree ed in particolare all’Alitalia per il rifiuto a pagare due volte lo stesso servizio."



“Se l’ADR è convinta di avere ragione, non deve far altro che scegliere tra il rivolgersi alle autorità competenti, portando le proprie motivazioni, o, meglio ancora, sedersi ad un tavolo con i vettori” dice Fernando Pellegrini, presidente di IBAR; “In ogni caso deve evitare di arrecare danno ai passeggeri”.

http://www.ilvolo.it/index.php/201112217507/Enti-Istituzioni-Organizzazioni/IBAR.html
 
A me sembrano solo parole, le ennesime in questa vicenda.

Le "autorità" si sono già espresse: AZ deve pagare; questo è quello che sostiene ENAC, in attesa del pronunciamento della magistratura.
 
L'articolo del corriere della sera mi sembra che approfondisce e riassume quello detto in precedenza.

All' aeroporto di Fiumicino l' ultimatum scatterà con l' anno nuovo, allo scadere della mezzanotte del 1° gennaio. «Pagate quel che ci dovete per la riconsegna delle valige - è l' intimazione di Adr annunciata ieri alle compagnie aeree - o spegneremo il Net 6000». Ovvero l' avveniristico sistema di smistamento bagagli inaugurato nel luglio 2010. Il servizio si fermerà proprio quando al Leonardo da Vinci è previsto il picco dei transiti vacanzieri, stimato in circa 120 mila passeggeri al giorno, numero che veleggia verso il record dell' ultimo decennio. Per adesso, nonostante la mediazione dell' Enac (l' ente che governa l' aviazione commerciale) è difficile prevedere l' esito del durissimo braccio di ferro in corso tra Aeroporti di Roma e Ibar, l' associazione delle compagnie aeree che operano a Fiumicino capeggiate da Alitalia. Solo pochi giorni fa, ospiti di Trenitalia durante il viaggio inaugurale del treno Leonardo Express, il presidente Adr Fabrizio Palenzona discuteva pacatamente del futuro di Fiumicino con il presidente e l' ad di Alitalia Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Un' atmosfera cordiale che adesso sembra cancellata. La società che gestisce lo scalo pretende dai vettori 3 milioni di euro, cifra che viene fuori dall' utilizzo del nuovo sistema di smistamento bagagli - costato 21 milioni di euro - capace di minimizzare la perdita delle valige in transito per lo scalo romano. Nell' estate 2009 (quella che vide il mezzo collasso del servizio di riconsegna) erano 37 su mille i colli smarriti a Fiumicino. Adesso, grazie a Net 6000, sono 11 su 1000, risultato record tra gli aeroporti europei valso i complimenti della Iata, l' associazione internazionale del trasporto aereo. Le aviolinee che operano al Leonardo da Vinci, guidate da Alitalia che utilizza per il 90 per cento Net 6000, non vogliono però sborsare la somma pretesa da Adr (anche se, stando a un insider aeroportuale), Air France avrebbe già saldato la sua parte). «Non è certo per negligenza, ma non si vede perché dovremmo pagare costi aggiuntivi per un servizio, quello della riconsegna, che consideriamo obbligatorio da parte del gestore aeroportuale», è la sintesi del «niet» giunto dalle compagnie capeggiate da alitalia che a marzo hanno anche impugnato davanti al Tar un ricorso contro la disciplina approvata dell' Enac riguardo le tariffe bagagli. Aeroporti di Roma la vede in tutt' altro modo. «Dal maggio 2011 le compagnie aeree ed in particolare Alitalia, maggiore fruitore del servizio, non rispettano quanto disposto dall' Enac - si legge nel comunicato emesso ieri - e proseguono nel reiterato rifiuto del pagamento». Ed ecco perché Adr - che parla di «tariffe sui servizi aeroportuali più basse dell' 80 per cento rispetto alla media europea» - si vede «costretta» a spegnere Net 6000. Scelta per cui si dichiara «non responsabile» riguardo eventuali disservizi, ma che Ibar bolla come «inaudita». Una situazione che ha indotto Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia e deputato del Pd, ha presentare un' interrogazione urgente al ministro Corrado Passera, «perché intervenga il governo a scongiurare il rischio concreto che la Capitale d' Italia, con milioni di transiti natalizi, torni ad essere la pecora nera d' Europa, con scene da Paese sottosviluppato». La violenta polemica arriva in un periodo che vede il Leonardo da Vinci battere diversi record, a partire da quello dell' incremento dei viaggiatori che tra il 2007 e il 2011 è stato pari al 13, 6 per cento annuo con il boom dei 37 milioni di presenze totalizzato negli ultimi 12 mesi. Numeri che rendono più concretizzabile l' obiettivo ambiziosissimo in vista del 2044: quello di portare al Leonardo da Vinci (che per quell' anno vedrà raddoppiate le sue dimensioni) 97 milioni di passeggeri. Un flusso turistico capace di dare vita a oltre 230 mila posti di lavoro (30 mila entro il 2020) per un investimento complessivo pari a oltre 12 miliardi di euro di cui 2,5 da spendere nei prossimi 10 anni. Alessandro Fulloni RIPRODUZIONE RISERVATA **** La calda estate 2009 **** 21 In milioni di euro è il costo del sistema di smistamento bagagli realizzato da Aeroporti di Roma dopo il caos nel servizio registrato nell' estate 2009 **** 3 In milioni è il numero di bagagli smistato all' anno dal sistema automatizzato, che ha ridotto la percentuale di «colli disguidati» dal 39 all' 11 per mille **** 1,86 In euro è il costo per i vettori aerei di ogni singolo bagaglio smistato dal nuovo sistema, mentre per le compagnie aeree il servizio dovrebbe essere gratuito **** 120.000È il picco di passeggeri in transito nei giorni di punta delle festività natalizie nell' aeroporto Leonardo da Vinci. Di questi almeno l' 80% viaggia con bagagli imbarcati

http://archiviostorico.corriere.it/..._caos_bagagli_Capodanno_co_10_111221002.shtml
 
Da fonti dell'associazione cmq abbiamo saputo che AZ e le altre compagnie pagano un bundle di servizi per pax che già comprende il servizio di smistamento bagagli; AdR ha provato a inserire una tariffa on top al bundle ma non è stata accettata dai vettori, che vogliono negoziare eventuali aumenti tariffari nel più ampio contesto della rinegoziazione delle tariffe aeroportuali derivanti dal piano di investimenti pluriennali in studio per FCO.
La protesta quindi è di tutti i vettori rappresentati da IBAR non solo di AZ.
 
Da fonti dell'associazione cmq abbiamo saputo che AZ e le altre compagnie pagano un bundle di servizi per pax che già comprende il servizio di smistamento bagagli; AdR ha provato a inserire una tariffa on top al bundle ma non è stata accettata dai vettori, che vogliono negoziare eventuali aumenti tariffari nel più ampio contesto della rinegoziazione delle tariffe aeroportuali derivanti dal piano di investimenti pluriennali in studio per FCO.
La protesta quindi è di tutti i vettori rappresentati da IBAR non solo di AZ.

Finalmente un punto di vista chiaro e plausibile e non il solito quaràquaqua a go-go letto in alcuni interventi precedenti.
 
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