Il presidente Ombra: «Ryanair non va via, aspettiamo la riassegnazione delle aree» «Nuove tratte e nuovi voli»
Giovedì 24 Novembre 2011Prima Trapani,pagina 41
Con la cessata presenza dei militari dagli spazi civili, tutto è tornato alla normalità all'aeroporto Florio di Birgi, dove adesso si lavora alacremente per ricostruire l'assetto danneggiato dalle limitazioni imposte dal conflitto libico. «Siamo in attesa di un incontro con l'Enac per la riassegnazione delle aree - dice il presidente dell'Airgest, Salvatore Ombra - e stiamo riprendendo i contatti, oltre che, come sempre, con Ryanair, anche con altre compagnie (ci sarebbe una compagnia tedesca, ndr), per introdurre nuove tratte e nuovi voli, non perdendo mai di vista che la fase congiunturale è difficilissima e investe tutti i settori, compreso il turismo». A Birgi, quindi, si lavora smentendo notizie di un possibile, imminente, abbandono della base da parte della compagnia irlandese in favore di Comiso. «Questa è una barzelletta - dice Ombra - che mi fa intanto ridere, e subito dopo arrabbiare. Non capisco come vengano costruite notizie del genere, che non fanno bene allo scalo.
Smentisco e confermo di essere stato a Dublino 15 giorni fa, dove ci hanno comunicato di mantenere e confermare la base di Birgi con 4 aeromobili. Stiamo lavorando per incrementare l'attività con altre compagnie. Ryanair non lascia né per Comiso né per Palermo, dove invece continua a lavorare come su altri aeroporti per attività commerciale». Ombra è categorico, dunque. «Non solo Ryanair non va via - aggiunge - ma rimane pur con tutte le difficoltà che, come noi, ha incontrato nel periodo della guerra. Ricordo che quando iniziò tutto, era il 21 marzo e la stagione era appena avviata. La compagnia ha dovuto cancellare molti voli e questo l'ha danneggiata non poco». La crisi economica in corso sta investendo senza clemenza tutti i settori e quello dei voli ne risente. Per tutta la stagione invernale non voleranno ben 82 macchine di Ryanair, che ha dovuto ridurre le frequenze in buona parte d'Europa. Ovunque si sta cercando di modificare la curva negativa dei dati economici a vantaggio del territorio. «Occorre l'impegno dei Comuni - conclude Ombra - delle associazioni e degli enti. Occorre sinergia, ma a volte qui sembra che il messaggio non venga recepito».
L'on. Camillo Oddo fa un appello ed ufficializza un dubbio: «Faccio appello al senso di responsabilità dell'intera classe dirigente che per dovere istituzionale e politico ha il compito d'impegnarsi per il rilancio ed il potenziamento di Birgi. Ho il fondato sospetto che si stia giocando una partita di potere per la guida dell'Airgest». Il vicepresidente dell'Ars invita invece a verificare lo stato dell'arte della concessione totale, ad aprire un confronto con il governo Monti per i 10 milioni di euro che erano stati stanziati dal precedente esecutivo a ristoro dei danni subiti per l'operazione militare in Libia. Oddo aggiunge che «Il Cda dell'Airgest non può essere un campo di battaglia che finisce per coinvolgere anche i privati. Non è più consentito l'utilizzo di Birgi come strumento di sottogoverno per costruire nicchie di consenso sterile e clientelare».
Jana cardinale
vito manca
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